UniCa UniCa News Notizie Tumore al pancreas, dal Policlinico Casula "una grande speranza per i pazienti sardi"

Tumore al pancreas, dal Policlinico Casula "una grande speranza per i pazienti sardi"

La dichiarazione del prof. Piergiorgio Calò dopo l'intervento durato 7 ore. Intesa tra Aou di Cagliari e Aoui di Verona per la formazione dei chirurghi. Nell'équipe anche un chirurgo, Massimiliano Tuveri, laureato all'Università di Cagliari. RASSEGNA STAMPA
16 febbraio 2018
L'équipe in sala operatoria

Un’operazione, la prima di altre, effettuata grazie al protocollo di intesa tra l’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l’Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona

di Sergio Nuvoli

Cagliari 16 febbraio 2018 - Ha avuto esito positivo l’intervento di asportazione di tumore al pancreas effettuato oggi al Policlinico Duilio Casula. Il paziente (un 68enne) si è svegliato dopo sette ore sotto i ferri e sta bene.  Un’operazione, la prima di altre, effettuata grazie al  protocollo di intesa tra l’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l’Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona. Importante  l’intenso percorso di formazione dei chirurghi della Struttura complessa di Chirurgia Generale Polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò,docente di Chirurgia generale dell'Università di Cagliari, che si avvale proprio della grande esperienza della struttura veronese, tra le più importanti al mondo a fare questo tipo di operazioni.

Questa mattina,  alle 8,30 in punto sono entrati in sala operatoria professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia Generale e del Pancreas dell’Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), il professor Calò e il dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell'Aoui (con un lungo e prestigioso curriculum, arricchito da esperienze internazionali dopo la laurea all'Università di Cagliari). Si è trattato di un’operazione particolarmente complessa, durata ben sette ore, su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas. «È una giornata importante per tutti noi – dice il professor Calò – e certamente una speranza in più per tanti pazienti sardi».

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Da sinistra: Massimiliano Tuveri, Claudio Bassi e Piergiorgio Calò
Da sinistra: Massimiliano Tuveri, Claudio Bassi e Piergiorgio Calò

Avviato un intenso percorso di formazione dei chirurghi della Struttura complessa di Chirurgia Generale Polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò

di Sergio Nuvoli

Cagliari 12 febbraio 2018 - Al Policlinico Duilio Casula saranno realizzati gli interventi contro il tumore al pancreas. Grazie a un protocollo di intesa tra l’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l’Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona i pazienti potranno essere operati nell’Isola in sicurezza. È stato già avviato un intenso percorso di formazione dei chirurghi della Struttura complessa di Chirurgia Generale Polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò, docente di Chirurgia generale dell'Università di Cagliari, che si avvale della grande esperienza della struttura veronese, tra le più importanti al mondo a fare questo tipo di operazioni.

Il primo intervento al Policlinico sarà effettuato venerdì 16 febbraio. Alle 8.30 entreranno in sala operatoria professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia Generale e del Pancreas dell’Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), il professor Calò e il dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell'Aoui. Sarà un’operazione particolarmente complessa, che durerà circa 5 ore, su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas. Di pomeriggio (alle 16, aula 1 asse E Cittadella Universitaria) il professor Bassi terrà una lezione anche prendendo come punto di riferimento l’intervento della mattina.

La convenzione tra l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e l’Aoui di Verona definisce uno specifico protocollo diagnostico e assistenziale per i pazienti affetti da patologie del pancreas, delle vie biliari e del duodeno che potranno ora essere operati al Policlinico. Inoltre i pazienti operati a Verona potranno effettuare visite specialistiche e di follow-up presso l’AOU di Cagliari.

Il professor Calò
Il professor Calò

Il carcinoma pancreatico è una malattia molto aggressiva che al momento della diagnosi si presenta nell’80% dei casi in uno stadio molto avanzato. Rappresenta, nei paesi occidentali, la quarta causa di morte per tumore. In Italia si verificano più di 8 mila nuovi casi l'anno, soprattutto nella popolazione adulta, e ancora di più in quella anziana. In Sardegna tra 70 e 100 pazienti ogni anno necessitano di un intervento per neoplasia del pancreas a cui si aggiungono i più rari (ma non eccezionali) casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20% circa di questi tumori è asportabile radicalmente al momento della diagnosi. La chirurgia rimane oggi l’unico trattamento radicale per questa malattia. Nonostante ciò circa l’80% dei pazienti sperimentano comunque una recidiva entro 3 anni dal trattamento chirurgico.

