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Distretto aerospaziale, quattro nuovi soci

La ricerca dell’università di Cagliari riveste nel settore un ruolo e prospettive ad alto valore aggiunto. Il plauso della Regione
30 gennaio 2015
Cagliari, 30 gennaio 2015 - nella foto, da sinistra: Gianni Filipppini, Raffaele Paci, Giacomo Cao
Avio, Karalit, Nemea e Nurjana entrano nel Dass. La ricerca dell’università di Cagliari riveste nel settore un ruolo e prospettive ad alto valore aggiunto. Il plauso della Regione 

 
Cagliari, 30 gennaio 2015
Mario Frongia
  
IL DISTRETTO AMPLIA LE PROPRIE POTENZIALITÀ. Il Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass) – tra i fondatori, Cnr, Crs4, atenei di Cagliari e Sassari, Aermatica, Vitrociset – da oggi ha tra i propri soci Avio, Nemea Sistemi, Nurjana technologies e Karalit. Le quattro aziende entrano grazie a un aumento di capitale al quale ha preso parte anche il Crs4, partner indiretto della Regione. “Noi siamo dentro il Distretto in quanto promuoviamo e sosteniamo le filiere e le strategie di Specializzazione intelligente. Ovvero – ha sottolineato Raffaele Paci, assessore regionale alla Programmazione – puntiamo su alta tecnologia, conoscenze consolidate e competenze forti anche grazie alla ricerca delle università di Cagliari e Sassari”. Per Giacomo Cao, presidente di Dass, un passo di grande importanza anche per lo sviluppo delle economie regionali: “Il Distretto annovera in Sardegna oltre 250 addetti e può raddoppiarli a breve. Possiamo far diventare la nostra regione riferimento nazionale ed europeo su diversi settori inerenti le tematiche aerospaziali. L’auspicio? Un accordo di programma con la Regione utile sia per accedere ai Fondi europei, sia per consolidare un settore strategico per il Paese e enormi potenzialità occupative”.
 
QUATTRO SETTORI CHIAVE
. Il Distretto punta a sviluppare le proprie strategie su un poker progettuale. 1) Sardegna riferimento mondiale per monitoraggio della spazzatura spaziale. 2) Rafforzamento polo all’avanguardia nella progettazione e creazione dei droni: aeroporti di Fenosu (OR), Tortolì e pista del poligono Interforze di Quirra sono “Spazio aereo segregato”, infrastrutture ideali per i test. 3) Esplorazione dello spazio: il Dass ha dalla sua anche l’ambasciata cinese. Il progetto Cosmic e la brevettualità delle tecnologie inerenti le esplorazioni sono apprezzate su scala internazionale. 4) Utilizzo dei dati satellitari per il monitoraggio ambientale (“sciagure dell’isola” dice il professor Cao) tra cui incendi e alluvioni. In questi settori (tra questi, esplorazioni su Luna e Marte, materiali per l’astronomia, protezione civile, predizione rotte oggetti orbitanti) i ricercatori dell’ateneo di Cagliari in prima fila con reputazioni di pregio. Tra le infrastrutture utili a ricoprire un ambito fondamentale, rientra anche il radiotelescopio di San Basilio.
 
CRS4
. Con 160 studiosi impegnati su diverse discipline, il Centro di ricerca regionale è impegnato “nell’accorpare tecnologie, raccogliere competenze e finalizzarle sull’aerospazio” aggiunge Luigi Filippini. Il presidente del Crs4 rilancia: “La Regione chiede l’accelerazione sullo sviluppo della ricerca applicata”. Raffaele Paci annuisce: “I Distretti non si fanno sulla carta. Occorre tanto lavoro, l’intervento pubblico delle università, gli investimenti dei privati, i laboratori e idee forti e vincenti. Tra i fondi regionali non ci sono risorse che invece sono ingenti in ambito europeo. La Regione è presenta e affianca – ha precisato l’assessore nel presentare l’ingresso dei nuovi soci alle testate giornalistiche – sia il Dass e l’aerospazio, sia i distretti di Agrifood, Ict, Energia e Biomedica”. In sostanza, le priorità della Smart specialisation strategy della Regione prevista dalla Programmazione 2014-20 e contenuta nel documento trasmesso alla Commissione europea.

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