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«L'Europa è tornata», Romano Prodi al seminario sul futuro della UE

Il professore, già presidente della Commissione Europea, è intervenuto all'incontro dell'Alleanza EDUC organizzato dal gruppo di lavoro coordinato da Alessandra Carucci e dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, in collaborazione con l'Università di Pécs. "Il mondo accademico ha saputo reagire con forza alla pandemia", le parole del Rettore Francesco Mola. L'evento, che proseguirà con le sessioni tematiche coordinate dai docenti dell'Ateneo, ha aperto le celebrazioni della facoltà presieduta da Stefano Usai per i 400 anni di UniCa. RASSEGNA STAMPA. GUARDA IL VIDEO
22 aprile 2021
Romano Prodi in un momento della conferenza

Romano Prodi interviene all'evento dedicato al futuro dell'Europa, organizzato dal gruppo di lavoro EDUC e dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche

Roberto Ibba

Cagliari, 21 aprile 2021 - "L'Europa è tornata: il Next Generation EU è una decisione importante con un impegno economico notevole": è stato questo uno dei passaggi principali dell'intervento che Romano Prodi, già presidente della Commissione Europea, ha tenuto durante il seminario "European Union studies" organizzato dal gruppo EDUC dell'Ateneo, coordinato da Alessandra Carucci, con la Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, presieduta da Stefano Usai, in collaborazione con l'Università di Pécs.

Il professore ha fornito un quadro sullo stato di salute dell'Unione Europea, nel contesto internazionale in cui USA e Cina sono gli attori principali e dopo la Brexit. "La pandemia sta cambiando il ruolo dei governi e questo influirà anche sull'Europa", ha dichiarato Prodi, che ha ricordato come i problemi non siano soltanto economici ma soprattutto poltici: "Una sola parola ha bloccato l'Europa: unanimità. E' sempre difficile comporre interessi differenti, ma singoli capi di stato e di governo non possono bloccare le decisioni che influiscono sulla vita di milioni di persone".

All'incontro ha partecipato il Rettore Francesco Mola, onorato di aprire le celebrazioni della facoltà di viale Sant'Ignazio:"Quando con il precedente Rettore, la professoressa Del Zompo, abbiamo programmato gli eventi per i 400 anni, nessuno avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe accaduto. Ma il mondo accademico ha saputo reagire con forza  e continueremo con la stessa determinazione". Il Rettore ha sottolineato come "EDUC ci darà l'opportunità di ripartire anche con gli scambi internazionali e la mobilità di docenti e studenti".

Il saluto del Rettore Francesco Mola
Il saluto del Rettore Francesco Mola
Il video celebrativo della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche

Gli studi sull'integrazione europea al centro dei seminari organizzati da EDUC e dalla Facoltà di SEGP per i 400 anni dell'Ateneo

Alessandra Carucci, coordinatrice del progetto EDUC per l'Ateneo, ha illustrato i principali pilastri dell'alleanza tra i sei atenei europei e ne ha rimarcato l'importanza "per rafforzare l'integrazione e la cooperazione della ricerca e della didattica europea". Per l'università ungherese di Pécs ha partecipato Agoston Mohay, che ha dichiarato:"L'Europa si trova davanti a grandi sfide e questi seminari di studio sono importanti per approfondire la storia, gli aspetti giuridici ed economici dell'Unione Europea".

Stefano Usai, presidente della facoltà e coordinatore dei lavori, ha raccolto il messaggio di ottimismo lanciato dal professor Prodi e ha così concluso:"Il futuro dell'Europa è nella popolazione europea con le proprie competenze e conoscenze, quello che chiamiamo capitale sociale. Ci auguriamo di poterci incontrare a Cagliari il più presto possibile".

Gli eventi organizzati dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche proseguiranno con il seminario "Il prisma delle disuguaglianze", il 22 aprile alle 10, e i convegni dei dipartimenti afferenti, in programma dal 22 al 24 aprile.

