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GENERAZIONE CERN: ecco i laureati dell’Università di Cagliari

Francesca Dordei, ricercatrice di Fisica, in copertina su “D – Repubblica” con i “ragazzi del Big Bang”: nel campus del prestigioso centro di ricerca in cui laureati e postdoc lavorano con scienziati al top nel mondo. LA NOTIZIA SU TUTTA LA STAMPA
11 gennaio 2017

Sergio Nuvoli - VAI ALLA RASSEGNA STAMPA
 
Cagliari, 11 gennaio 2017 - E’ laureata a Cagliari, ed è stata assunta al CERN di Ginevra come COFUND Marie Curie Research Fellow. Francesca Dordei fa parte del ristretto cerchio di “cervelloni” che da tutto il mondo il CERN seleziona con criteri severissimi per affidare loro una missione: svelare i misteri della materia. Così lavora nei laboratori del campus del prestigioso centro di ricerca nei pressi di Ginevra, a cavallo tra Svizzera e Francia, interamente dedicato alla fisica delle particelle, una “cittadella” di 16mila persone dove laureati e postdoc da tutto il mondo fanno ricerca ad altissimi livelli gomito a gomito con scienziati affermati.
 
Francesca Dordei è stata studentessa all’Università degli Studi di Cagliari e ha bruciato le tappe conseguendo la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo  una tesi con il prof. Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al CERN, quello a cui lavora tuttora. Il suo progetto, conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb, si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato "beauty", da cui la "b" nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria.
 
Di lei – e dei suoi giovani colleghi del CERN – parla in questi giorni “D”, l’inserto di “Repubblica”, che dedica alla “GENERAZIONE CERN” la copertina del numero in edicola e un lungo servizio: scienziati e ingegneri che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia (clicca qui per il servizio).
 
Dopo la laurea, Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg dove ha conseguito il dottorato nel maggio del 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al CERN come COFUND Marie Curie Research Fellow, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle.
 
Nella foto su "D" - Repubblica, Francesca Dordei è la prima a destra
 
 


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VIDEOLINA

IL SERVIZIO DI STEFANO BIROCCHI NEL TG DEL 12 GENNAIO 2017

 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA DI GIOVEDI’ 12 GENNAIO 2017
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Scienza
Ricercatrice sarda al Cern
per esplorare l’antimateria
Francesca Dordei, cagliaritana, laurea in Fisica, dottorato fatto in Germania
 