La cura delle neoplasie pancreatiche è però possibile. La terapia è nella maggior parte dei casi multimodale. La chirurgia resta l’elemento terapeutico essenziale per garantire una sopravvivenza a lungo termine e una eventuale guarigione, ma non rappresenta più l’unica arma a disposizione per prolungare la quantità e la qualità di vita.

In base a dati epidemiologici del registro tumori degli Stati Uniti (SEER) relativi al periodo 2007-2009, l’1.47% della popolazione (1 persona su 68) nata in questi ultimi anni svilupperà un carcinoma del pancreas durante la vita, nella fascia di età più a rischio (tra 50 e 70 anni) lo 0.56% degli uomini e lo 0.40% delle donne. In ambito europeo, i dati dell’organizzazione non-profit inglese Cancer Research relativi all’anno 2008 mostrano che l’incidenza cresce in maniera lineare con l’età, a partire dai 40 anni con un tasso di medio standardizzato per età di 9 casi/100.000. La stima per l’Unione Europea (sempre relativa all’anno 2008) è di 70.000 nuovi casi. In Italia l’incidenza media standardizzata è di 9 casi/100.000 nelle donne e di 12 casi/100.000 negli uomini

Stime affidabili ritengono che l’adenocarcinoma pancreatico nel 2030 sarà secondo solo al carcinoma del polmone come causa di morte per tumore.

Negli ultimi 10-15 anni il panorama epidemiologico delle neoplasie pancreatiche è tuttavia radicalmente mutato. La causa va ricercata nella sempre maggiore diffusione e applicazione sul territorio di metodiche radiologiche avanzate (la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica), che hanno permesso di diagnosticare un cospicuo numero di neoplasie ritenute un tempo estremamente rare, tra cui le neoplasie cistiche e le neoplasie neuroendocrine.

Sino a oggi la metà dei tumori pancreatici dei pazienti sardi venivano operati presso strutture extra-regione, in particolare l’Istituto Pancreas di Verona, Centro di Riferimento nazionale per la chirurgia del pancreas riconosciuto a livello europeo e internazionale; la struttura ricovera ogni anno oltre 1200 pazienti da tutta Italia. La maggior parte degli interventi eseguiti dall'equipe è rappresentata dalle resezioni pancreatiche maggiori che raggiungono oggi nel loro insieme quasi 400 casi/anno, primo Centro Nazionale e tra i primi 5 nel mondo, cui si aggiungono oltre 2000 duodeno-cefalo-pancreasectomie (intervento demolitivo della testa del pancreas considerato tra i più difficili in ambito chirurgico) nell'arco degli ultimi 15 anni. Questa esperienza rappresenta una delle prime quattro al mondo ed è stata riconosciuta dal Council della European Hepato-Pancreato-Biliary Association (EHPBA).

 

Tumore al pancreas, l'intervento all'AOU
Tumore al pancreas, l'intervento all'AOU

RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA di sabato 17 febbraio 2018
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Stop ai viaggi della speranza
per i tumori al pancreas,  prima operazione nell'Isola
POLICLINICO. In sinergia con l'Aoui di Verona