Stefano Usai, presidente della Facoltà di SEGP, ha coordinato i lavori
Stefano Usai, presidente della Facoltà di SEGP, ha coordinato i lavori
GUARDA IL VIDEO DELL'INCONTRO

RASSEGNA STAMPA

Covid: Prodi "Costretti a reagire, l'Europa è tornata"
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11:29 (AGI) - Cagliari, 21 apr. - "La pandemia ci ha costretto a reagire alla crisi. L'Europa è tornata: il Next Generation Eu è una risposta. La Commissione e il Consiglio hanno l'opportunità di reagire e rilanciare, implementando e migliorando anche il processo decisionale". Così Romano Prodiintervenuto stamane in diretta streaming con una relazione su ?“Europe today and tomorrow”, nell’ambito dell’evento “European Union Studies” organizzato nell'ambito degli appuntamenti per i 400 anni dell'università di Cagliari. Brano dell'intervento dell'ex presidente della Commissione Europea sono stati pubblicati sulla pagina Facebook dell'ateneo. All'iniziativa partecipano, tra gli altri, anche il rettore Francesco Mola, il presidente della Facoltà Stefano Usai e la coordinatrice per Unica dell'alleanza Educ, Alessandra Carucci. 

 

Ue: Prodi, problema è unanimità che paralizza decisioni
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11:51 (AGI) - Cagliari, 21 apr. - "Il problema dell'Europa si può riassumere in una parola: unanimità e questo rischia di paralizzare le decisioni. Il problema non è quindi solo economico, ma politico. Abbiamo fatto enormi progressi e importanti accordi ma la politica estera e militare ha bisogno di essere implementata". Così Romano Prodi intervenuto stamane in diretta streaming  nell’ambito dell’evento “European Union Studies” organizzato per i 400 anni dell'università di Cagliari. "Bisogna sottolineare che il processo di integrazione europea - ha ricordato l'ex presidente delal Commissione - ha avuto negli anni un buon successo con il progressivo allargamento, ma non dobbiamo dimenticare i problemi. Abbiamo vissuto un lento processo di integrazione e di coordinamento di alcune politiche. Negli anni abbiamo visto uno spostamento del potere della Commissione al Consiglio".     "La competizione mondiale sta cambiando e l'integrazione europea sarà fondamentale - ha aggiunto Romano Prodi - Seppure nel mercato globale molte aziende stiano attivando il reshoring, l'Europa ha bisogno di avere un ruolo per il futuro dell'umanità, soprattutto nei settori strategici". (AGI)

 

Usa-Cina: Prodi, immaginare un nuovo ruolo per l'Europa
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11:58 (AGI) - Cagliari, 21 apr. - "Oltre alla pandemia siamo nel mezzo di una situazione molto delicata nei rapporti internazionali, soprattutto tra Usa e Cina. Bisogna analizzare e immaginare il ruolo dell'Europa. La pandemia sta cambiando anche il ruolo dei governi e avrà delle conseguenze nel ruolo dell'Europa. Non ci sono paragoni se non con la situazione immediatamente successiva alla seconda guerra mondiale. Il mondo sta cambiando, non solo l'Europa". Lo ha detto Romano Prodi intervenendo via streaming con una relazione su ?“Europe today and tomorrow”, nell’ambito dell’evento “European Union Studies” organizzato per i 400 anni dell'università di Cagliari. (AGI)

AGI
AGI

L'UNIONE SARDA del 22 aprile 2021

Italia - pagina 14

Prodi: «L'Europa è tornata»