È laureata in fisica all’Università di Cagliari e ha conseguito il dottorato in Germania, ad Heidelberg, specializzandosi in fisica delle particelle. Francesca Dordei, 29 anni, cagliaritana, maturità classica dai Salesiani, è uno degli scienziati che lavora al Cern di Ginevra, il prestigioso centro in cui la mente umana sembra sfidare quella di Dio.
Allieva del professor Biagio Saitta, vincitrice di una delle posizioni di ricerca che il Centro offre a chi ha conseguito un dottorato, assieme a un’équipe di specialisti provenienti da diversi Paesi, partecipa a uno dei quattro esperimenti dell’istituto che ha sede tra Francia e Svizzera. Battezzato “Lhcb” e fortemente sostenuto dall’Italia, intende ricreare le condizioni che si ebbero negli istanti iniziali della vita dell’universo, ovvero negli attimi immediatamente successivi alla creazione.
Con quale obiettivo?
«Verificare dov’è andata a finire l’antimateria».
Antimateria. È un concetto apparentemente inaccessibile ai profani. Può tradurne il significato in maniera semplice?
«Tutto il mondo attorno a noi, ovvero ciò che conosciamo e tocchiamo, è costituito di materia, da elettroni, protoni e neutroni. Nel secolo scorso la fisica ha compreso che esistono delle particelle molto simili alla materia. Gli esperti le hanno chiamate “particelle di antimateria”. Prendiamo come esempio un elettrone: la particella di antimateria avrà la stessa massa e caratteristiche simili, ma carica elettrica opposta. Rispetto a quanto ormai scientificamente provato, ancora non è noto perché nell’universo abbia a un certo punto prevalso la materia e perché tutto quello che abbiamo attorno a noi sia divenuto tale. Ci aspettiamo, infatti, che al momento del Big Bang la materia e l’antimateria siano state create in parti uguali. Stabilire quali processi abbiano fatto sì che la materia sia rimasta in quantità maggiore all’antimateria, è quindi lo scopo ultimo dell’esperimento a cui sto partecipando».
Quanto durerà il progetto?
«Siamo appena entrati nella seconda fase di “presa dati” che è inziata nel 2015. Si concluderà nel 2018. Ci sarà poi un momento di rinnovamento dell’esperimento, che consisterà nel cambiare le parti che si sono deteriorate usando nuove tecnologie, e quindi una terza fase che andrà avanti sino al 2030».
Conta di poterne seguire lo sviluppo sino alla conclusione?
«I contratti del Cern hanno durata biennale, eccezionalmente, come nel mio caso, triennale. In questo momento spero di rimanere qui, ma non escludo un mio possibile rientro in Italia. Numerose università italiane, come Cagliari, collaborano con il Cern e sarebbe quindi possibile proseguire anche nell’Ateneo sardo gli studi che ho iniziato».
Cervello in fuga è un’espressione ormai abusata. Quanto si riconosce nella definizione?
«Per metà, direi. Sono partita in Germania per il dottorato e ho poi proseguito al Cern non perché non avessi opportunità lavorative in Sardegna e in Italia. Ho sempre ritenuto necessario accrescere le mie conoscenze con esperienze differenti (consiglio a chiunque lavori nel nostro campo di aprirsi al confronto) e pensato all’opportunità di rientrare in Italia con un bagaglio da spendere più ricco e solido. A volte però - è a questo punto che l’espressione “cervello in fuga” può essere applicata - il rientro non è così semplice come lo si era immaginato. Spero in una politica finalmente capace di consentire ai giovani di poterlo affrontare con sicurezza».
Manuela Arca
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA
LANUOVASARDEGNA.IT
 
CAGLIARI. Francesca Dordei, una giovane laureata dell’Università di Cagliari, entra nel Cern, più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle.
Francesca Dordei, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca, è entrata nel ristretto numero di ricercatori selezionati dal prestigioso centro di ricerca. Studia l’antimateria con un esperimento cominciato proprio a Cagliari.
A darne notizia, con una nota stampa che non nasconde l’orgoglio per il prestigioso traguardo, è la stessa Università di cagliari.
Francesca Dordei, spiega la nota, è stata studentessa nell’ateneo cagliaritano dove, bruciando le tappe, ha conseguito la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il professor Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui ora lavora.
Dopo la laurea la giovane ricercatrice ha proseguito gli studi ad Heidelberg ed ha conseguito il dottorato nel maggio 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al Cern come ’Cofund Marie Curie research fellow’.
Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato ’beauty’, da cui la ’b’ nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria.

 


 

ANSA
Laureata all’Università di Cagliari, ora lavora al Cern
Studia antimateria con un esperimento iniziato in Sardegna
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 11 GEN - Una laureata dell’Università di Cagliari al Cern. Francesca Dordei dopo aver conseguito il dottorato di ricerca ora fa parte del ristretto numero di ’cervelloni’ selezionati in tutto il mondo dal prestigioso centro di ricerca. Ora studia l’antimateria con un esperimento cominciato proprio a Cagliari. Dordei è stata studentessa nell’ateneo cagliaritano bruciando le tappe, ha conseguito la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il prof. Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui ora lavora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato ’beauty’, da cui la ’b’ nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria. Porta avanti lo studio lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia. Dopo la laurea Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg ed ha conseguito il dottorato nel maggio 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al Cern come ’Cofund Marie Curie research rellow’, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle. (ANSA).
 

