UniCa UniCa News Notizie Per la Sardegna è possibile l'autosufficienza energetica entro il 2030

Per la Sardegna è possibile l'autosufficienza energetica entro il 2030

PROGETTO BIRDIE-S. Ieri, nell’aula magna del rettorato di Cagliari - lavori aperti dal prorettore vicario Gianni Fenu - si è svolto il convegno sugli importanti studi condotti da ricercatrici e ricercatori di Enel Foundation, Università di Cagliari e Politecnico di Torino. Accelerando l'applicazione delle politiche di transizione energetica per l'Isola opportunità e prospettive da polo di eccellenza nazionale e internazionale, con ricadute su ambiente, economia, lavoro e stabilità dei prezzi. I risultati della ricerca presentati da Fabrizio Pilo e discussi nella tavola rotonda moderata da Laura Giovannini con i contributi di Aldo Berlinguer, Nicola Lanzetta, Stefano Ciafani, Maurizio De Pascale, Nicola Rossi, Ettore Bompard, Gioacchino Marino Cerrato, Marco Naseddu e Armando Fiumara. INTERVENTI, FOTO E VIDEO
07 ottobre 2022
Il progetto ha analizzato le prospettive dell'elettrificazione degli usi finali dell’energia in Sardegna ed evidenziato i benefici ambientali, sociali ed economici, che deriverebbero dall’attuazione delle leggi nazionali e direttive europee già in vigore

Fabrizio Pilo: "L'obiettivo è creare le condizioni affinché la Sardegna diventi il riferimento internazionale per la transizione energetica, dalla quale può ottenere grandi benefici ambientali, sociali ed economici"

Giovedì 6 ottobre 2022
Aula magna del rettorato dell'Università di Cagliari
Palazzo Belgrano - via Università 40, Cagliari

La questione energetica è uno degli aspetti in cui l’insularità e le specificità che da essa derivano si mostrano in modo plastico ed evidenziano la necessità di azioni specifiche, ben note a livello del legislatore europeo e ancora da attuare in molte legislazioni nazionali.

La transizione energetica, con il ricorso a rinnovabili ed alla partecipazione della popolazione nella gestione del sistema energetico, contribuisce alla soluzione della questione energetica nelle isole a patto che essa sia governata da principi di inclusività e crescita sociale. In questo contesto, il progetto BIRDIE-S ha analizzato le prospettive della elettrificazione in Sardegna ed evidenziato, mediante il calcolo di indicatori di prestazione, i benefici non solo ambientali, ma anche sociali ed economici, che deriverebbero dall’attuazione di quanto già oggi stabilito da leggi nazionali e direttive europee. Lo studio, condotto da ricercatrici e ricercatori di Enel Foundation, Università di Cagliari e Politecnico di Torino, conferma che l’elettrificazione dei consumi è una delle chiavi per conseguire gli obiettivi della transizione energetica e garantire allo stesso tempo sicurezza energetica e stabilità dei prezzi, la cui importanza è oggi resa evidente dal drammatico scenario internazionale. La transizione energetica, emblematicamente rappresentata dalla elettrificazione dei consumi, costituisce quindi una enorme opportunità per la crescita dell’isola, che può ambire a diventare un polo di eccellenza per lo studio e l’attuazione delle politiche di transizione.

Tuttavia, affinché questo possa realizzarsi, sono necessarie azioni concrete per sostenere gli investimenti iniziali e per creare la voglia di innovazione e cambiamento nei settori produttivi e nella intera società.

