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Dall'origine dell'universo allo sviluppo del territorio

La lectio magistralis del Premio Nobel Arthur McDonald ai Seminari promossi dal Rettore. FOTO, VIDEO e RASSEGNA STAMPA
12 settembre 2017
McDonald e il Rettore

 

di Sara Piras - FOTO di Sara Piras e Francesco Cogotti - VIDEO di Sergio Nuvoli - RASSEGNA STAMPA

Cagliari, 11 settembre 2017 – “Oggi scienza e politica collaborano, grazie a una realtà politica e imprenditoriale sarda illuminata che azzarda e scommette sulla cultura. È importante capire il potente ruolo che la ricerca assume nella rinascita del territorio. Sono orgogliosa di essere Rettore di questo Ateneo e cittadina sarda”: queste le parole del Rettore Maria Del Zompo, che questa mattina ha introdotto la lectio magistralis del professor Arthur McDonald, Premio Nobel per la Fisica 2015.

“Arthur McDonald è Professor Emeritus del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston, in Canada – ha spiegato il professor Alberto Devoto – In seguito alla scoperta della massa dei neutrini, che l’ha portato a vincere il Premio Nobel insieme al giapponese Takaaki Kajita, si è dedicato alla ricerca della materia oscura con il progetto DarkSide e all’impianto di purificazione del gas Argon realizzato nell’ambito del progetto ARIA nella miniera di Seruci della CarboSulcis SpA, in collaborazione con l’Università di Cagliari”.

La lezione, dal titolo “Understanding our Universe from Deep Underground”, ha riscosso grande successo, richiamando l’attenzione di numerosi studenti e docenti. Tema centrale l’importanza dello studio dei neutrini e della materia oscura nella comprensione della nascita di stelle e galassie, ma anche il valore del progetto ARIA, che coinvolge 250 scienziati noti a livello internazionale e 60 istituzioni di 15 diversi Paesi. La miniera di Seruci non sarà soltanto un luogo unico di ricerca, ma anche la sede in cui ci si propone di stimolare una crescita economica, tramite la produzione di attrezzature e materiali utili nel campo della medicina.

“La rivitalizzazione dell’infrastruttura mineraria sarda – ha aggiunto Cristian Galbiati, responsabile dei progetti DarkSide e ARIA - consentirà la produzione su larga scala di isotopi stabili utilizzati nella lotta al cancro e nella biologia molecolare”

“La scienza può essere un grande divertimento - ha detto il Premio Nobel, sottolineando la curiosità che spinge anche i non addetti ai lavori a interrogarsi sull’origine e sull’evoluzione dell’universo – La perfezione delle leggi che regolano il tutto affascina e sorprende anche noi scienziati”.

GUARDA LA LEZIONE COMPLETA

 

 

“Per vincere un Premio Nobel – ha concluso – è necessario scegliere bene i propri collaboratori. Per il progetto ARIA, unico al mondo, siamo molto riconoscenti alla Sardegna, all’Università di Cagliari, alla miniera di Seruci e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”.

Guarda i saluti del Nobel Arthur McDonald all’Università di Cagliari

 

Guarda i servizi del TgR RAI Sardegna e di Videolina

 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216


 

 

 

               

 

 

LUNEDI’ 11 SETTEMBRE ALLE 11 ALL’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI IL PREMIO NOBEL PER LA FISICA 2015, ARTHUR MCDONALD. INVITATO DAL RETTORE MARIA DEL ZOMPO, LO SCIENZIATO TERRA’ UNA LECTIO MAGISTRALIS DAL TITOLO “UNDERSTANDING OUR UNIVERSE FROM DEEP UNDERGROUND”

 
Sergio Nuvoli - RASSEGNA STAMPA
 
Cagliari, 6 settembre 2017 - Sarà a Cagliari lunedì 11 settembre, per partecipare ai “Seminari promossi dal Rettore” il Premio Nobel per la Fisica 2015 prof. Arthur McDonald, attualmente Professor Emeritus della Queen’s University, Kingston, Canada. L’appuntamento comincerà alle 11 nell’Aula Magna del Rettorato, in via Università 40 a Cagliari, e sarà aperto a tutti gli interessati.
 
