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Diritti umani e salute mentale, Cagliari capitale internazionale

L’OMS ha scelto il nostro Ateneo per organizzare la prima Summer School sul tema. FOTO, VIDEO, SERVIZI TG E RASSEGNA STAMPA
18 agosto 2016

Sergio Nuvoli – fotografie di Francesco Cogotti -VAI ALLA RASSEGNA STAMPA

Cagliari, 22 agosto 2016 - "È importante mandare messaggi positivi contro lo stigma che colpisce le personalità con disabilità psicosociali. La lotta si fa nel quotidiano, facendo conoscere la realtà: nel corso di laurea in Medicina, tempo fa, abbiamo organizzato una giornata di studio facendo intervenire persone che avevano avuto esperienze di disturbi psichiatrici. E’ stata un’esperienza molto positiva: la malattia mentale non deve essere più un’etichetta negativa". Mauro Carta, docente di Psichiatria, ne è convinto e lo ha detto senza mezzi termini conversando con i giornalisti a margine della prima giornata della Summer school su salute mentale e diritti umani: “Si tratta di un corso – ha proseguito il professore - che può funzionare da moltiplicatore di una sensibilità nuova nel mondo”.
 
IL SERVIZIO DI VINCENZO GUERRIZIO NEI TITOLI DI TESTA DEL TGR SARDEGNA DELLA RAI
 
Dalla Spagna, dalla Francia e dal Libano, dalla Georgia e dalla Malesia, e da tanti altri Paesi del mondo sono giunti a Cagliari per discutere con UniCa: operatori e professionisti, membri di organizzazioni che promuovono i diritti umani hanno messo al centro dei lavori i servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. Si tratta del primo corso organizzato direttamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, WHO) in collaborazione con l’Ateneo per promuovere il progetto “Quality Rights”, che mira a difendere i diritti umani nel delicato settore della salute mentale.
 
L’introduzione ai lavori: a sinistra il prof. Mauro Carta (UniCa), a destra la dott.ssa Michelle Funk (WHO)
 
La situazione che sta emergendo dal dibattito in corso negli spazi del Campus Aresu è molto grave. Condizioni di vita deprecabili, mancanza di igiene e sovraffollamento sono comuni in molte strutture, cosi come la violenza, l’abuso, l’uso di pratiche coercitive e la negligenza. Al centro dei lavori, quindi, la relazione tra diritti umani e qualità della vita.
 
L’evento - curato per l’Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta e per la WHO da Michelle Funk - punta anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto internazionale che promuove i diritti umani in salute mentale nell’area mediterranea, in cui l’Università di Cagliari è partner di primo piano dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
 
IL PROF. MAURO G. CARTA SPIEGA LE FINALITA’ DELLA SUMMER SCHOOL
 


IL PROF. MAURO CARTA INTERVISTATO DA STEFANO BIROCCHI NEL TG DI VIDEOLINA

 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

               

 

