Avio, Karalit, Nemea e Nurjana entrano nel Dass. La ricerca dell’università di Cagliari riveste nel settore un ruolo e prospettive ad alto valore aggiunto. Il plauso della Regione
Cagliari, 30 gennaio 2015
Mario Frongia
QUATTRO SETTORI CHIAVE. Il Distretto punta a sviluppare le proprie strategie su un poker progettuale. 1) Sardegna riferimento mondiale per monitoraggio della spazzatura spaziale. 2) Rafforzamento polo all’avanguardia nella progettazione e creazione dei droni: aeroporti di Fenosu (OR), Tortolì e pista del poligono Interforze di Quirra sono “Spazio aereo segregato”, infrastrutture ideali per i test. 3) Esplorazione dello spazio: il Dass ha dalla sua anche l’ambasciata cinese. Il progetto Cosmic e la brevettualità delle tecnologie inerenti le esplorazioni sono apprezzate su scala internazionale. 4) Utilizzo dei dati satellitari per il monitoraggio ambientale (“sciagure dell’isola” dice il professor Cao) tra cui incendi e alluvioni. In questi settori (tra questi, esplorazioni su Luna e Marte, materiali per l’astronomia, protezione civile, predizione rotte oggetti orbitanti) i ricercatori dell’ateneo di Cagliari in prima fila con reputazioni di pregio. Tra le infrastrutture utili a ricoprire un ambito fondamentale, rientra anche il radiotelescopio di San Basilio.
CRS4. Con 160 studiosi impegnati su diverse discipline, il Centro di ricerca regionale è impegnato “nell’accorpare tecnologie, raccogliere competenze e finalizzarle sull’aerospazio” aggiunge Luigi Filippini. Il presidente del Crs4 rilancia: “La Regione chiede l’accelerazione sullo sviluppo della ricerca applicata”. Raffaele Paci annuisce: “I Distretti non si fanno sulla carta. Occorre tanto lavoro, l’intervento pubblico delle università, gli investimenti dei privati, i laboratori e idee forti e vincenti. Tra i fondi regionali non ci sono risorse che invece sono ingenti in ambito europeo. La Regione è presenta e affianca – ha precisato l’assessore nel presentare l’ingresso dei nuovi soci alle testate giornalistiche – sia il Dass e l’aerospazio, sia i distretti di Agrifood, Ict, Energia e Biomedica”. In sostanza, le priorità della Smart specialisation strategy della Regione prevista dalla Programmazione 2014-20 e contenuta nel documento trasmesso alla Commissione europea.