Ancora un Premio Nobel, dunque, per i Seminari promossi dal Rettore Maria Del Zompo: dopo Eric Kandel, Nobel per la Medicina nel 2000, ospite dell’Ateneo cagliaritano nel marzo scorso, stavolta arriva in città il Prof. McDonald. Lo scienziato canadese, vincitore del Premio Nobel insieme al giapponese Takaaki Kajita per i suoi studi che hanno portato a dimostrare che i neutrini hanno una massa, terrà una Lectio Magistralis dal titolo “Understanding our Universe from Deep Underground”.
 
I due docenti sono stati pionieri nello studio sperimentale delle oscillazioni dei neutrini, un fenomeno grazie a cui queste particelle subatomiche cambiano “identità”. L’osservazione di queste oscillazioni è stata fondamentale per determinare la massa dei neutrini, un ingrediente molto importante per la comprensione dei mattoni fondamentali della materia.
 
Arthur B. McDonald, Professore del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston partecipa con un folto gruppo di docenti e ricercatori di varie Università canadesi all’esperimento DarkSide, esperimento dedicato alla scoperta della materia oscura che vede coinvolte ricercatori provenienti da Italia, Brasile, Cina, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Stati Uniti d’America, Ucraina. L’esperimento DarkSide è in larga misura finanziato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, presente nella nostra città con una sua Sezione.
 
Il Prof. McDonald è attualmente impegnato anche nell’esperimento DEAP (anch’esso dedicato alla ricerca della materia oscura) in corso presso il Laboratorio SNOLAB di Sudbury nel Canada. SNOLAB è il laboratorio presso il quale condusse un importante esperimento dedicato all’osservazione dei neutrini solari e per il quale ricevette, nel 2015, il Premio Nobel per la Fisica.
 
La collaborazione tra i gruppi della collaborazione DarkSide e i gruppi canadesi nasce dal fatto che al centro dei loro esperimenti vi è il gas Argon: il gas nobile che costituisce il cuore sia dell’esperimento DEAP sia dell’esperimento DarkSide. La visita del professor McDonald a Cagliari e in Sardegna è legata anche al progetto ARIA, il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione presso la miniera di Seruci della CarboSulcis SpA.
 
Un gruppo di docenti, ricercatori e studenti del Dipartimento di Fisica e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Chimica e dei Materiali e di ricercatori della Sezione di Cagliari dell’INFN partecipa da oltre 3 anni all’esperimento DarkSide ed a tutte le attività dedicate alla realizzazione dell’impianto per la purificazione dell’Argon.

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216


 

 

 

               

 


L’UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA di martedì 12 settembre 2017
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Università
LECTIO MAGISTRALIS A CAGLIARI DEL NOBEL PER LA FISICA ARTHUR B. MCDONALD
Il cuore del progetto Aria nell’antica miniera di Seruci
 