 
ANSA
Università: Cagliari capitale della salute mentale
Via a Summer school, a confronto esperti internazioni e studenti
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 22 AGO - Siamo nati tutti liberi e uguali. È il messaggio lanciato da Nathalie Drew, dell'Organizzazione mondiale della Sanità di Ginevra, aprendo il dibattito alla Summer school sui diritti umani e la salute mentale, ospitato nella clinica Aresu, a Cagliari. Ad ascoltare e prendere appunti ci sono venticinque studenti arrivati in città da tutto il mondo. La tre giorni è organizzata dall'Università di Cagliari e dall'Organizzazione mondiale della Sanità per discutere e promuovere un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale. All'iniziativa interviene ufficialmente anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Sì, perché ancora c'è tanto da fare. La situazione che sta emergendo dal dibattito è molto grave. Condizioni di vita deprecabili, mancanza di igiene e sovraffollamento sono comuni in molte strutture, cosi come la violenza, l'abuso, l'uso di pratiche coercitive e la negligenza. Al centro dei lavori, quindi, la relazione tra diritti umani e qualità della vita. L'iniziativa farà di Cagliari per tre giorni la capitale mondiale del settore: operatori e professionisti, membri di organizzazioni che promuovono i diritti umani, sono arrivati da tutto il mondo per discutere di servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L'evento - curato per l'Ateneo cagliaritano dal prof. Mauro G. Carta - mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell'area mediterranea, in cui l'Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell'Organizzazione mondiale della Sanità. (ANSA).
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Siamo nati tutti liberi e uguali. È il messaggio lanciato da Nathalie Drew, dell'Organizzazione mondiale della Sanità di Ginevra, aprendo il dibattito alla Summer school sui diritti umani e la salute mentale, ospitato nella clinica Aresu, a Cagliari. Ad ascoltare e prendere appunti ci sono venticinque studenti arrivati in città da tutto il mondo. La tre giorni è organizzata dall'Università di Cagliari e dall'Organizzazione mondiale della Sanità per discutere e promuovere un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale. All'iniziativa interviene ufficialmente anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Sì, perché ancora c'è tanto da fare.
La situazione che sta emergendo dal dibattito è molto grave. Condizioni di vita deprecabili, mancanza di igiene e sovraffollamento sono comuni in molte strutture, cosi come la violenza, l'abuso, l'uso di pratiche coercitive e la negligenza. Al centro dei lavori, quindi, la relazione tra diritti umani e qualità della vita. L'iniziativa farà di Cagliari per tre giorni la capitale mondiale del settore: operatori e professionisti, membri di organizzazioni che promuovono i diritti umani, sono arrivati da tutto il mondo per discutere di servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L'evento - curato per l'Ateneo cagliaritano dal prof. Mauro G. Carta - mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell'area mediterranea, in cui l'Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell'Organizzazione mondiale della Sanità.
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA DI LUNEDI’ 22 AGOSTO 2016
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Diritti umani negati ai malati mentali
CLINICA ARESU. I migliori esperti mondiali per tre giorni alla scuola estiva dell'Università
 
Difficilmente sono rispettati i diritti umani delle persone che soffrono di patologie psichiatriche, dunque serve un nuovo approccio per evitare le violazioni di questi diritti. Se ne parla stamattina, nella Clinica Aresu in via San Giorgio, durante la scuola estiva sui diritti umani e la salute mentale organizzata dall'Università cittadina e dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).
Alle 10 introdurranno i lavori della prima giornata Mauro Carta, docente dell'Ateneo cagliaritano, e Michelle Funk, capo dell'Unità service development and human rights dell'Oms. A seguire gli interventi di Peter McGovern (Who consultant )e di Nathalie Drew, dell'Unità Who di Ginevra. Nel pomeriggio interverrà Soumitra Pathare, capo del Qr Gujarat project (India). Nei prossimi giorni parlerà Maths Jesperson, capo dell'Ombudsman service in Svezia. All'iniziativa interviene ufficialmente anche l'Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Le persone con disabilità psicosociale sono spesso discriminate. La maggior parte dei servizi di salute mentale non ha un approccio basato sui diritti umani e nega ai pazienti l'opportunità di essere coinvolti nelle decisioni sui loro trattamenti e su altre situazioni che li riguardano. Condizioni di vita deprecabili, mancanza di igiene e sovraffollamento sono comuni in molte strutture, così come la violenza, l'abuso, l'uso di pratiche coercitive e la negligenza.
Al centro dei lavori della Summer school ci sarà quindi la relazione tra diritti umani e qualità della vita. Per tre giorni, l'iniziativa farà di Cagliari la capitale mondiale del settore: operatori e professionisti, membri di organizzazioni che promuovono i diritti umani, sono arrivati da tutto il mondo per discutere di servizi di cura per la salute mentale. L'iniziativa, curata dal docente Mauro Carta, mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani.
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA DI VENERDI’ 19 AGOSTO 2016
Agenda Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
SUMMER SCHOOL. Da lunedì
Diritti umani e salute mentale
 
Comincerà lunedì 22 agosto alle 10, nei locali della ex Clinica Aresu, in via San Giorgio, la Summer school sui diritti umani e la salute mentale organizzata dall'Università di Cagliari e dall'Organizzazione mondiale della sanità. Alla Summer school, che si concluderà la mattina del 25 agosto, parteciperà ufficialmente anche l'alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani.
L'iniziativa, curata per l'Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta, mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell'area mediterranea, in cui l'Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell'Oms.
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA on line
 