«L'Europa è tornata, ma rischia di rimanere bloccata dalla ricerca dell'unanimità: singoli capi di governo non possono bloccare decisioni importanti per la vita di milioni di persone». È stato questo uno dei passaggi principali dell'intervento che Romano Prodi, già presidente della commissione europea, ha tenuto durante il seminario "European Union studies" organizzato dal gruppo Educ dell'Universitá di Cagliari, in collaborazione con l'ateneo di Pécs. Il professore ha fornito un quadro dello stato di salute dell'Ue nel contesto internazionale in cui Usa e Cina sono gli attori principali e dopo la Brexit. «La pandemia sta cambiando il ruolo dei governi e questo influirà anche sull'Europa», ha dichiarato Prodi, che ha ricordato come i problemi non siano soltanto economici ma soprattutto politici: «Una sola parola ha bloccato l'Europa: unanimità. É sempre difficile comporre interessi differenti, ma singoli capi di Stato e di governo non possono bloccare le decisioni che influiscono sulla vita di milioni di persone». Unione europea decisiva per le giovani generazioni. «Educ ci darà l'opportunità di ripartire anche con gli scambi internazionali e la mobilità di docenti e studenti», ha sottolineato il rettore di Cagliari Francesco Mola. Alessandra Carucci, coordinatrice del progetto, ha illustrato i principali pilastri dell'alleanza tra i sei atenei europei e ne ha rimarcato l'importanza «per rafforzare l'integrazione e la cooperazione della ricerca e della didattica». Per l'Università ungherese di Pécs ha partecipato Agoston Mohay, che ha dichiarato: «L'Europa si trova davanti a grandi sfide e questi seminari di studio sono importanti per approfondire la storia, gli aspetti giuridici ed economici dell'Unione europea». Stefano Usai, presidente della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche e coordinatore dei lavori, ha raccolto il messaggio di ottimismo lanciato da Prodi e ha concluso: «Il futuro dell'Europa è nella popolazione europea con le proprie competenze e conoscenze, quello che chiamiamo capitale sociale».

L'articolo su L'Unione Sarda del 22 aprile 2021 a pagina 14
L'articolo su L'Unione Sarda del 22 aprile 2021 a pagina 14

LA NUOVA SARDEGNA del 22 aprile 2021

Economia - pagina 13

Incontro all'università
Nel seminario di Cagliari
Prodi rilancia l'Europa

 

CAGLIARI L'Europa è tornata, ma rischia di rimanere bloccata dalla ricerca dell'unanimità: singoli capi di governo non possono bloccare decisioni importanti per la vita di milioni di persone». È stato questo uno dei passaggi principali dell'intervento che Romano Prodi, già presidente della Commissione Europea, ha tenuto durante il seminario «European Union studies» organizzato dal gruppo Educ dell'Universitá di Cagliari, in collaborazione con l'ateneo di Pécs, in Ungheria. Il professore ha fornito un quadro dello stato di salute dell'Unione Europea, in un contesto internazionale in cui Usa e Cina sono gli attori principali e dopo la Brexit. «La pandemia sta cambiando il ruolo dei governi e questo influirà anche sull'Europa», ha dichiarato Prodi, che ha ricordato come i problemi non siano soltanto economici ma soprattutto politici: «Una sola parola ha bloccato l'Europa: unanimità. È sempre difficile comporre interessi differenti, ma i singoli capi di Stato e di governo non possono bloccare le decisioni che influiscono sulla vita di milioni di persone». Unione europea decisiva per le giovani generazioni. «Educ ci darà l'opportunità di ripartire anche con gli scambi internazionali e la mobilità di docenti e studenti», ha sottolineato il rettore di Cagliari Francesco Mola riferendosi all'alleanza europea di cui l'Università di Cagliari fa parte con altri atenei e che dà vita ad un campus virtuale internazionale che consente lo scambio di conoscenze e buone pratiche tra studenti, docenti e personale.Alessandra Carucci, coordinatrice del progetto, ha illustrato i principali pilastri dell'alleanza tra i sei atenei europei e ne ha rimarcato l'importanza «per rafforzare l'integrazione e la cooperazione della ricerca e della didattica». Per l'Università ungherese di Pécs ha partecipato Agoston Mohay, che ha dichiarato: «L'Europa si trova davanti a grandi sfide e questi seminari di studio sono importanti per approfondire la storia, gli aspetti giuridici ed economici dell'Unione Europea». Stefano Usai, presidente della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche e coordinatore dei lavori, ha raccolto il messaggio di ottimismo lanciato da Prodi e ha concluso: «Il futuro dell'Europa è nella popolazione europea con le proprie competenze e conoscenze, è questo quello che chiamiamo capitale sociale».

L'articolo su La Nuova Sardegna del 22 aprile 2021 a pagina 13
L'articolo su La Nuova Sardegna del 22 aprile 2021 a pagina 13

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