Le cronache dalla sanità sarda non sono spesso poco incoraggianti, ma in realtà ci sono anche tante buone notizie.
Una di queste arriva dal Policlinico di Cagliari-Monserrato dove ieri, nella Chirurgia generale polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò, è stato asportato un tumore al pancreas a un paziente 68enne. L'operazione è la prima eseguita grazie al protocollo di intesa stipulato tra l'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e quella di Verona (l'Aoui), all'avanguardia nel mondo in questo tipo di interventi. Il professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia Generale e del Pancreas dell'Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), è entrato in sala operatoria insieme al professor Calò e al dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell'Aoui, per uscirne solo dopo 7 ore a conclusione di un intervento perfettamente riuscito. «È una giornata importante per tutti noi - ha detto il professor Calò - e certamente una speranza in più per tanti pazienti sardi».
Il carcinoma pancreatico è una malattia molto aggressiva che al momento della diagnosi si presenta nell'80% dei casi in uno stadio avanzato. Rappresenta, nei paesi occidentali, la quarta causa di morte per tumore. In Italia si verificano più di 8 mila nuovi casi l'anno, soprattutto nella popolazione anziana. In Sardegna tra 70 e 100 pazienti ogni anno necessitano di un intervento per neoplasia del pancreas a cui si aggiungono i più rari (ma non eccezionali) casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20% circa di questi tumori è asportabile radicalmente al momento della diagnosi.
Sino a oggi i pazienti sardi venivano operati presso strutture extra-regione, in particolare l'Istituto Pancreas di Verona, Centro di riferimento nazionale per la chirurgia del pancreas riconosciuto a livello europeo e internazionale. «La maggior parte degli interventi eseguiti dall'équipe - spiegano dal Policlinico - è rappresentata dalle resezioni pancreatiche maggiori che raggiungono oggi nel loro insieme quasi 400 casi all'anno, primo Centro Nazionale e tra i primi 5 nel mondo, cui si aggiungono oltre 2000 duodeno-cefalo-pancreasectomie (intervento demolitivo della testa del pancreas considerato tra i più difficili in ambito chirurgico) nell'arco degli ultimi 15 anni. Questa esperienza rappresenta una delle prime quattro al mondo ed è stata riconosciuta dal Council della European Hepato-Pancreato-Biliary Association».
La convenzione tra l'Azienda universitaria di Cagliari e l'Aoui di Verona definisce uno specifico protocollo diagnostico e assistenziale per i pazienti affetti da patologie del pancreas, delle vie biliari e del duodeno che potranno ora essere operati al Policlinico. Inoltre i pazienti operati a Verona potranno effettuare visite specialistiche e di follow-up presso l'Aou di Cagliari.

L'UNIONE SARDA
L'UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA on line
Tumore al pancreas, oggi il primo intervento a Cagliari
Ieri alle 13:11 - ultimo aggiornamento alle 15:07
CLICCA PER VEDERE LA VIDEOINTERVISTA CON IL PROF. CALO’

Si apre in Sardegna un nuovo capitolo nella lotta ai tumori del pancreas, cancro fra i più frequenti e che rappresenta la quarta causa di morte tra le neoplasie.
Da oggi al Policlinico di Monserrato Duilio Casula, per la prima volta, questa forma di tumore si potrà operare chirurgicamente.
L'importanza della notizia deriva dal fatto che proprio la chirurgia è attualmente l'unico trattamento radicale.
Grazie a un protocollo di intesa tra l'Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l'Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona, i pazienti sardi potranno dunque essere operati nell'Isola. Una possibilità fino a ieri quasi negata per il fatto che in Sardegna sono pochi i centri che svolgono interventi chirurgici al pancreas, con un numero di interventi pari a 20-30 al massimo in un anno.
La svolta del Policlinico arriva grazie all'intenso percorso di formazione dei chirurghi della Struttura complessa di Chirurgia Generale Polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò, che si avvale della grande esperienza della struttura veronese.
Alle 8,30 di questa mattina il professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia generale e del pancreas di Verona (tra i massimi esperti mondiali), il professor Calò e il dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell'Aoui, hanno eseguito la prima operazione al Policlinico, un intervento particolarmente complesso su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas.
Il cancro al pancreas è considerato tra i più aggressivi: quando viene diagnosticato, infatti, in 8 persone su 10 è già in uno stadio avanzato.
"Alimentazione, fumo, alcol, obesità, ma soprattutto l'aumento dell'età media della popolazione sono le cause principali che spiegano un'incidenza elevata", spiega il professor Calò. In Italia si registrano più di 8.000 nuovi casi l'anno, soprattutto nella popolazione adulta, e evidentemente ancora di più in quella anziana. In Sardegna tra 70 e 100 pazienti ogni anno devono sottoporsi a un intervento per neoplasia del pancreas a cui si aggiungono i più rari (ma non eccezionali) casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20% circa di questi tumori è asportabile al momento della diagnosi.
Sino a oggi la metà dei pazienti sardi con un tumore al pancreas era costretta ad andare fuori dall'Isola, soprattutto a Verona, per sottoporsi all'intervento chirurgico che resta l'unica via per garantire la sopravvivenza e una eventuale guarigione (anche se non più l'unico). La convenzione tra l'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e l'Aoui di Verona definisce un protocollo diagnostico e assistenziale per i pazienti con patologie al pancreas, vie biliari e duodeno che potranno ora essere operati al Policlinico. I pazienti operati a Verona potranno, dunque, fare le visite specialistiche e controlli post-operatori a Cagliari.

