Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche
- Ruolo
- Dottorando
- silvia.carta2@unica.it
- Indirizzo
- Campus Sant'Ignazio, Via Sant'Ignazio 17 | 09123 Cagliari CA
Tutor: Prof.ssa Ilenia Ruggiu
Parole chiave: diritto costituzionale e interculturalità; multiculturalismo; diritti culturali; enti territoriali; sussidiarietà; politiche pubbliche “per” gli immigrati.
Short bio:
Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza con una tesi sui diritti della donne sudafricane nella dialettica tra diritto costituzionale e diritto consuetudinario ed è stata componente di un team di ricerca multidisciplinare dedicato alla stesura di un “Vademecum sulla diversità culturale” (2024, Guidebook on Cultural Diversity) coordinato dalla prof.ssa Ruggiu. Coltiva un particolare interesse per le tematiche multiculturali/interculturali e le loro interazioni con il diritto costituzionale. È dottoranda di ricerca in Scienze giuridiche dal 2023 e il suo progetto è incentrato sull’analisi, anche comparatistica, delle capacità degli enti territoriali di partecipare alla costruzione di società interculturali.
Abstract del lavoro di tesi:
Il progetto di ricerca ha avuto origine dall’idea che gli enti territoriali si pongano come spazio giuridico e sociale ottimale per l’attuazione di società interculturali.
Mentre, infatti, le politiche nazionali degli stati del nord globale rispondono ai flussi migratori in aumento attraverso politiche di chiusura istituzionale e culturale nei confronti dell’“altro” - richiamando logiche identitarie e securitarie – in una prospettiva bottom-up, dal basso, emerge, in controtendenza, un tessuto di politiche “interculturali” attuate più o meno coscientemente dagli enti territoriali.
Questi ultimi, infatti, sulla base del decentramento legislativo e amministrativo, si occupano della gestione degli stranieri in “prima linea”, attraverso forme di assistenza primaria (anagrafe; alloggi; sanità; istruzione) e servizi più articolati, volti a facilitare l’interazione dell’individuo nella nuova società (formazione linguistica e professionale; assistenza legale; attività di socializzazione etc.).
L’obiettivo del progetto è quello di individuare, anche in una prospettiva comparata, quegli strumenti legislativi e amministrativi che autonomie locali italiane (Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni) e altri enti territoriali esteri pongono e possono porre in essere per la realizzazione di una concreta interculturalità, modellizzare tali policies, ad oggi differenziate e diffuse asimmetricamente nei vari territori, testarne la replicabilità in una rete più ampia e razionalizzata di enti.
Tra i numerosissimi fattori che, in ambito interno e comparato, hanno attirato l’attenzione di questa indagine si possono citare: l’analisi delle competenze legislative e le funzioni amministrative esercitate dagli enti territoriali in materia di accoglienza e di assistenza sociale dello straniero; l’attuazione concreta del principio di sussidiarietà verticale e di quello orizzontale; il ruolo del terzo settore e dell’associazionismo; il sistema di accoglienza in Italia e all’estero; le forme potenziali di discrezionalità attuabili dagli “street level bureaucrats” nell’erogazione dei servizi agli stranieri; le potenziali storture della sussidiarietà orizzontale e l’affievolirsi della responsabilità statale nell’accoglienza; le forme di “cittadinanza sociale” più legate al concetto di residenza e di appartenenza alla comunità; l’intreccio tra politiche locali di apertura verso l’altro e le rivendicazioni autonomistiche rispetto ai governi centrali (come, ad esempio, accade nel caso della Scozia); le numerosi reti interculturali di città, come, ad esempio, il Programma Intercultural Cities (ICC) lanciato dal Consiglio d'Europa nel 2008 per promuovere la diversità culturale nelle città, come una risorsa della località.
Università degli Studi di Cagliari