Idee, progetti, percorsi scientifici che coinvolgono e calamitano le attenzioni delle comunità
Mario Frongia
La Notte Europea dei Ricercatori. Ha conquistato le attenzioni delle municipalità, coinvolto atenei e centri di ricerca, aggregato e condiviso esperienze con le scuole. La Notte europea dei ricercatori dà l’accelerata vincente dopo l’edizione online del 2020: una sfida superata brillantemente su tutti i fronti. Adesso si riparte: venerdì 24 settembre la Notte riprenderà con eventi in sedici città in dieci regioni. Il tutto tenendo conto di quelle che saranno le norme antipandemia. Il percorso di uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e cittadini, promossi nell’ambito delle azioni Marie Curie, trova all’Università di Cagliari idee e linfa per un ulteriore balzo in avanti a favore della popolazione universitaria e delle nuove generazioni. L’ateneo del capoluogo è capofila di una rete ricca e variegata che include Infn, Inaf, Sardegna Ricerche, le associazioni Scienza Società Scienza e Laboratorio Scienza, Sardegna Teatro, i comuni di Cagliari e Nuoro, il consorzio universitario UniNuoro.
Tra ambiente, tecnologie e medicina. Con uno sguardo alle sfide locali e internazionali
"Immaginiamoci comunicatrici e comunicatori della scienza che, con un approccio coinvolgente e accessibile, possano contribuire alla riuscita di quella che immagino come una festa diffusa” spiega il prorettore per la Ricerca dell'Università di Cagliari, Luciano Colombo. Un unico e gioioso scenario, capace di catalizzare le attenzioni delle comunità locali. Un movimento propulsivo che avvicini ai laboratori e alle aule, connetta cittadini e nuove generazioni a tematiche attuali e fortemente impattanti sulla quotidianità. “L’idea insita nella Notte è quella di presentare a un pubblico non specialistico alcuni aspetti delle nostre ricerche, cercando di intercettare diverse fasce di età e raggiungendo non solamente gli appassionati, ma anche le persone più difficili da coinvolgere, ma - rimarca il professor Colombo - preoccupate dalle attuali sfide ambientali, tecnologiche, mediche e sociali”.
Cagliari, Nuoro e Sassari in prima fila sul sentiero dell divulgazione e dell'avvicinamento alla ricerca
Sharper si svolgerà ad Ancona, Camerino, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni, Torino, Trento e Trieste con il coordinamento dall’impresa sociale Psiquadro. L’impresa è al lavoro con il consorzio che comprende l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society, il Muse (Museo delle scienze) e gli atenei Politecnica della Marche, Università di Cagliari, Catania, Palermo e Perugia, Politecnico di Torino. Oltre 120 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti. Tra questi, Cnr, Inaf e Ingv, pronti a riportare nelle piazze e nei laboratori le oltre 200 iniziative previste e a sviluppare creativamente le nuove forme di interazione digitale felicemente sperimentate nell’edizione 2020.
Il Sustainable development goals al centro delle iniziative di un'eccellenza in ambito continentale
Tra i progetti italiani approvati dalla Commissione il progetto Sharper, coordinato dalla società di comunicazione della scienza Psiquadro, si è classificato tra le eccellenze con il massimo del punteggio tra gli oltre cento progetti al via. L’appuntamento rinnova l’attenzione verso il rapporto tra ricercatori e le sfide dei Sustainable development goals. All’indomani della crisi globale innescata dalla pandemia, emerge con sempre maggiore evidenza il ruolo dei ricercatori come mediatori consapevoli tra le comunità di cittadini e le sfide imposte dalla contemporaneità, tradotte dagli Obiettivi di Sviluppo sostenibile in prospettive per il futuro: dal diritto alla salute a un’educazione di qualità per tutti, dall’urgenza delle questioni climatiche alle tematiche legate al gender gap. Approfondire la riflessione sugli Obiettivi rappresenterà anche l’occasione per proiettare il progetto nell’orizzonte temporale dell’Agenda 2050.
L’intesa tra accademia e centri urbani con il coinvolgimento delle nuove generazioni
La Notte europea dei ricercatori ha per capofila nazionale Psiquadro. “Everywhere is a lab” è lo slogan utilizzato da Sharper per sintetizzare come la comunità accademica e la cittadinanza possano, insieme, affrontare le sfide del futuro in diversi ambiti disciplinari. L’evento è curato dallo staff della direzione Ricerca e territorio, guidata da Gaetano Melis, con la supervisione del prorettore Luciano Colombo. L’Università di Cagliari ha maturato al riguardo esperienze di alto profilo. Dall’intesa consolidata degli eventi con le municipalità e le scuole al proficuo inserimento degli eventi e delle iniziative nel contesto urbano, fino alla basilare promozione e divulgazione delle attività di ricerca dell’ateneo.
Informazioni. pcarboni@amm.unica.it; info@psiquadro.biz; comunicazione@psiquadro.it