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UniCa protagonista del Festival dell’Architettura di Cagliari

L’Università degli Studi di Cagliari è capofila del progetto che ha vinto il bando promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, insieme a un ricco partenariato e grazie al sostegno di molti enti e associazioni locali. Dal 18 al 27 settembre a Sa Manifattura dieci giorni di performance, gaming, dibattiti, installazioni, visite guidate e conferenze di architetti di fama internazionale, in presenza e online, e tanta visione per il futuro della città di Cagliari, immaginato, studiato, progettato e condiviso in questa prima edizione del FAC2020
17 settembre 2020
Festival dell'Architettura 2020

Al via il FAC2020, progetto vincitore del bando “Festival dell’Architettura” promosso nel 2019 dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT

Roberto Ibba

Cagliari, 7 settembre 2020 - Tutto pronto per la giornata inaugurale del FAC2020 che si terrà venerdì 18 settembre con l'apertura delle mostre, la realizzazione di un'opera performativa site-specific per mano di Crisa, e l'avvio dei talk e dei dibattiti, in presenza e online, che si terranno presso Sa Manifattura fino a domenica 27 settembre, ogni giorno dalle 18 alle 23. 

Il Festival dell'Architettura di Cagliari, frutto di un lungo lavoro di programmazione, era stato pensato come una grande residenza collettiva, creativa e operativa, con laboratori in presenza, workshop di autocostruzione e coinvolgimento attivo dei cittadini nella manipolazione fisica di oggetti e spazi della città. La pandemia ha rivelato un pianeta nuovo, in cui riscrivere gli equilibri economici, sociali e culturali. Così gli organizzatori hanno deciso di cogliere la sfida e, in linea con le finalità originarie, hanno reinterpretato modalità e tempi di svolgimento del Festival per ottenere il miglior risultato possibile. 

Una corte interna de Sa Manifattura
Una corte interna de Sa Manifattura

I confini del cambiamento, Cagliari tra terra e acqua. Architettura e luoghi sensibili

I principi ispiratori del progetto vincente restano immutati. Variano invece le modalità di condivisione dei contenuti, di partecipazione attiva dei cittadini, di interazione con lo spazio: dieci serate di performance, dibattiti, installazioni, visite guidate, conferenze di architetti di fama internazionale e workshop, in presenza e online su piattaforme di streaming, per parlare di una città, Cagliari, che si confronta quotidianamente con le acque - salate, dolci, salmastre - che la circondano e con gli ecosistemi naturali ed economici che entrano in relazione con mare, stagni e lagune.  

Uno dei temi centrali sarà il rapporto tra natura e comunità per focalizzare l'attenzione sulla linea di costa, con le sue emergenze e le aree da riqualificare. Nell’arco delle dieci serate sarà possibile visitare l’allestimento dei migliori progetti sulla città di Cagliari dell'Accademia di Architettura di Mendrisio e della Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, e partecipare ai diversi talk sulle tematiche di progettazione degli spazi pubblici. Il ricco programma degli eventi è consultabile sul sito www.fac2020.it.

Cagliari dal mare
Cagliari dal mare

Una grande rete di partner coordinata dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari

L'Università degli Studi di Cagliari è capofila del progetto finanziato dal MIBACT, in partenariato con il Comune di Cagliari, la Fondazione di Sardegna, IN/ARCH, l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias, l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, Sa Manifattura (Sardegna Ricerche), Tiscali, Sardarch, e in collaborazione con l'Autorità Portuale del mare di Sardegna, il CREA-UniCA e Frem Group. 

“L’organizzazione di FAC2020 Cagliari è una sfida che abbiamo accettato con passione e grande senso di responsabilità – afferma Giorgio Massacci, Direttore del Dipartimento di ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari. Abbiamo creduto in questo progetto fin da subito, ed è per questo che abbiamo partecipato, con il coordinamento scientifico di Paolo Sanjust, al bando finanziato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT. E lo hanno fatto tutti i partecipanti alla sua stesura, dalle amministrazioni, agli sponsor, dai partner ai volontari che con noi hanno lavorato in tutti questi mesi per mettere a punto un’offerta di contenuti che potesse soddisfare sia il pubblico che la città di Cagliari in tutte le sue rappresentanze e rappresentazioni”. 

