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UniCa ricorda il professor Giulio Concas: “Le nuove frontiere per le startup”

All’Ex Manifattura Tabacchi un seminario in memoria del docente fondatore dello spin-off di UniCa FlossLab. Resoconto, foto e RASSEGNA STAMPA
12 dicembre 2017
La platea all'ex Manifattura Tabacchi

di Rossana Orrù

Cagliari, 11 dicembre 2017 – Si è tenuto ieri pomeriggio il seminario “Blockchain, criptovalute e ICO. Una nuova tecnologia e nuovi modelli di finanziamento per le startup”, organizzato dal Dipartimento di Matematica e Informatica in memoria del prof. Giulio Concas: innovatore, fondatore di startup e appassionato sin dall'inizio alla tecnologia Blockchain, divenuta uno dei punti di forza di FlossLab, la software house da lui fondata.

È stato il professor Gianni Fenu a ricordare il docente e amico a tre anni dalla prematura scomparsa: "Ho conosciuto Giulio tempo fa quando entrò poco dopo di me all'Università di Cagliari. Era una persona estremamente aperta, uno scopritore. All'inizio le sue attività erano concentrate esclusivamente sulla ricerca scientifica e sulla didattica. Fu il primo ad avere l'intuizione di una terza missione che doveva essere perseguita dell'Università – ha raccontato il docente - E' stato un innovatore: ha dato vita con il prof. Michele Marchesi allo spin-off FlossLab, con il desiderio di portare avanti un progetto in cui venisse valorizzato il lavoro di team nel quale credeva fermamente. È stato il precursore di molte tecnologie ICT e 3-4 anni fa ha visto nella Blockchain una tecnologia che si sarebbe potuta imporre dinamicamente e  velocemente, e così è stato”.

Il prof. Fenu e il prof. Marchesi
Il prof. Fenu e il prof. Marchesi
Il professor Gianni Fenu ricorda il prof. Giulio Concas

“Questo seminario è stato voluto da me e dal prof. Fenu a tre anni dalla tragica e prematura scomparsa dal professor Giulio Concas”  - ha aggiunto Michele Marchesi - Le criptovalute  hanno avuto una crescita considerevole negli ultimi anni, eppure la rete Bitcoin è nata un po' come un gioco, quando un gruppo di hacker si interrogò sulla creazione di una moneta digitale senza un’autorità centrale. All’inizio era un gioco crittografico poi pian piano i Bitcoin hanno iniziato ad avere un valore reale e oggi un Bitcoin vale circa $16.000”.

“Un successo così repentino non era prevedibile fino a pochi mesi fa - ha ammesso il docente - ma se lo sviluppo non incontrerà ostacoli in futuro assisteremo a un consolidamento della moneta".

Sin dalle prime battute è stato approfondito il tema della Blockchain: “La registrazione della moneta virtuale avviene in un registro, la Blockchain. L’interesse per la Blockchain è relativamente recente; oggi è vista come l'ultima rivoluzione. È un modo per garantire la fiducia e ridurre l’intermediazione in molte attività umane – ha proseguito il professore - E' un database, un registro decentralizzato, che sfrutta la tecnologia peer-to-peer e chiunque può prelevarlo dal web, diventando così un nodo della rete. È fatta di blocchi, ossia dei nodi distribuiti che registrano informazioni sulle transazioni valide. Ogni blocco contiene l'hash del blocco precedente”.

Il prof. Michele Marchesi
Il prof. Michele Marchesi

Durante l’incontro sono intervenuti due dipendenti di FlossLab, lo spin-off dell’Università di Cagliari fondato dal professor Concas, soffermandosi su alcune esperienze: la certificazione dei documenti in Abbanoa e lo studio delle transazioni Bitcoin in tempo reale.

"Grazie alla Blockchain possiamo fare attività di certificazione di un certo processo; allo stato attuale ci sono tanta ricerca e interesse, ma ancora poche applicazioni – ha confermato Daniele Sanna, Business Unit Manager di FlossLab – Una nostra prima applicazione pratica della Blockchain ha riguardato l’azienda Abbanoa che aveva diversi contenziosi con gli utenti circa i dati fatturati. È stato quindi messo a punto un sistema di certificazione della lettura dei contatori con la tecnologia Blockchain con l’obiettivo di certificare il consumo effettivo registrato nel contatore".

Il campo di applicazione della tecnologia sono molteplici, e spaziano dal settore bancario alla Pubblica Amministrazione, alla Sanità, alla gestione delle filiere, all'Internet delle Cose. "Un altro progetto su cui stiamo lavorando è CAFCha, che ha l'obiettivo di certificare l'intera filiera agro – alimentare tramite la Blockchain": ha, infatti, proseguito Daniele Sanna.

