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Congresso nazionale sul trattamento chirurgico nelle fratture dell’omero prossimale

Dal 9 febbraio al T Hotel, presieduto dal professor Antonio Capone, l’importante appuntamento ha lo scopo di far conoscere le attuali linee guida di trattamento di una patologia attualmente al terzo posto dopo le fratture di polso e femore
06 febbraio 2018
Antonio Capone, docente di Malattie dell’apparato locomotore e Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università di Cagliari

Sergio Nuvoli

Cagliari, 5 febbraio 2018 – Sarà il professor Antonio Capone, docente di Malattie dell’apparato locomotore e Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università di Cagliari, a presiedere il Congresso Nazionale “Focus on: risultati del trattamento chirurgico nelle fratture dell’omero prossimale”, che si svolgerà il 9 febbraio al T Hotel di Cagliari con lo scopo di far conoscere le attuali linee guida di trattamento nelle fratture dell’omero prossimale.

Le fratture dell’omero prossimale risultano in costante incremento e sono nel paziente anziano al terzo posto come incidenza dopo quelle di polso e di femore. Nel 60% dei casi il trattamento di queste fratture è conservativo e prevede un’immobilizzazione con un tutore per 2-3 settimane  seguita dalla riabilitazione. Nelle fratture scomposte risulta necessario eseguire un intervento chirurgico per realizzare la sintesi della frattura o la sostituzione con una protesi. L’evoluzione dei sistemi di sintesi (placche, chiodi) e dei sistemi di sostituzione protesica (protesi anatomica, protesi inversa) hanno migliorato la percentuale di risultati clinici soddisfacenti ma presentano tutt’ora un’incidenza di complicanze del 10%.

Il programma scientifico del Congresso nazionale prevede una prima sessione in cui i relatori presenteranno i dati attuali su epidemiologia (Giuseppe Marongiu, Cagliari), classificazioni (Stefano Congia, Cagliari) e tecniche di imaging (Luca Saba, Luigi Casciu, Cagliari).

Nelle altre sessioni le moderazioni e le relazioni saranno svolte da chirurghi esperti quali Antonio Berizzi (Padova), Federico Chiodini (Legnano), Giovanni Restuccia   (Palermo), Angelo Grasso (Roma), Marco Berlusconi ( Milano), Francesco Fauci (Cattolica), Antonio Capone (Cagliari), Verona Marco (Cagliari) Giuseppe Dessì (Cagliari), Massimo Lombardo (Cagliari), Eraclio Siuni (Cagliari) Franco Cudoni (Sassari), Carlo Doria (Sassari), Andrea Manunta (Sassari), Sebastiano Cudoni (Nuoro), Andrea Ruiu (Oristano) che presenteranno le loro esperienze nella scelta del tipo di trattamento in relazione al tipo di frattura, nella tecnica chirurgica e nel programma di recupero funzionale.

Sarà lasciato ampio spazio alla discussione dei casi clinici per coinvolgere tutti i partecipanti nella definizione di appropriate linee guida di diagnosi e di trattamento delle fratture dell’omero prossimale per prevenire le complicanze e migliorare il recupero funzionale del  paziente.

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