L’esame finale per il conseguimento della laurea professionalizzante comprende lo svolgimento di una Prova Pratica Valutativa che precede la discussione della prova finale.

La Prova Pratica Valutativa ha lo scopo di verificare l’acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità acquisite durante il periodo di tirocinio pratico valutativo, nonché delle conoscenze, competenze, abilità e autonomia operativa necessarie all’esercizio della professione. Essa consiste nell’esame della disciplina della professione e nella risoluzione di uno o più problemi pratici coerenti con quelli analizzati durante il tirocinio.

La commissione giudicatrice della Prova Pratica Valutativa ha composizione paritetica ed è costituita da quattro membri: 2 docenti universitari, di cui uno con funzione di Presidente, designati dall’ateneo e 2 professionisti laureati di comprovata esperienza, designati dall’Ordine professionale. I componenti nominati dalle rappresentanze professionali possono essere individuati anche tra soggetti di comprovato esercizio per almeno dieci anni nella relativa professione.

Lo studente supera la Prova Pratica Valutativa con il conseguimento di un giudizio di idoneità, che non concorre a determinare il voto di laurea, e accede alla discussione della tesi di laurea.

Per essere ammessi all’esame di Laurea occorre inoltre aver superato, con esito positivo, gli esami degli insegnamenti e completato le altre attività formative previste nel piano degli studi, con le modalità stabilite dal presente regolamento, comprese quelle relative alla preparazione della prova finale, conseguendo i relativi crediti. Il numero di crediti, compresi quelli attribuiti all’attività finale, acquisiti durante il corso degli studi non deve essere inferiore a 180.

La prova finale consiste nella predisposizione ed esposizione di un elaborato scritto (tesi) redatto in modo autonomo dallo studente ed è volta a verificare la sua maturità in relazione alla capacità di identificare e affrontare aspetti concreti in ambiti di interesse della classe, le conoscenze e le competenze acquisite durante il corso.

Il contenuto della prova finale dovrà illustrare un’esperienza sviluppata in forma integrata durante le attività di tirocinio, derivante cioè dall’azione formativa e di apprendimento integrata tra il mondo accademico e il mondo del lavoro (impresa, industria e/o libera professione), al fine di connotare professionalmente il percorso di uscita del laureato.

La prova finale, nelle forme sopra previste, viene valutata da una Commissione, la quale esprime un giudizio in trentesimi tenendo conto della complessità e della completezza del lavoro svolto nonché della qualità della presentazione e della padronanza della materia mostrata dal candidato. Per il superamento della prova finale è necessaria una votazione non inferiore a 18/30.

La Commissione di Laurea è composta da 7 docenti, secondo le modalità stabilite dalle norme vigenti. È invitato a partecipare alla sessione di laurea un membro designato dall’ordine dei periti industriali laureati.

La Commissione accerta la preparazione tecnico-scientifica e professionale del candidato, oltre che la sua maturità culturale e la capacità di elaborazione intellettuale personale, ed esprime una valutazione sull’intero percorso di studi assegnando un punteggio in centodecimi.

Le modalità di organizzazione dell’esame di Laurea sono coordinate a livello di Facoltà.

Con il superamento dell’esame finale lo studente si abilita all’esercizio della professione di perito industriale laureato per il settore di specializzazione prescelto, corrispondente alla relativa sezione dell’albo professionale.

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