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Nasce il primo junior spinoff di UniCa

Si tratta di “Little Alienz”, società composta da Sarah Pinna, studentessa di Scienze della Formazione Primaria, e Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, studenti di Economia. Nei giorni scorsi il via libera del Cda, il Rettore: “Straordinaria innovazione dal grande valore sociale: finora siamo gli unici in Italia a sostenere società costituire esclusivamente da studenti”. RASSEGNA STAMPA
06 marzo 2018
Il team di Little Alienz: Valentina Bellotti, Sarah Pinna e Mauro Cuccu

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 6 marzo 2018 - Per la prima volta il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Cagliari ha approvato  la proposta di costituzione di un “junior spinoff” dell’Ateneo: si tratta di “Little Alienz”, società composta da Sarah Pinna, studentessa di Scienze della Formazione Primaria, e Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, studenti di Economia, e che intende immettere sul mercato un gioco in grado di permettere lo screening e il potenziamento della dislessia. L’innovazione riguarda la creazione di un primo screening degli indicatori di rischio tramite un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (la scuola e la propria casa), senza che ciò produca stress grazie al coinvolgimento nell’esperienza di gioco.

Gli spinoff sono società che utilizzano, sviluppano e commercializzano nuovi prodotti che derivano esclusivamente dalle competenze nate dalla ricerca scientifica: costituiscono dunque l’anello di congiunzione tra la struttura universitaria e il tessuto socio-economico locale

Mentre esistono da tempo spin off costituiti da docenti, ricercatori e personale, per la prima volta all’Università di Cagliari viene costituita una società “junior spin off”. “E’ il primo atto di una importante innovazione – spiega Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari – Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l’unico, ad aver previsto il sostegno a spinoff costituiti esclusivamente da studenti. E’ un risultato ancora più importante perché Little Alienz è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E’ anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l’Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale”.

Il sistema messo a punto da Little Alienz consente di stabilire precocemente dei percorsi di potenziamento personalizzati per ciascun bambino, a prescindere dalla presenza o meno di una futura diagnosi. La ricerca che sta alla base del progetto ha coinvolto il dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia (con i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra), scuole dell’Infanzia e scuole primarie, al fine di standardizzare il pattern statistico che consentirà di creare un algoritmo proprietario (collegato a un database) su cui si baserà lo screening.

Little Alienz, il gioco
Little Alienz, il gioco
Guarda il video di presentazione

“Ad oggi, la voglia di continuare è sempre più forte – spiegano Sarah, Valentina e Mauro - Stiamo standardizzando il nostro test di screening, ultimando lo studio per la creazione della dinamica di gioco più adatta ai bambini, consultando sempre più esperti nel campo”.

L’idea di impresa è nata all’interno del percorso formativo “Contamination Lab” durante il quale i tre studenti si sono conosciuti: il loro progetto è stato selezionato per la finale dell’edizione dell’anno scorso, durante la quale, pur non essendo arrivati sul podio, hanno  ricevuto il premio speciale del Magnifico Rettore come miglior startup a sfondo sociale e hanno vinto uno degli “Special Prize” di Sardegna Ricerche. Hanno ricevuto anche un premio del Rotary Club Cagliari perché il loro progetto contrasta sul nascere il fenomeno della dispersione scolastica.

Secondo il regolamento dell’Ateneo possono proporre di costituire junior spinoff gli studenti o i dottorandi, gli specializzandi o gli iscritti ai master dell’Università, gli assegnisti di ricerca, i titolari di borse post lauream o post doc e gli studenti iscritti a percorsi formativi ad accesso selettivo inerenti la creazione di imprese innovative (o persone che abbiano già completato questo percorso). Tecnicamente, si tratta di società di capitali o società cooperative di nuova costituzione, o costituite da meno di 18 mesi, purché iscritte nella sezione speciale "Start Up innovative" del registro delle imprese, nelle quali l'Università non ha alcuna quota di partecipazione.