Il percorso di formazione che lo ha portato al successo è iniziato a Cape Breton, isola canadese della Nova Scotia in cui è nato nel 1943. «Sito di miniere di carbone dismesse negli anni ’70, percorre oggi vie alternative di sviluppo. Investe su alta tecnologia e turismo».
Arthur B. McDonald, professore emerito della Queen’s University di Kingston, Nobel per la fisica nel 2015 assieme al giapponese Takaaki Kajita, nella sua visita all’Università di Cagliari ha regalato non solo la meraviglia della scienza, ma anche speranza. Per il Sulcis e la Sardegna. Ospite della rettrice Maria Del Zompo, ha parlato non solo dei risultati che gli sono valsi il premio e di quelli che lo impegnano nella “caccia” alla materia oscura. Fondandosi su similitudini, anche emotive, ha focalizzato l’attenzione sul progetto Aria che ha come fulcro la miniera di Seruci (Carbonia). Coordinato da Cristiano Galbiati (Università di Princeton) e legato all’esperimento DarKSide che si svolge nei laboratori del Gran Sasso, è sostenuto dall’Istituto nazionale di fisica nucleare, dalla Regione, dalla Carbosulcis spa e dall’Ateneo cagliaritano, che ne è partner col professor Alberto Devoto. Prevede la realizzazione entro il prossimo anno di un impianto per la purificazione del gas Argon utile per «produzioni su grande scala di isotopi stabili usati nella lotta contro il cancro e nella biologia molecolare» e per lo studio della materia oscura al centro delle ricerche sull’origine dell’universo. Si tratta in particolare di una colonna di distillazione criogenica alta 350 metri, 25 in più della Tour Eiffel.
La comprensione dell’universo muove le sue ricerche. Perché la scoperta che i neutrini avessero una massa, premiata col Nobel, ha cambiato i modelli noti?
«I neutrini, particelle fondamentali che non possiamo ulteriormente suddividere, sono elementi costitutivi dell’universo insieme a quark ed elettroni. Le nostre scoperte hanno richiesto una modifica dei modelli standard e quindi mutato la comprensione della fisica. Durante il Big Bang si producono moltissimi neutrini, persino una loro piccola massa influisce quindi sul modo in cui l’universo si evolve».
Dai neutrini alla materia oscura. Qual è il nesso?
«Le particelle di materia oscura influiscono sull’evoluzione dell’universo e sulla formazione di stelle e galassie. Quando abbiamo iniziato le misurazioni, si pensava che i neutrini fossero particelle di materia oscura e che fossero tutto ciò che serviva per comprenderla. Ora sappiamo che la loro massa è troppo piccola per avere quel ruolo. Le particelle di materia oscura che studieremo al laboratorio del Gran Sasso mediante l’Argon purificato alla miniera di Seruci dovranno essere quindi diverse da tutto ciò che abbiamo sinora visto in fase di esperimento».
Indagare sull’origine dell’universo è avvicinarsi al mistero della creazione. Significa procedere dalle viscere della terra, dove si trovano i laboratori, sino a Dio. Qual è il suo rapporto con la religione?
«Quando da scienziati studiamo l’universo ci meravigliamo di fronte alla bellezza e all’ordine che lo governa. La ricerca di Dio è questione intima e personale. La scienza vuol capire cosa sia successo dopo il Big Bang e cosa lo abbia scatenato. Ai teologi spetta cercare l’amore e comprendere il ruolo che ha nel mondo. Questioni non misurabili con le equazioni».
Lei crede in Dio?
«Siamo affascinati dall’ordine dell’universo e cerchiamo di capirlo nei dettagli».
Ma non ha risposto alla domanda…
«No».
E la filosofia? Stephen Hawking scrive che è morta perché rimasta indietro rispetto ai progressi della scienza.
«Credo che la lezione dei filosofi sia fondamentale. Ma se vogliono avere voce in capitolo riguardo alle teorie sull’origine e l’evoluzione del mondo devono informarsi sulle scoperte scientifiche e includerle nella loro lettura».
All’Università di Cagliari gli iscritti in Scienze, biologia e farmacia sono 4mila. In 14mila studiano discipline economiche-giuridiche e umanistiche. Ritiene necessario colmare il gap per aspirare allo sviluppo della società?
«Non vorrei vivere in un mondo senza esperti in scienze umane e sociali».
Ma la Sardegna è la regione italiana che ha il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Il progetto Aria può essere una ricetta di sviluppo vincente?
«Il programma di cui la miniera di Seruci è parte coinvolge 350 scienziati, 60 istituzioni e 15 Paesi. Spero sia quindi opportunità straordinaria di ricerca e, rivitalizzando la miniera come struttura produttiva di materiale utilizzabile in campo medico, possa generare risorse economiche».
Manuela Arca

