Ricerca scientifica e terza missione: al centro del progetto c'è la vite, pianta tradizionalmente coltivata in tutta l’area del Mediterraneo, con un elevato potenziale commerciale non ancora completamente sfruttato
Sergio Nuvoli
Cagliari, 27 novembre 2019 - Si sono incontrati a Cagliari per il primo Steering Committee Meeting i partner del progetto ENI CBCMED BESTMEDGRAPE provenienti da Italia, Francia, Libano, Tunisia e Giordania. Con un budget totale di 3,3 milioni di euro (il cofinanziamento europeo è pari a 2,6 milioni di euro, 80% del totale), BESTMEDGRAPE - New Business opportunities & Environmental suSTainability using MED GRAPE nanotechnological products - si inserisce nel programma ENI CBCMED, che finanzia progetti di cooperazione internazionale volti a rendere l’area mediterranea più competitiva, innovativa ed inclusiva.
Al centro del progetto coordinato dall’Università di Cagliari – presentato questa mattina alla stampa - c’è la vite, pianta tradizionalmente coltivata in tutta l’area del Mediterraneo, con un elevato potenziale commerciale non ancora completamente sfruttato.
“In particolare, i sottoprodotti di lavorazione del vino vengono considerati scarti di difficile smaltimento mentre, se adeguatamente sfruttati, hanno grandi potenzialità commerciali – ha spiegato Gianluigi Bacchetta, coordinatore scientifico del progetto - Grazie all’esperienza dei partner in questo campo, BESTMEDGRAPE ha l’obiettivo di promuovere il trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca sulla vite e sui possibili utilizzi dei sottoprodotti di vinificazione che possono essere trasformati in nanoformulati commerciali innovativi destinati alla cura del corpo e al mantenimento di un buono stato di salute”. Oltre al trasferimento tecnologico verso potenziali imprenditori locali, il progetto sosterrà la nascita di nuove startup o imprese.
Fortissima la sinergia tra gruppi di ricerca e dipartimenti di UniCa: il gruppo coordinato da Maria Manconi svilupperà nanoformulati nutraceutici e cosmeceutici, mentre il team di Carlo Tuberoso caratterizzerà gli estratti degli scarti
“L’Università di Cagliari è per noi un partner molto importante – ha aggiunto Elisabetta Neroni, in rappresentanza dell’Autorità di Gestione Regione Autonoma della Sardegna – per l’alto valore aggiunto apportato, certo non da oggi, dai suoi ricercatori e dall’autorevolezza internazionale che mostra di avere. Per avere un'idea dell'importanza di quanto sta accadendo, è sufficiente pensare che soltanto un decimo delle proposte presentate è stato finanziato”.
All'incontro con i giornalisti hanno partecipato anche Richard Maroun, Preside della Facoltà di Scienze dell'Università Saint Joseph di Beirut, Ramy Boujawdeh di Berytech, Libano e Sami Fattouch dell'Università di Cartagine, Tunisia.
Sono coinvolti nelle attività previste dal progetto due Dipartimenti e due Centri Servizi dell’Università di Cagliari che operano in stretta collaborazione con gli altri partner mediterranei. Afferiscono al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente due gruppi di ricerca coinvolti nel progetto: il team coordinato dalla prof.ssa Maria Manconi si occuperà dello sviluppo di nanoformulati nutraceutici e cosmeceutici utilizzando gli scarti della vinificazione e processi produttivi ecosostenibili, mentre quello coordinato dal prof. Carlo I.G. Tuberoso avrà il compito di caratterizzare gli estratti degli scarti quantificando il tenore totale dei composti polifenolici e determinando i principali composti in essi presenti.
Il team di Micaela Morelli si occuperà di testare l'efficacia biologica delle nanoformulazioni prodotte, quello guidato da Gianluigi Bacchetta ha raccolto i materiali, il CREA diretto da Maria Chiara Di Guardo seguirà l'iter di creazione di impresa
Afferisce al Dipartimento di Scienze biomediche il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Micaela Morelli, che si occuperà di testare l'efficacia biologica delle nanoformulazioni prodotte; saranno effettuati degli studi al fine di valutarne gli effetti antiossidanti e neuroprotettivi e selezionare quelle con un migliore potenziale per la commercializzazione.
Il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Gianluigi Bacchetta opera all’interno della Banca del Germoplasma della Sardegna (BG-SAR), struttura del Centro Servizi Hortus Botanicus Karalitanus (HBK), e si occupa della caratterizzazione, studio e conservazione del germoplasma di vite. Il team ha già provveduto alla raccolta, selezione e conservazione dei materiali genetici, e sta realizzando gli studi di ecofisiologia della germinazione al fine di individuare i protocolli ottimali di moltiplicazione dei vitigni autoctoni selezionati.
Il Centro Servizi per l’Innovazione e l’Imprenditorialità (CREA) diretto dalla prof.ssa Maria Chiara Di Guardo si occuperà di organizzare ed erogare il percorso di creazione d’impresa e accompagnamento al lavoro autonomo, anche attraverso consulenze specializzate coloro che, tra I 150 potenziali imprenditori coinvolti, mostreranno il maggior potenziale di sviluppo imprenditoriale.
La scheda essenziale del Programma ENI CBC MED
“The 2014-2020 ENI CBC Mediterranean Sea Basin Programme is a multilateral Cross-Border Cooperation (CBC) initiative funded by the European Neighbourhood Instrument (ENI). The Programme objective is to foster fair, equitable and sustainable economic, social and territorial development, which may advance cross-border integration and valorise participating countries’ territories and values. The following 13 countries participate in the Programme: Cyprus, Egypt, France, Greece, Israel, Italy, Jordan, Lebanon, Malta, Palestine, Portugal, Spain, Tunisia. The Managing Authority (JMA) is the Autonomous Region of Sardinia (Italy). Official Programme languages are Arabic, English and French. For more information, please visit http://www.enicbcmed.eu/
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