L'UNIONE SARDA
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SARDINIAPOST.IT
Successo per il primo intervento di asportazione tumore al pancreas
16 febbraio 2018  Cagliari, Cronaca, In evidenza 08

È stato un successo l’intervento di asportazione di tumore al pancreas effettuato oggi al Policlinico Duilio Casula di Monserrato. Il paziente (un 68enne) si è svegliato dopo sette ore sotto i ferri e sta bene. Un’operazione effettuata grazie al protocollo di intesa tra l’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l’Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona. Importante l’intenso percorso di formazione dei chirurghi della Struttura complessa di Chirurgia Generale Polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò che si avvale proprio della grande esperienza della struttura veronese, tra le più importanti al mondo a fare questo tipo di operazioni.
Questa mattina, alle 8,30 in punto sono entrati in sala operatoria il professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia Generale e del Pancreas dell’Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), il professor Calò e il dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell’Aoui. Si è tratto di un’operazione particolarmente complessa, durata appunto sette ore, su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas. “È una giornata importante per tutti noi – dice il professor Calò – e certamente una speranza in più per tanti pazienti sardi”.
Il carcinoma pancreatico è una malattia molto aggressiva che al momento della diagnosi si presenta nell’80 per cento dei casi in uno stadio molto avanzato. Rappresenta, nei paesi occidentali, la quarta causa di morte per tumore. In Italia si verificano più di 8mila nuovi casi l’anno, soprattutto nella popolazione adulta e ancora di più in quella anziana. In Sardegna tra 70 e 100 pazienti ogni anno necessitano di un intervento per neoplasia del pancreas a cui si aggiungono i più rari (ma non eccezionali) casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20 per cento circa di questi tumori è asportabile radicalmente al momento della diagnosi. La chirurgia rimane oggi l’unico trattamento radicale per questa malattia. Nonostante ciò circa l’80 per cento dei pazienti sperimentano comunque una recidiva entro 3 anni dal trattamento chirurgico.
La terapia è nella maggior parte dei casi multimodale. La chirurgia resta l’elemento terapeutico essenziale per garantire una sopravvivenza a lungo termine e una eventuale guarigione, ma non rappresenta più l’unica arma a disposizione per prolungare la quantità e la qualità di vita.
In base a dati epidemiologici del registro tumori degli Stati Uniti (SEER) relativi al periodo 2007-2009, l’1.47% della popolazione (1 persona su 68) nata in questi ultimi anni svilupperà un carcinoma del pancreas durante la vita, nella fascia di età più a rischio (tra 50 e 70 anni) lo 0.56% degli uomini e lo 0.40% delle donne. In ambito europeo, i dati dell’organizzazione non-profit inglese Cancer Research relativi all’anno 2008 mostrano che l’incidenza cresce in maniera lineare con l’età, a partire dai 40 anni con un tasso di medio standardizzato per età di 9 casi/100.000. La stima per l’Unione Europea (sempre relativa all’anno 2008) è di 70.000 nuovi casi. In Italia l’incidenza media standardizzata è di 9 casi/100.000 nelle donne e di 12 casi/100.000 negli uomini. Stime affidabili ritengono che l’adenocarcinoma pancreatico nel 2030 sarà secondo solo al carcinoma del polmone come causa di morte per tumore.
Negli ultimi 10-15 anni il panorama epidemiologico delle neoplasie pancreatiche è tuttavia radicalmente mutato. La causa va ricercata nella sempre maggiore diffusione e applicazione sul territorio di metodiche radiologiche avanzate (la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica), che hanno permesso di diagnosticare un cospicuo numero di neoplasie ritenute un tempo estremamente rare, tra cui le neoplasie cistiche e le neoplasie neuroendocrine.
Sino a oggi la metà dei tumori pancreatici dei pazienti sardi venivano operati presso strutture extra-regione, in particolare l’Istituto Pancreas di Verona, Centro di Riferimento nazionale per la chirurgia del pancreas riconosciuto a livello europeo e internazionale; la struttura ricovera ogni anno oltre 1200 pazienti da tutta Italia. La maggior parte degli interventi eseguiti dall’equipe è rappresentata dalle resezioni pancreatiche maggiori che raggiungono oggi nel loro insieme quasi 400 casi/anno, primo Centro Nazionale e tra i primi 5 nel mondo, cui si aggiungono oltre 2000 duodeno-cefalo-pancreasectomie (intervento demolitivo della testa del pancreas considerato tra i più difficili in ambito chirurgico) nell’arco degli ultimi 15 anni. Questa esperienza rappresenta una delle prime quattro al mondo ed è stata riconosciuta dal Council della European Hepato-Pancreato-Biliary Association (EHPBA).
La convenzione tra l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e l’Aoui di Verona definisce uno specifico protocollo diagnostico e assistenziale per i pazienti affetti da patologie del pancreas, delle vie biliari e del duodeno che potranno ora essere operati al Policlinico. Inoltre i pazienti operati a Verona potranno effettuare visite specialistiche e di follow-up presso l’AOU di Cagliari.

