Ceccarelli Melissa

Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche

Ruolo
Dottorando
Email
m.ceccarell1@studenti.unica.it
Indirizzo
Campus Sant'Ignazio, Via Sant'Ignazio 17 | 09123 Cagliari CA

Tutor: Prof.ssa Anna Maria Mancaleoni Co-tutor: Prof.ssa Silvia Corso


 

Short bio:

Dopo aver conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Cagliari, con tesi in diritto privato comparato sulle comunità energetiche e prosumers, con votazione 110 e lode, ha intrapreso il Dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche. Attualmente si occupa di due diligence e sostenibilità, nello specifico analizza i profili di responsabilità delle imprese e degli amministratori alla luce delle nuove direttive europee sulla diligenza, il recepimento nella disciplina nazionale e la loro comparazione con altri ordinamenti. Tra le attività extracurricolari si possono menzionare: la certificazione di lingua inglese Cambridge Advanced; un livello base di lingua francese; la partecipazione alla prima edizione della Philip C. Jessup International Law Moot Competition con l’Università degli studi di Cagliari; il premio per la squadra vincitrice al Local Legal Debate organizzato dall’Associazione Elsa; il Certificate in International Commercial and Investment Arbitration presso l’Università di Roma Tre; Erasmus tesi Extra-UE nel Regno Unito; la partecipazione alla prima edizione della KPMG Tax ACADEMY organizzata da KPMG e SDA Bocconi.


Abstract del lavoro di tesi:

Sostenibilità e responsabilità d’impresa alla luce della direttiva due diligence. Il lavoro di ricerca è incentrato sull’analisi critica della Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 giugno 2024, c.d. Corporate Sustainability Due Diligence Directive, quale snodo normativo centrale nel rafforzamento della sostenibilità e responsabilità d’impresa. La prima parte della ricerca sarà dedicata al dibattito che ha preceduto la direttiva e, pertanto, anche ai lavori preparatori e alle modifiche apportate al testo della proposta durante l’iter, alla luce dei rilievi della dottrina, nonché all’analisi del panorama di soft law in cui si inserisce. Sebbene l’iniziativa legislativa abbia ricevuto ampio sostegno da parte dei portatori di interessi, il suo iter è stato segnato da intense trattative e negoziati tra gli Stati membri e le istituzioni europee, al punto da condurre a significative modifiche nell’ultimo momento utile per l’adozione del testo. Dopo aver inquadrato la prospettiva Europea ed Extra UE, la seconda parte della ricerca verterà sull’analisi del recepimento della direttiva nel nostro ordinamento, in comparazione con la Loi de Vigilance francese, precursore europeo e mondiale in materia di due diligence e con la normativa inglese. Risulta, invero, particolarmente interessante approfondire l’approccio normativo dell’Inghilterra, a seguito dell’uscita del Paese dall’Unione Europea. In tale frangente, ci si focalizzerà sugli aspetti e sugli sviluppi di diritto societario e penale che assumono rilievo in conseguenza della direttiva e del suo recepimento nei diversi ordinamenti considerati. Una parte rilevante del lavoro è dedicata ai profili di responsabilità che la normativa pone a carico delle imprese, con particolare riferimento alla natura delle conseguenze derivanti dalla violazione delle disposizioni introdotte, se siano esse penali, amministrative o civili. In virtù di alcune affinità con la responsabilità amministrativa degli enti sancita dal D.lgs. 231/01, si indagheranno le possibili intersezioni tra le due normative e le implicazioni pratiche; oltre che i collegamenti con la disciplina del Whistleblowing, richiamata esplicitamente dalla direttiva stessa.

Questionario e social

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