Giorgio Massacci, direttore del DICAAR
Giorgio Massacci, direttore del DICAAR

L’approccio del gaming per un’esperienza di visita aumentata con Urbagram

Oltre alle presentazioni, alle mostre, alle perfomance e ai tour guidati, i visitatori del Festival avranno l’opportunità di giocare a Urbagram, un’esperienza di visita aumentata dell'allestimento nella Manifattura Tabacchi ideata per coinvolgere il pubblico nel pensare, immaginare e “giocare” con la città. Con meccanismi che combinano la “caccia al tesoro”, l’attività di costruzione/progettazione collaborativa, con elementi di social networking, i partecipanti avranno la possibilità di giocare all’interno e con la Via Roma, un importante luogo di interfaccia terra-mare con un alto valore simbolico per la città. Il giocatore dovrà raccogliere all’interno di Sa Manifattura alcuni elementi disseminati lungo l'allestimento degli spazi e utilizzarli per comporre, anche in collaborazione con altri giocatori, una sua proposta o visione della fascia costiera urbana. Ma anche partecipare online ai progetti proposti da altri, commentare e votare. 

La manifestazione potrà ospitare fino a 200 persone per ogni evento e per partecipare sarà necessario registrarsi online sul sito www.fac2020.it. Con la registrazione si otterrà un codice attraverso il quale ogni giorno il visitatore riceverà un reminder automatico e un biglietto del giorno in formato QR-code da verificare all’ingresso di Sa Manifattura. In questo modo sarà assicurato il rispetto delle norme anti COVID per i luoghi aperti al pubblico e si potrà garantire l’accesso a quanti vorranno partecipare. 

Un padiglione de Sa Manifattura
Un padiglione de Sa Manifattura

RASSEGNA STAMPA

LA NUOVA SARDEGNA dell'8 settembre 2020

La mia Isola Estate - pagina 23

Fac2020, pensare la città (e la costa) nell'era del virus

Dal 18 il festival a Cagliari

Si scaldano i motori per Fac2020, progetto vincitore del bando "Festival dell'Architettura" promosso nel 2019 dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mibact. Dieci giorni di performance, gaming, dibattiti, installazioni, visite guidate e conferenze di architetti di fama internazionale, in presenza e online, e tanta visione per il futuro della città di Cagliari. L'Università di Cagliari, capofila del progetto, ha vinto il bando insieme a un ricco partenariato e al sostegno di molti enti e associazioni locali. Dieci mesi fa il Festival dell'Architettura di Cagliari era progettato come una grande residenza collettiva, creativa e operativa, con laboratori in presenza, workshop di autocostruzione e coinvolgimento attivo dei cittadini nella manipolazione fisica di oggetti e spazi della città. Oggi la pandemia rivela un pianeta nuovo, in cui riscrivere gli equilibri economici, sociali e culturali. A Cagliari la sfida è stata colta e, in linea con le finalità originarie, sono stati reinterpretati tempi e modalità di svolgimento del Festival. La giornata inaugurale si terrà venerdì 18 settembre con l'apertura delle mostre, la realizzazione di un'opera performativa site-specific per mano di Crisa, e l'avvio dei talk e dei dibattiti, in presenza e online, che si terranno presso Sa Manifattura fino a domenica 27 settembre, ogni giorno dalle 18 alle 23.I principi ispiratori del progetto vincente restano immutati. Si parlerà del rapporto tra natura e comunità per focalizzare la sua attenzione sulla linea di costa, con le sue emergenze e le aree da riqualificare. Sarà possibile visitare l'allestimento dei migliori progetti sulla città di Cagliari dell'Accademia di Architettura di Mendrisio e della Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, e partecipare ai diversi talk sulle tematiche di progettazione degli spazi pubblici. Questo e tanto altro ancora per un ricco programma consultabile sul sito www.fac2020.it/

L'articolo su La Nuova Sardegna dell'8 settembre 2020 a pagina 23
L'articolo su La Nuova Sardegna dell'8 settembre 2020 a pagina 23

L'UNIONE SARDA del 17 settembre 2020

Cultura - pagina 48

I confini del cambiamento al primo Festival dell' architettura

Da domani dieci giorni di incontri, conferenze, mostre e spettacoli

«L'architettura cambia il destino dei luoghi, coinvolgendo la popolazione, per migliorare la vita della società»: non ha dubbi in proposito Paolo Sanjust, membro del comitato scientifico della prima edizione di Fac2020, il Festival dell'Architettura che si svolgerà negli spazi di Sa Manifattura a Cagliari da domani a domenica 27 settembre, in una fascia oraria compresa fra le 18 e le 23. Dieci giorni di performance, gaming, dibattiti, installazioni, mostre, visite guidate e conferenze di architetti di fama internazionale, sia in presenza che collegati in streaming. L'Università di Cagliari, capofila del progetto Fac2020 (“I confini del cambiamento”), ha vinto il bando promosso dalla Direzione generale creatività contemporanea del Mibact, a cui si aggiunge il partenariato e il sostegno di enti e associazioni locali (citiamo la Port Authority della Sardegna, il comune di Cagliari, la Regione, Sardegna Ricerche, la Fondazione di Sardegna e Tiscali come media partner).
 

L'acqua intorno alla città
Il focus del festival sarà rivolto su Cagliari, una città che si confronta ogni giorno con le acque - salate, dolci, salmastre - che la circondano e con gli ecosistemi naturali ed economici che entrano in relazione con il mare, gli stagni e le lagune - prendendo in esame le emergenze e le aree da riqualificare situate lungo la costa (pensiamo all'ex Ospedale Marino, al Padiglione Nervi nelle saline del Molentargius o alla caserma Ederle di Calamosca).
Padiglione Italia
L'apertura del festival sarà domani alle 20.30, con un incontro sui temi della sostenibilità ambientale che vedrà come protagonisti Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia per la 17° Mostra Internazionale di Architettura di Venezia 2021, e Raul Pantaleo, architetto che ha ideato il Centro di cardiochirurgia Salam per Emergency in Sudan. Durante le prime tre serate sarà inoltre possibile vedere l'artista cagliaritano Crisa mentre realizza un'opera sitespecific. Fra gli altri ospiti da non perdere: Pamela Jerome, membro del Comitato scientifico internazionale per il patrimonio del XX Secolo, e Zaida Muxí Martínez, docente argentina specializzata in urbanistica, architettura e genere. Fra i temi affrontati: quale scenario si aprirà per Cagliari con l'innalzamento dei mari, o l'attualissimo problema gestionale delle cosiddette bombe d'acqua. A corredo degli incontri, nei due weekend, anche spazi dedicati ad acrobati, compagnie di teatro e giocolieri. Tutti i dettagli del programma sul sito www.fac2020.it/.
I visitatori potranno giocare con l'app Urbagram, un'esperienza di “visita aumentata” dell'allestimento nella Manifattura Tabacchi ideata per pensare, immaginare e giocare con la città. Grazie a meccanismi che combinano la “caccia al tesoro”, l'attività di costruzione e progettazione collaborativa, con elementi di social networking, i partecipanti potranno giocare tra la Manifattura (tramite QR-code) e via Roma.
Durante il Festival dell'Architettura, dalle 18 alle 23, sarà possibile visitare due mostre. La prima, “Progetti per Cagliari”, illustra i progetti della Scuola di architettura di Cagliari e dell'Accademia di architettura di Mendrisio per la città, la seconda, “Il profilo dell'acqua”, è un progetto di ricerca territoriale che si propone di costruire una mappatura di luoghi e un atlante dei caratteri dei paesaggi costieri del sud Sardegna.
 