 
ANSA.IT
 
(ANSA) - CAGLIARI, 11 GEN - Una laureata dell’Università di Cagliari al Cern. Francesca Dordei dopo aver conseguito il dottorato di ricerca ora fa parte del ristretto numero di ’cervelloni’ selezionati in tutto il mondo dal prestigioso centro di ricerca. Ora studia l’antimateria con un esperimento cominciato proprio a Cagliari.
Dordei è stata studentessa nell’ateneo cagliaritano bruciando le tappe, ha conseguito la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il prof. Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui ora lavora.
Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato ’beauty’, da cui la ’b’ nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria.
Porta avanti lo studio lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia.
Dopo la laurea Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg ed ha conseguito il dottorato nel maggio 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al Cern come ’Cofund Marie Curie research rellow’, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle. (ANSA).
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONESARDA.IT
Oggi alle 11:06
di Manuela Arca
 
Tra i "cervelloni" del Cern che arrivano da tutto il mondo c’è anche una ricercatrice sarda. Laureata a Cagliari, dopo aver conseguito il dottorato nel maggio del 2015, Francesca Dordei è stata assunta nel celebre centro di Ginevra come cofound Marie Curie Research Fellow.
Selezionata con criteri severissimi, lavora nei laboratori del campus del prestigioso centro di ricerca a cavallo tra Svizzera e Francia. La struttura e i suoi laboratori sono interamente dedicati alla fisica delle particelle. Si tratta di una "cittadella" di 16mila persone dove laureati e postdoc da tutto il mondo fanno ricerca ad altissimi livelli accanto a scienziati affermati.
<Francesca Dordei è stata studentessa del nostro Ateneo - dicono dall’Università di Cagliari - e ha bruciato le tappe conseguendo la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi col professor Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui lavora tuttora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato "beauty", da cui la "b" nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria. Lo porta avanti lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia>.
 

 
TTECNOLOGICO.COM
Pubblicato il 11 gennaio 2017 di trasferimentotec
 
E’ laureata a Cagliari, ed è stata assunta al CERN di Ginevra come COFUND Marie Curie Research Fellow. Francesca Dordei fa parte del ristretto cerchio di “cervelloni” che da tutto il mondo il CERN seleziona con criteri severissimi per affidare loro una missione: svelare i misteri della materia. Così lavora nei laboratori del campus del prestigioso centro di ricerca nei pressi di Ginevra, a cavallo tra Svizzera e Francia, interamente dedicato alla fisica delle particelle, una “cittadella” di 16mila persone dove laureati e postdoc da tutto il mondo fanno ricerca ad altissimi livelli accanto a scienziati affermati.
 
Francesca Dordei è stata studentessa all’Università degli Studi di Cagliari e ha bruciato le tappe conseguendo la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il prof. Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al CERN, quello a cui lavora tuttora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato “beauty”, da cui la “b” nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria. Lo porta avanti lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia.
Dopo la laurea, Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg dove ha conseguito il dottorato nel maggio del 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al CERN come COFUND Marie Curie Research Fellow, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle.
 

 
SARDINIAPOST.IT
11 gennaio 2017               Innovazione
 
È laureata a Cagliari, ed è stata assunta al Cern di Ginevra come Cofund Marie Curie Research Fellow. Francesca Dordei fa parte del ristretto cerchio di “cervelloni” che da tutto il mondo il Cern seleziona con criteri severissimi per affidare loro una missione: svelare i misteri della materia. Così lavora nei laboratori del campus del prestigioso centro di ricerca nei pressi di Ginevra, a cavallo tra Svizzera e Francia, interamente dedicato alla fisica delle particelle, una “cittadella” di 16mila persone dove laureati e postdoc da tutto il mondo fanno ricerca ad altissimi livelli accanto a scienziati affermati.
Francesca Dordei è stata studentessa all’Università degli Studi di Cagliari e ha bruciato le tappe conseguendo la laurea triennale e quella francesca-dordei-1specialistica in Fisica discutendo una tesi con il professor Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui lavora tuttora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato “beauty”, da cui la “b” nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria. Lo porta avanti lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia.
Dopo la laurea, Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg, in Germania, dove ha conseguito il dottorato nel maggio del 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al Cern come COFUND Marie Curie Research Fellow, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle.
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 11/01/2017 10:04
 
E’ laureata a Cagliari, ed è stata assunta al CERN di Ginevra come COFUND Marie Curie Research Fellow. Francesca Dordei fa parte del ristretto cerchio di “cervelloni” che da tutto il mondo il CERN seleziona con criteri severissimi per affidare loro una missione: svelare i misteri della materia. Così lavora nei laboratori del campus del prestigioso centro di ricerca nei pressi di Ginevra, a cavallo tra Svizzera e Francia, interamente dedicato alla fisica delle particelle, una “cittadella” di 16mila persone dove laureati e postdoc da tutto il mondo fanno ricerca ad altissimi livelli accanto a scienziati affermati.
Francesca Dordei è stata studentessa all’Università degli Studi di Cagliari e ha bruciato le tappe conseguendo la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il prof. Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al CERN, quello a cui lavora tuttora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato "beauty", da cui la "b" nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria. Lo porta avanti lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia.
Dopo la laurea, Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg dove ha conseguito il dottorato nel maggio del 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al CERN come COFUND Marie Curie Research Fellow, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle.
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Una laureata dell’Università di Cagliari al Cern. Francesca Dordei dopo aver conseguito il dottorato di ricerca ora fa parte del ristretto numero di ’cervelloni’ selezionati in tutto il mondo dal prestigioso centro di ricerca. Ora studia l’antimateria con un esperimento cominciato proprio a Cagliari.
Dordei è stata studentessa nell’ateneo cagliaritano bruciando le tappe, ha conseguito la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il prof. Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui ora lavora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato ’beauty’, da cui la ’b’ nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria.
Porta avanti lo studio lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia. Dopo la laurea Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg ed ha conseguito il dottorato nel maggio 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al Cern come ’Cofund Marie Curie research rellow’, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle.
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
Scienza e Tecnologia
 
CAGLIARI - E’ laureata a Cagliari, ed è stata assunta al Cern di Ginevra come Cofund Marie Curie Research Fellow. Francesca Dordei fa parte del ristretto cerchio di "cervelloni" che da tutto il mondo il Cern seleziona con criteri severissimi per affidare loro una missione: svelare i misteri della materia. Così lavora nei laboratori del campus del prestigioso centro di ricerca nei pressi di Ginevra, a cavallo tra Svizzera e Francia, interamente dedicato alla fisica delle particelle, una "cittadella" di 16mila persone dove laureati e postdoc da tutto il mondo fanno ricerca ad altissimi livelli accanto a scienziati affermati.
Francesca Dordei è stata studentessa all’Università degli Studi di Cagliari e ha bruciato le tappe conseguendo la laurea triennale e quella specialistica in Fisica discutendo una tesi con il professor Biagio Saitta su un argomento di fisica delle particelle elementari nell’ambito di un esperimento al Cern, quello a cui lavora tuttora. Il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla Lhcb e si propone di misurare, usando il mondo delle particelle elementari (in particolare quelle che hanno come costituenti uno dei quark denominato "beauty", da cui la "b" nella sigla), le piccole differenze che esistono fra la materia e l’antimateria. Lo porta avanti lavorando nel ristretto team di scienziati e ingegneri, selezionati in tutto il mondo, che sfidano le opportunità nel campo della ricerca fisica delle particelle, e in campi affini della fisica e della tecnologia.
Dopo la laurea, Francesca ha proseguito gli studi ad Heidelberg dove ha conseguito il dottorato nel maggio del 2015. Dopo pochi mesi è stata assunta al Cern come Cofund Marie Curie Research Fellow, in uno dei posti più prestigiosi al mondo nell’ambito della fisica delle particelle.

