UniCa UniCa News Notizie Grazia Deledda, esempio per tutti i sardi

Grazia Deledda, esempio per tutti i sardi

Convegno di grande respiro internazionale sulla scrittrice nuorese, a 90 anni dalla consegna del Premio Nobel per la Letteratura. Il Rettore: “Contributo fondamentale nell’approfondimento della nostra identità”. L'assessore Luigi Arru: "La nostra società ha bisogno di simboli". Il sindaco di Nuoro: "Scrittrice di grande femminilità". La cronaca, i VIDEO, la GALLERIA FOTOGRAFICA, la RASSEGNA STAMPA. Guarda il servizio del TG della RAI
13 dicembre 2017
Guarda il servizio di Graziano Pintus nel Tg RAI andato in onda nell'edizione delle 19.35 del 13 dicembre 2017

di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti - evento trasmesso in live facebook

Cagliari, 13 dicembre 2017 – “Siamo orgogliosi di avere una conterranea così geniale e così attuale, esempio per tutti i sardi, specie per il genere femminile, che mostra cosa si può fare credendo in se stessi”: così il Rettore Maria Del Zompo ha commentato, conversando con i giornalisti, l’avvio del convegno nell’Aula Magna del Rettorato su Grazia Deledda, in coincidenza con il novantesimo anniversario della consegna del Premio Nobel alla grande scrittrice nuorese.

L’iniziativa coordinata dal prof. Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana alla Facoltà di Studi umanistici, va sulla sostanza dell’opera deleddiana, ma anche i saluti hanno riservato utilissimi spunti di riflessione. “Su Grazia Deledda si fa anche didattica – ha introdotto il professore – Il fatto che questo convegno sia promosso dal Rettore vuol dire che è avvenuta una transizione nella considerazione di questa figura di donna, da letterata a figura simbolica per tutta la Sardegna. E’ un passaggio davvero importante. Ci interessa finalmente anche la sua vicenda biografica, che completa l’approfondimento sulla sua figura con opere importanti, e la sua esperienza linguistica, determinante anche sul piano della nostra autorappresentazione. L’iniziativa del Rettore ci inorgoglisce e ci fa capire che ormai Deledda è fuori dai conflitti, di chi anni fa la contrapponeva per esempio alla figura di Dessì. Oggi con Gramsci lei agisce su di noi anche in modo simbolico”.

Duilio Caocci: "Si è finalmente compiuta la transizione: Grazia Deledda è un simbolo per tutta la Sardegna"
Duilio Caocci: "Si è finalmente compiuta la transizione: Grazia Deledda è un simbolo per tutta la Sardegna"

“E’ una personalità importante che dà un esempio a tutti, una donna che non si nasconde e non nasconde – ha rimarcato il Rettore - Una donna di assoluto spessore che deve essere un esempio per tutti noi: per questo nel Piano strategico abbiamo scritto in modo molto chiaro che il nostro Ateneo punta sull’innovazione ma anche sull’approfondimento della nostra identità. La consapevolezza chiara della propria identità permette di non aver paura di aprirsi agli altri: per questo, con questo convegno, vogliamo lanciare un messaggio, non solo all'interno del nostro Ateneo, ma anche all'intera società sarda”.

Il prefetto Tiziana Costantino ha lodato l’iniziativa dell’Ateneo, “fondamentale per conoscere sempre meglio un personaggio davvero importante. Che l’università voglia approfondire il tema dell’identità sarda più autentica studiando a fondo un’esponente della nostra letteratura è essenziale per offrire una chiave di lettura per la vita quotidiana di tutti”.

Il Prefetto Tiziana Costantino
Il Prefetto Tiziana Costantino
Guarda l'intervento del Rettore

“Come nuoresi forse non abbiamo avuto finora il coraggio di riflettere fino in fondo sul valore di questa donna – ha osservato l’assessore regionale alla sanità, Luigi Arru, intervenuto anche a nome della giunta guidata da Francesco Pigliaru  – E’ giunto il momento di fare le giuste considerazioni: la nostra società ha un disperato bisogno di simboli positivi. Questo novantesimo anniversario della consegna del Nobel alla Deledda arriva anche in un momento particolare: Nuoro concorre come candidata capitale della Cultura. Abbiamo il dovere di dare nuove motivazioni e nuovo valore a tanta gente arrabbiata  e soprattutto ai nostri ragazzi e a tutti noi, in modo di ricreare il senso autentico di una comunità”.

