UniCa UniCa News Notizie GIORNATA DELLA MEMORIA 2019. Dalle memorie dei perseguitati la lezione per il presente

GIORNATA DELLA MEMORIA 2019. Dalle memorie dei perseguitati la lezione per il presente

Nell'Aula Capitini, a Sa Duchessa la celebrazione all'Università di Cagliari per il diciassettesimo anno consecutivo. Spunti di riflessione e un serio monito per il futuro negli interventi di Anna Foa (La Sapienza) e Micaela Procaccia (Archivi di Stato), seguiti dalla videotestimonianza di Settima Spizzichino. Grande partecipazione del mondo accademico e delle scuole all'iniziativa coordinata dal professor Claudio Natoli
28 gennaio 2019
Giornata della Memoria 2019 all'Università di Cagliari, in fondo alla pagina la photogallery con alcune immagini dell'evento

Natoli: "La persecuzione degli ebrei da parte del regime fascista è stata a lungo edulcorata e rimossa nella memoria pubblica"

Ivo Cabiddu
 
 
Presentazione a cura di Claudio Natoli, professore ordinario di Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche, docente di Storia contemporanea del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, in occasione della 
GIORNATA DELLA MEMORIA 2019, celebrata all'Università di Cagliari il 28 gennaio. 

   
La persecuzione degli ebrei da parte del regime fascista è stata a lungo edulcorata e rimossa nella memoria pubblica dell’Italia repubblicana. Solo in una fase relativamente recente la storiografia ha messo in piena luce il pieno coinvolgimento degli apparati dello Stato, la pervasività e gli effetti devastanti delle leggi antiebraiche e la corresponsabilità del fascismo di Salò nell’arresto e nella deportazione degli ebrei dall’Italia ad Auschwitz.

Un altro aspetto che si è segnalato all’attenzione degli storici è l’atteggiamento complessivo della popolazione italiana. Se l’adesione attiva alla persecuzione riguardò soprattutto l’ala militante del Partito fascista, tuttavia l’atteggiamento prevalente degli italiani non ebrei fu il distacco, l’apatia, l’indifferenza. Soltanto dopo l’8 settembre 1943 e lo sviluppo del movimento della Resistenza si attivarono estesi comportamenti e vere e proprie reti di solidarietà da parte di militanti antifascisti, enti religiosi, cittadini comuni.

Una seconda pagina  difficile e dolorosa fu la difficile reintegrazione dei perseguitati  nei loro diritti, in particolare negli impieghi pubblici, nei primi anni della Repubblica.

A questi temi sarà dedicata la Giornata della memoria 2019, con le relazioni di Anna Foa, Gli ebrei italiani tra persecuzione, isolamento, indifferenza, e di Micaela Procaccia, La difficile reintegrazione degli ebrei dopo il 1945.

Verrà anche proiettata una video testimonianza di Settimia Spizzichino, che fu l’unica donna deportata dal ghetto di Roma  sopravvissuta ad Auschwitz, e che è stata una delle più eminenti testimoni della Shoah.

 

Iniziative coordinate dal professor Claudio Natoli, Ordinario di Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche dell’Università di Cagliari
Iniziative coordinate dal professor Claudio Natoli, Ordinario di Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche dell’Università di Cagliari

RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA di venerdì 25 gennaio 2019 / Cultura (Pagina 49 - Edizione CA)
GIORNATA DELLA MEMORIA. LA STUDIOSA LUNEDÌ A CAGLIARI
Foa: «Abbiamo bisogno di storia per battere l'indifferenza ed evitare rituali celebrazioni»

Se c'è un modo di commemorare la Giornata della Memoria sfuggendo al rischio della retorica, è quello della fedele ricostruzione storica. Di storia abbiamo bisogno, commenta Anna Foa, docente di Storia Moderna all'Università La Sapienza di Roma, per capire ciò che è stato e ciò che è. Perché, per esempio, se è vero che gli storici hanno analizzato fino in fondo il ruolo della Repubblica di Salò nella caccia all'ebreo tra il '43 e il '45, tuttavia questa consapevolezza non è ancora diffusa tra le persone. Ancora si fa fatica a riconoscere le responsabilità italiane nella Shoah, il fatto che siano esistiti campi di concentramento allestiti dalla Repubblica di Salò. «Noi non abbiamo avuto una Norimberga, una vera e propria resa dei conti culturale, ideale e politica con il passato, e forse questo spiega il clima politico attuale», commenta la storica che lunedì prossimo sarà a Cagliari (Campus Sa Duchessa, aula magna Capitini, ore 15.30), ospite della “Giornata della Memoria 2019” organizzata dall'Ateneo cittadino in collaborazione con l'Istituto Emilio e Joyce Lussu e l'Associazione culturale italo-tedesca.

Anna Foa, professoressa di storia moderna dell'Università di Roma "La Sapienza"
Anna Foa, professoressa di storia moderna dell'Università di Roma "La Sapienza"

