di Valeria Aresu
Cagliari, 21 febbraio 2018 – "Dietro questo volume c’è un lavoro lungo anni. É stato complesso il processo di selezione degli autori da includere, ma anche il lavoro di traduzione e revisione poiché non è semplice tradurre il lessico delle categorie gramsciane”: lo ha affermato Patrizia Manduchi, docente di Mondo Arabo Contemporaneo e Lingua Araba, ieri pomeriggio, nell’aula Maria Lai della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche ( Via Nicolodi 104), alla presentazione del volume “Gramsci nel mondo arabo”.
L'opera, curata dalla docente, da Alessandra Marchi e da Giuseppe Vacca, ha il pregio di “colmare un vuoto editoriale e culturale, poiché del mondo arabo si conosce davvero poco - come ha dichiarato Marco Ammar, docente di Lingua Araba – e ha il merito di ridurre le distanze tra noi e la sponda opposta del Mediterraneo”.
Il libro non è solo un approfondimento sul pensiero gramsciano, quindi, ma permette di abbattere gli stereotipi attraverso i quali viene spesso rappresentata la realtà araba: “Gli studi gramsciani rivelano aspetti differenti, e frequentemente sconosciuti, di contesti sociali e culturali diversi dal nostro”, ha spiegato Alessandra Marchi, membro del GramsciLab.
All’evento, coordinato da Sabrina Perra, direttrice dell’Istituto Gramsci della Sardegna, e introdotto da Cecilia Novelli, Direttrice del DISSI, hanno partecipato anche Mauro Pala, docente di Letterature Post Coloniali e membro del GramsciLab, e Lea Durante, docente di Letteratura Italiana all’Università di Bari, che hanno sottolineato l’importanza dell’applicazione delle categorie gramsciane nel dibattito politico del mondo arabo.