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Sintesi dei discorsi di saluto del prorettore vicario Gianni Fenu, del vicesindaco Giorgio Angius e del direttore di Enel Italia Nicola Lanzetta


PRORETTORE VICARIO. Ad aprire i lavori, con i saluti istituzionali e un’introduzione ai temi dell’incontro, è stato il professor Gianni Fenu. “Siamo qui per presentare dati di grande interesse, non solo per la congiuntura dell’attuale momento storico, particolarmente legato ai temi dell’energia, ma soprattutto per le opportunità e le prospettive che si delineano per il futuro” – ha esordito il prorettore vicario di UniCa, riferendo inoltre che – “Anche la Conferenza dei rettori ha recentemente discusso della necessità di un piano energetico per l’università, mentre il nostro ateneo si è attivato già da tempo, con la produzione e l’accumulo di energia rinnovabile per il polo di Monserrato, con attività specifiche e studi e che interessano tutti i settori, dall’energia all’ambiente, dalla medicina all’economia”. Dopo aver ringraziato tutte le autorità presenti, ha infine ricordato quanto siano indispensabili le politiche di programmazione e di innovazione energetica: “In questo filone anche i progetti dell’Università di Cagliari finanziati con i fondi del Pnrr e, in particolare, la ricerca multidisciplinare che presenta oggi il professor Fabrizio Pilo, condotta in collaborazione con Enel e Politecnico di Torino, ai cui indicatori occorre prestare molta attenzione”.

Il professor Gianni Fenu, prorettore vicario dell'Università di Cagliari con delega per Sport e ICT
Il professor Gianni Fenu, prorettore vicario dell'Università di Cagliari con delega per Sport e ICT

VICESINDACO. Nel suo intervento di saluto, il dottor Giorgio Angius ha sottolineato come il tema trattato riguardi tutti, in modo certamente tangibile. “Il Comune di Cagliari è presente e attivo in questo tipo di iniziative, con un flusso di propensione e indirizzo verso la sostenibilità. In città sono stati avviati diversi progetti relativi alle comunità energetiche, ad esempio in piazza Miracolosa e in vari plessi scolastici. Nessun punto di arrivo, ma certamente siamo ad un importante passaggio, soprattutto per gli enti di ricerca applicata e per le amministrazioni pubbliche. Occorre però vincere la diffidenza, causata ora dal caro bollette, verso l’elettrificazione, che invece ha una forte convenienza”. In conclusione richiama l'attenzione su un recente traguardo e riconoscimento "green" dell'amministrazione comunale: “Cagliari è tra le due città europee più accreditate per la qualità ambientale e in materia di transizione sostenibile. Lo spareggio, valido per il titolo di Capitale europea verde 2024, è con la spagnola Valencia. La città vincitrice sarà annunciata a fine ottobre, in ogni caso è certamente un grande risultato, dovuto a percorsi virtuosi e siamo orgogliosi di essere in finale”.

L'intervento di Giorgio Angius, vice sindaco e assessore alla pianificazione strategica e allo sviluppo urbanistico e verde pubblico del Comune di Cagliari
L'intervento di Giorgio Angius, vice sindaco e assessore alla pianificazione strategica e allo sviluppo urbanistico e verde pubblico del Comune di Cagliari

DIRETTORE ENEL ITALIA. Intervenuto in collegamento web, il manager Nicola Lanzetta si è detto molto colpito per il progetto Sardegna Isola Verde, affrontando gli aspetti legati alla necessità di spingere in direzione della transizione energetica. “Sostituire i combustibili fossili è una scelta indispensabile, non più solo per l'emergenza climatica ma anche per una importante connotazione sul piano economico e su quello dell’indipendenza. Fa bene all’ambiente, al portafoglio all’indipendenza”. Ha proseguito sottolineando che “Sardegna Isola Verde, è un progetto sardo e non di Enel. Noi siamo contenti di partecipare e contribuire ma le scelte devono essere fatte dalla gente, sulla base di tre linee di sviluppo: 1) aumentare la produzione di energia da fonte rinnovabile, qui Enel è all’avanguardia come primo o secondo operatore al mondo; 2) accompagnare la generazione di elettricità da fonte rinnovabile con gli accumulatori: vanno superati i grossi limiti con lo sviluppo delle batterie. La Sardegna, dove contiamo già circa 700/800 megawatt in batterie, è il luogo ideale per esposizione solare ed eolica, bisogna potenziare lo stoccaggio e l’immagazzinamento; 3) l’elettrificazione dei consumi serve a sconfiggere la dipendenza dal gas, le fonti rinnovabili permettono di fare le stesse cose, non ci sono controindicazioni ambientali e per il fotovoltaico su terreni agricoli servirebbe utilizzare solo lo 0,4 del territorio”. In ultimo il dottor Lanzetta si è augurato che il progetto possa essere realizzato molto velocemente, a vantaggio di tutti.