SARDINIAPOST.IT
SARDINIAPOST.IT

ANSA
Tumore pancreas,medici Verona a Cagliari
Intesa tra due Aou, venerdì 16 prima operazione su paziente

CAGLIARI

(ANSA) - CAGLIARI, 12 FEB - Al Policlinico "Duilio Casula" di Monserrato (Cagliari) saranno eseguiti gli interventi contro il tumore al pancreas. Grazie a un protocollo di intesa tra l'Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l'Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona i pazienti potranno essere operati nell'Isola in sicurezza.
    È stato già avviato un intenso percorso di formazione dei chirurghi della struttura complessa di chirurgia generale polispecialististica diretta da Pietro Giorgio Calò, che si avvale della grande esperienza della struttura veronese, tra le più importanti al mondo in questo tipo di operazioni. Il primo intervento al Policlinico sarà venerdì 16 febbraio, dalle 8.30, e sarà effettuato su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas.
    In sala operatoria Claudio Bassi, direttore della chirurgia generale e del pancreas dell'Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), il professor Calò e Massimiliano Tuveri, chirurgo dell'Aoui. Sarà un'operazione particolarmente complessa, che dovrebbe durare almeno cinque ore. Nel pomeriggio (alle 16, aula 1 asse E Cittadella Universitaria) il professor Bassi terrà una lezione anche prendendo come punto di riferimento l'intervento della mattina.
    Il carcinoma pancreatico è una malattia molto aggressiva che al momento della diagnosi si presenta nell'80% dei casi in uno stadio molto avanzato. Rappresenta, nei paesi occidentali, la quarta causa di morte per tumore. In Italia si verificano più di 8 mila nuovi casi l'anno, soprattutto nella popolazione adulta, e ancora di più in quella anziana. In Sardegna tra i 70 e 100 pazienti ogni anno necessitano di un intervento per neoplasia del pancreas. A questi a cui si aggiungono i più rari casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20% circa di questi tumori è asportabile radicalmente al momento della diagnosi. La chirurgia rimane oggi l'unico trattamento radicale.
    Nonostante ciò, circa l'80% dei pazienti sperimentano comunque una recidiva entro 3 anni dal trattamento chirurgico. La cura delle neoplasie pancreatiche è però possibile. La terapia è nella maggior parte dei casi multimodale.(ANSA).