Luisa Anna Marras, vicesindaco di Cagliari, ha portato i saluti del comune capoluogo: “Parliamo di una figura impegnativa che oggi rappresenta tutta la Sardegna, e che può essere ancora valorizzata. Quella di oggi è una giornata importantissima che insegnerà molto sul rapporto che i sardi devono avere con gli altri”.

Luigi Arru, assessore regionale alla sanità: "La nostra società ha bisogno di simboli positivi. Deledda uno di questi"
Luigi Arru, assessore regionale alla sanità: "La nostra società ha bisogno di simboli positivi. Deledda uno di questi"
Guarda l'intervento dell'assessore Luigi Arru

“Non era bella, non era affascinante, ma è diventata la donna per eccellenza – ha aggiunto Andrea Soddu, sindaco di Nuoro, sottolineando la profonda femminilità della scrittrice - Grazia Deledda ha lottato anche contro chi non la voleva, ma è andata avanti comunque, nonostante il contesto in cui operava. Scrittrice 'di rottura', è riuscita a rompere le catene in cui era imbrigliata: partendo dalla Sardegna è riuscita ad essere conosciuta davvero in tutto il mondo”.

Francesco Casu ha illustrato l’installazione multimediale realizzata con il CRS4 e visibile anche nei prossimi giorni nell’atrio del Rettorato: “Abbiamo cercato di restituire il genius loci di Grazia Deledda, grande scrittrice contemporanea – ha detto - ripercorrendo i luoghi della sua vita. È un format ancora aperto da costruire e completare: Maria Lai ne parlava come di una donna potente capace di andare oltre il tempo”.

La mattina è proseguita con gli interventi degli studiosi previsti nel programma.

Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu con Duilio Caocci
Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu con Duilio Caocci
Guarda l'intervento del sindaco di Nuoro, Andrea Soddu

RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA di giovedì 14 dicembre 2017
Spettacoli e Società (Pagina 48 - Edizione CA)
«Alla Deledda non fu perdonato l'essere donna»
Giornata di studi all'Università di Cagliari dedicata al premio Nobel

A novant'anni dall'assegnazione del premio Nobel per la Letteratura, l'Università di Cagliari ha dedicato a Grazia Deledda una mattinata di studi.
L'iniziativa si è svolta ieri nell'aula magna del Rettorato. È stata aperta dagli interventi del Magnifico Rettore Maria Del Zompo («il titolo scelto, “Per Grazia”, è un omaggio alla grandezza di una scrittrice rappresentativa dell'identità della Sardegna tutta»), del moderatore Duilio Caocci e degli esponenti delle istituzioni regionali e comunali. Nel corso dei lavori, la docente di Linguistica italiana Rita Fresu ha posto l'accento sui tratti distintivi della scrittura femminile in Italia tra il XIX e il XX secolo, ricordando come anche Benedetto Croce considerasse «le instancabili romanzatrici degne di lode per l'umanità della loro arte e il colore e calore del loro stile». Per la studiosa, la critica è stata fin troppo severa con la scrittrice di Nuoro, bacchettata per l'abbondanza di regionalismi nei suoi scritti: «Aspetto in realtà indispensabile per mantenere coerente e plausibile il parlato dei personaggi». Citando Cosima, opera autobiografica pubblicata postuma, la linguista e traduttrice britannica Sharon Wood ha evidenziato come per la Deledda la scrittura «risultasse una trasfigurazione luminosa e pacificatrice della realtà», sorprendente per modernità e potenza evocativa.
L'italianista Stefania Lucamante ha ricordato come «a Grazia Deledda non fu perdonato il fatto di essere donna, finendo relegata nel dimenticatoio fino a una ventina d'anni fa. Soltanto oggi ci accorgiamo di come la sua produzione, incentrata sul tema del mondo rurale sopravanzato dal progresso, si collochi allo stesso livello di quella di autori di fama mondiale quali Steinbeck o Faulkner». Il convegno, impreziosito dalle letture di brani dalle opere della scrittrice nuorese da parte di Lia Careddu, si è chiuso con le relazioni di Maddalena Rasera e Maura Picciau.
L'iniziativa è stata accompagnata dalla esposizione, visitabile fino al 20 dicembre nell'atrio del Rettorato, di una installazione multimediale curata Francesco Casu.
Fabio Marcello

L'UNIONE SARDA
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