 

Nella foto il collegamento con Nicola Lanzetta
Nella foto il collegamento con Nicola Lanzetta

La questione energetica nel contesto dell’insularità: inquadramento delle problematiche con disamina su aspetti storici, giuridici, economici e geo-politici, insieme alla valutazione degli elementi di impatto sociologico


ALDO BERLINGUER. Introdotto dal professor Pilo “con piacere e onore personale”, l’ordinario di Diritto comparato dell’Università di Cagliari, che da anni studia le problematiche isolane, nella sua relazione La questione energetica nel contesto dell’insularità, ha esordito spiegando che la questione energetica riferita alla situazione sarda richiede analisi approfondite. “L’argomento è di interesse nazionale. L’Italia ha 8mila chilometri di coste (un quarto dell’intero Mediterraneo) e dopo la Brexit è il primo Paese europeo con popolazione insulare. Isole marittime, lacustri, lagunari e fluviali contano il 12% degli abitanti, ammontano al 15% della superficie totale e non ci sono politiche energetiche legate a questo fronte insulare.

Aldo Berlinguer
Aldo Berlinguer

La recente modifica all’articolo 119 della Costituzione, secondo cui la Repubblica riconosce la peculiarità delle isole e rimuove gli svantaggi dell’insularità, è senz’altro una cornice importante da riempire di contenuti, ma siamo ancora ai blocchi di partenza. Occorre destinare risorse, con una apposita declinazione insulare per l’energia. Serve accedere ai fondi europei per incentivare modelli energetici insulari, finanziando la ricerca su idrogeno, reti intelligenti e sistemi di accumulo per gestire le energie intermittenti”. Il professor Berlinguer ha chiuso l’intervento ricordando che il gap e i ritardi storici che hanno fin qui attanagliato l’Isola, per esempio la mancanza di collegamento alla rete del gas, possono ora diventare un’opportunità, se si cambia passo. Importante però il consenso: “La transizione ha bisogno di intese e comunicazione, in questa difficile fase di conflitto e rincari serve persuadere la comunità dei benefici immediati e palpabili anche per le utenze singole. Il rischio è invece che diventi motivo di divisione e perplessità, in quanto percepita come ulteriore elemento speculativo”.


 

SARDEGNA ISOLA VERDE. Nello studio di oltre 300 pagine, scaricabile a breve sul sito di Enel Foundation, previste positive ricadute ambientali, risparmi nelle spese sanitarie, rinnovo del costruito, posti di lavoro e sviluppo dell’indotto


FABRIZIO PILO. Una presentazione convinta quella del prorettore di UniCa, delegato al territorio e all’innovazione, forte dei risultati di uno studio che evidenzia la possibilità di nuovi e possibili scenari altamente positivi per la Sardegna intera. “Il progetto BIRDIE-S è una ricerca scientifica vera e indipendente, non commissionata, che dimostra la strada percorribile”. Il professor Pilo ha ripercorso le tappe dello studio, nato prima dell’attuale crisi ma che propone conclusioni coerenti con i più recenti studi di settore. “La risposta ai problemi è l’attuazione delle politiche di transizione e nell’elettrificazione. Siamo partiti con la necessaria analisi, per stabilire come la transizione energetica si regga in definitiva su due pilastri: aumentare l’utilizzo di fonti rinnovabili e usare questa energia verde. Sardegna isola verde è una linea di sviluppo attuabile, con crescita delle persone, che deriva da una analisi con metodo scientifico e non ideologica”.

