Indiveri Costanza

Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche

Ruolo
Dottorando
Email
c.indiveri@studenti.unica.it
Indirizzo
Campus Sant'Ignazio, Via Sant'Ignazio 17 | 09123 Cagliari CA

Tutor: Prof. Fabio Botta Co-tutor: Prof.ssa Alice Cherchi

 

Parole chiave: diritto privato romano; incapacità naturale; cura furiosi; tutela mulierum; sovrapposizione normativa.


 

Short bio:

Ha conseguito la Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (LMG) con 110, Lode e plauso accademico presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Ha successivamente ottenuto una borsa di ricerca presso l'Università degli Studi di Salerno e una borsa di traineeship nell’ambito dell’Immigration Law a Madrid. Ha altresì frequentato il Corso di Alta Formazione in Diritto Romano presso l’Università degli Studi di Roma “la Sapienza”. È dottoranda di ricerca (XL ciclo) in Scienze Giuridiche, settore scientifico disciplinare GIUR-15/A, presso l'Università degli Studi di Cagliari, oltre che cultrice della materia in Istituzioni di Diritto Romano, Storia del Diritto Romano, Diritto commerciale Romano, esegesi delle fonti di Diritto Romano e Diritto Romano. Il suo progetto di ricerca verte sulla condizione giuridica delle donne furiosae. È autrice di svariate pubblicazioni in materia di diritto ereditario romano e giurisprudenza romana ed è stata relatrice in convegni e seminari di rilevanza nazionale. Fa attualmente parte del team internazionale di investigadores participantes al progetto DEFINITIO: Las definiciones de los juristas romanos recogidas en el Digesto: una revisión critica, dell’Universidad CEU San Pablo di Madrid.


Abstract del lavoro di tesi: 

Il progetto di ricerca intende indagare la condizione giuridica della furiosa nel diritto romano, figura che si colloca all’intersezione tra due forme di incapacità: quella determinata dal genere e quella derivante dalla malattia mentale. La donna affetta da follia, infatti, era ipoteticamente assoggettabile sia alla tutela mulierum sia alla cura furiosi; si tratta di una sovrapposizione normativa peculiare che merita un’analisi approfondita. L’indagine prenderà avvio da una ricognizione delle fonti relative agli istituti giuridici coinvolti. In particolare, l’attenzione si concentrerà sulla curatela, sul matrimonio – con le implicazioni connesse allo scioglimento, al ripudio e alla restituzione della dote – e sulla disciplina successoria, nell’alveo della quale le fonti, oltre che pronunciarsi sulla generica testamenti factio attiva e passiva della furiosa, designano quest’ultima come destinataria di fedecommesso. Un altro nodo di rilievo è la rappresentanza processuale, con riferimento alla possibilità per terzi di agire in giudizio per conto della furiosa. L’analisi, tuttavia, non deve limitarsi alla su delineata condizione di passività: alcune fonti attribuiscono alla furiosa la titolarità di situazioni giuridiche attive. Tra queste figurano la potestà genitoriale, la titolarità dell’actio negotiorum gestorum directa, la possibilità di beneficiare dei privilegi patrimoniali sul patrimonio del curatore e, in alcuni casi, il potere di ratifica degli atti dispositivi della dote compiuti da terzi. Tali elementi suggeriscono che, pur in una cornice generale di emarginazione, la furiosa non fosse del tutto incapace. Attraverso un costante confronto con la disciplina prevista per il furiosus, si potrà mettere in luce la specificità della risposta del diritto romano al disagio mentale femminile, interrogandosi sul grado di assimilazione o di differenziazione della situazione giuridica della furiosa rispetto a quella ben più nota dell’uomo mentalmente infermo.

Questionario e social

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