L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda - Edizione del 11/9/2017
Sezione "Agenda Cagliari" - pagina 15
Università. Oggi lectio magistralis nella sede del Rettorato
Viaggio nell’universocon il Nobel McDonald
 
“Understanding our Universe from Deep Underground”, un viaggio guidato alla comprensione del nostro universo dalle profondità della Terra. Oggi, alle 11, nell’aula magna del Rettorato, in via Università, Arthur Mcdonald, premio Nobel per la Fisica 2015 e “Professor Emeritus” della Queen’s University, Kingston, Canada, terrà una Lectio magistralis nell’ambito dei Seminari proposti dal Rettore”.
Dopo Eric Kandel, Nobel per la Medicina nel 2000, ospite dell’Ateneo cagliaritano nel marzo scorso, stavolta arriva in città il professor McDonald. Lo scienziato canadese - vincitore del Premio Nobel appena due anni fa insieme al giapponese Takaaki Kajita per i suoi studi che hanno portato a dimostrare che i neutrini hanno una massa. I due docenti sono stati pionieri nello studio sperimentale delle oscillazioni dei neutrini, un fenomeno grazie a cui queste particelle subatomiche cambiano “identità”. L’osservazione di queste oscillazioni è stata fondamentale per determinare la massa dei neutrini, un ingrediente molto importante per la comprensione dei mattoni fondamentali della materia. Arthur McDonald partecipa all’esperimento DarkSide, dedicato alla scoperta della materia oscura che vede coinvolte ricercatori provenienti da Italia, Brasile, Cina, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Usa e Ucraina.
La visita del professor McDonald in Sardegna è legata anche al progetto Aria, il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione nella miniera di Seruci della CarboSulcis. Un gruppo di docenti, ricercatori e studenti del Dipartimento di Fisica e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Chimica e dei Materiali partecipa da oltre 3 anni all’esperimento DarkSide e a tutte le attività dedicate alla realizzazione dell’impianto per la purificazione dell’Argon.

L’UNIONE SARDA
UNIONESARDA.IT
 
Ieri alle 12:28 - ultimo aggiornamento alle 13:07
Arthur McDonald, premio Nobel per la Fisica 2015, oggi è salito in cattedra all’Università di Cagliari.
Il professore canadese della Queen’s University di Kingston è stato ricevuto stamattina dal rettore Maria Del Zompo.
McDonald nel corso di alcuni Seminari ha presentato la lezione intitolata "Comprendere l’universo dalle profondità della Terra" e ha indossato la cravatta dell’Ateneo di Cagliari.

 LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA di martedì 12 settembre 2017
Sardegna – pagina 5
Il nobel: «L’isola all’avanguardia»
Cagliari, il fisico McDonald: nel Sulcis si studiano i segreti dell’universo
 
CAGLIARI Nelle miniere del Sulcis i segreti più profondi della Terra e forse anche dell’Universo. Una risorsa non solo per la comprensione di passato e presente, ma anche una chance in più per il futuro dell’umanità con un progetto che prevede la produzione di attrezzature e materiali utili nel campo della medicina. Il premio Nobel per la Fisica Arthur McDonald, professore emerito del dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston, in Canada, ha ricordato, nella sua lectio magistralis all’Università di Cagliari, la miniera di Seruci, capitale internazionale del progetto «Aria», il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione nella miniera della Carbosulcis, studio che coinvolge 250 scienziati di livello mondiale e 60 istituzioni di 15 Paesi. «Per vincere un premio Nobel è necessario scegliere bene i propri collaboratori - ha chiarito McDonald - Per il progetto Aria, unico al mondo, siamo molto riconoscenti alla Sardegna, all’Università di Cagliari, alla miniera di Seruci e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare». La lezione ha riscosso grande successo, richiamando l’attenzione di numerosi studenti e docenti. Tema centrale: l’importanza dello studio dei neutrini e della materia oscura nella comprensione della nascita di stelle e galassie. «La rivitalizzazione dell’infrastruttura mineraria sarda - ha spiegato Cristiano Galbiati, responsabile dei progetti DarkSide e Aria - consentirà la produzione su larga scala di isotopi stabili utilizzati nella lotta al cancro e nella biologia molecolare». Soddisfazione da parte dell’Ateneo. è stata espressa dalla rettrice Maria Del Zompo.