ANSA
ANSA

UNIONE SARDA di martedì 13 febbraio 2018
CRONACA DI CAGLIARI (Pag 20- Edizione CA)
POLICLINICO. Cancro al pancreas, ecco il primo intervento

Chirurgia d'avanguardia

Al Policlinico Duilio Casula saranno eseguiti gli interventi contro il tumore al pancreas. Ciò sarà possibile grazie a un'intesa sottoscritta tra l'Azienda ospedaliero-universitaria e la sua omologa integrata di Verona. I pazienti potranno così essere operati nell'Isola.
È stato avviato un intenso percorso di formazione dei chirurghi della struttura complessa di Chirurgia generale polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò che si avvale della grande esperienza della struttura veronese, tra le più importanti al mondo per questo tipo di operazioni.
Il primo intervento si terrà venerdì. Alle 8,30 entreranno in sala operatoria il professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia generale e del pancreas dell'Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), il professor Calò e il dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell'Aoui. Sarà un'operazione particolarmente complessa, che durerà circa 5 ore, su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas. Di pomeriggio (alle 16, aula 1 asse E Cittadella Universitaria) il professor Bassi terrà una lezione anche prendendo spunto dall'intervento della mattina.
Il carcinoma pancreatico è una malattia molto aggressiva. Rappresenta la quarta causa di morte per tumore. In Italia si registrano più di ottomila casi l'anno. In Sardegna tra 70 e 100 pazienti ogni anno necessitano di un intervento per una neoplasia del pancreas.

L'UNIONE SARDA
L'UNIONE SARDA

CASTEDDUONLINE.IT
Cagliari, svolta per il tumore al pancreas: i pazienti operati al Policlinico
Il primo intervento al Policlinico sarà venerdì 16 febbraio: stop ai viaggi della speranza fuori Sardegna

Di Redazione Cagliari Online 12 febbraio 2018


Il Policlinico Duilio Casula saranno fatti gli interventi contro il tumore al pancreas. Grazie a un protocollo di intesa tra l’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l’Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona i pazienti potranno essere operati nell’Isola in sicurezza. È stato già avviato un intenso percorso di formazione dei chirurghi della Struttura complessa di Chirurgia Generale Polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò che si avvale della grande esperienza della struttura veronese, tra le più importanti al mondo a fare questo tipo di operazioni.
Il primo intervento al Policlinico sarà venerdì 16 febbraio. Alle 8,30 entreranno in sala operatoria professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia Generale e del Pancreas dell’Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), il professor Calò e il dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell’Aoui. Sarà un’operazione particolarmente complessa, che durerà circa 5 ore, su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas. Di pomeriggio (alle 16, aula 1 asse E Cittadella Universitaria) professor Bassi terrà una lezione anche prendendo come punto di riferimento l’intervento della mattina.
Il carcinoma pancreatico è una malattia molto aggressiva che al momento della diagnosi si presenta nell’80% dei casi in uno stadio molto avanzato. Rappresenta, nei paesi occidentali, la quarta causa di morte per tumore. In Italia si verificano più di 8 mila nuovi casi l’anno, soprattutto nella popolazione adulta, e ancora di più in quella anziana. In Sardegna tra 70 e 100 pazienti ogni anno necessitano di un intervento per neoplasia del pancreas a cui si aggiungono i più rari (ma non eccezionali) casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20% circa di questi tumori è asportabile radicalmente al momento della diagnosi. La chirurgia rimane oggi l’unico trattamento radicale per questa malattia. Nonostante ciò circa l’80% dei pazienti sperimentano comunque una recidiva entro 3 anni dal trattamento chirurgico.
La cura delle neoplasie pancreatiche è però possibile. La terapia è nella maggior parte dei casi multimodale. La chirurgia resta l’elemento terapeutico essenziale per garantire una sopravvivenza a lungo termine e una eventuale guarigione, ma non rappresenta più l’unica arma a disposizione per prolungare la quantità e la qualità di vita.
In base a dati epidemiologici del registro tumori degli Stati Uniti (SEER) relativi al periodo 2007-2009, l’1.47% della popolazione (1 persona su 68) nata in questi ultimi anni svilupperà un carcinoma del pancreas durante la vita, nella fascia di età più a rischio (tra 50 e 70 anni) lo 0.56% degli uomini e lo 0.40% delle donne. In ambito europeo, i dati dell’organizzazione non-profit inglese Cancer Research relativi all’anno 2008 mostrano che l’incidenza cresce in maniera lineare con l’età, a partire dai 40 anni con un tasso di medio standardizzato per età di 9 casi/100.000. La stima per l’Unione Europea (sempre relativa all’anno 2008) è di 70.000 nuovi casi. In Italia l’incidenza media standardizzata è di 9 casi/100.000 nelle donne e di 12 casi/100.000 negli uomini
Stime affidabili ritengono che l’adenocarcinoma pancreatico nel 2030 sarà secondo solo al carcinoma del polmone come causa di morte per tumore.
Negli ultimi 10-15 anni il panorama epidemiologico delle neoplasie pancreatiche è tuttavia radicalmente mutato. La causa va ricercata nella sempre maggiore diffusione e applicazione sul territorio di metodiche radiologiche avanzate (la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica), che hanno permesso di diagnosticare un cospicuo numero di neoplasie ritenute un tempo estremamente rare, tra cui le neoplasie cistiche e le neoplasie neuroendocrine.
Sino a oggi la metà dei tumori pancreatici dei pazienti sardi venivano operati presso strutture extra-regione, in particolare l’Istituto Pancreas di Verona, Centro di Riferimento nazionale per la chirurgia del pancreas riconosciuto a livello europeo e internazionale; la struttura ricovera ogni anno oltre 1200 pazienti da tutta Italia. La maggior parte degli interventi eseguiti dall’equipe è rappresentata dalle resezioni pancreatiche maggiori che raggiungono oggi nel loro insieme quasi 400 casi/anno, primo Centro Nazionale e tra i primi 5 nel mondo, cui si aggiungono oltre 2000 duodeno-cefalo-pancreasectomie (intervento demolitivo della testa del pancreas considerato tra i più difficili in ambito chirurgico) nell’arco degli ultimi 15 anni. Questa esperienza rappresenta una delle prime quattro al mondo ed è stata riconosciuta dal Council della European Hepato-Pancreato-Biliary Association (EHPBA).
La convenzione tra l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e l’Aoui di Verona definisce uno specifico protocollo diagnostico e assistenziale per i pazienti affetti da patologie del pancreas, delle vie biliari e del duodeno che potranno ora essere operati al Policlinico. Inoltre i pazienti operati a Verona potranno effettuare visite specialistiche e di follow-up presso l’AOU di Cagliari.

