Le riproduzioni elettroniche e lo studio del Centro Interdipartimentale dei Musei e dell’Archivio Storico dell’Ateneo a cura della professoressa Luisa D’Arienzo
Nel 2014 ricorrono i 250 anni dalla rifondazione dell’Ateneo cagliaritano
Era il 28 giugno 1764 quando il re Carlo Emanuele III di Savoia restaurò l’Università degli Studi di Cagliari, dopo un lungo periodo di indagini approfondite miranti ad evidenziare la reale situazione della Sede accademica cagliaritana e a studiare gli interventi più urgenti da assumere. Lo Studio era infatti in piena decadenza fin dal 1720, quando i Savoia subentrarono al dominio spagnolo nell’isola. I provvedimenti decisivi per la rinascita dell’Ateneo sardo si ebbero grazie al conte Bogino, che era stato nominato Segretario di Stato per gli Affari della Sardegna il 12 settembre 1759. A lui dobbiamo un articolato progetto di riordino che prevedeva il ricambio del corpo docente, il rinnovo generale degli studi, la creazione di una biblioteca confacente, il reperimento dei finanziamenti e la costruzione di una sede adatta ad un’istituzione di così alto rilievo come uno Studio Generale.
La base giuridica di questo ambizioso progetto è attestata in una serie di atti: in primo luogo il citato Diploma di Restaurazione del 28 giugno 1764, promulgato dal Re sabaudo con un solenne documento in pergamena dotato di un sontuoso sigillo in cera rossa, protetto entro una teca metallica. Al diploma erano allegate, con fascicolo a parte, le Costituzioni dell’Università di Cagliari, promulgate nella stessa data da Carlo Emanuele III.
A questi atti va aggiunta la bolla del Papa Clemente XIII, del 12 luglio 1763, con la quale il pontefice dava il suo consenso per la rifondazione della Sede accademica cagliaritana, secondo un uso vigente fin dall’epoca medievale, quando i sovrani consentivano ai pontefici, seppure formalmente, di sovrintendere agli studi superiori e si dotavano delle loro approvazioni.
Si riproponeva così per l’Ateneo cagliaritano una situazione analoga a quella dell’epoca della nascita dell’Università, quando Papa Paolo V, con una bolla del 12 febbraio 1607, aveva dato il suo consenso per la creazione di uno Studio Generale a Cagliari, mentre il re di Spagna Filippo III ne aveva sancito ufficialmente l’istituzione con un privilegio del 31 ottobre 1620.
L’Università di Cagliari, seguendo una tradizione che le è propria, mirante a valorizzare il patrimonio culturale ed identitario dell’Ateneo, ha promosso la presente edizione in facsimile degli atti di rifondazione della nostra Università, i cui originali sono custoditi presso l’Archivio di Stato di Torino. Ha curato l’edizione la professoressa Luisa D’Arienzo, come già era stato fatto per gli atti di fondazione, oggi disponibili presso l’Archivio storico dell’Ateneo e consultabili anche nel sito web di Unica. Possiamo così avere a disposizione gli atti che hanno scandito le fasi costituzionali del nostro Ateneo e che oggi ne rappresentano l’immagine stessa.
Giovanni Melis
Rettore dell’Università di Cagliari, ottobre 2014