Cannas Valeria

Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche

Ruolo
Dottorando
Email
valeria.cannas89@unica.it
Indirizzo
Campus Sant'Ignazio, Via Sant'Ignazio 17 | 09123 Cagliari CA

Tutor: Prof.ssa Maria Francesca Cortesi

 

Parole chiave: diritto processuale penale; procedure giudiziarie in materia di esecuzione penale; digitalizzazione e sistema giudiziario


Short bio:

Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Cagliari in diritto processuale penale con una tesi dal titolo “Esigente investigative, diritto di difesa, diritto di cronaca e tutela della riservatezza”. Successivamente ha conseguito il diploma della Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Attualmente è dottoranda in Scienze Giuridiche presso l’Università degli Studi di Cagliari con un progetto di ricerca dal titolo “La digitalizzazione dell’esecuzione penale”. Il suo progetto di ricerca si propone di contribuire alla realizzazione, nell’ambito delle procedure giudiziarie in materia di esecuzione penale, di un “fascicolo informatico del soggetto sottoposto ad esecuzione”.


Abstract del lavoro di tesi:

L’esecuzione della pena si svolge lungo un percorso composto da molteplici segmenti tali per cui si crea una vera e propria “storia della pena e della sua esecuzione”. Gli organi chiamati a decidere i vari aspetti dell’esecuzione penale, nell’ordinamento italiano, sono molteplici: la Magistratura di Sorveglianza, il Giudice dell’Esecuzione, il Pubblico Ministero. La suddivisione delle competenze tra questi diversi organi giudiziari determina l’esigenza di un’efficiente gestione della storia del soggetto condannato. Al fine di soddisfare questa esigenza, il progetto si propone di contribuire allo studio e alla realizzazione, nell’ambito delle procedure giudiziarie in materia di esecuzione penale, di un “fascicolo informatico del soggetto sottoposto ad esecuzione”. La creazione del fascicolo informatico, nell’ottica della telematizzazione del procedimento di sorveglianza e, dunque, della generazione telematica degli atti che confluirebbero in tale fascicolo, permetterebbe una piena ed immediata conoscenza, per tutti gli uffici a vario titolo impegnati nella fase dell’esecuzione della pena, di tutti gli eventi che riguardano l’esecuzione, nonché di apprendere l’attuale stato del titolo esecutivo. Ciò condurrebbe ad una semplificazione complessiva dello scambio di informazioni tra gli uffici giudiziari, tra questi ultimi e gli uffici del Dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria, nonché i vari operatori, oltre che costituire, inevitabilmente, un supporto all’attività del giudice nelle fasi dell’istruttoria ed emissione dei provvedimenti di varia natura. Il progetto – in coerenza con gli obiettivi della innovazione e implementazione digitale – favorisce l’accessibilità, la reperibilità e l’interoperabilità delle informazioni onde rendere più rapidi i processi decisionali nell’interesse del condannato e della sua difesa, oltre contribuire a razionalizzare l’allocazione delle risorse e la qualità della risposta della pubblica amministrazione. La realizzazione del fascicolo informatico, preliminarmente, impone un’analisi dei dati essenziali ed eventuali che nello stesso devono essere inseriti, i soggetti responsabili per la tenuta, i soggetti abilitati ad accedervi e le modalità di accesso, nonché l’individuazione della normativa a tutela della protezione dei dati personali. Il progetto di ricerca, pertanto, non può prescindere una prima fase ricognitiva, ovvero una fase volta ad effettuare una ricognizione ragionata dello stato di funzionamento dell’Ufficio del Tribunale di Sorveglianza. In questa fase rientrano, in primo luogo, la ricostruzione del quadro normativo di riferimento in tema di digitalizzazione del procedimento penale in generale e del procedimento di sorveglianza, in particolare, con analisi della portata innovativa, in tema di procedimento penale telematico, della riforma Cartabia. Attiene alla parte ricognitiva, altresì, la ricostruzione del flusso di lavoro attuale della magistratura di sorveglianza di Cagliari e l’osservazione e l’analisi dei processi organizzativi in essere all’interno del Tribunale di sorveglianza e dell’Ufficio di sorveglianza di Cagliari. Le 2 predette attività di osservazione, ricostruzione e analisi verranno compiute nell’ambito dell’affiancamento al personale di magistratura e al personale amministrativo, con partecipazione alle attività di cancelleria, in cui verranno rilevate prassi operative connesse alla trattazione dei fascicoli, condizioni tecnologiche, modalità di acquisizione e di inserimento nei fascicoli degli atti trasmessi da avvocati, pubblici ministeri, polizia giudiziaria, UEPE e istituti penitenziari, modalità di raccordo con altri settori coinvolti nell’iter procedimentale (UEPE e istituti penitenziari, in primo luogo) e rapporti con l’utenza (avvocati e cittadini). La parte applicativa del progetto consisterà, invece, nella prospettazione di forme di adattamento dell’organizzazione del Tribunale e dell’Ufficio di sorveglianza in vista dell’imminente sviluppo del processo telematico; nella collaborazione con il personale di cancelleria allo studio delle condizioni per il consolidamento delle buone prassi già in essere afferenti alla digitalizzazione ed inserimento dei dati; nella catalogazione e digitalizzazione delle informazioni rilevanti ai fini della creazione di un fascicolo unico del soggetto sottoposto ad esecuzione; nell’elaborazione di schemi di provvedimento e di verbali di atti istruttori da inserire nel programma applicativo; nel contributo alla creazione di una banca dati delle decisioni di merito della magistratura di sorveglianza cagliaritana, realizzato elaborando metodi di catalogazione delle decisioni più rilevanti e di massimazione delle stesse.

Questionario e social

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