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Massima attenzione per i diritti umani in Turchia

Presto l’argomento in Senato accademico: è emerso al convegno nell’aula magna del Palazzo di Giustizia. FOTO E VIDEO
17 febbraio 2017

Serve il massimo coinvolgimento della comunità internazionale sul dramma della Turchia. Sono più di cento i giornalisti arrestati, migliaia i docenti universitari cacciati dagli atenei, numerosissimi anche gli avvocati privati dei diritti fondamentali. Senza pensare alla gravissima situazione che riguarda la popolazione. Tutti spunti di riflessione emersi e discussi al convegno organizzato questo pomeriggio nell’affollata aula magna del Palazzo di Giustizia di Cagliari. L’attenzione dell’Ateneo è massima: presto se ne discuterà per volontà del Rettore anche in Senato accademico.

 

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 17 febbraio 2017 - Il Rettore porterà all’attenzione del Senato accademico il tema della violazione dei diritti umani in Turchia: sulla vicenda il Magnifico chiederà con la massima determinazione anche il coinvolgimento della CRUI, la Conferenza dei Rettori italiani. Lo ha affermato questo pomeriggio il prof. Gianmario Demuro, ordinario di Diritto costituzionale della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche portando i saluti della prof.ssa Maria Del Zompo al convegno nell’aula magna del Palazzo di Giustizia di Cagliari, organizzato dai Giuristi democratici, dall’Associazione AREA e dall’Ordine degli Avvocati, introdotto dal magistrato Cristina Ornano.

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“Occorre continuare a costruire le basi della democrazia – ha continuato il costituzionalista - Non deve mai interrompersi il dialogo tra le Corti costituzionali dei nostri Paesi europei e tra le nostri Corti e gli organismi europei e la Corte suprema americana. L’elemento da garantire, la tutela dei diritti umani, è scritto nelle Costituzioni: ora, soprattutto in questo momento storico, serve un modello globale di tutela dei diritti umani fondamentali. Una comunità giuridica deve basarsi sulla tutela della dignità umana: senza questa non può esistere nessuno stato di diritto".

Ordine degli avvocati, Ordine dei giornalisti, l’associazione "Area" dei magistrati hanno dialogato con l’Università per rompere il muro di silenzio intorno al dramma turco. “Diritti umani e migranti sono problemi aperti, aggravati dalla reazione del Governo Erdogan al tentativo di colpo di stato – ha avvertito Cristina Ornano - Una reazione violenta contro la libertà di pensiero. In che misura uno Stato può dirsi democratico davanti a questi episodi?". “Sono più di 100 i giornalisti arrestati accusati di reati di terrorismo”, ha sottolineato Francesco Birocchi, presidente Odg Sardegna, mentre il segretario dell’Associazione Stampa Sarda, Giuseppe Meloni, ha invitato a guardare anche ai casi irrisolti di casa nostra.

"La stampa deve tenere sempre molto alta l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani – ha ammonito Franco Siddi, giornalista e consigliere di amministrazione della RAI - In Occidente i media dovrebbero essere meno provinciali e qualche volta occuparsi meno dell’orto di casa. La libertà di espressione deve essere difesa e rispettata in ogni luogo e in ogni tempo".

Barbara Spinelli, 34 anni, avvocata del Foro di Bologna e osservatrice internazionale nei processi contro i colleghi turchi, ha aperto una finestra sulla Turchia vista da vicino, raccontando la sua esperienza diretta, che l’ha vista per 16 ore bloccata e tenuta in cella dalla polizia del posto fino all’espulsione dal paese. “Alla fine del 2015 – ha detto - sono stata l’unica avvocata internazionale a raggiungere Cizre, una cittadina del sud-est della Turchia sotto il  coprifuoco dell’esercito. Ho visto cadaveri in strada, spari, carri armati, distruzione. Le operazioni antiterrorismo non consentono di colpire interi quartieri o città e usare violenza sui civili, questi sono crimini contro l’umanità. Occorre rompere il muro di silenzio intorno a questi fatti, nessuno dei giornali mainstream ne ha parlato”.

"Secondo Amnesty international in più della metà dei Paesi del mondo si pratica ancora la tortura – ha detto senza mezzi termini Leonardo Filippi, docente di Procedura penale - Anche nel nostro Paese il disegno di legge che lo voleva introdurre è naufragato. Oggi fatti gravi come i casi Cucchi e Aldovrandi o la vicenda della Caserma Bolzaneto vengono giudicati con titoli di reato non adeguati, con il rischio di pene lievi o peggio della prescrizione. Ma che Paese è quello in cui la maggioranza della classe politica non riesce a introdurre questo reato?".

GUARDA UN FRAMMENTO DELL’INTERVENTO DEL PROF. FILIPPI

"Il valore fondante di ogni ordinamento che voglia dirsi democratico è la dignità umana, che può essere davvero un raccordo tra il razionalismo etico e umanesimo cristiano. La dignità della persona deve essere la nostra prima preoccupazione". Questa la conclusione di Michele Incani, magistrato e Sostituto procuratore generale di Cagliari, che si è detto d’accordo con quanto evidenziato dal prof. Demuro.

Barbara Spinelli, Leonardo Filippi e Francesco Birocchi

Il magistrato Michele Incani con il prof. Gianmario Demuro


 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

 


 
CONVEGNO NAZIONALE
 “La violazione dei diritti umani in Turchia”
Cagliari Venerdì 17 febbraio 2017 h. 16.30
Aula Magna Palazzo di Giustizia di Cagliari
 
 
Programma 
Indirizzi di Saluto
Maria Del Zompo (Rettore Università degli Studi di Cagliari) Cristina Ornano (Segretario Generale Area) - Rita Dedola (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari) - Giuseppe Meloni (Segretario Associazione Stampa sarda)
 
Introduce e coordina
Francesco Birocchi
 
La difesa dello Stato e la tutela dei diritti fondamentali
Gianmario Demuro (professore di Diritto costituzionale presso l’Università di Cagliari)
 
I diritti umani in Turchia
Francesco Caia (Avvocato Coordinatore Commissione Diritti Umani e Rapporti con il Mediterraneo del Consiglio nazionale Forense)
 
Franco Siddi      (Giornalista CdA RAI)
 
Barbara Spinelli (Avvocato – Associazione Giuristi democratici)
 
Quale tutela ?
Il reato di tortura 
Leonardo Filippi ( Professore di Procedura penale presso l’Università degli studi Cagliari )
 
L’Unione Europea di fronte alla violazione dei diritti umani in Turchia
Michele Incani   (Sostituto Procura Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari)
 
Interventi e dibattito
Conclusione lavori
 
* L’incontro di studio è accreditato dall’ Ordine degli Avvocati di Cagliari ai fini della formazione permanente con n. 4 crediti
 

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