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UniCa in prima fila contro la violenza sulle donne

In occasione della giornata internazionale del 25 novembre parte, promossa dal Comitato Unico di Garanzia, una campagna di sensibilizzazione: non soltanto seminari, ma anche dibattiti in aula in tutte le Facoltà. Il Rettore: “La cultura rende estremamente più difficile l’uso della violenza nei rapporti”. RASSEGNA STAMPA
24 novembre 2017
Campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere promossa dal Comitato Unico di Garanzia dell'Ateneo

di Sergio Nuvoli e Rossana Orrù

Cagliari, 24 novembre 2017 – A partire dalla “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, prevista per il 25 novembre, l’Università degli Studi di Cagliari promuove una campagna di sensibilizzazione sul tema organizzata dal Comitato Unico di Garanzia, grazie anche ad una serie di eventi che coinvolgerà tutte le Facoltà dell’Ateneo. Oltre a queste attività, in tutto l’Ateneo durante le lezioni di tutto l’anno accademico – secondo una differente calendarizzazione – sarà data agli studenti e alle studentesse l’opportunità di partecipare ad un dibattito in aula con i docenti e i colleghi sul tema.

“Tengo moltissimo a questa azione – spiega il Rettore Maria Del Zompo – perché il tema della violenza sulle donne deve diventare argomento di approfondimento reale per i nostri studenti e per il nostro personale attraverso attività distribuite lungo tutto l’anno accademico e che si ripeteranno nei prossimi anni. L’aspetto culturale e formativo deve essere costantemente sostenuto e rivitalizzato perché una società civile non può accettare supinamente alcun tipo di violenza, tantomeno quella agita contro il sesso femminile. Sono convinta che la cultura renda estremamente più difficile l’uso della violenza nei rapporti tra le persone”.

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche e la Facoltà di Studi umanistici saranno le prime a dare il via alle iniziative seminariali che proseguiranno nelle altre facoltà anche nel secondo semestre. Oggi e domani nell’Aula Lai della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche si tiene un seminario di studi che darà un contributo al dibattito sul tema.

L’incontro rientra nel progetto del Dipartimento di Giurisprudenza “Verso la parità di genere: donne nella storia, nella società, nel diritto e nelle istituzioni”. Interverranno docenti, ricercatori e membri del Consiglio regionale esperti in materia. La settimana prossima sarà la volta della Facoltà di Studi umanistici.

Guarda la locandina del seminario di studi organizzato dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche
Guarda la locandina del seminario di studi organizzato dalla Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche

RASSEGNA STAMPA

ANSA
Violenza donne: in campo anche l’Università di Cagliari

Università di Cagliari in campo conto la violenza sulle donne: da domani e per tutto l’anno accademico non solo seminari, ma anche dibattiti in aula tra docenti e studenti durante le lezioni in tutte le facoltà. A partire dalla “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, prevista per domani 25 novembre, l’ateneo promuove una campagna di sensibilizzazione sul tema organizzata dal Comitato Unico di Garanzia. Le facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche e di Studi umanistici saranno le prime a dare il via alle iniziative che proseguiranno anche nel secondo semestre.

Oggi e domani nell’Aula Lai della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche si tiene un seminario di studi che darà un contributo al dibattito sul tema. L’incontro rientra nel progetto del Dipartimento di Giurisprudenza “Verso la parità di genere: donne nella storia, nella società, nel diritto e nelle istituzioni”. Interverranno docenti, ricercatori e membri del Consiglio regionale esperti in materia. La settimana prossima sarà la volta della Facoltà di Studi umanistici.
“Tengo moltissimo a questa azione – dichiara il Rettore Maria Del Zompo – perché il tema della violenza sulle donne deve diventare argomento di approfondimento reale per i nostri studenti e per il nostro personale attraverso attività distribuite lungo tutto l’anno accademico e che si ripeteranno nei prossimi anni. L’aspetto culturale e formativo deve essere costantemente sostenuto e rivitalizzato perché una società civile non può accettare supinamente alcun tipo di violenza, tantomeno quella agita contro il sesso femminile. Sono convinta che la cultura renda estremamente più difficile l’uso della violenza nei rapporti tra le persone”.