LA NUOVA SARDEGNA
LANUOVASARDEGNA.IT
11 settembre 2017
 
CAGLIARI. Nelle miniere del Sulcis i segreti più profondi della terra e forse anche dell’universo. Una risorsa non solo per la comprensione di passato e presente, ma anche una chance in più per il futuro dell’umanità con un progetto che prevede la produzione di attrezzature e materiali utili nel campo della medicina.
Il premio Nobel per la Fisica Arthur McDonald, professore emerito del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston, in Canada, ha ricordato, nella sua lectio magistralis all’Università di Cagliari, la miniera di Seruci, capitale internazionale del progetto «Aria», il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione nella miniera della Carbosulcis, uno studio che coinvolge 250 scienziati noti a livello mondiale e 60 istituzioni di 15 diversi Paesi.
«Per vincere un premio Nobel è necessario scegliere bene i propri collaboratori - ha chiarito McDonald - Per il progetto Aria, unico al mondo, siamo molto riconoscenti alla Sardegna, all’Università di Cagliari, alla miniera di Seruci e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare». La lezione, dal titolo «Understanding our Universe from Deep Underground», ha riscosso grande successo, richiamando l’attenzione di numerosi studenti e docenti.Tema centrale: l’importanza dello studio dei neutrini e della materia oscura nella comprensione della nascita di stelle e galassie. «La scienza può essere un grande divertimento - ha detto il premio Nobel, sottolineando la curiosità che spinge anche i non addetti ai lavori a interrogarsi sull’origine e sull’evoluzione dell’universo - La perfezione delle leggi che regolano il tutto affascina e sorprende anche noi scienziati».
«La rivitalizzazione dell’infrastruttura mineraria sarda - ha spiegato Cristiano Galbiati, responsabile dei progetti DarkSide e Aria - consentirà la produzione su larga scala di isotopi stabili utilizzati nella lotta al cancro e nella biologia molecolare».
Soddisfazione da parte dell’Ateneo. «Oggi scienza e politica collaborano grazie a una realtà politica e imprenditoriale sarda illuminata che azzarda e scommette sulla cultura», ha sottolineato la rettrice Maria Del Zompo.

 

L’UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA di giovedì 7 settembre

Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Lo scienziato McDonald lunedì sarà al rettorato
Il viaggio nell’universo del Nobel per la Fisica
 
Sarà a Cagliari lunedì prossimo per partecipare ai seminari organizzati dall’Università il premio Nobel per la Fisica 2015, Arthur McDonald, attualmente professor emeritus della Queen’s University, Kingston, Canada. L’appuntamento comincerà alle 11 nell’aula magna del rettorato, in via Università.
Un altro premio Nobel, dunque, per i seminari promossi dalla rettrice Maria Del Zompo: dopo Eric Kandel, Nobel per la Medicina nel 2000, ospite dell’Ateneo cagliaritano nel marzo scorso, stavolta arriva in città il professor McDonald. Lo scienziato canadese - vincitore del Nobel appena due anni fa insieme al giapponese Takaaki Kajita per i suoi studi che hanno portato a dimostrare che i neutrini hanno una massa - terrà una lectio magistralis dal titolo “Understanding our Universe from Deep Underground”, un viaggio guidato alla comprensione del nostro universo dalle profondità della Terra. I due docenti sono stati pionieri nello studio sperimentale delle oscillazioni dei neutrini, un fenomeno grazie a cui queste particelle subatomiche cambiano identità. L’osservazione di queste oscillazioni è stata fondamentale per determinare la massa dei neutrini, un ingrediente molto importante per la comprensione dei mattoni fondamentali della materia.
Arthur B. McDonald partecipa con un folto gruppo di docenti e ricercatori di varie Università canadesi all’esperimento DarkSide, esperimento dedicato alla scoperta della materia oscura che vede coinvolte ricercatori provenienti da Italia, Brasile, Cina, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Stati Uniti d’America, Ucraina. Attualmente è impegnato anche nell’esperimento Deap (anch’esso dedicato alla ricerca della materia oscura) in corso presso il laboratorio Snolab di Sudbury nel Canada.