Limiti di 200 persone
La manifestazione potrà ospitare fino a 200 persone ad evento e per partecipare sarà necessario registrarsi online sul sito www.fac2020.it. Con la registrazione si otterrà un codice attraverso il quale ogni giorno il visitatore riceverà un avviso automatico e un biglietto del giorno in formato QR-code, da verificare all'ingresso di Sa Manifattura. Si avrà così la sicurezza di rispettare tutte le norme anti Covid per la fruizione dei luoghi aperti al pubblico.
Luca Mirarchi

L'articolo di Luca Mirarchi su L'Unione Sarda del 17 settembre 2020 a pagina 48
L'articolo di Luca Mirarchi su L'Unione Sarda del 17 settembre 2020 a pagina 48

L'UNIONE SARDA del 20 settembre 2020

Cultura - pagina 53

Domani il primo incontro del progetto a cui seguiranno (a ottobre) gli spettacoli

Storie della Manifattura: alle radici della città con l'epica delle sigaraie

Scesero in piazza e sfilarono per le vie di Cagliari, chiedevano (e ottennero) condizioni di ingaggio più umane: non più 16 ore di lavoro ma 13. Erano gli inizi del 1900, e le sigaraie della Manifattura Tabacchi pochi anni dopo (maggio 1906) tornarono per strada (o meglio al Bastione Saint Remy) a guidare la rivolta contro il caro dei viveri. È a loro che è dedicato uno fra i più interessanti momenti del Festival dell'Architettura proprio nel luogo che fu casa delle operaie dei trinciati. L'appuntamento è per domani alle 20 con la compagnia Impatto teatro protagonista dell'evento “Storie di Manifattura” e quindi dell'incontro “Cosa rimane della Manifattura Tabacchi di Cagliari?”
Primo passo
Come spiega Karim Galici (Fondatore della compagnia Impatto teatro, regista, attore e drammaturgo), 42 anni: «Lunedì verrà illustrato al pubblico il nostro progetto “Storie di Manifattura”. Si tratta di un viaggio tra passato e presente in un luogo importantissimo per la città di Cagliari». A raccontare il lavoro (moderati dal giornalista Riccardo Bianco) saranno lo stesso Galici con Sandra Ennas (responsabile settore trasferimento tecnologico per Sardegna Ricerche), l'architetto Michele Casciu della MC Associati e soprattutto responsabile del progetto architettonico di restauro della Manifattura Tabacchi, la critica d'arte Roberta Vanali, tutor degli studenti del Liceo Artistico di Cagliari e curatrice delle installazioni scenografiche per “Storie di Manifattura”, lo scultore e designer Andrea Forges Davanzati in veste di scenografo di “Storie di Manifattura”, Emidio Porru che fu operaio della Manifattura e Beppe Martini che lavorava nella grande struttura di viale Regina Margherita come infermiere.
Secondo passo
Il percorso proseguirà con lo spettacolo dal titolo “Cosa Rimane?” che verrà portato in scena tra il 14 e il 18 ottobre con due repliche giornaliere alla Manifattura, alle 18,30 e alle 21. Questo perché: «L'ex fabbrica di tabacchi e il suo quartiere custodiscono ricordi e segreti che ancora pochi conoscono e il nostro progetto vuole raccontarli, a partire dalle tante testimonianze raccolte (anche durante il periodo di isolamento), con un connubio di teatro, danza, musica, video e nuove tecnologie. Un modo nuovo e sperimentale per ridare centralità a un luogo importantissimo per Cagliari, facendolo vivere com'era e come sarà», conclude Galici.
Un salto di tempo
La Manifattura, dunque, non solo contenitore di proposte ma contenuto, sostanza, volano di mille narrazioni. Del resto, la storia della fabbrica ha attraversato i secoli, coinvolto generazioni di lavoratrici, ed è radice profonda di questa città, nonché del movimento delle lavoratrici. Utile a questo proposito la lettura della “Guida pratica di Cagliari 1902” edita in quell'anno da Pietro Valdès che all'epoca aveva la stamperia ai numeri 2, 8 e 16 di via Torino. «Qua, oltre il Kentuky per i sigari, si lavora le foglie sarde, per il zengiglio, portatevi da Sassari e paesi circonvicini; dove la nicoziana si coltiva con successo; e più estesamente si coltiverebbe, anche in altri paesi dell'isola, se non vi fossero tante pastoie amministrative», recita il libretto custodito alla Biblioteca Lussu di Monte Claro. «Alla lavorazione sono addetti oltre 500 operai dei quali appena 30 a 40 maschi». Lo stile dell'epoca è evidente sia nella forma che nei concetti. Fatta la tara, è chiaro che gli altri addetti erano le indimenticabili sigaraie (neppure nominate nella guida). Ma se il volumetto le censura, saranno loro, pochi anni dopo, a prendersi la scena per sempre e per diventare le vere protagoniste di una grande epopea popolare.
Francesco Abate