Il servizio di Alessandra D'Angiò andato in onda nel TGR della RAI

RASSEGNA STAMPA

REDATTORE SOCIALE
Little Alienz: dall’università di Cagliari il primo gioco che combatte la dislessia
Per la prima volta un ateneo italiano sostiene una società costituita esclusivamente da studenti (junior spinoff) e nata durante il percorso universitario. Il Rettore, Maria Del Zompo: “Straordinaria innovazione e grande valore sociale: con gli studenti cresce la nostra responsabilità sociale”

CAGLIARI – “Ciao, io sono Sara e assieme a Mauro e Valentina ho creato Little Alienz, il primo screening della dislessia che tutti i bambini vorranno fare”. Il messaggio arriva chiaro, tradotto in inglese da sottotitoli che scorrono insieme alle immagini, nel video con cui Sara Pinna, studentessa di Scienze della Formazione Primaria,  Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, studenti di Economia, lanciano sul web dall’università di Cagliari il primo metodo che permette l’individuazione precoce della dislessia,  giocando.
A prima vista un gioco di società come tanti, Little Alienz ha già collezionato altri primati, è il primo junior spinoff sostenuto da un ateneo italiano, e diversi riconoscimenti.
“Negli ultimi anni - spiega Sara nel video – le diagnosi di questo disturbo dell’apprendimento sono più che triplicate. I bambini non sanno cosa sia e spesso nemmeno i loro genitori. Ecco perché la diagnosi, che non arriva prima degli 8 anni, fa paura. Little Alienz nasce per far capire e affrontare la dislessia precocemente, parlando la lingua dei bambini”.
Al centro del gioco, un cartellone, una clessidra, pedine colorate e cartoncini con domande e risposte. Ma come funziona? “A scuola – racconta Sara – i bambini giocheranno con i personaggi alieni per arrivare a vincere la corona di Re o Regina dell’Universo e si alleneranno nelle abilità fonologiche fondamentali per l’apprendimento della lettura. Mentre a casa ritroveranno la versione app del gioco, che permetterà loro di fare il vero e proprio screening in maniera semplice, veloce e divertente”.
“Per la prima volta – spiega l’università in una nota - il Consiglio di amministrazione dell’Università degli studi di Cagliari ha approvato la costituzione di un ‘junior spinoff’ dell’Ateneo: si tratta di ‘Little Alienz’, società composta da Sarah Pinna, Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, e che intende immettere sul mercato un gioco in grado di permettere lo screening e il potenziamento. L’innovazione riguarda la creazione di un primo screening degli indicatori di rischio tramite un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (a scuola e a casa), senza che ciò produca stress grazie al coinvolgimento nell’esperienza di gioco”.
“Gli spinoff – sottolinea l’Ateneo - sono società che utilizzano, sviluppano e commercializzano nuovi prodotti che derivano esclusivamente dalle competenze nate dalla ricerca scientifica: costituiscono dunque l’anello di congiunzione tra la struttura universitaria e il tessuto socio-economico locale. Mentre esistono da tempo spinoff costituiti da docenti, ricercatori e personale, per la prima volta all’Università di Cagliari viene costituita una società ‘junior spinoff’.
“E’ il primo atto di una importante innovazione – spiega il Rettore, Maria Del Zompo – Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l’unico, ad aver previsto il sostegno a spinoff costituiti esclusivamente da studenti. E’ un risultato ancora più importante perché Little Alienz è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E’ anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l’Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale”.
Il sistema messo a punto da Little Alienz consente di stabilire precocemente percorsi di potenziamento personalizzati per ciascun bambino, a prescindere dalla presenza o meno di una futura diagnosi. “La ricerca che sta alla base del progetto – spiega la nota - ha coinvolto il dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia (con i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra), scuole dell’Infanzia e scuole primarie, al fine di standardizzare il pattern statistico che consentirà di creare un algoritmo proprietario (collegato a un database) su cui si baserà lo screening.
“Ad oggi, la voglia di continuare è sempre più forte – spiegano Sarah, Valentina e Mauro -. Stiamo standardizzando il nostro test di screening, ultimando lo studio per la creazione della dinamica di gioco più adatta ai bambini, consultando sempre più esperti nel campo”.
L’idea di impresa è nata all’interno del percorso formativo “Contamination Lab” durante il quale i tre studenti si sono conosciuti: il loro progetto è stato selezionato per la finale dell’edizione dello scorso anno, durante la quale, pur non essendo arrivati sul podio, hanno ricevuto il premio speciale del Magnifico Rettore come miglior startup a sfondo sociale e hanno vinto uno degli “Special Prize” di Sardegna Ricerche. Hanno ricevuto anche un premio del Rotary Club Cagliari perché il loro progetto contrasta sul nascere il fenomeno della dispersione scolastica.
“Secondo il regolamento dell’Ateneo – spiegano dall’università - possono proporre di costituire junior spinoff gli studenti o i dottorandi, gli specializzandi o gli iscritti ai master dell’Università, gli assegnisti di ricerca, i titolari di borse post lauream o post doc e gli studenti iscritti a percorsi formativi ad accesso selettivo inerenti la creazione di imprese innovative (o persone che abbiano già completato questo percorso). Tecnicamente, si tratta di società di capitali o società cooperative di nuova costituzione, o costituite da meno di 18 mesi, purché iscritte nella sezione speciale ‘Start Up innovative’ del registro delle imprese, nelle quali l’Università non ha alcuna quota di partecipazione”.
Teresa Valiani