ANSA.IT
Redazione ANSA CAGLIARI
11 settembre 2017 17:06
News
Nelle miniere del Sulcis i segreti più profondi della terra e forse anche dell’universo. Una risorsa non solo per la comprensione di passato e presente, ma anche una chance in più per il futuro dell’umanità con un progetto che prevede la produzione di attrezzature e materiali utili nel campo della medicina.
Il premio Nobel per la Fisica Arthur McDonald, professore emerito del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston, in Canada, ha ricordato, nella sua lectio magistralis all’Università di Cagliari, la miniera di Seruci, capitale internazionale del progetto "Aria", il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione nella miniera della Carbosulcis, uno studio che coinvolge 250 scienziati noti a livello mondiale e 60 istituzioni di 15 diversi Paesi.
"Per vincere un premio Nobel è necessario scegliere bene i propri collaboratori - ha chiarito McDonald - Per il progetto Aria, unico al mondo, siamo molto riconoscenti alla Sardegna, all’Università di Cagliari, alla miniera di Seruci e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare". La lezione, dal titolo "Understanding our Universe from Deep Underground", ha riscosso grande successo, richiamando l’attenzione di numerosi studenti e docenti.
Tema centrale: l’importanza dello studio dei neutrini e della materia oscura nella comprensione della nascita di stelle e galassie. "La scienza può essere un grande divertimento - ha detto il premio Nobel, sottolineando la curiosità che spinge anche i non addetti ai lavori a interrogarsi sull’origine e sull’evoluzione dell’universo - La perfezione delle leggi che regolano il tutto affascina e sorprende anche noi scienziati".
"La rivitalizzazione dell’infrastruttura mineraria sarda - ha spiegato Cristiano Galbiati, responsabile dei progetti DarkSide e Aria - consentirà la produzione su larga scala di isotopi stabili utilizzati nella lotta al cancro e nella biologia molecolare". Soddisfazione da parte dell’Ateneo. "Oggi scienza e politica collaborano grazie a una realtà politica e imprenditoriale sarda illuminata che azzarda e scommette sulla cultura", ha sottolineato la rettrice Maria Del Zompo.

ANSA.IT
Redazione ANSA
CAGLIARI
06 settembre 2017 12:52
News
 
Premio Nobel per la Fisica 2015 a Cagliari: Arthur McDonald, attualmente professor emeritus della Queen’s University, Kingston, Canada, sarà lunedì 11 nell’aula magna di via Università per i seminari promossi dalla rettrice Maria Del Zompo. Lo scienziato canadese, vincitore del Nobel assieme al giapponese Takaaki Kajita per gli studi che hanno portato a dimostrare che i neutrini hanno una massa - terrà una lectio magistralis su "Understanding our Universe from Deep Underground", un viaggio guidato alla comprensione del nostro universo dalle profondità della Terra.
I due docenti sono stati pionieri nello studio sperimentale delle oscillazioni dei neutrini, un fenomeno grazie a cui queste particelle subatomiche cambiano ’identità’. L’osservazione di queste oscillazioni è stata fondamentale per determinare la massa dei neutrini, un ingrediente molto importante per la comprensione dei mattoni fondamentali della materia.
Arthur B. McDonald partecipa con un folto gruppo di docenti e ricercatori di varie università canadesi all’esperimento DarkSide, esperimento dedicato alla scoperta della materia oscura che vede coinvolte ricercatori provenienti anche da Italia, Brasile, Cina, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Usa, Ucraina. McDonald è impegnato anche nell’esperimento Deap (anch’esso dedicato alla ricerca della materia oscura) in corso nel Laboratorio Snolab di Sudbury nel Canada. Si tratta del laboratorio nel quale ha condotto un importante esperimento dedicato all’osservazione dei neutrini solari e per il quale ha ricevuto il Nobel.