 

L'articolo di Francesco Abate ne L'Unione Sarda del 20 settembre 2020 a pagina 53
L'articolo di Francesco Abate ne L'Unione Sarda del 20 settembre 2020 a pagina 53

L'UNIONE SARDA del 20 settembre 2020

Cultura - pagina 53

Da oggi vi proniamo una scelta fra un'infinità di proposte

L'arte di Crisa, il decano Zedda o il cammino a lume di lanterna?

Un calendario ricchissimo di appuntamenti e diluito nel tempo, fino a domenica 27, è quello proposto a Sa Manifattura, a Cagliari, dal Festival dell'Architettura 2020 che comprende anche il riconoscimento alla carriera per il decano Giovanni Zedda e il concorso internazionale Design Award 2020. Sul sito fac2020.it è possibile leggere il programma completo e accedere alla pagina che consente di prenotarsi ai vari eventi e ai talk. Ecco alcuni degli incontri che affiancano il programma principale con architetti di fama internazionale che dedicano i loro interventi al tema centrale della manifestazione: l'acqua e il suo ruolo a Cagliari.
Murale
Tra gli ospiti della manifestazione c'è l'artista e muralista Crisa che, da venerdì e ancora oggi, è impegnato nella realizzazione di sei opere che rimarranno in esposizione per tutta la durata della manifestazione e che domenica 27 settembre saranno oggetto di un'asta di beneficenza guidata da Elio Turno Arthemalle ed Efisio Carbone: attore e mattatore il primo, direttore della Fondazione Macc il secondo, batteranno all'asta le opere del muralista, il cui ricavato andrà a Domus de Luna.
Giocoleria
Numerose le attività teatrali e di arti performative: oggi chi visita il Fac2020 alle 21.30 alla Corte1 uno troverà “A tua insaputa”, spettacolo di acrobatica comica, equilibri e curiosità de La Ditta Vigliacci.
Visite guidate
Per chi invece volesse emozionarsi nel segno delle memorie cagliaritane, dalle 18 ci sarà un fuori Fac2020 on the road (progetto Cluster dell'Università di Cagliari - MuseoCagliari.it) con “Per chi suona la sirena. Una ferita difficile da dimenticare, un vuoto da colmare - 1943, i bombardamenti a Cagliari durante il secondo conflitto mondiale”, visita guidata a cura di SardiniaToDo il cui percorso porterà i visitatori per le strade di Villanova. Domani invece appuntamento alla Cittadella dei Musei per una visita incentrata sulla Concezione degli spazi architettonici museografici in funzione di spazi storici pre-esistenti.
A Calamosca
Martedì e giovedì dalle 18,30 si partirà da viale Calamosca per i “Paesaggi a lume di lanterna”: gli architetti sperimentano il concetto di Geografia emozionale attraverso la percezione soggettiva ed emotiva di chi quei paesaggi li vive e li frequenta. I cinque sensi vengono solleticati e stimolati in questa passeggiata (attraverso racconti di naturalisti, agronomi, funzionari della Sovrintendenza e rappresentanti della Marina Militare) fino al faro di Sant'Elia. La prenotazione è obbligatoria sul sito www.ordinearchitetticagliari.it.
Omaggio
Sabato 26, invece, Cagliari renderà omaggio alla vita e alla carriera dell'architetto Giovanni Zedda, che con i suoi 50 anni di iscrizione all'Ordine è certamente una figura culturale di riferimento per la città e per la Sardegna in genere. Appuntamento alle 20 per una chiacchierata con la presidente dell'Ordine Teresa De Montis.
Concorso
Sempre sabato, sarà presentato il Concorso Internazionale Sardegna Design Award 2020, per la creazione di un arredo urbano per uno spazio pubblico che risponda ai criteri di uno sviluppo sostenibile attraverso la rilettura delle lavorazioni artigianali e della cultura sarda.
Grazia Pili