REDATTORE SOCIALE
REDATTORE SOCIALE

L’UNIONE SARDA di mercoledì 7 marzo 2018
Economia (Pagina 16 - Edizione CA)
L'Università fa impresa
RICERCA. Nasce il primo “junior spinoff” creato da studenti

È nato il primo “junior spinoff” dell'Università di Cagliari. L'ateneo ha approvato la costituzione della Little Alienz, società composta esclusivamente da studenti.
IL PROGETTO I tre titolari, Sarah Pinna, studentessa di Scienze della Formazione Primaria, e Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, studenti di Economia, stanno mettendo a punto un gioco in grado di fare lo screening della dislessia. L'innovazione riguarda la creazione di un primo esame degli indicatori di rischio tramite un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (a scuola e a casa), senza che ciò produca stress grazie al coinvolgimento nell'esperienza di gioco.
IDEA PREMIATA L'idea di impresa è nata all'interno del percorso “Contamination Lab” durante il quale i tre studenti si sono conosciuti: il progetto è stato selezionato per la finale dell'edizione dell'anno scorso, durante la quale hanno ricevuto il premio speciale del Magnifico Rettore come miglior startup a sfondo sociale, vincendo anche lo “Special Prize” di Sardegna Ricerche. Gli spinoff sono società che utilizzano, sviluppano e commercializzano prodotti che derivano esclusivamente dalle competenze nate dalla ricerca scientifica. Costituiscono dunque l'anello di congiunzione tra l'Università e il tessuto socio-economico locale. (l. m.)

L'UNIONE SARDA
L'UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA online
Nasce a Cagliari "Little Alienz", la diagnosi della dislessia diventa un gioco
CULTURA » CAGLIARI

Uno spin off dell'Università di Cagliari composto unicamente da studenti, e pronto a combattere la dislessia: nasce nel capoluogo "Little Alienz", società composta da Sarah Pinna, Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, e che intende immettere sul mercato un gioco in grado di permettere lo screening di questa malattia.
"Little Alienz" mette in campo un primo screening degli indicatori di rischio tramite un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (a scuola e a casa), senza dunque che ciò produca stress ai pcicoli. In questo modo si stabiliscono precocemente dei percorsi di potenziamento personalizzati per ciascun bambino, a prescindere dalla presenza o meno di una futura diagnosi.
La ricerca che sta alla base del progetto ha coinvolto il dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia (con i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra), scuole dell'infanzia e scuole primarie, al fine di standardizzare il modello statistico che consentirà di creare un algoritmo proprietario (collegato a un database) su cui si baserà lo screening.
L'idea di impresa è nata all'interno del percorso formativo "Contamination Lab" durante il quale i tre studenti si sono conosciuti: il progetto è stato selezionato per la finale dell'edizione dell'anno scorso, durante la quale, pur non essendo arrivati sul podio, i giovani hanno ricevuto il premio speciale come miglior startup a sfondo sociale e hanno vinto uno degli "Special Prize" di Sardegna Ricerche.
"Little Alienz è il primo atto di una importante innovazione - spiega Maria Del Zompo, Rettore dell'Università di Cagliari - Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l'unico, ad aver previsto il sostegno a spinoff costituiti esclusivamente da studenti. E' un risultato ancora più importante perché Little Alienz è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E' anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l'Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale".