CAGLIARIPAD.IT
11 settembre 2017
 
Nelle miniere del Sulcis i segreti più profondi della terra e forse anche dell’universo.Una risorsa non solo per la comprensione di passato e presente, ma anche una chance in più per il futuro dell’umanità con un progetto che prevede la produzione di attrezzature e materiali utili nel campo della medicina.
Il premio Nobel per la Fisica Arthur McDonald, professore emerito del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston, in Canada, ha ricordato, nella sua lectio magistralis all’Università di Cagliari, la miniera di Seruci, capitale internazionale del progetto “Aria”, il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione nella miniera della Carbosulcis, uno studio che coinvolge 250 scienziati noti a livello mondiale e 60 istituzioni di 15 diversi Paesi.
“Per vincere un premio Nobel è necessario scegliere bene i propri collaboratori – ha chiarito McDonald – Per il progetto Aria, unico al mondo, siamo molto riconoscenti alla Sardegna, all’Università di Cagliari, alla miniera di Seruci e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”. La lezione, dal titolo “Understanding our Universe from Deep Underground”, ha riscosso grande successo, richiamando l’attenzione di numerosi studenti e docenti. Tema centrale: l’importanza dello studio dei neutrini e della materia oscura nella comprensione della nascita di stelle e galassie.
“La scienza può essere un grande divertimento – ha detto il premio Nobel, sottolineando la curiosità che spinge anche i non addetti ai lavori a interrogarsi sull’origine e sull’evoluzione dell’universo – La perfezione delle leggi che regolano il tutto affascina e sorprende anche noi scienziati”. “La rivitalizzazione dell’infrastruttura mineraria sarda – ha spiegato Cristiano Galbiati, responsabile dei progetti DarkSide e Aria – consentirà la produzione su larga scala di isotopi stabili utilizzati nella lotta al cancro e nella biologia molecolare”. Soddisfazione da parte dell’Ateneo. “Oggi scienza e politica collaborano grazie a una realtà politica e imprenditoriale sarda illuminata che azzarda e scommette sulla cultura”, ha sottolineato la rettrice Maria Del Zompo.

SARDINIAPOST.IT
12 settembre 2017 Culture, In evidenza 02
 
Nelle miniere del Sulcis i segreti più profondi della terra e forse anche dell’universo: una risorsa non solo per la comprensione di passato e presente, ma anche una chance in più per il futuro dell’umanità con un progetto che prevede la produzione di attrezzature e materiali utili nel campo della medicina. Il premio Nobel per la Fisica Arthur McDonald, professore emerito del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston, in Canada, ha ricordato, nella sua lectio magistralis tenuta ieri all’Università di Cagliari, la miniera di Seruci, capitale internazionale del progetto “Aria”, il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione nella miniera della Carbosulcis, uno studio che coinvolge 250 scienziati noti a livello mondiale e 60 istituzioni di 15 diversi Paesi.
“Per vincere un premio Nobel è necessario scegliere bene i propri collaboratori – ha chiarito McDonald – Per il progetto Aria, unico al mondo, siamo molto riconoscenti alla Sardegna, all’Università di Cagliari, alla miniera di Seruci e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”.
La lezione, dal titolo “Understanding our Universe from Deep Underground”, ha riscosso grande successo, richiamando l’attenzione di numerosi studenti e docenti. Tema centrale: l’importanza dello studio dei neutrini e della materia oscura nella comprensione della nascita di stelle e galassie. “La scienza può essere un grande divertimento – ha detto il premio Nobel, sottolineando la curiosità che spinge anche i non addetti ai lavori a interrogarsi sull’origine e sull’evoluzione dell’universo – La perfezione delle leggi che regolano il tutto affascina e sorprende anche noi scienziati”.
“La rivitalizzazione dell’infrastruttura mineraria sarda – ha spiegato Cristiano Galbiati, responsabile dei progetti DarkSide e Aria – consentirà la produzione su larga scala di isotopi stabili utilizzati nella lotta al cancro e nella biologia molecolare”.
Soddisfazione da parte dell’Ateneo. “Oggi scienza e politica collaborano grazie a una realtà politica e imprenditoriale sarda illuminata che azzarda e scommette sulla cultura”, ha sottolineato la rettrice Maria Del Zompo.

