Cagliari, 10 febbraio 2017 (sn) – Si sono svolte ieri a Roma le esequie del prof. Francesco Cordopatri, per anni titolare dell’insegnamento di Diritto processuale civile nella Facoltà e nel corso di laurea in Giurisprudenza.

 

 

E’ improvvisamente e prematuramente scomparso Francesco Cordopatri, ordinario di Diritto processuale civile nell’Ateneo cagliaritano.

Al dolore profondo per la morte di un caro e sincero amico, si accompagna il rammarico per la perdita di uno studioso di rara cultura che, anche negli ultimi anni, ha offerto contributi fondamentali per gli studi processualistici e per l’elaborazione della teoria generale del diritto.

La sua profonda formazione storica e l’attitudine all’inquadramento generale degli istituti giuridici hanno caratterizzato tutta la sua vasta produzione scientifica.

Queste sue qualità sono emerse sin dagli studi più risalenti, nei suoi primi contributi dedicati alla testimonianza nel processo civile, in cui Francesco Cordopatri, attraverso un’approfondita indagine storica e comparatistica, che prende le mosse dalle più antiche esperienze giuridiche per giungere sino a quelle moderne e contemporanee, mette in evidenza il dato fondamentale del legame intrinseco che corre tra la testimonianza e il giudizio.

Tali caratteri della personalità scientifica di Francesco Cordopatri sono confermati nelle opere più recenti. E, infatti, negli studi sulla responsabilità processuale l’Autore ha dimostrato come tutti i profili e tutte le componenti di tale responsabilità permangano nel progredire della storia, sin dalla “parabola” che si svolge dalla compliazione giustinianea e dall’elaborazione della glossa.

Ma le qualità scientifiche di Francesco Cordopatri, che si accompagnano a quelle umane e che hanno caratterizzato tutta la vita dell’amico scomparso, risultano esaltate nella sua opera maggiore, quanto meno per l’ampiezza dell’indagine. Mi riferisco alla monografia su l’abuso del processo, pubblicata all’alba del nuovo millennio, che si articola in due ampi volumi. Il primo, dedicato esclusivamente ai presupposti storici, il secondo ai problemi di diritto positivo, gli uni e gli altri approfonditi con rara maestria.

Aver ripercorso, sia pur brevemente, l’opera scientifica e ricordato la figura umana di Francesco Cordopatri, ci fa sentire, ancor più intensamente, il vuoto che lascia in tutti noi la sua perdita.