CASTEDDUONLINE.IT
CASTEDDUONLINE.IT

SARDINIAPOST.IT

Tumore al pancreas, interventi al Policlinico di Monserrato
13 febbraio 2018 Cronaca, In evidenza 12

Al Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato (Cagliari) saranno eseguiti gli interventi contro il tumore al pancreas. Grazie a un protocollo di intesa tra l’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l’Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona i pazienti potranno essere operati nell’Isola in sicurezza.
È stato già avviato un intenso percorso di formazione dei chirurghi della struttura complessa di chirurgia generale polispecialististica diretta da Pietro Giorgio Calò, che si avvale della grande esperienza della struttura veronese, tra le più importanti al mondo in questo tipo di operazioni. Il primo intervento al Policlinico sarà venerdì 16 febbraio, dalle 8.30, e sarà effettuato su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas. In sala operatoria Claudio Bassi, direttore della chirurgia generale e del pancreas dell’Aoui (tra i massimi esperti mondiali di questo tipo di tumore), il professor Calò e Massimiliano Tuveri, chirurgo dell’Aoui. Sarà un’operazione particolarmente complessa, che dovrebbe durare almeno cinque ore. Nel pomeriggio (alle 16, aula 1 asse E Cittadella Universitaria) il professor Bassi terrà una lezione anche prendendo come punto di riferimento l’intervento della mattina.
Il carcinoma pancreatico è una malattia molto aggressiva che al momento della diagnosi si presenta nell’80% dei casi in uno stadio molto avanzato. Rappresenta, nei paesi occidentali, la quarta causa di morte per tumore. In Italia si verificano più di 8 mila nuovi casi l’anno, soprattutto nella popolazione adulta, e ancora di più in quella anziana. In Sardegna tra i 70 e 100 pazienti ogni anno necessitano di un intervento per neoplasia del pancreas. A questi a cui si aggiungono i più rari casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20% circa di questi tumori è asportabile radicalmente al momento della diagnosi. La chirurgia rimane oggi l’unico trattamento radicale. Nonostante ciò, circa l’80% dei pazienti sperimentano comunque una recidiva entro 3 anni dal trattamento chirurgico. La cura delle neoplasie pancreatiche è però possibile. La terapia è nella maggior parte dei casi multimodale.

SARDINIAPOST.IT
SARDINIAPOST.IT

L’UNIONE SARDA di venerdì 16 febbraio 2018
Lotta ai tumori del pancreas anche a Cagliari
Oggi primo intervento chirurgico al Policlinico

Salute (Pagina 41 - Edizione CA)

Si apre in Sardegna un nuovo capitolo nella lotta ai tumori del pancreas, uno tra i più frequenti, che rappresentano la quarta causa di morte tra le neoplasie. Da oggi al Policlinico di Monserrato Duilio Casula, per la prima volta, questa forma di tumore si potrà operare chirurgicamente. L'importanza di questa notizia deriva dal fatto che proprio la chirurgia è attualmente l'unico trattamento radicale. Così, grazie a un protocollo di intesa tra l'Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari e l'Azienda ospedaliero universitaria integrata (Aoui) di Verona, i pazienti sardi potranno essere operati nell'Isola. Fino a ieri questa possibilità era quasi negata per il fatto che nell'Isola sono pochi i centri che svolgono interventi chirurgici al pancreas (20-30 interventi al massimo in un anno in tutta l'Isola) e questo ha costretto i pazienti a recarsi soprattutto a Verona, un'eccellenza italiana e internazionale nella chirurgia del pancreas. Ora, invece, la svolta al Policlinico grazie all'intenso percorso di formazione dei chirurghi della Struttura complessa di Chirurgia Generale Polispecialististica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò, che si avvale della grande esperienza della struttura veronese.
INTERVENTO Una neoplasia difficile da trattare. Alle 8,30 di questa mattina il professor Claudio Bassi, direttore della Chirurgia generale e del pancreas di Verona (tra i massimi esperti mondiali), il professor Calò e il dottor Massimiliano Tuveri, chirurgo dell'Aoui, eseguiranno la prima operazione al Policlinico, un intervento particolarmente complesso (durerà circa 5 ore) su un paziente affetto da tumore alla testa del pancreas. «La chirurgia di questo tipo di tumore è estremamente complessa», avverte il professor Calò, «perché richiede un approccio multidisciplinare e una formazione che possono essere garantiti solo in centri specializzati», aggiunge. Proprio come il Policlinico di Monserrato dove da tempo opera un ambulatorio in collaborazione con gli specialisti di Verona e dove adesso, dopo la formazione dei medici sardi, sarà possibile eseguire anche interventi chirurgici.
MALATTIA AGGRESSIVA Il tumore al pancreas è considerato tra i più aggressivi: quando viene diagnosticato, infatti, in 8 persone su 10 è già in uno stadio avanzato. «Alimentazione, fumo, alcol, obesità, ma soprattutto l'aumento dell'età media della popolazione sono le cause principali che spiegano un'incidenza elevata», spiega il professor Calò. In Italia si registrano più di 8.000 nuovi casi l'anno, soprattutto nella popolazione adulta, e evidentemente ancora di più in quella anziana. In Sardegna tra 70 e 100 pazienti ogni anno devono sottoporsi a un intervento per neoplasia del pancreas a cui si aggiungono i più rari (ma non eccezionali) casi di neoplasie delle vie biliari e del duodeno. Solo il 20% circa di questi tumori è asportabile al momento della diagnosi.
DESTINAZIONE VERONA Sino a oggi la metà dei pazienti sardi con un tumore al pancreas era costretta ad andare fuori dall'Isola, soprattutto a Verona, per sottoporsi all'intervento chirurgico che resta l'unica via per garantire la sopravvivenza e una eventuale guarigione (anche se non più l'unico). La convenzione tra l'Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e l'Aoui di Verona definisce un protocollo diagnostico e assistenziale per i pazienti con patologie al pancreas, vie biliari e duodeno che potranno ora essere operati al Policlinico. I pazienti operati a Verona potranno, dunque, fare le visite specialistiche e controlli post-operatori a Cagliari. (ma.mad.)

L'UNIONE SARDA
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