di Sergio Nuvoli
Cagliari, 19 dicembre 2017 - E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Scientific Reports di Nature il lavoro “Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest“ firmato dalla dott.ssa Emanuela Locci, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica in collaborazione con i prof. Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca del Prof. Theodoros Xanthos, visiting professor dell’Ateneo nel 2016.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca del nostro Ateneo e quello dell’Università di Cipro ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l’outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l’analisi metabolomica.
RASSEGNA STAMPA
ANSA.IT
Salute, nuove frontiere per trattamento arresto cardiaco
Pubblicato studio ricercatori università Cagliari
Martedì 19 dicembre 2017
CAGLIARI, 19 DIC - Si aprono nuovi orizzonti per la ricerca sulle conseguenze derivanti dall'arresto cardiaco e sul suo trattamento. La collaborazione tra un gruppo di esperti dell'Università di Cagliari e dell'Università di Cipro ha infatti permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l'approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione. Lo studio firmato dalla dottoressa Emanuela Locci, assegnista del dipartimento di Scienze mediche e Sanità pubblica dell'Ateneo cagliaritano, in collaborazione con i prof. Ernesto D'Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca di Theodoros Xanthos, visiting professor nel 2016, è stato pubblicato sulla rivista internazionale "Scientific Reports" (editoriale Nature). I risultati mettono in luce come sia possibile prevedere l'outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene l'evento attraverso l'analisi metabolomica.
Un nuovo prestigioso risultato per l'Università di Cagliari.
È stato pubblicato sulla rivista internazionale "Scientific Reports" un lavoro condotto dalla dottoressa Emanuela Locci, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell'Università di Cagliari in collaborazione con i professori Ernesto D'Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca del professor Theodoros Xanthos, visiting professor dell'Ateneo nel 2016.
"Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest", questo il titolo dello studio, nasce da una collaborazione tra il gruppo di ricerca dell'Ateneo del capoluogo sardo e quello dell'Università di Cipro e ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l'approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall'arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l'esito clinico del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l'analisi metabolomica.
E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Scientific Reports” del gruppo editoriale Nature il lavoro “Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest“ firmato dalla dott.ssa Emanuela Locci, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari in collaborazione con i prof. Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca del Prof. Theodoros Xanthos, visiting professor dell’Ateneo nel 2016.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca dell’Ateneo del capoluogo sardo e quello dell’Università di Cipro ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l’outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l’analisi metabolomica.
E' stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale "Scientific Reports" del gruppo editoriale Nature il lavoro "Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest" firmato da Emanuela Locci, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell'Università di Cagliari in collaborazione con i professori Ernesto D'Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca di Theodoros Xanthos, visiting professor dell'Ateneo nel 2016.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca dell'Ateneo del capoluogo sardo e quello dell'Università di Cipro ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l'approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall'arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l'outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l'analisi metabolomica.
È stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Scientific Reports” del gruppo editoriale Nature il lavoro “Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest“ firmato dalla ricercatrice Emanuela Locci, assegnista del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari in collaborazione con i docenti Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca di Theodoros Xanthos, visiting professor dell’Ateneo nel 2016.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca dell’Ateneo del capoluogo sardo e quello dell’Università di Cipro ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione. I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l’outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l’analisi metabolomica.
È stato pubblicato sulla rivista internazionale “Scientific Reports” un lavoro condotto dalla dottoressa Emanuela Locci, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari in collaborazione con i professori Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca del professor Theodoros Xanthos, visiting professor dell’Ateneo nel 2016.
“Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest”, questo il titolo dello studio, nasce da una collaborazione tra il gruppo di ricerca dell’Ateneo del capoluogo sardo e quello dell’Università di Cipro e ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l’esito clinico del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l’analisi metabolomica.
E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Scientific Reports” del gruppo editoriale Nature il lavoro “Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest“ firmato da Emanuela Locci, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari in collaborazione con Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca di Theodoros Xanthos, visiting professor dell’Ateneo nel 2016.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca dell’Ateneo del capoluogo sardo e quello dell’Università di Cipro ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l’outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l’analisi metabolomica.
Si aprono nuovi orizzonti per la ricerca sulle conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento.
La collaborazione tra un gruppo di esperti dell’Università di Cagliari e dell’Università di Cipro ha infatti permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
Lo studio firmato dalla dottoressa Emanuela Locci, assegnista del dipartimento di Scienze mediche e Sanità pubblica dell’Ateneo cagliaritano, in collaborazione con i prof. Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca di Theodoros Xanthos, visiting professor nel 2016, è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Scientific Reports” (editoriale Nature). I risultati mettono in luce come sia possibile prevedere l’outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene l’evento attraverso l’analisi metabolomica.
E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Scientific Reports” del gruppo editoriale Nature il lavoro “Metabolomics profiling reveals different patterns in an animal model of asphyxial and dysrhythmic cardiac arrest“ firmato dalla dott.ssa Emanuela Locci, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università di Cagliari in collaborazione con i prof. Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca del Prof. Theodoros Xanthos, visiting professordell’Ateneo nel 2016.
La collaborazione tra il gruppo di ricerca dell’Ateneo del capoluogo sardo e quello dell’Università di Cipro ha permesso di individuare due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei più avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
I risultati dello studio aprono nuovi orizzonti alla ricerca sulle conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento, e mettono in luce come sia possibile prevedere l’outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene tale evento attraverso l’analisi metabolomica.
La Ricerca per contrastare le conseguenze derivanti dall’arresto cardiaco e sul suo trattamento continua in Sardegna, dove un gruppo di esperti dell’Universita’ di Cagliari e dell’Universita’ di Cipro hanno individuato due diversi profili metabolici conseguenti ad arresto cardiaco dovuto ad ipossia prolungata e a fibrillazione ventricolare impiegando l’approccio metabolomico, che rappresenta uno dei piu’ avanzati metodi di ricerca oggi a disposizione.
Lo studio firmato dalla dottoressa Emanuela Locci, assegnista del dipartimento di Scienze mediche e Sanita’ pubblica dell’Ateneo cagliaritano, in collaborazione con i prof. Ernesto D’Aloja e Gabriele Finco e con il gruppo di ricerca di Theodoros Xanthos, visiting professor nel 2016, e’ stato pubblicato sulla rivista internazionale “Scientific Reports” (editoriale Nature). I risultati mettono in luce come sia possibile prevedere l’outcome del paziente nel momento stesso in cui avviene l’evento attraverso l’analisi metabolomica.
A cura di Antonella Petris