CASTEDDUONLINE.IT
Di Redazione Cagliari Online   6 September 2017
 
Sarà a Cagliari lunedì  11 settembre, per partecipare ai “Seminari promossi dal Rettore” il Premio Nobel per la Fisica 2015 prof. Arthur McDonald, attualmente Professor Emeritus della Queen’s University, Kingston, Canada. L’appuntamento comincerà alle 11 nell’Aula Magna del Rettorato, in via Università 40 a Cagliari.
Ancora un Premio Nobel, dunque, per i Seminari promossi dal Rettore Maria Del Zompo: dopo Eric Kandel, Nobel per la Medicina nel 2000, ospite dell’Ateneo cagliaritano nel marzo scorso, stavolta arriva in città il Prof. McDonald. Lo scienziato canadese – vincitore del Premio Nobel appena due anni fa insieme al giapponese Takaaki Kajita per i suoi studi che hanno portato a dimostrare che i neutrini hanno una massa – terrà una Lectio Magistralis dal titolo “Understanding our Universe from Deep Underground”, un viaggio guidato alla comprensione del nostro universo dalle profondità della Terra. I due docenti sono stati pionieri nello studio sperimentale delle oscillazioni dei neutrini, un fenomeno grazie a cui queste particelle subatomiche cambiano “identità”. L’osservazione di queste oscillazioni è stata fondamentale per determinare la massa dei neutrini, un ingrediente molto importante per la comprensione dei mattoni fondamentali della materia.Arthur B. McDonald, Professore del Dipartimento di Fisica della Queen’s University di Kingston partecipa con un folto gruppo di docenti e ricercatori di varie Università canadesi all’esperimento DarkSide, esperimento dedicato alla scoperta della materia oscura che vede coinvolte ricercatori provenienti da Italia, Brasile, Cina, Francia, Polonia, Russia, Spagna, Stati Uniti d’America, Ucraina.
Il Prof. McDonald è attualmente impegnato anche nell’esperimento DEAP (anch’esso dedicato alla ricerca della materia oscura) in corso presso il Laboratorio SNOLAB di Sudbury nel Canada. SNOLAB è il laboratorio presso il quale condusse un importante esperimento dedicato all’osservazione dei neutrini solari e per il quale ricevette, nel 2015, il Premio Nobel per la Fisica.
La collaborazione tra i gruppi della collaborazione DarkSide e i gruppi canadesi nasce dal fatto che al centro dei loro esperimenti vi è il gas Argon: il gas nobile che costituisce il cuore sia dell’esperimento DEAP sia dell’esperimento DarkSide. La visita del professor McDonald a Cagliari e in Sardegna è legata anche al progetto ARIA, il grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon in corso di realizzazione presso la miniera di Seruci della CarboSulcis SpA.Un gruppo di docenti, ricercatori e studenti del Dipartimento di Fisica e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Chimica e dei Materiali partecipa da oltre 3 anni all’esperimento DarkSide ed a tutte le attività dedicate alla realizzazione dell’impianto per la purificazione dell’Argon.

 

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