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UNIONESARDA.IT
Cronaca » Sardegna
La Giornata contro la violenza sulle donne: tutte le iniziative in Sardegna
Sabato 25 Novembre 2017 alle 07:33 - ultimo aggiornamento alle 21:35

Ogni giorno sono decine di migliaia le donne che subiscono violenza nel mondo. Un fenomeno che accade sia nei paesi più ricchi che in quelli più poveri, tra le mura domestiche come sul luogo di lavoro, per strada, a scuola, senza significative distinzioni per fasce d'età né per status sociale.
E un fenomeno che oggi, con l'occasione della Giornata contro la violenza sulle donne – istituita il 25 novembre 1999 in memoria dell'uccisione delle sorelle Mirabal, avvenuta nel 1960 a Santo Domingo perché oppositrici alla dittatura del regime di Rafael Leónidas Trujillo - unisce nel ricordo e nella denuncia di ciò che non può né deve accadere il mondo intero.
Anche la Sardegna, da Cagliari a Sassari, da Nuoro a Oristano, comune dopo comune, accoglie manifestazioni, mostre, cortei, sit-in, convegni e installazioni per sensibilizzare e non dimenticare.
Un impegno che chiama a raccolta istituzioni, organizzazioni, associazioni e tutti coloro che desiderano portare il proprio sostegno e la propria vicinanza, morale e d'intenti, ad un fenomeno che colpisce, secondo i dati diffusi dall'Istat, quasi una donna su tre nell'arco della propria vita.
CAGLIARI – Un nastro rosso sul cancello del Municipio potrà essere legato dai cittadini a testimonianza del proprio rifiuto a ogni forma di violenza. Sempre all'interno delle attività di sensibilizzazione della settimana, in serata la Torre dell'Elefante sarà illuminata di arancione per la campagna #Orangetheworld e UNiTE, iniziativa del Comitato Nazionale UN Women Italia.
Inoltre l'Amministrazione comunale ha inaugurato questa mattina una panchina colorata di rosso nel giardino tra via Cugia e via Pessina. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Massimo Zedda e Marzia Cilloccu, assessore alle Politiche delle Pari Opportunità.
"Una giornata di ricordo – ha commentato il primo cittadino – in memoria delle vittime di violenza e abusi delle donne che hanno sofferto e ci auguriamo che non soffrano più. Per questo l'amministrazione è impegnata continuamente, attraverso anche i presidi scolastici, perché ci sia una cultura del rispetto. Il maggior coinvolgimento delle istituzioni, del mondo del lavoro, della cultura, delle donne determinerà una diminuzione di queste vicende. Il rispetto, i diritti, gli atteggiamenti, anche con un semplice gesto, sono tutte conquiste verso una civilizzazione di una comunità nei confronti delle donne".
Anche l’Università di Cagliari sarà al fianco delle donne con seminari e dibattiti, da oggi e per tutto l’anno accademico, con scambi sul tema fra docenti e studenti.
SASSARI – A Sassari drappi rossi sono stati esposti in Municipio, nel Palazzo della Provincia, all'Università, alla Fondazione di Sardegna, in alcuni musei, alla Cgil, all’Arci e nelle sedi di alcune associazioni. Sono inoltre tanti i privati, commercianti e cittadine e cittadini, che hanno accolto l'invito del Comune ad appendere davanti alle proprie attività e case un telo rosso.
SENORBÌ – Ad affrontare e denunciare il problema della violenza sulle donne è a Senorbì il linguaggio dell'arte, con la mostra allestita nell'istituto tecnico Luigi Einaudi. L'iniziativa è promossa dai ragazzi, dagli insegnanti, dal personale e dalla direzione scolastica dell’Istituo in collaborazione con l'associazione Progresso Donna di Senorbì, presieduta da Laura Cirina, che da alcuni anni si occupa di vari progetti (culturali, educativi e di sostegno) legati alla tematica, purtroppo sempre attualissima, della violenza di genere e del mancato rispetto delle pari opportunità. Sono stati i ragazzi a presentare e illustrare il percorso espositivo della mostra. (Severino Sirigu)
IGLESIAS – A Iglesias, comune recentemente scosso dal femminicidio di Federica Madau - giovane mamma di Iglesias colpita a morte, nel marzo scorso, dalle coltellate del marito dal quale si stava separando -, una cerimonia con in primo piano le sue scarpette rosse insieme a quelle delle altre donne vittime di un "non amore". A organizzare l'iniziativa, i bambini della 5^ B di Serra Perdosa (istituto comprensivo Costantino Nivola) che, alle 12, sono stati protagonisti di un flash mob in piazza Oberdan. Gli scolari, coordinati dagli insegnanti Rita Puddu e Christian Castangia, hanno poggiato tante scarpe rosse sulla panchina della piazza, ciascuna con il nome di una donna uccisa da un marito, compagno, fidanzato. A fare da colonna sonora all’iniziativa il brano “Che sia benedetta”, cantato da Fiorella Mannoia. L’anno scorso i bambini della stessa scuola avevano tinto di rosso la panchina della piazza, come simbolo della lotta al femminicidio.

E ha dovuto far ricorso a tanto coraggio, ma Anna Paola Porcu non è voluta mancare alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La mamma di Federica Madau ha partecipato al flash mob in piazza Oberdan con i piccoli studenti. Con lei anche Sonia, la sorella di Federica. Un bambino ha donato un mazzo di rose e abbracciato Anna Paola.
Così, ancora una volta sono stati i bambini a scendere in campo per sensibilizzare su un tema spesso dimenticato. "Il nostro vuole essere un inno alla vita per non dimenticare un dramma che è arrivato anche dentro la nostra città - ha commentato Castangia - anche questo è un progetto che fa parte di un percorso scolastico più ampio, con il quale vengono coinvolti bambini e genitori su tematiche sociali di stretta attualità".
di Cinzia Simbula

ORISTANO - A Oristano la giornata contro la violenza è stata caratterizzata da un ricco cartellone che culmina in serata con la presentazione delle targhe commemorative e delle scarpette rosse in ceramica, realizzate dagli artigiani oristanesi proprio per celebrare la ricorrenza.
Presente alle iniziative anche il pubblicitario Gavino Sanna, testimonial della campagna nazionale “Oristano dice no alla violenza” e che per l’occasione ha ideato una serie di magliette che saranno poi messe in vendita e il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.
di Valeria Pinna

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Violenza donne: in campo anche l’Università di Cagliari
Università di Cagliari in campo conto la violenza sulle donne

Università di Cagliari in campo conto la violenza sulle donne: da domani e per tutto l’anno accademico non solo seminari, ma anche dibattiti in aula tra docenti e studenti durante le lezioni in tutte le facoltà. A partire dalla “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, prevista per domani 25 novembre, l’ateneo promuove una campagna di sensibilizzazione sul tema organizzata dal Comitato Unico di Garanzia. Le facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche e di Studi umanistici saranno le prime a dare il via alle iniziative che proseguiranno anche nel secondo semestre.
Oggi e domani nell’Aula Lai della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche si tiene un seminario di studi che darà un contributo al dibattito sul tema. L’incontro rientra nel progetto del Dipartimento di Giurisprudenza “Verso la parità di genere: donne nella storia, nella società, nel diritto e nelle istituzioni”. Interverranno docenti, ricercatori e membri del Consiglio regionale esperti in materia. La settimana prossima sarà la volta della Facoltà di Studi umanistici.
“Tengo moltissimo a questa azione – dichiara il Rettore Maria Del Zompo – perché il tema della violenza sulle donne deve diventare argomento di approfondimento reale per i nostri studenti e per il nostro personale attraverso attività distribuite lungo tutto l’anno accademico e che si ripeteranno nei prossimi anni. L’aspetto culturale e formativo deve essere costantemente sostenuto e rivitalizzato perché una società civile non può accettare supinamente alcun tipo di violenza, tantomeno quella agita contro il sesso femminile. Sono convinta che la cultura renda estremamente più difficile l’uso della violenza nei rapporti tra le persone”.

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