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Più opportunità per tutti: motivare e includere le eccellenze

Convegno internazionale “I discenti plusdotati a scuola”. Gli interventi del Rettore e degli esperti. RESOCONTO e FOTO
20 settembre 2017
I saluti del Rettore

di Sara Piras

“Il compito dell’Università è fornire più opportunità a tutti, sia agli studenti con difficoltà di apprendimento che ai ragazzi più abili nello studio. Siamo orgogliosi di ospitare questa giornata incentrata sull’attenzione all’istruzione personalizzata, indispensabile per motivare gli allievi ad alto potenziale e spingerli a trarre i frutti dal loro talento”: il Rettore Maria Del Zompo ha introdotto così il convegno internazionale “I discenti plusdotati a scuola. Realtà da riconoscere, includere e potenziare. La scuola come luogo di sviluppo del talento”, in svolgimento oggi nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria e Architettura.

Il Rettore Maria Del Zompo, il professor Gian Pietro Storari e la psicologa Maria Foscoliano
Il Rettore Maria Del Zompo, il professor Gian Pietro Storari e la psicologa Maria Foscoliano

Grande l’affluenza da parte di studenti e docenti interessati ai recenti sviluppi della ricerca in psicologia dell’apprendimento indirizzata al caso specifico della plusdotazione in bambini e giovani studenti. Presenti anche il coordinatore del corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione Gian Pietro Storari e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco Feliziani, a rappresentare l’impegno delle istituzioni universitarie e scolastiche a collaborare a favore dell’evoluzione dei processi educativi basata sulle necessità e peculiarità del singolo studente.

La professoressa Maria Assunta Zanetti
La professoressa Maria Assunta Zanetti

Il convegno, coordinato dalla psicologa dello studio Kaleidos Maria Foscoliano, è proseguito con l’intervento della professoressa Maria Assunta Zanetti, dell’Università di Pavia. “Circa il 5-8% dei bambini mostra prestazioni al di sopra della media – ha detto l’esperta in Psicologia dell’Educazione e dell’Orientamento - È necessario scardinare il pregiudizio secondo cui l’alto potenziale garantisca il successo. Dobbiamo leggere il potenziale, impostare percorsi personalizzati adeguati alle necessità del discente e favorire la collaborazione tra genitori, docenti e ricercatori".

Joseph S. Renzulli
Joseph S. Renzulli

“Per raggiungere il successo, il discente plusdotato ha bisogno di imparare ciò che maggiormente lo appassiona e lo diverte – ha aggiunto il professor Joseph S. Renzulli del National Research Center on the Gifted and Talented della University of Connecticut, che studia da 40 anni il caso – Solo così si impegnerà al massimo, se avrà a disposizione le risorse adeguate. L’obiettivo è far sì che i giovani talentuosi non rinuncino ai propri sogni e sfruttino a loro vantaggio le loro potenzialità”.

Sally M. Reis
Sally M. Reis

"Gifted and talented girls and women: obstacles, challenges, & choices" è stato invece il titolo dell’intervento della professoressa Sally M. Reis, all’Università del Connecticut. “Da più di vent’anni studio le ragioni per cui le donne tendono a non raggiungere posizioni di successo al pari degli uomini, malgrado siano altrettanto dotate e talentuose –  ha spiegato l’esperta di Psicologia dell’Educazione – La risposta e molteplice: esistono sia cause esterne che interne che portano la giovane donna a non credere nelle proprie capacità e a non persistere a seguito di un fallimento. Il compito degli educatori è spingere le ragazze a porsi un obiettivo e perseguirlo, anteponendo la conoscenza e la propria crescita personale all’apparenza”.

Il convegno prosegue per tutta la giornata di oggi con altri interventi dei professori Renzulli e Reis, e di Lara Milan dell’Università di Pavia. Alle 18 le conclusioni di Maria Assunta Zanetti.

Per ulteriori informazioni visita il sito www.plusdotazionesardegna.org.

Foto di gruppo
Foto di gruppo

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