L'UNIONE SARDA
L'UNIONE SARDA

VISTANET.IT
Università di Cagliari: studenti creano un gioco in grado di effettuare la diagnosi precoce della dislessia  

6 marzo 2018 10:55 La Redazione

Nasce il primo junior spinoff dell’Università di Cagliari. Per la prima volta un ateneo italiano sostiene una società costituita esclusivamente da studenti, nata durante il percorso universitario: “Little Alienz”, composta da Sarah Pinna, Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, ha ideato un gioco in grado di effettuare la diagnosi precoce della dislessia e aiuta ad affrontarla. Nei giorni scorsi il via libera del cda, il Rettore: “Straordinaria innovazione e grande valore sociale: con gli studenti cresce la nostra responsabilità sociale”.
Per la prima volta il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Cagliari ha approvato la costituzione di un “junior spinoff” dell’Ateneo: si tratta di “Little Alienz”, società composta da Sarah Pinna, studentessa di Scienze della Formazione Primaria, e Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, studenti di Economia, e che intende immettere sul mercato un gioco in grado di permettere lo screening e il potenziamento della dislessia. L’innovazione riguarda la creazione di un primo screening degli indicatori di rischio tramite un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (a scuola e a casa), senza che ciò produca stress grazie al coinvolgimento nell’esperienza di gioco.
Gli spinoff sono società che utilizzano, sviluppano e commercializzano nuovi prodotti che derivano esclusivamente dalle competenze nate dalla ricerca scientifica: costituiscono dunque l’anello di congiunzione tra la struttura universitaria e il tessuto socio-economico locale Mentre esistono da tempo spin off costituiti da docenti, ricercatori e personale, per la prima volta all’Università di Cagliari viene costituita una società “junior spin off”. “E’ il primo atto di una importante innovazione – spiega Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari – Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l’unico, ad aver previsto il sostegno a spinoff costituiti esclusivamente da studenti. E’ un risultato ancora più importante perché Little Alienz è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E’ anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l’Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale”.
Il sistema messo a punto da Little Alienz consente di stabilire precocemente dei percorsi di potenziamento personalizzati per ciascun bambino, a prescindere dalla presenza o meno di una futura diagnosi. La ricerca che sta alla base del progetto ha coinvolto il dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia (con i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra), scuole dell’Infanzia e scuole primarie, al fine di standardizzare il pattern statistico che consentirà di creare un algoritmo proprietario (collegato a un database) su cui si baserà lo screening. “Ad oggi, la voglia di continuare è sempre più forte – spiegano Sarah, Valentina e Mauro – Stiamo standardizzando il nostro test di screening, ultimando lo studio per la creazione della dinamica di gioco più adatta ai bambini, consultando sempre più esperti nel campo”.
L’idea di impresa è nata all’interno del percorso formativo “Contamination Lab” durante il quale i tre studenti si sono conosciuti: il loro progetto è stato selezionato per la finale dell’edizione dell’anno scorso, durante la quale, pur non essendo arrivati sul podio, hanno  ricevuto il premio speciale del Magnifico Rettore come miglior startup a sfondo sociale e hanno vinto uno degli “Special Prize” di Sardegna Ricerche. Hanno ricevuto anche un premio del Rotary Club Cagliari perché il loro progetto contrasta sul nascere il fenomeno della dispersione scolastica.
Secondo il regolamento dell’Ateneo possono proporre di costituire junior spinoff gli studenti o i dottorandi, gli specializzandi o gli iscritti ai master dell’Università, gli assegnisti di ricerca, i titolari di borse post lauream o post doc e gli studenti iscritti a percorsi formativi ad accesso selettivo inerenti la creazione di imprese innovative (o persone che abbiano già completato questo percorso). Tecnicamente, si tratta di società di capitali o società cooperative di nuova costituzione, o costituite da meno di 18 mesi, purché iscritte nella sezione speciale “Start Up innovative” del registro delle imprese, nelle quali l’Università non ha alcuna quota di partecipazione.

