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Procedono nell’Ateneo gli studi per l’esplorazione umana dello spazio

Interesse della NASA per le tecnologie sviluppate grazie al Progetto COSMIC
26 luglio 2012
PROGETTO COSMIC: la NASA prende in considerazione le tecnologie sviluppate da Università di Cagliari e Crs4
Partner del progetto sono l’Università di Cagliari, il Crs4, il Cnr (Dipartimento Energia e Trasporti), l’Istituto Tecnico Industriale E. Fermi di Fuscaldo e la Corem Srl. A partire dal 2009 gli studi godono di un finanziamento da parte dell’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana, che ha stanziato 500 mila euro.
Giacomo CaoIl prof. Giacomo Cao, coordinatore del progetto: “L’umanità sarà sempre più spinta a trovare nuovi spazi fuori dalla Terra e a ricercare punti di appoggio e soluzioni di sopravvivenza in queste possibili dimore per l’uomo. Per questo motivo la ricerca si sta muovendo e in Italia si stanno sviluppando nuove tecnologie per affrontare questa nuova sfida”.

 
Cagliari, 26 luglio 2012 - Alcune delle tecnologie sviluppate e brevettate nell’ambito del progetto COSMIC sono tra quelle prese in considerazione per i futuri “lander” lunari dalla Nasa, nell’ambito dell’ISECG (International Space Exploration Coordination Group), a cui partecipano 14 agenzie spaziali. Si tratta, nello specifico, di tecnologie e processi che saranno montati su veicoli in grado di raggiungere la superficie lunare atterrando in modo autonomo e permetteranno sia la produzione di elementi strutturali utilizzando risorse reperibili in situ sia l’incremento della percentuale di ilmenite (un ossido misto di ferro e titanio già presente sul suolo lunare) necessario anche per la produzione di ossigeno con altre tecnologie consolidate.
 
Lo scorso 24 luglio è stata depositata a livello internazionale la domanda di brevetto PCT/IB2012/053754A process for the production of useful materials to sustain manned space missions on Mars through in-situ resources utilization” – inventori: Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orrù e Massimo Pisu. Il brevetto riguarda un procedimento per ottenere prodotti (ossigeno, acqua, monossido di carbonio, ammoniaca, fertilizzanti azotati e biomassa edibile) utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Marte mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ. 
 
Asi, i brevetti italiani nel mirino della Nasa (clicca per il servizio)La domanda di brevetto internazionale 10453PTWO del 2011 Fabrication process of physical assets for civil and/or industrial structures on the surface of Moon, Mars and/or asteroids” (inventori: Giacomo Cao, Alessandro Concas, Gianluca Corrias, Roberta Licheri, Roberto Orru’, Massimo Pisu e Claudio Zanotti) è stata giudicata completamente inventiva e brevettabile dal preposto ufficio brevettuale. Il brevetto riguarda la realizzazione di elementi strutturali utili al sostentamento di missioni spaziali permanenti su Luna, Marte e/o asteroidi mediante l’utilizzo di risorse reperibili in situ.

 (ic)

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