L'articolo di Grazia PIli ne L'Unione Sarda del 20 settembre 2020 a pagina 53
L'articolo di Grazia PIli ne L'Unione Sarda del 20 settembre 2020 a pagina 53

LA NUOVA SARDEGNA del 4 ottobre 2020

Cultura e Spettacoli- pagina 48

Nei dieci giorni del festival di Cagliari proposte per cambiare il volto delle città

Architettura, idee per innovare
 

CAGLIARI Si è concluso domenica 27 il Festival dell'Architettura FAC2020 che ha animato per 10 serate Sa Manifattura, promosso dalla Scuola di Architettura dell'Università di Cagliari, che ha vinto un Bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT, e in partnership con vari enti tra i quali la Fondazione di Sardegna, il Comune di Cagliari, Sardegna Ricerche, l'Autorità di Sistema Portuale del mare di Sardegna e Tiscali. Con un numero massimo consentito di presenze contemporanee di 200 persone, nel pieno rispetto di tutti i dispositivi di sanità e sicurezza predisposti dall'organizzazione, si sono registrati prodotto oltre 3000 accessi totali durante le 10 giornate del Festival. Le presenze contemporanee sono state debitamente controllate grazie al sistema di conta in ingresso e in uscita che attraverso il QRcode del biglietto elettronico ha dato la possibilità di verificare in tempo reale l'effettiva capienza onsite. Mentre le visite guidate on the road, tour in luoghi selezionati della città, hanno portato oltre 200 persone a percorrere itinerari attraverso architetture e opere d'arte del '900 e ad attraversare i paesaggi orientali della città. Oltre 90 voci hanno presentato visioni, suggestioni, idee e proposte, per andare oltre "i confini del cambiamento", tema che il Festival ha individuato come centrale e contemporaneo. Tra le tante che hanno coinvolto e appassionato, va ricordata quella di Giancarlo Mazzanti, architetto colombiano che ha presentato le scuole "aperte e inclusive" realizzate a Medellin e Bogotà; quella di Raul Pantaleo, che ha raccontato la sua esperienza di architetto "di servizio" nella realizzazione di una decina di ospedali per Emergency in Africa e Medio Oriente; quella di Eva Alvarez e Carlos Gomez che hanno introdotto il tema dell'architettura "di genere", o ancora quella di Alessandro Melis, architetto sardo docente e direttore di Laboratori di ricerca e innovazione architettonica in Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Stati Uniti, e ora Curatore del Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia del 2021.

L'articolo su La Nuova Sardegna del 4 ottobre 2020 a pagina 48
L'articolo su La Nuova Sardegna del 4 ottobre 2020 a pagina 48

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