VISTANET.IT
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CASTEDDUONLINE.IT
Università, nasce la prima società “junior spinoff”
Per la prima volta il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Cagliari ha approvato  la costituzione di un “junior spinoff” dell’Ateneo

Di Redazione Cagliari Online  6 marzo 2018

Per la prima volta il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Cagliari ha approvato  la costituzione di un “junior spinoff” dell’Ateneo: si tratta di “Little Alienz”, società composta da Sarah Pinna, studentessa di Scienze della Formazione Primaria, e Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, studenti di Economia, e che intende immettere sul mercato un gioco in grado di permettere lo screening e il potenziamento della dislessia. L’innovazione riguarda la creazione di un primo screening degli indicatori di rischio tramite un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (a scuola e a casa), senza che ciò produca stress grazie al coinvolgimento nell’esperienza di gioco.
Gli spinoff sono società che utilizzano, sviluppano e commercializzano nuovi prodotti che derivano esclusivamente dalle competenze nate dalla ricerca scientifica: costituiscono dunque l’anello di congiunzione tra la struttura universitaria e il tessuto socio-economico locale
Mentre esistono da tempo spin off costituiti da docenti, ricercatori e personale, per la prima volta all’Università di Cagliari viene costituita una società “junior spin off”. “E’ il primo atto di una importante innovazione – spiega Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari – Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l’unico, ad aver previsto il sostegno a spinoff costituiti esclusivamente da studenti. E’ un risultato ancora più importante perché Little Alienz è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E’ anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l’Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale”.
Il sistema messo a punto da Little Alienz consente di stabilire precocemente dei percorsi di potenziamento personalizzati per ciascun bambino, a prescindere dalla presenza o meno di una futura diagnosi. La ricerca che sta alla base del progetto ha coinvolto il dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia (con i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra), scuole dell’Infanzia e scuole primarie, al fine di standardizzare il pattern statistico che consentirà di creare un algoritmo proprietario (collegato a un database) su cui si baserà lo screening.
“Ad oggi, la voglia di continuare è sempre più forte – spiegano Sarah, Valentina e Mauro – Stiamo standardizzando il nostro test di screening, ultimando lo studio per la creazione della dinamica di gioco più adatta ai bambini, consultando sempre più esperti nel campo”.
L’idea di impresa è nata all’interno del percorso formativo “Contamination Lab” durante il quale i tre studenti si sono conosciuti: il loro progetto è stato selezionato per la finale dell’edizione dell’anno scorso, durante la quale, pur non essendo arrivati sul podio, hanno  ricevuto il premio speciale del Magnifico Rettore come miglior startup a sfondo sociale e hanno vinto uno degli “Special Prize” di Sardegna Ricerche. Hanno ricevuto anche un premio del Rotary Club Cagliari perché il loro progetto contrasta sul nascere il fenomeno della dispersione scolastica.
Secondo il regolamento dell’Ateneo possono proporre di costituire junior spinoff gli studenti o i dottorandi, gli specializzandi o gli iscritti ai master dell’Università, gli assegnisti di ricerca, i titolari di borse post lauream o post doc e gli studenti iscritti a percorsi formativi ad accesso selettivo inerenti la creazione di imprese innovative (o persone che abbiano già completato questo percorso). Tecnicamente, si tratta di società di capitali o società cooperative di nuova costituzione, o costituite da meno di 18 mesi, purché iscritte nella sezione speciale “Start Up innovative” del registro delle imprese, nelle quali l’Università non ha alcuna quota di partecipazione.

