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L’Unione Sarda di sabato 12 marzo 2011
Pagina 5 – Primo piano
La preoccupazione
Gli studenti giapponesi
in visita a Cagliari: «In ansia per le nostre famiglie» «Le nostre famiglie sono salve, ma proviamo un enorme dolore per il nostro paese»: ieri mattina gli studenti del Sol Levante che risiedono alla Casa dello studente di via Roma hanno appreso la notizia dello tsunami. In tutto, cinque studenti e una professoressa, provenienti dall’Università di Akita, città che fortunatamente si trova sul versante dell’isola opposto a quello colpito dall’ondata. Arrivati la settimana scorsa, rimarranno in città sino alla fine di marzo.
«L’ho saputo alle sette del mattino», racconta la professoressa di lingue Ritsuko Miyamoto. «Ho provato a collegarmi al sito della mia università, ma tutti i server erano fuori uso. Allora ho guardato le news e ho capito. Nella nostra città, da quello che mi risulta, non ci sono state vittime, né grossi danni agli edifici». Anche la studentessa Kayo Kuwashima viene da Akita, ma la sua famiglia vive a Morioka, che è molto più vicino all’epicentro del sisma. «Mia mamma mi ha scritto via email di stare tranquilla», spiega, scura in volto. «Anche se la scossa è stata fortissima stanno tutti bene e la casa non è danneggiata: solo tanti piatti rotti. Però ho un’amica che vive sul tratto di costa più colpito. Penso che stia bene, ma sicuramente la sua casa ha subìto grossi danni».
Francesco Fuggetta