Il seminario è proseguito con l’intervento di alcuni esperti in materia di Sardegna Ricerche, CRS4, Associazione Bitcoin Sardegna, SteadyWealth Ltd e dello Studio Legale Simbula.

L’attenzione si è concentrata sull’analisi delle criptovalute e sul fenomeno delle ICO (Initial Coin Offer) che permette di finanziare startup in modo facile e immediato grazie al valore attualmente raggiunto dalle criptovalute.

 

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Daniele Sanna e Marco Di Francesco di FlossLab e il prof. Marchesi
Daniele Sanna e Marco Di Francesco di FlossLab e il prof. Marchesi

di Rossana Orrù

Cagliari, 28 novembre 2017 - L’11 dicembre a partire dalle 14 nell’Ex Manifattura Tabacchi , in via Regina Margherita 33 si terrà il seminario “Blockchain, criptovalute e ICO. Una nuova tecnologia e nuovi modelli di finanziamento per le startup”.

L’incontro è organizzato dal Dipartimento di Matematica e Informatica in memoria del prof. Giulio Concas, a tre anni dalla sua prematura scomparsa: innovatore, fondatore di startup e appassionato sin dall'inizio alla tecnologia Blockchain, divenuta uno dei punti di forza di FlossLab, la software house da lui fondata.

Il prof. Giulio Concas
Il prof. Giulio Concas

Apriranno l’evento i saluti di Gianni Fenu, docente di Informatica dell’Università di Cagliari, che dopo aver ricordato il professor Concas introdurrà il seminario. Interverranno, tra gli altri, il professor Michele Marchesi, docente di Informatica dell’Università di Cagliari, alcuni professionisti di FlossLab ed esperti in materia di Sardegna Ricerche, CRS4, Associazione Bitcoin sardegna, SteadyWealth Ltd e dello Studio Legale Simbula.

Le criptovalute, come Bitcoin, Litecoin e Ether, e la tecnologia Blockchain sono da alcuni anni al centro dell'attenzione. Le possibili applicazioni di questa tecnologia sono molteplici, e spaziano dal settore bancario alla Pubblica Amministrazione, alla Sanità, all'Internet delle Cose, anche se sono ancora poche le applicazioni pratiche già pronte e funzionanti. Il valore raggiunto dalle criptovalute permette di usarle per finanziare startup in modo molto facile e immediato: è il fenomeno delle ICO (Initial Coin Offer), che ha già finanziato startup per circa tre miliardi di dollari.

 

Guarda la locandina del seminario
Guarda la locandina del seminario

RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA del 12 dicembre 2017
Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Incontro sul tema a Cagliari «La criptovaluta sarà il futuro di tante start up»

Il boom del Bitcoin ha contagiato anche l'Isola. L'interesse per la moneta virtuale è alle stelle e a confermarlo ci hanno pensato le centinaia di persone che ieri pomeriggio hanno affollato una sala della ex Manifattura Tabacchi per assistere al seminario sul tema “Blockchain, criptovalute e ICO: una nuova tecnologia e nuovi modelli di finanziamento per startup”.
L'evento organizzato al Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Cagliari, con il patrocinio di Sardegna Ricerche e il contributo della software house cagliaritana Flosslab, ha voluto però fare un ulteriore passo in avanti illustrando alcune opportunità che la diffusione della criptovaluta potrebbe avere sul futuro di tante start up isolane in cerca di risorse.
«Il fenomeno Bitcoin nasconde in sé aspetti rischiosi, ma anche grandi opportunità - ha spiegato Michele Marchesi, professore di ingegneria del software all'Università di Cagliari e tra i promotori dell'incontro - una di queste è l'applicazione della tecnologia blockchain, che già oggi permette la condivisione di risorse finanziarie tra cittadini senza l'ausilio di intermediari o banche, ma può essere estesa anche al trasferimento di documenti certificati o al finanziamento di start up».
Una delle strade del Bitcoin, e delle altre criptomonete simili, è proprio questa: la creazione semplice e veloce di raccolte di fondi per sostenere il lavoro di nuove e giovani aziende. Iniziative che nel mondo sono già riuscite a raccogliere 3 miliardi di dollari. Ma quale sarà il destino della moneta e degli investimenti di chi vi scommetterà?
«Un successo così repentino non era prevedibile fino a pochi mesi fa - ha ammesso Marchesi - ma se lo sviluppo non incontrerà ostacoli o imprevisti in futuro assisteremo a un consolidamento della moneta con un fisiologico saliscendi di prezzo. Buona parte del successo duraturo del Bitcoin dipenderà da come le banche centrali decideranno di agire per regolamentarlo e inquadrare fiscalmente le transazioni». Ovvero, quello che si aspettano tutti. ( l. m. )

L’UNIONE SARDA di martedì 12 novembre 2017
L’UNIONE SARDA di martedì 12 novembre 2017

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