UniCa UniCa News Notizie Rinascita e rivoluzione nel teatro arabo

Rinascita e rivoluzione nel teatro arabo

Studi umanistici, le riflessioni di Monica Ruocco, Catherine Miller e Omar Fertat, ospiti del seminario. RESOCONTO E FOTO
10 maggio 2017

di Sara Piras

Cagliari, 10 maggio 2017 – Teatro e primavere arabe. È stato questo il tema affrontato da Monica Ruocco dell’Università di Napoli L’Orientale l’8 maggio nel Campus Aresu, in occasione del ciclo di seminari “Duecento anni di teatro arabo” organizzato dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Cagliari.

L’autrice del volume Storia del teatro arabo. Dalla Nahḍa a oggi (Carocci, 2010) ha descritto il ruolo del teatro nella riflessione prodotta da giovani tunisini, egiziani e siriani riguardo le rivoluzioni scoppiate nei loro Paesi, e gli esiti da esse causati. IL mondo arabo è artisticamente molto florido, in particolare nell’elaborazione di un teatro visto come strumento di lotta politica e avente funzione catartica.

“La realtà storica è interpretabile attraverso lo studio filologico, e il teatro coinvolge prima lo spettatore e poi il cittadino, che è portato a sviluppare una coscienza critica e democratica”. Il 9 maggio la professoressa Ruocco ha spiegato così l’importanza della filologia e della politica nell’opera del drammaturgo siriano Saʿd Allāh Wannūs, proseguendo i lavori che sono stati successivamente diretti dalla relazione di Catherine Miller dell’Université d’Aix-Marseille.

L’esperta di antropologia linguistica e direttrice dell’Institut d’études et de recherches sur le monde arabe et musulman (Ireman) ha parlato di lingua e teatro in Marocco, illustrando le fasi che hanno portato i drammaturghi ad adottare la dāriǧa (varietà dialettale marocchina) nella stesura delle loro pièce, e gli adattamenti stilistici che hanno accompagnato il passaggio dal francese all’arabo, da un linguaggio più diretto a uno più metaforico. “Abbiamo la fortuna di poterne discutere con una grande esperta di teatro arabo” ha aggiunto, riferendosi ad Angela Daiana Langone, docente di Lingua e letteratura araba dell’Università di Cagliari e organizzatrice dell’evento.

La giornata si è conclusa in serata con l’intervento di Omar Fertat dell’Université Bordeaux Montaigne, che ha scardinato i preconcetti sulla danza araba indagando la figura della ballerina colta in contrapposizione con la diffusa immagine dell’odalisca, e la recente riappropriazione da parte degli uomini dell’arte della danza.

Il 16 maggio si svolgerà il workshop finale del seminario, che consisterà nella lettura dei testi teatrali presi in esame.


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

Di Sara Piras

Cagliari, 3 maggio 2017 – L’8 e il 9 maggio prosegue il ciclo di seminari “Duecento anni di teatro arabo”, organizzato dal Dipartimento di filologia, letteratura e linguistica dell’Università di Cagliari in occasione del bicentenario della nascita di Marūn Naqqāš, il primo drammaturgo arabo. Entrambi gli incontri si svolgeranno dalle 10 e dalle 14 , il primo in Aula Wagner e in Aula Magna, e il secondo in Auditorium B e in Aula Magna al Campus Aresu.

Interverranno Catherine Miller, esperta di antropologia linguistica e direttrice dell’Institut d’études et de recherches sur le monde arabe et musulman (Ireman) dell’Université d’Aix-Marseille, Omar Fertat dell’Université Bordeaux-Montaigne, e Monica Ruocco dell’Università di Napoli L’Orientale.

La prima giornata verterà sul rapporto tra teatro, cultura e società arabi, mentre nella seconda verrà approfondita la riflessione sulla lingua e sulle tecniche teatrali nel mondo arabo.


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

 

Ultime notizie

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie