di Sergio Nuvoli - Foto di Sara Piras
"L'università deve creare dei ponti e includere. Per questo facciamo parte di UniMed e abbiamo aderito al progetto SardegnaFormed. Una collaborazione tra gli studenti del Mediterraneo che consente ai giovani di conoscere nuove lingue e culture, di integrarsi in realtà diverse e allo stesso tempo vicine. Promuoviamo la cooperazione con la Corsica, dal punto di vista linguistico e letterario e vogliamo creare legami con tutte le sponde del Mediterraneo. Vogliamo mantenere il livello culturale più alto possibile, ragionando con i colleghi del resto d'Italia, del Nord Africa, e della Corsica, potenziando gli studi umanistici e i percorsi di scambio tra studenti e tra docenti, il conoscersi e il cooperare nel rispetto reciproco": queste le parole del Rettore Maria Del Zompo alla Sessione Rettori sulla cooperazione tra Università del Mediterraneo. Presenti le università di Tunisi, Palermo e Sassari.
"Portiamo avanti la convinzione che l'università abbia una responsabilità sociale - ha detto Ben Aziza Hmaid, Rettore dell'Université de Tunis - e che sia importante unire la conoscenza scientifica a quella umanistica e delle scienze sociali. L'idea di istruzione globalizzata ci ha portato a partecipare al progetto SardegnaFormed. Il Mediterraneo va incontro a cambiamenti climatici, sociali e socio-culturali, che dobbiamo affrontare insieme attraverso progetti di ricerca innovativi che coinvolgano tutte le nostre università".
"Le università diventano protagoniste di sviluppo sostenibile e cooperazione attraverso lo scambio di conoscenze utili" ha aggiunto il prorettore dell'Università di Sassari Luca Gabriele Deidda. Ma la cooperazione internazionale è centrale anche nella didattica, secondo il prorettore dell'Università degli Studi di Palermo Fabio Mazzola.