CASTEDDUONLINE.IT
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CAGLIARIPOST.COM
“Little Alienz”. Prevenire la dislessia con la prima spin – off creata da tre studenti cagliaritani
“Little Alienz” è il nome della “Junior spin -off” creata da Sarah Pinna, Valentina Belotti e Mauro Cuccu con l’approvazione dell’Università cagliaritana. Si tratta di una società nata per immettere sul mercato un sistema in grado di prevenire la dislessia.

E’ possibile permettere lo screening degli indicatori di rischio della patologia con un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (a scuola e a casa), senza che ciò produca stress grazie al coinvolgimento nell’esperienza di gioco.
Il progetto ha coinvolto il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia (con i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra), scuole dell’Infanzia e scuole primarie, al fine di standardizzare il pattern statistico che consentirà di creare un algoritmo proprietario (collegato a un database) su cui si baserà lo screening.
Si tratta del primo caso in cui tre studenti costituiscono una società nell’ambito dell’Ateneo cagliaritano e la Rettore Maria Del Zompo, afferma: “E’ il primo atto di una importante innovazione. Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l’unico, ad aver previsto il sostegno a spin-off costituiti esclusivamente da studenti. E’ un risultato ancora più importante perché Little Alienz è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E’ anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l’Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale”.
Tutto ha origine nell’ambito del “Contamination Lab” durante il quale i tre studenti si sono incontrati. Il loro progetto, pur non vincendo, è stato valutato come miglior startup a sfondo sociale vincendo uno degli “Special Prize” di Sardegna Ricerche. A ciò, si somma un premio del Rotary Club Cagliari per il contrasto della dispersione scolastica.
“Ad oggi, la voglia di continuare è sempre più forte – spiegano Sarah, Valentina e Mauro – Stiamo standardizzando il nostro test di screening, ultimando lo studio per la creazione della dinamica di gioco più adatta ai bambini, consultando sempre più esperti nel campo”.

CAGLIARIPOST.IT
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ADMAIORAMEDIA.IT
Cagliari, ‘Little alienz’: primo junior spinoff dell’Università per diagnosi precoce dislessia

E’ in assoluto il primo caso in Italia di junior spin off, cioè di sostegno ad una iniziativa imprenditoriale nata dal legame tra università e impresa e frutto dall’iniziativa di soli studenti.
Il rettore Maria del Zompo va giustamente fiera di questo nuovo piccolo ma significativo primato di cui può fregiarsi l’Ateneo cagliaritano e che vede come protagonisti da una parte i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra dei dipartimenti di Pedagogia, Psicologia e Filosofia, ma soprattutto gli studenti Sarah Pinna (facoltà di Scienze della formazione primaria), Valentina Bellotti e Mauro Cuccu (entrambi futuri dottori in Economia).
I tre stanno hanno dato vita a “Little Alienz”, società ancora in itinere nata con l’obiettivo di immettere sul mercato un gioco in grado di permettere il monitoraggio della dislessia nell’infanzia. L’innovazione riguarda la creazione di un primo screening degli indicatori di rischio tramite un sistema di gioco capace di coinvolgere le diverse aree in cui il bambino svolge le proprie attività, a scuola e a casa, ma, grazie al coinvolgimento nell’esperienza ludica, senza che ciò produca nel minore alcun tipo di stress. Il gioco permette di individuare precocemente dei percorsi di potenziamento personalizzati per ciascun bambino, indipendentemente da un’eventuale futura diagnosi. Come spiega Sarah Pinna deve il suo curioso nome alla traduzione in lingua inglese di “piccoli alieni”, ma con la zeta di “alienz” in luogo della ‘s’, ad indicare un errore molto comune tra i dislessici.
“E’ il primo atto di una importante innovazione – spiega Maria Del Zompo – Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l’unico, ad aver previsto il sostegno a spinoff costituiti esclusivamente da studenti. E’ un risultato ancora più importante perché ‘Little Alienz’ è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E’ anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l’Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale”.
La ricerca sul campo del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia, e che ha avuto luogo presso alcune scuole dell’infanzia e primarie, si è posta come obiettivo la standardizzazione di un modello statistico propedeutico alla generazione di un algoritmo proprietario (collegato ad una banca dati)  su cui si baserà il monitoraggio.
Alessandro Dessì