Sono falsi storici documentati, eppure un senatore della Repubblica ripropone i Protocolli dei Savi di Sion. Che cosa sta succedendo?
«Quando si affida ai negazionisti e ai revisionisti l'organizzazione del ricordo dello sbarco di Anzio non ci si deve meravigliare se un senatore della Repubblica tiri fuori i Protocolli. Probabilmente, neppure lui ha la consapevolezza di parlare di un falso documentato, che ha responsabilità enormi nella diffusione dell'antisemitismo, che è stato il libro de capezzale di Hitler, che continua a essere letto in alcuni paesi arabi. Il testo ha una storia lunghissima: nasce nella Russia zarista con l'intento di diffondere l'odio verso gli ebrei nell'impero, ha vasta risonanza nel mondo, e viene dichiarato falso già nel 1921 dal Times, in Inghilterra».
Quest'anno ricorrono i cento anni dalla nascita di Primo Levi, autore di “Se questo è un uomo”. Qual è il modo migliore per ricordarlo?
«Leggerlo innanzitutto, meditarlo. Primo Levi è colui che ci ha trasmesso la memoria della Shoah, lo ha fatto senza retorica, in maniera non viscerale, con la serenità della ragione».
Marek Edelman, superstite della Shoah, scrisse che “peggiore della volontà dei nazisti di ucciderlo, era l'indifferenza dei suoi concittadini riguardo la sua sorte. Perché l'indifferenza è pericolosa?
«L'indifferenza è il più grande dei pericoli perché implica che quando un gruppo dirigente compie degli atti che violano i diritti umani, gli altri volgono lo sguardo altrove. La senatrice a vita Liliana Segre ha voluto che nel Memoriale del Binario 21 a Milano fosse scritta la parola indifferenza. L'indifferenza è ciò che ha consentito le leggi razziali, lo sterminio».
Come si può coltivare “l'odio verso l'indifferenza”, come suggeriva Gramsci?
«Un ruolo enorme spetta alla scuola. Di fronte a chi sostiene che la cultura non serve a niente dobbiamo ricordare la faccia delle bambine afghane quando, dopo la guerra, sono rientrate a scuola. Era una faccia di pura felicità. La scuola sollecita il coinvolgimento, l'empatia verso gli esseri umani».
Alla fine della guerra cosa accade agli ebrei al loro rientro nelle loro case?
«C'è stata un'enorme difficoltà per gli ebrei cacciati dalle scuole, dalle università, dai luoghi di lavoro a riottenere i loro diritti e, in qualche caso, anche a rientrare nelle loro case. Questa difficoltà è durata anni. E questo ci fa riflettere su quanto sia facile perdere i propri diritti e piuttosto difficile invece, riaverli indietro».
Che cosa vuol dire ricordare oggi, senza retorica?
«Io cerco sempre di non usare la retorica, di non trasformare la Giornata della Memoria in una vana celebrazione. È un momento di trasmissione ai più giovani. Bisogna lasciare spazio alla storia, che riempia la memoria di contenuti concreti e verificati, che coltivi un atteggiamento razionale affinché questi fatti non si verifichino più».
Franca Rita Porcu
 
 

La GIORNATA DELLA MEMORIA 2019 al termine di un ciclo di lezioni rivolto a studenti di Lettere, Filosofia, Beni culturali, Lingue e Scienze dell’educazione

Cagliari, 7 gennaio 2019
Ivo Cabiddu

  
L’Università degli Studi di Cagliari celebra la GIORNATA DELLA MEMORIA 2019 con le iniziative e il rinnovato impegno del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio e del Dottorato in Storia, Beni culturali, Studi internazionali insieme all’Archivio di Stato di Cagliari, alla Soprintendenza Archivistica della Sardegna, all’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza (Issra) e all’Acit Cagliari.
 
XVII EDIZIONE

L’iniziativa organizzata da UniCa per il diciassettesimo anno consecutivo è rivolta non solo al mondo accademico ma anche all’intera cittadinanza e al mondo delle scuole e come sempre intende offrire ulteriori spunti di riflessione e di arricchimento della conoscenza storica sui fatti riguardanti la shoah e la deportazione nei campi di concentramento e di sterminio
  
SEMINARIO
Dal 15 al 24 gennaio è in programma il seminario del professor Claudio Natoli “I regimi fascisti e la persecuzione degli ebrei dalle leggi razziali alla Shoah”. Il corso - rivolto agli studenti dell’ateneo cagliaritano dei corsi di laurea triennali e magistrali in Lettere, Filosofia, Beni culturali, Lingue e Scienze dell’educazione - si svolgerà nell’Aula 15 della Facoltà di Studi Umanistici (Sa Duchessa) prevede gli appuntamenti mattutini di martedì 15, mercoledì 16, giovedì 17, martedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 gennaio, sempre con orario 11,00-13,00. Per la partecipazione al seminario, corredata da una relazione scritta, è proposto il riconoscimento di 2 crediti.
 
GIORNATA 2019
Lunedì 28 gennaio, dalle 15,30 alle 19,00 nell’Aula magna del Corpo aggiunto del Polo Umanistico, sono previsti i saluti di apertura del professor Francesco Atzeni e dagli interventi di Anna Foa (Università La Sapienza di Roma) "Gli ebrei italiani tra persecuzione, esclusione, indifferenza", Micaela Procaccia (Direzione generale degli Archivi di Stato) "La difficile reintegrazione degli ebrei dopo il 1945" e dalla videotestimonianza di Settima Spizzichino “Dalla razzia del ghetto di Roma ad Auschwitz”.

Cagliari, 28 gennaio 2019 - L'Aula Capitini gremita di studenti e docenti delle scuole cittadine e dell'ateneo di Cagliari
Cagliari, 28 gennaio 2019 - L'Aula Capitini gremita di studenti e docenti delle scuole cittadine e dell'ateneo di Cagliari

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Per informazioni è possibile contattare il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - via Is Mirrionis 1 - tel. 070.275655 - email: dipstoge@unica.it


P H O T O G A L L E R Y
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Immagine: "K.Z. Disegni dai campi di concentramento nazifascisti", Edizioni BeccoGiallo
Immagine: "K.Z. Disegni dai campi di concentramento nazifascisti", Edizioni BeccoGiallo

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