Entrerà subito nel vivo la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata in città dall’Università di Cagliari e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, World Health Organization) per discutere e promuovere un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale: domattina alle 10 nei locali della Clinica Aresu.
Introdurranno i lavori della prima giornata Mauro Carta, docente dell’Ateneo cagliaritano, e Michelle Funk, capo dell’Unità Service Development and Human Rights dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
A seguire gli interventi di Peter McGovern, WHO consultant e di Nathalie Drew, dell’Unità WHO di Ginevra.
Nel pomeriggio interverrà Soumitra Pathare, Head of the QR Gujarat Project (India), nei prossimi giorni parlerà Maths Jesperson – Head of the Ombudsman service (Sweden).
All’iniziativa interviene ufficialmente anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
 

 
ONUITALIA.COM
 
CAGLIARI, 18 AGOSTO – Cagliari per tre giorni al centro del dibattito su diritti umani e salute mentale. Si svolgera’ nel capoluogo sardo dal 22 al 25 agosto la Summer school organizzata in città dall’Università di Cagliari e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, World Health Organization) per discutere e promuovere un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale, in cui le cure di buone qualità si accompagnino ovunque nel mondo al rispetto dei diritti umani e puntino al recupero completo degli individui con disabilità psicosociale. Parteciperà ufficialmente anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
L’iniziativa – coordinata per l’Ateneo cagliaritano dal prof. Mauro G. Carta e per la WHO dalla dr.ssa Michelle Funk – mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell’area mediterranea, in cui l’Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell’OMS.
Tra i temi trattati nella tre giorni cagliaritana le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento a quelle consumate nei confronti delle minoranze, lo stigma nei confronti delle persone con disabilità psicosociale e la loro marginalizzazione. Su tutto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per approfondire il legame tra diritti umani e salute mentale nella cornice del diritto internazionale. Migliorare le condizioni di vita e il contesto sociale nei servizi di salute mentale è uno degli obiettivi dell’importante Scuola estiva, che intende introdurre a livello internazionale nuove pratiche per evitare abusi, violenze e pratiche coercitive in salute mentale.
Fra i docenti, Michelle Funk e Natalie Drew (WHO Ginevra); Soumitra Pathare (Responsabile Progetto QR in Gujarat, India); Maths Jesperson (Responsabile Servizio Ombudsman, Svezia); Peter McGovern (WHO consultant). Parteciperanno rappresentanti del ministero della salute e dell’educazione del Libano; del ministero della salute della Georgia; dei centri collaborativi WHO di Lille (Francia) e Trieste (Italia); di Medici senza Frontiere; LìorCBM per la salute mentale nell’Africa dell’Ovest e del Sud-Est Asiatico; dell’organizzazione degli Ombudsman della Svezia; oltre a studenti provenienti dalla Malesia, dall’Inghilterra, dall’Egitto, dalla Spagna, dalla Polonia, dall’Italia e da altri Paesi. (@OnuItalia)
 

