UniCa UniCa News Notizie SLA, prosegue il contributo di UniCA alla ricerca

SLA, prosegue il contributo di UniCA alla ricerca

La Fondazione di ricerca per la SLA (AriSLA) ha finanziato un nuovo progetto che vede coinvolto il professore Fabian Feiguin, del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente. L’indagine metterà sotto osservazione un gene, identificato di recente e chiamato NOS1AP, che è in grado di rivelare la presenza degli aggregati di proteina TDP-43, uno dei principali marcatori di progressione della Sclerosi Laterale Amiotrofica, in una fase molto precoce.
22 novembre 2022
immagine simbolo

Studiare il possibile effetto protettivo di NOS1AP nella patologia legata a TDP-43. Questo l’obiettivo del progetto triennale che ha come partner l’Ateneo cagliaritano e che l’AriSLA ha finanziato con 240 mila euro. Le attività saranno coordinate dal biochimico Emanuele Buratti, dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste; oltre a Feiguin partecipa al progetto la neurobiologa Patrizia Longone, della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma. Tre gli obiettivi: comprendere la struttura di NOS1AP utilizzando le cellule neuronali che non esprimono TDP-43 e modulare la sua espressione per verificare l’effetto sulla funzionalità sinaptica; manipolare i livelli di espressione del gene NOS1AP in Drosophila (moscerini della frutta) e stabilire il suo ruolo fisiologico nell’organizzazione del sistema motorio; identificare piccole molecole che possono aumentare l’espressione di NOS1AP nelle cellule.

Spiega Fabian Feiguin: “Una delle caratteristiche più sorprendenti della Sclerosi Laterale Amiotrofica è l’osservazione che vi è una grande variabilità nella sua durata e nell’età di insorgenza, non solo in casi sporadici ma anche in casi in cui i familiari affetti sono portatori della stessa mutazione. Questa variabilità è molto probabilmente causata dalla presenza di fattori modificatori, comprendenti proteine che esercitano effetti benefici o dannosi sui percorsi molecolari coinvolti nella SLA. Nel nostro precedente progetto ARISLA, abbiamo identificato diversi geni specifici che sono co-regolati da un insieme di proteine leganti l’RNA già note per influenzare la patologia del TDP-43 sia positivamente che negativamente. Uno di questi geni identificati, chiamato NOS1AP, è risultato essere sotto regolato nei pazienti con SLA che portavano l’aggregazione TDP-43, la patologia più comune riscontrata nei pazienti con questa malattia. Quando l’espressione di NOS1AP è stata aumentata nelle cellule in assenza di TDP-43, abbiamo dimostrato che questo gene da solo potrebbe salvare le alterazioni della proteina sinaptica che si verificano in assenza di TDP-43 funzionale. Pertanto, riteniamo che trovare modi per aumentare l’espressione di questo gene possa avere un effetto benefico nel rallentare le alterazioni sinaptiche che si verificano durante la malattia”.

Fabian Feiguin, docente all'Università di Cagliari dal 2021
Fabian Feiguin, docente all'Università di Cagliari dal 2021

Sclerosi Laterale Amiotrofica, un male terribile che sfida la ricerca neurologica

Il progetto finanziato dall’AriSLA sul quale lavorerà Feiguin è uno dei sei che la fondazione no profit presieduta da Mario Melazzini ha finanziato con il bando 2022. Un totale di 880 mila euro distribuiti a 12 gruppi di ricerca che operano oltre che nel nostro Ateneo, nelle università di Catania, Modena, Padova, Roma e Trieste. La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia a tutt’oggi incurabile, definita “neurodegenerativa progressiva dell’età adulta, determinata dalla perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali, che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere quelli respiratori”. Venne descritta per la prima volta nel 1824 dal neurologo britannico Charles Bell, da allora la ricerca ha fatto tantissima strada ma al momento i farmaci utilizzati consentono soltanto un rallentamento del suo decorso. Si calcola che attualmente siano 200 mila le persone colpite da SLA in tutto il mondo, numeri che secondo un recente studio coordinato dall’ospedale Molinette di Torino, potrebbero raddoppiare entro vent’anni. In Italia gli affetti da SLA nel 2021 sono stimati in 3.500, mille i nuovi casi che si registrano ogni anno, con un’incidenza di 113 casi ogni 100 mila abitanti. La regione più colpita è la Lombardia, percentuale superiore alla media nazionale anche per la Sardegna: 299 casi ogni 100 mila abitanti. L’Università di Cagliari è da sempre in prima fila nella ricerca e intende continuare ad esserlo, lo ha ribadito di recente il rettore Francesco Mola al Memorial Salvatore Usala tenutosi a settembre. Perché la ricerca è l’unica strada, anche quando il non trovare genera sconforto. Lo diceva già Plutarco: “La ricerca è l’atto di percorrere i vicoli per vedere se sono ciechi”.  

Immagine al microscopio che evidenzia l'innervazione dei muscoli scheletrici e la formazione della placca neuromuscolare da parte dei motoneuroni nel moscerino della frutta (drosofila melanogaster)
Immagine al microscopio che evidenzia l'innervazione dei muscoli scheletrici e la formazione della placca neuromuscolare da parte dei motoneuroni nel moscerino della frutta (drosofila melanogaster)

Ultime notizie

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie