Il progetto MONITOOL è stato cofinanziato dal Programma di cooperazione transnazionale Interreg Atlantic Area per una durata di sei anni, da luglio 2017 a giugno 2023
"Lo scopo principale dell'iniziativa - ha precisato il professor Schintu - è di far conoscere la tecnica dei DGT come alternativa alle metodiche tradizionali per il monitoraggio degli inquinanti chimici negli ecosistemi acquatici. Oggi è anche un momento di confronto tra i maggiori esperti a livello internazionale, che discuteranno sullo sviluppo della tecnica e sui principali campi di applicazione, incluso il controllo delle acque di scarico e il confronto con indicatori storici di inquinamento delle acque come i mitili".
MULTIMEDIA
Sul sito Internet Monitoolproject.eu è disponibile una ricca galleria fotografica e una sezione video di grande utilità per tutti gli interessati e per gli studiosi di questo campo scientifico.
Le ricerche rispondono alle esigenze della Direttiva quadro europea sulle acque (Water Framework Directive, 2000) che definisce una serie di criteri innovativi e di azioni necessarie per la classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici europei e per la loro gestione, al fine di migliorarne lo stato qualitativo complessivo.
INFO PROGETTO MONITOOL
Sito web: www.monitoolproject.eu
Email: monitool@monitoolproject.eu
L’implementazione della normativa ha richiesto ai vari Paesi importanti adeguamenti tecnico-scientifici, per rendere i propri sistemi di classificazione conformi al nuovo indirizzo normativo. L'obiettivo principale del progetto MONITOOL è quello di includere i campionatori passivi, in particolare i Diffusive Gradient in Thin Films (DGT), nelle direttive europee per la valutazione dello stato chimico degli ecosistemi acquatici.
L'evento è a ingresso libero, dalle 8,30. Inizio alle 8,45. Necessaria la registrazione
Alla Conferenza finale di Cagliari partecipano diversi esperti nell'uso dei campionatori passivi. Nei loro interventi il dettaglio delle esperienze pratiche e i casi di studio reali con questa tipolologia di dispositivi.
Per i partecipanti, sia di persona che online, l'incontro (seguito anche sui social d'ateneo) permette di discutere e porre domande sugli argomenti trattati.
Per gli studenti e le studentesse del corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro la partecipazione sarà riconosciuta come attività a scelta studente.
Oltre a UniCa, i partner del progetto sono: Dublin City University (DCU, Irlanda), Instituto Tecnológico de Canarias (ITC, Spagna), Instituto Português do Mar e da Atmosfera (IPMA, Portogallo), Fundactión AZTI (Spagna), Institut Français de Recherche pour l’Exploitation de la Mer (Ifremer, Francia), Centre for Environment, Fisheries and Aquaculture Science (Cefas, Gran Bretagna) e Instituto Superior Técnico (IST, Portogallo).
Informazioni e contatti
- Marco Schintu
Associate Professor of Environmental Hygiene
University of Cagliari
Department of Medical Sciences and Public Health
Via G.T. Porcell 4 09124 Cagliari (Italy)
web: http://people.unica.it/marcoschintu/
tel. +39 070 6758307
email: schintu@unica.it
pubblicaz. 15/05/2023 (IC)
ult. agg.to 20/05/2023
Rassegna stampa
L'UNIONE SARDA di sabato 20 maggio 2023 / ECONOMIA / Pagina 14
AMBIENTE
L'ateneo di Cagliari nel progetto Monitool per il monitoraggio delle acque
RICERCATORI SARDI IN CAMPO CONTRO L'INQUINAMENTO DEI MARI
Si chiamano Dgt (Diffusive Gradient in Thin Films) e, a prima vista, sembrano delle semplici cialde per il caffè. Ma una volta immerse nelle acque sono capaci di intercettare materiali o elementi contaminanti. Sono i nuovi strumenti per il monitoraggio dell'acqua che arrivano dal progetto europeo "Monitool - New tools for water quality monitoring" e presentati, ieri, all'incontro, organizzato a Cagliari da Marco Schintu, responsabile scientifico e professore dell'Università di Cagliari. «L'obiettivo dell'iniziativa è quello di far conoscere la tecnica dei Dgt per il monitoraggio degli inquinanti chimici negli ecosistemi acquatici, come alternativa alle metodiche tradizionali e includerli nelle direttive europee per la valutazione dello stato chimico degli ecosistemi acquatici», ha spiegato il professore, ricordando che oggi le acque, per essere analizzate vengono prese e portate in laboratorio. «Detto così può sembrare complicato, ma questi nuovi strumenti, che fanno parte della famiglia del cosiddetto campionato passivo, permettono di risparmiare non solo in termini economici, ma anche di tempo e avere risultati, indubbiamente, più attendibili. Apparentemente – ha aggiunto il professore - sembrano cialde da caffè, ma sono formati da una resina particolare, che viene lasciata per un mese nell'acqua per captare gli inquinanti. Normalmente, invece, si prende l'acqua con una bottiglia e la si porta in laboratorio, questo inevitabilmente comporta tempi più lunghi e anche costi economici diversi». Il progetto Monitool è stato cofinanziato dal Programma di cooperazione transnazionale Interreg Atlantic Area per una durata di sei anni, da luglio 2017 a giugno 2023. Ieri, tra i partner che hanno partecipato all'incontro c'erano diversi rappresentanti di atenei e centri di ricerca di Italia, Francia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito.
Francesca Melis