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Giovani: una generazione senza futuro?

Si conclude venerdì 12 maggio il Viaggio attraverso il cinema e gli studi visuali, curato da Giuliana Mandich e Antioco Floris
11 maggio 2017

Cagliari 11 maggio 2017 - Con la proiezione del film Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi, si conclude venerdì 12 maggio alle 16.30 il ciclo di seminari dal titolo Giovani: una generazione senza futuro? Viaggio attraverso il cinema e gli studi visuali, curato da Giuliana Mandich e Antioco Floris. Al seminario, in programma presso l’aula 5 della Facoltà di Studi umanistici, partecipa il regista (nella foto) e le docenti Patrizia Manduchi e Tatjana Sekulic. 

Giovannesi, premiato di recente con i David di Donatello per la sua ultima pellicola, Fiore, è considerato una delle promesse del giovane cinema italiano e Alì ha gli occhi azzurri è il suo secondo lungometraggio vincitore del Premio Speciale della Giuria e del Premio alla Miglior opera prima e seconda al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2012.
 
L’iniziativa, rivolta principalmente agli studenti di Scienze della comunicazione e di Scienze politiche, si è sviluppata con brevi seminari condotti a partire dalla proiezione di film di lungometraggio che hanno dato lo spunto per discutere di problematiche legate alla condizione giovanile in Sardegna ed in Italia da una prospettiva sociologica e cinematografica. Alla proiezione di un film scelto per rappresentare una particolare generazione o aspetto della realtà giovanile ha fatto seguito un vero e proprio workshop di analisi del film nel quale i giovani sono guidati da due diverse letture disciplinari.
 
Questa scelta permette di raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato ogni film dà la possibilità di discutere i temi rilevanti e le rappresentazioni dominanti della condizione giovanile con sociologi ed esperti della realtà giovanile, dando agli studenti, in quanto giovani, possibilità di voice, di portare la propria esperienza nella discussione. Dall’altro lato gli studenti hanno modo di ragionare sull’importanza della cultura visuale nella realtà contemporanea e sul ruolo che il cinema ha nella costruzione degli immaginari collettivi e di confrontare le diverse chiavi di lettura che registi, critici cinematografici, sociologi visuali utilizzano nell’analisi dello stesso oggetto. In questo modo hanno la possibilità di arricchire in maniera importante il proprio bagaglio di capacità di analisi e di ragionamento.
 
Il programma ha visto la proiezione di film quali Ovosodo, di Paolo Virzì, Diaz, di Daniele Vicari, Bellas Mariposas, di Salvatore Mereu, Smetto quando voglio, di Sydney Sibilia, Jimmy della Collina e di Enrico Pau e, in chiusura, Alì ha gli occhi azzurri. Ogni seminario è stato sviluppato con un approccio legato ai linguaggi della comunicazione e alla sociologia con la partecipazione, oltre che dei curatori, di Enrico Pau, Vincenza Pellegrino, Tatjana Sekulic, Claudio Giovannesi e dei docenti dell’Università di Cagliari Marco Pitzalis, Aide Esu ed Ester Cois, Emiliano Ilardi, sociologi, Enrico Euli, pedagogista, Patrizia Manduchi, storica del mondo arabo.
 
 

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