ADMAIORAMEDIA.IT
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TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Little Alienz: nasce il primo spinoff dell’Università di Cagliari composta esclusivamente da studenti
Hanno ideato un gioco in grado di effettuare la diagnosi precoce della dislessia

Il team di Little Alienz: Valentina Bellotti, Sarah Pinna e Mauro CuccuPer la prima volta il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Cagliari ha approvato  la costituzione di un “junior spinoff” dell’Ateneo: si tratta di “Little Alienz”, società composta da Sarah Pinna, studentessa di Scienze della Formazione Primaria, e Valentina Bellotti e Mauro Cuccu, studenti di Economia, e che intende immettere sul mercato un gioco in grado di permettere lo screening e il potenziamento della dislessia. L’innovazione riguarda la creazione di un primo screening degli indicatori di rischio tramite un sistema integrato di gioco dedicato alle diverse aree in cui il bambino svolge le attività (a scuola e a casa), senza che ciò produca stress grazie al coinvolgimento nell’esperienza di gioco.
Gli spinoff sono società che utilizzano, sviluppano e commercializzano nuovi prodotti che derivano esclusivamente dalle competenze nate dalla ricerca scientifica: costituiscono dunque l’anello di congiunzione tra la struttura universitaria e il tessuto socio-economico locale
Mentre esistono da tempo spin off costituiti da docenti, ricercatori e personale, per la prima volta all’Università di Cagliari viene costituita una società “junior spin off”. “E’ il primo atto di una importante innovazione – spiega Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari – Il nostro è il primo ateneo italiano, e finora l’unico, ad aver previsto il sostegno a spinoff costituiti esclusivamente da studenti. E’ un risultato ancora più importante perché Little Alienz è una società che guarda al sociale, aspetto tipico dei nuovi mestieri che non saranno mai soppiantati dai robot e dalle macchine. E’ anche la dimostrazione di quanto siano bravi i nostri giovani e di quanto l’Università di Cagliari punti sulla responsabilità sociale”.
Il sistema messo a punto da Little Alienz consente di stabilire precocemente dei percorsi di potenziamento personalizzati per ciascun bambino, a prescindere dalla presenza o meno di una futura diagnosi. La ricerca che sta alla base del progetto ha coinvolto il dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia (con i docenti Donatella Petretto e Eraldo Nicotra), scuole dell’Infanzia e scuole primarie, al fine di standardizzare il pattern statistico che consentirà di creare un algoritmo proprietario (collegato a un database) su cui si baserà lo screening.
“Ad oggi, la voglia di continuare è sempre più forte – spiegano Sarah, Valentina e Mauro – Stiamo standardizzando il nostro test di screening, ultimando lo studio per la creazione della dinamica di gioco più adatta ai bambini, consultando sempre più esperti nel campo”.
L’idea di impresa è nata all’interno del percorso formativo “Contamination Lab” durante il quale i tre studenti si sono conosciuti: il loro progetto è stato selezionato per la finale dell’edizione dell’anno scorso, durante la quale, pur non essendo arrivati sul podio, hanno  ricevuto il premio speciale del Magnifico Rettore come miglior startup a sfondo sociale e hanno vinto uno degli “Special Prize” di Sardegna Ricerche. Hanno ricevuto anche un premio del Rotary Club Cagliari perché il loro progetto contrasta sul nascere il fenomeno della dispersione scolastica.
Secondo il regolamento dell’Ateneo possono proporre di costituire junior spinoff gli studenti o i dottorandi, gli specializzandi o gli iscritti ai master dell’Università, gli assegnisti di ricerca, i titolari di borse post lauream o post doc e gli studenti iscritti a percorsi formativi ad accesso selettivo inerenti la creazione di imprese innovative (o persone che abbiano già completato questo percorso). Tecnicamente, si tratta di società di capitali o società cooperative di nuova costituzione, o costituite da meno di 18 mesi, purché iscritte nella sezione speciale “Start Up innovative” del registro delle imprese, nelle quali l’Università non ha alcuna quota di partecipazione.

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