L’Università di Cagliari, il territorio, la ricerca scientifica e le comunità locali
Mario Frongia
Ricerca e terza missione che si innescano nelle comunità locali, favorendo il confronto e l’avvicinamento alla scienza più avanzata. L’occasione, ghiotta e proficua anche per ulteriori contatti tra gli esperti dell’ateneo del capoluogo e i sindaci, è maturata in un incontro tenutosi venerdì scorso a Perdasdefogu. Al centro dei lavori il microbiota orale dei nostri antenati. “Parliamo dell’impronta genetica dell’estesa comunità microbica presente nel corpo umano. Il microbiota orale - spiega Germano Orrù, ordinario di Biologia molecolare, dipartimento di Scienze chirurgiche, Università di Cagliari - può influenzare lo stato di salute non solo della bocca, ma, come confermano recenti acquisizioni scientifiche, dell’intero organismo”. Una sorta di sentinella e di incursore intelligente. Con importanti ripercussioni per l’uomo. “Le alterazioni del microbiota orale, dovute a cattive abitudini di vita o terapie mediche, possono indurre la disbiosi, un’alterazione dell’equilibrio fisiologico delle ottocento specie batteriche presenti nella cavità orale. Ciò comporta - rimarca il professor Orrù - la diffusione di batteri patogeni-opportunisti dalla cavità orale in altri distretti e il conseguente rischio di malattie degenerative quali:artrite reumatoide, cancro al colon retto, malattia di Alzheimer”.
La storia, le competenze, le abitudini. Lo studio del calcolo dentale come una macchina del tempo
Idee, metodi e prospettive del progetto sono stati esposte dall’equipe di Germano Orrù, le ricercatrici del Laboratorio di Biologia molecolare, Alessandra Scano, Sara Fais e Cinzia Casu. “I batteri della cavità orale attraverso la saliva si depositano continuamente nella placca dei denti che si mineralizza e mantiene il Dna intatto per millenni. Così accade anche per i residui alimentari. In questo contesto - hanno spiegato le dottoresse Scano, Fais e Casu - il calcolo dentale rappresenta una formidabile macchina del tempo, in grado di rilevare le malattie e gli stili di vita di soggetti vissuti centinaia di anni fa”.
Dall’Ogliastra alla Barbagia. La Sardegna dei centenari nelle ricerche degli scienziati dell'ateneo
Il percorso - che coinvolge i ricercatori del dipartimento di Scienze chirurgiche dell’Università di Cagliari e i rappresentati dei comuni della Blue zone - è stato fondato sulla possibilità di studiare e confrontare le placche e calcoli dentali dei centenari recenti e di quelli vissuti fino a due secoli fa. In breve, conoscere il passato per capire, e vivere, meglio il presente e il futuro. “Ripercorrere le abitudini alimentari e lo stato di salute dei nostri antenati evoca - rilancia il professor Orrù - per il nostro territorio un forte valore identitario. Un aspetto sentito e di primo piano per la nostra Università”. Il meeting è stato organizzato dalla Fondazione per la tutela dell'identità Ogliastrina e della Barbagia. La Blue zone coinvolge i centri e le comunità montane dell'Ogliastra (Villagrande Strisaili, Arzana, Talana, Baunei, Urzulei, Ulassai e Perdasdefogu), e della Barbagia (Seulo, Tiana, Ovodda, Ollolai, Gavoi, Fonni, Mamoiada, Orgosolo, Oliena).