Il professor Fabrizio Pilo, prorettore dell'Università di Cagliari con delega all'innovazione e ai rapporti con il territorio, durante la presentazione dei risultati del progetto Birdie-S
Il professor Fabrizio Pilo, prorettore dell'Università di Cagliari con delega all'innovazione e ai rapporti con il territorio, durante la presentazione dei risultati del progetto Birdie-S

Nelle slide proiettate nell’aula magna del Palazzo Belgrano (vedi link a fondo pagina) sono stati riportati i dati e le ipotesi elaborate dallo staff di ricercatori e ricercatrici dell’Università di Cagliari, della Fondazione Enel e del Politecnico di Torino. “La Sardegna risulta molto più elettrificata di altre regioni e, senza aspettare il 2050, potrebbe diventare autosufficiente già nel 2030, grazie all’eolico e al fotovoltaico, utilizzando aree minime di territorio. Nel frattempo l’idrogeno potrà essere accompagnato dal necessario sviluppo tecnologico, per renderlo disponibile e conveniente”. Dopo aver spiegato l’acronimo Birdie-S (Build the Innovative Renewable and Digitally Inclusive Electrified - Sardinia), Fabrizio Pilo ha ricordato che in sardo Birdi significa verde e che Birdie nel golf è un percorso completato con un colpo in meno, volendo così indicare anche la stessa strategia sostenibile di decarbonizzazione suggerita per la Sardegna: passare senza indugi all’energia da fonti rinnovabili, saltando ogni ulteriore passaggio tecnologico. In conclusione le raccomandazioni finali: “Investire in formazione e ricerca; semplificare e accelerare gli iter autorizzativi; favorire l’elettrificazione e la partecipazione della domanda alla gestione del sistema; realizzare laboratori, dimostratori, incubatori di imprese, ecosistemi; creare uno sportello unico per il rinnovamento degli edifici”.


 

I dati forniti dal Progetto BIRDIE-S hanno dato spunto alla significativa convergenza di tutti gli intervenuti alla tavola rotonda “Promuovere e favorire l’elettrificazione dei consumi”, moderata da Laura Giovannini (Enel Foundation)


CONFINDUSTRIA SARDEGNA. Il dibattito si è svolto con una serie di autorevoli interventi, a partire dal presidente regionale della Confindustria, Maurizio De Pascale: “Scontiamo il paradosso di pagare il prezzo dell’elettricità legato a quello del gas, ma noi in Sardegna il gas non l’abbiamo. Confindustria sostiene il rinnovabile ma ci sono lavorazioni che richiedono maggiore energia termica. Puntiamo sul fotovoltaico per l’autoconsumo, servono politiche che partano dal basso e risorse per i pannelli nelle abitazioni, non ci sono altre ricette”.

Da sinistra: Nicola Rossi, Maurizio De Pascale e Gioacchino Marino Cerrato
Da sinistra: Nicola Rossi, Maurizio De Pascale e Gioacchino Marino Cerrato

LEGAMBIENTE ITALIA. A seguire, anch’egli online, è stato Stefano Ciafani, ingegnere ambientale e presidente nazionale di Legambiente, a confermare che la sfida dell’elettrificazione deve attraversare tutti i settori, dai privati agli usi industriali e fino ai trasporti: “I risultati dello studio indicano esattamente quello che bisogna fare per evitare il disastro delle bollette, per ridurre le emissioni inquinanti e ricavarne benefici ambientali e sanitari”. Critico con il Dpcm Sardegna per l’energia, “Approccio sbagliato”, ma anche con una parte degli ambientalisti, “Un errore contrastare l’eolico e il fotovoltaico”, Ciafani ha insistito sulla stretta al bonus 110%, “Sbagliato installare nuove caldaie, bisogna garantire la transizione alle pompe di calore, il 97% delle truffe è relativa agli altri bonus”, per concludere “In Sardegna siamo al tramonto di una certa industrializzazione, si chiude una stagione di impianti arrugginiti e inquinanti. Il gap per la mancata metanizzazione è ora l’opportunità per decarbonizzare e rinnovare, passando direttamente alle nuove tecnologie del fotovoltaico e dell’eolico, anche offshore. È ciò che pensa la maggioranza cittadini, sole e vento stanno soprattutto nel centro sud e bisogna puntare su questo. Non dobbiamo lanciare allarmi ingiustificati e perdere l’occasione, sarebbe un errore imperdonabile”.

L'intervento via web di Stefano Ciafani al convegno del 6 ottobre 2022 nell'aula magna del rettorato di Cagliari
L'intervento via web di Stefano Ciafani al convegno del 6 ottobre 2022 nell'aula magna del rettorato di Cagliari

ENEL GREEN POWER. Anche l’ingegnere Nicola Rossi, responsabile Innovation Enel Green Power, ha trattato gli indiscutibili benefici del cosiddetto agrivoltaico, “Un’opportunità e non un problema, per uno sviluppo condiviso con le le comunità”, a riprova di un’occupazione del suolo risibile, “Meno della superficie riservata ai parcheggi o delle autostrade”, come ben rappresentato dal professor Fabrizio Pilo.

Laura Giovannini e Nicola Rossi
Laura Giovannini e Nicola Rossi

POLITECNICO DI TORINO. Concorde pure il professor Ettore Bompard, docente ordinario di Sistemi elettrici per l'energia e responsabile del Politecnico di Torino per il gruppo di ricerca coinvolto nello studio Birdie-S. Tra le sue osservazioni, una in particolare sui dati disponibili per la Sardegna: “Non sono sufficientemente aggiornati a livello di dettaglio territoriale, la transizione deve seguire una traiettoria precisa ma servono dati puntuali”. Bompard si è inoltre voluto soffermare sulla filosofia alla base della ricerca e della stessa transizione energetica e sulla situazione di partenza, decisamente "nera" in tutta Italia, con percentuali migliori nell'Isola.  

Ettore Bompard
Ettore Bompard

Altri contributi sono stati forniti dagli ingegneri Gioacchino Marino Cerrato, Enel Distribuzione, e Marco Naseddu, del Centro Regionale di Programmazione della Regione Sardegna, secondo cui lo studio “Riflette esattamente il manifesto tecnico scientifico del programma regionale”. Armando Fiumara, responsabile marketing di Enel, ha espresso i suoi complimenti per lo studio ed esposto come le motivazioni, al momento, vista la situazione di crisi, sono percepite più urgenti per una diffusa motivazione di carattere economico piuttosto che ecologico, mentre Carlo Papa, amministratore delegato di Enel Foundation, chiamato ad un ultimo intervento ha manifestato soddisfazione il contributo dato ad uno studio che è anche un piano, “Con un orizzonte temporale e un tema chiaro: non un ennesimo studio, bensì una strategia pratica su gas, opportunità di investimenti e di rinnovamento tecnologico. La Sardegna, è bene saperlo, può diventare come la nuova Silicon Valley: bisogna ragionare come sistema, tutti insieme, sfruttando ogni possibile sinergia”.

Da sinistra, in alto: Marco Naseddu e Armando Fiumara. In basso: Gioacchino Marino Cerrato e Carlo Papa
Da sinistra, in alto: Marco Naseddu e Armando Fiumara. In basso: Gioacchino Marino Cerrato e Carlo Papa
Per informazioni: Fabrizio Pilo - email: fabrizio.pilo@unica.it
Per informazioni: Fabrizio Pilo - email: fabrizio.pilo@unica.it

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