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Gaetano Di Chiara e gli scienziati del Gruppo 2003 da Giorgio Napolitano

La delegazione dei ricercatori ha chiesto al Capo dello Stato il sostegno per un immediato rilancio della ricerca scientifica nel Paese
22 febbraio 2013
La delegazione dei ricercatori ha chiesto al Capo dello Stato il sostegno per un immediato rilancio della ricerca scientifica nel Paese
  
Cagliari, 22 febbraio 2013
Mario Frongia
  
Gli scienziati al Quirinale. Mercoledì 20 febbraio, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha ricevuto al Quirinale la delegazione del Gruppo 2003. All’associazione, nata dieci anni fa a sostegno della ricerca scientifica in Italia, aderiscono scienziati italiani che figurano negli elenchi dei ricercatori più citati a livello internazionale e che operano nel nostro Paese, in ambito universitario o in altri enti di ricerca. Del Gruppo 2003 fa parte Gaetano Di Chiara, ordinario dell’ateneo di Cagliari e farmacologo di fama mondiale. Anche il professor Di Chiara ha preso parte all’incontro tenutosi a Roma. “Abbiamo testimoniato al Capo dello Stato la necessità di rilancio della ricerca scientifica come leva strategica della competitività delle politiche di sviluppo e innovazione del Paese” spiega il docente dell’università di Cagliari.
 
Il Gruppo 2003 e il decalogo per il rilancio della ricerca in Italia
. La delegazione - guidata dal presidente Maria Grazia Roncarolo e dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Luigi Nicolais - ha esposto al presidente della Repubblica un documento che nell’imminenza delle elezioni, riassume in dieci punti i provvedimenti più urgenti per la ricerca in Italia. Il decalogo comprende anche le domande che il Gruppo 2003 indirizza a partiti e movimenti politici che si candidano alla guida della nazione: “Il tema della ricerca scientifica è praticamente assente in questa campagna elettorale, limitatasi - si legge nel comunicato dell’associazione - a pochi accenni rituali e generici”. Per il Gruppo 2003, che denuncia la generale mancanza di interesse culturale e politico nei confronti della ricerca, che ci allontana sempre più da nazioni come Germania, Francia e Stati Uniti, “La ricerca scientifica italiana ha bisogno di un futuro migliore, fatto di investimenti strategici, di programmazione, di trasparenza e di incentivi al merito”.

 
Il messaggio di Giorgio Napolitano. Nel suo saluto di apertura agli scienziati il Capo dello Stato, nel ricordare la prossima scadenza del suo mandato, si è detto “molto lieto che uno degli ultimi incontri sia proprio con voi, rappresentanti della ricerca, perché è uno dei temi su cui mi sono personalmente impegnato di più nel corso di questi sette anni".
 
La mission. Anche il professor Di Chiara, già preside della facoltà di Farmacia dell’ateneo cagliaritano e nel direttivo del Gruppo 2003, condivide “una profonda preoccupazione per lo stato della ricerca scientifica in Italia e per il suo futuro. Servono risposte precise ai dieci punti del Gruppo 2003. A parole, tutti i partiti sono a favore della ricerca. Ma le parole non bastano, devono essere confermate dai fatti”.


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