 


CAGLIARIPAD.IT
Mauro Loddo
 
Abbiamo intervistato Francesca Dordei, laureata dell'Università di Cagliari e che ora sta lavorando nei prestigiosi laboratori del Cern, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare.
Francesca studia la materia e l'antimateria con un esperimento cominciato proprio a Cagliari: il suo progetto è conosciuto dagli addetti ai lavori con la sigla LHCb.
Ecco cosa ci ha detto:
Hai studiato all’Università di Cagliari, poi ti sei spostata per un dottorato in Germania e ora sei approdata al Cern. Appena incominciati gli studi a Cagliari ti saresti mai aspettata questi risultati, insomma di arrivare fin qui dove sei?
No, non mi aspettavo questo grande passo, lo dico in modo molto sincero. Quello che so è che ho lavorato sodo in questi anni, ma è stato tutto abbastanza naturale perché da sempre mi sono interessata a questi temi. Subito dopo gli studi all’Università di Cagliari, il caso ha voluto che ci fosse un posto per un dottorato in Germania e da qui è iniziata la mia esperienza all’estero. Con mia grande sorpresa poi sono riuscita a entrare al Cern, con una borsa di studio di 3 anni, e subito dopo il dottorato mi sono trasferita a Ginevra per continuare a lavorare allo stesso esperimento a cui lavoravo da tempo.
Sì ma… Cosa fai esattamente? Spiegalo a noi profani…della ‘antimateria’.
Lo scopo ultimo dell'esperimento è quello di andare a capire qual è la differenza tra materia e antimateria. Soprattutto cerchiamo di capire perché tutto quello che ci circonda, quindi quello che noi tocchiamo per capirci, è fatto di materia. Materia e antimateria è una convenzione. Tutto quello che riusciamo a toccare è materia, quindi parliamo di protoni, neutroni… insomma: le particelle classiche che costituiscono l'atomo. Esistono poi altre particelle che noi chiamiamo di antimateria, che sono molto simili alle particelle di materia. Quello che si pensa è che al momento della Creazione dell'universo, negli istanti successivi materia e antimateria siamo stati creati in quantità uguali. Nel corso dell'evoluzione dell'universo ci deve essere stato qualche meccanismo che ha fatto sì che la materia abbia preso il sopravvento sull'antimateria. Quello che noi facciamo nel laboratorio del Cern, grazie a un acceleratore di particelle, è far viaggiare le particelle a velocità altissime per poi farle scontrare. Ne studiamo poi i comportamenti, cataloghiamo i dati e li analizziamo
Il Cern è solo un primo risultato, il primo step? Dove pensi arrivino le tue ambizioni?
L'esperimento è in continua evoluzione. Ora si pensa di implementare nuovi macchinari tecnologici per effettuare nuove sperimentazioni. In un primo futuro spero di continuare a partecipare all'analisi di questi dati, ma non voglio fossilizzarmi: mi piacerebbe più in là di occuparmi di altri interrogativi.
Molto bene. E la Sardegna?
Con la Sardegna c’è un rapporto strettissimo. Anche sotto il punto di vista personale, non solo lavorativo, visto che il mio ragazzo studia e lavora in Sardegna. Ho inoltre mantenuto i contatti col mio professore di Cagliari e con tutto il gruppo con cui ho studiato in Sardegna.
Ma un giorno vorresti tornare?
Vorrei continuare a lavorare per LHCb e proseguire i miei studi. Però questo non implica che io non possa tornare se me ne venisse data la possibilità e fare il mio lavoro anche dalla Sardegna. E magari, chissà, far appassionare nuovi studenti a questo lavoro.
In molti avanzano critiche alle Università italiane, sostenendo che da tempo gli standard d’istruzione sono bassi e non al top rispetto all’Europa. Te la senti di smentire queste affermazioni?
A mio parere la situazione può essere letta in più modi: è vero che qui al Cern ci sono molti sardi che fanno un buon lavoro. Posso quindi assicurare che le Università come quella di Cagliari danno ottime basi. A volte però, e questa è una mia opinione personale, non c’è il giusto supporto, e l’entusiasmo di noi studenti deve avere la fortuna di incontrare un docente che ci sproni e ci appoggi, malgrado debba combattere contro continui tagli e riduzioni dei budget. In sintesi: malgrado il poco supporto, grazie a singoli si continua a mantenere uno standard abbastanza elevato.
Consigli per chi ora vorrebbe raggiungere i tuoi obiettivi?
Consiglierei ancora di optare per studiare all'estero. È un'ottima occasione per avere tutti gli strumenti necessari per stringere contatti e ampliare le conoscenze, che a mio parere sono necessarie per avere una visione d’insieme.

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