UniCa Ateneo Altre strutture Il Laboratorio di tecnologie per il risanamento ambientale

Il Laboratorio di tecnologie per il risanamento ambientale

Presso il laboratorio si studiano anche metodi chimici sostenibili per il recupero dei metalli critici da rifiuti e scarti

Il laboratorio di Tecnologie per il Risanamento Ambientale costituisce uno spazio di ricerca e sperimentazione avanzata dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative per la tutela dell’ambiente e la valorizzazione sostenibile delle risorse.

Le attività del laboratorio si svolgono in stretta connessione con il Laboratorio di Analisi Chimiche Ambientali, che mette a disposizione le strumentazioni analitiche necessarie per la caratterizzazione dei campioni e il monitoraggio dei processi sperimentali. Questa integrazione consente di sviluppare e validare in modo completo le tecnologie applicate.

Collocato all’interno dell’edificio Mandolesi (D1) nel campus universitario di Piazza d’Armi, il laboratorio è dotato di reattori, prototipi e impianti pilota che consentono la sperimentazione di processi biologici, chimici, termochimici ed elettrochimici applicati alla depurazione delle acque, al recupero di risorse e alla bonifica dei suoli.

Il laboratorio rappresenta un punto di riferimento per numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali e contribuisce in modo significativo alle attività didattiche dei Corsi di Studio in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile e del Dottorato in Scienze e Tecnologie della Terra e dell’Ambiente.

Oltre alle attività di ricerca e formazione, il laboratorio collabora con enti pubblici e partner industriali, fornendo supporto tecnico-scientifico e sviluppando soluzioni applicative per la gestione sostenibile dei rifiuti, delle acque e dei siti contaminati.

Ogni anno, più di sessanta tra studenti, laureandi, tirocinanti, dottorandi e giovani ricercatori partecipano attivamente alle attività sperimentali, contribuendo alla crescita delle competenze e all’innovazione nei settori della protezione e del risanamento ambientale.

Gruppo di lavoro

Aldo Muntoni, Alessandra Carucci, Angela Serpe, Anna Laura Sanna, Daniele Cabras (CNR-IGAG), Debora Todde, Fabiano Asunis, Gianluigi Farru, Giorgia De Gioannis, Giovanna Cappai, Giulio Sogos, Luca Attene, Luca Musu, Martina Cera, Melinda Mandaresu, Michelangelo David, Mona Ghaslani, Orietta Masala (CNR-IGAG), Paolo Barra, Parisa Endallah, Seyedmehdi Hosseini, Simone Cocco, Stefano Milia (CNR-IGAG), Stefano Cara (CNR-IGAG).

Partner

CNR-IGAG - Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria

Il laboratorio ospita numerose attività sperimentali finalizzate alla protezione dell’ambiente dall’inquinamento e alla valorizzazione di rifiuti e reflui. Sono attualmente attive le seguenti linee di ricerca:

Applicazione di processi biologici avanzati e processi bioelettrochimici innovativi per il recupero di nutrienti dalle acque reflue agro-industriali e per il trattamento delle acque sotterranee multi-contaminate;

Valorizzazione di rifiuti organici per la produzione di energia e materiali a valore aggiunto secondo il concetto di bioraffineria, mediante processi integrati di tipo biochimico (fermentazione/digestione anaerobica/compostaggio) e termochimico (carbonizzazione idrotermica-HTC);

Metodi innovativi e sostenibili per il recupero di elementi critici da RAEE, rottami metallici o contenenti metalli, residui minerari e industriali;

Valorizzazione di rifiuti inorganici attraverso processi di sequestro minerale della CO2;  

Trattamento di terreni e sedimenti contaminati da metalli e inquinanti organici mediante soil/sediment washing, elettrocinesi, trattamenti biologici avanzati e sistemi bio-elettrochimici;

Phytoremediation e Phytomining di siti minerari dismessi.

Il laboratorio dispone di un’ampia gamma di reattori, progettati per studiare e ottimizzare processi di tipo biochimico, chimico, termochimico, bioelettrochimico, elettrochimico, applicati singolarmente o in combinazione. Tra le principali apparecchiature si annoverano:

Reattori biologici per il trattamento delle acque reflue e il recupero di nutrienti;

Celle a combustibile microbiche (MFCs), celle di elettrolisi microbica (MECs) e sistemi bioelettrochimici finalizzati al recupero energetico, al trattamento delle acque reflue e alla produzione di composti ad alto valore aggiunto;

Biosensore per la determinazione della tossicità acuta mediante batteri nitrificanti;

Setup sperimentale per test ecotossicologici con Daphnia magna;

Bioreattori automatizzati su scala di laboratorio e pilota per la valorizzazione aerobica e anaerobica di matrici organiche di scarto in fase liquida o in sospensione con recupero/produzione di biomateriali (ad es.: acidi organici, biopolimeri) e biocombustibili (ad es: biogas, bioidrogeno, alcoli) ad elevato valore aggiunto;

Sistema automatizzato per la determinazione della produzione potenziale di biogas (BMP);

Reattori di trattamento aerobico di matrici solide (rifiuti, terreni contaminati, sedimenti) a scala di laboratorio (sistema SAPROMAT) e pilota dotati di sistemi automatici di generazione di ossigeno;

Reattori su scala pilota per la digestione anaerobica di matrici ambientali solide;

Celle elettrochimiche per bonifica elettrocinetica ed elettrossidativa di terreni e sedimenti contaminati da inquinanti organici ed inorganici;

Reattori a colonna per la stima del rilascio in fase liquida da matrici solide di contaminanti inorganici ed organici, per la rimozione in fase aeriforme o la biodegradazione di contaminanti organici da terreni e sedimenti contaminati;

Reattori ad alta pressione e temperatura per la conversione termochimica di residui organici in ammendanti, fertilizzanti e adsorbenti e per il sequestro mineralogico della CO2;

Reaction station multifunzione a 4 posizioni indipendenti (MYA4 Radleys) con controllo software e registrazione dati per lo studio dei processi di lisciviazione e recupero dei metalli da scarti con scala investigata 50 – 250 mL;

Reattori di scale-up lisciviazione e recupero da 2 L, 5 L e 30 L, termoregolati, dotati di agitazione meccanica e sonda di pH, utilizzabili sottovuoto;

Granulatore a tamburo rotante per il sequestro mineralogico della CO2 e la produzione di aggregati leggeri a partire da residui inorganici;

Attrezzature per la coltivazione e la crescita di microrganismi e piante in condizioni controllate di temperatura, umidità e fotoperiodo;

Fitoreattori per lo sviluppo di tecnologie di fitorimedio e fitoestrazione.

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Questionario e social

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