 
SARDEGNAMEDICINA.IT
Gio, 18/08/2016 - 11:54
 
Comincerà lunedì 22 agosto alle 10 nei locali della ex Clinica Aresu di via San Giorgio – e andrà avanti fino alla mattina del 25 agosto - la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata in città dall’Università di Cagliari e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, World Health Organization) per discutere e promuovere un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale, in cui le cure di buone qualità si accompagnino ovunque nel mondo al rispetto dei diritti umani e puntino al recupero completo degli individui con disabilità psicosociale. Parteciperà ufficialmente anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHCR).
Cagliari sarà dunque per tre giorni capitale mondiale del settore, grazie ad una vera e propria scuola che supporterà i servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L’iniziativa – curata per l’Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta - mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell’area mediterranea, in cui l’Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Tra i temi trattati nella tre giorni cagliaritana le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento a quelle consumate nei confronti delle minoranze, lo stigma nei confronti delle persone con disabilità psicosociale e la loro marginalizzazione. Su tutto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per approfondire il legame tra diritti umani e salute mentale nella cornice del diritto internazionale. Migliorare le condizioni di vita e il contesto sociale nei servizi di salute mentale è uno degli obiettivi dell’importante Scuola estiva, che intende introdurre a livello internazionale nuove pratiche per evitare abusi, violenze e pratiche coercitive in salute mentale.
Fra i docenti, Michelle Funk e Natalie Drew (WHO Ginevra); Soumitra Pathare (Responsabile Progetto QR in Gujarat, India); Maths Jesperson (Responsabile Servizio Ombudsman, Svezia); Peter McGovern (WHO consultant) e altri.
Tra i partecipanti, rappresentanti del ministero della salute e dell’educazione del Libano; del ministero della salute della Georgia; dei centri collaborativi WHO di Lille (Francia) e Trieste (Italia); di Medici senza Frontiere; LìorCBM per la salute mentale nell’Africa dell’Ovest e del Sud-Est Asiatico; dell’organizzazione degli Ombudsman della Svezia; oltre a studenti provenienti dalla Malesia, dall’Inghilterra, dall’Egitto, dalla Spagna, dalla Polonia, dall’Italia e da altri Paesi.
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Al via dal 22 agosto la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata dall'Università di Cagliari e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization). Il tema centrale è la promozione di un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale. Parteciperà ufficialmente anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Unhcr).
Cagliari sarà dunque per tre giorni capitale mondiale del settore, grazie ad una vera e propria scuola che supporterà i servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L'iniziativa - curata per l'Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta - mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile. Tra i temi trattati nella tre giorni cagliaritana le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento a quelle consumate nei confronti delle minoranze, lo stigma nei confronti delle persone con disabilità psicosociale e la loro marginalizzazione.
Su tutto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per approfondire il legame tra diritti umani e salute mentale nella cornice del diritto internazionale. Migliorare le condizioni di vita e il contesto sociale nei servizi di salute mentale è uno degli obiettivi dell'importante Scuola estiva, che intende introdurre a livello internazionale nuove pratiche per evitare abusi, violenze e pratiche coercitive in salute mentale.
 

 
SARDINIAPOST.IT
18 agosto 2016 Cronaca
 
Al via dal 22 agosto la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata dall’Università di Cagliari e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization). Il tema centrale è la promozione di un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale. Parteciperà ufficialmente anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Unhcr). Cagliari sarà dunque per tre giorni capitale mondiale del settore, grazie ad una vera e propria scuola che supporterà i servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L’iniziativa – curata per l’Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta – mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile.
Tra i temi trattati nella tre giorni cagliaritana le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento a quelle consumate nei confronti delle minoranze, lo stigma nei confronti delle persone con disabilità psicosociale e la loro marginalizzazione. Su tutto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per approfondire il legame tra diritti umani e salute mentale nella cornice del diritto internazionale. Migliorare le condizioni di vita e il contesto sociale nei servizi di salute mentale è uno degli obiettivi dell’importante Scuola estiva, che intende introdurre a livello internazionale nuove pratiche per evitare abusi, violenze e pratiche coercitive in salute mentale.
 

 
ANSA.IT
Sardegna
 
Al via dal 22 agosto la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata dall'Università di Cagliari e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization). Il tema centrale è la promozione di un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale. Parteciperà ufficialmente anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Unhcr).
Cagliari sarà dunque per tre giorni capitale mondiale del settore, grazie ad una vera e propria scuola che supporterà i servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L'iniziativa - curata per l'Ateneo cagliaritano da Mauro G. Carta - mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile.
Tra i temi trattati nella tre giorni cagliaritana le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento a quelle consumate nei confronti delle minoranze, lo stigma nei confronti delle persone con disabilità psicosociale e la loro marginalizzazione. Su tutto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per approfondire il legame tra diritti umani e salute mentale nella cornice del diritto internazionale.
Migliorare le condizioni di vita e il contesto sociale nei servizi di salute mentale è uno degli obiettivi dell'importante Scuola estiva, che intende introdurre a livello internazionale nuove pratiche per evitare abusi, violenze e pratiche coercitive in salute mentale.
 


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Sergio Nuvoli 

Cagliari, 18 agosto 2016 - Comincerà lunedì 22 agosto nei locali della ex Clinica Aresu di via San Giorgio – e andrà avanti fino alla mattina del 25 agosto - la Summer school sui diritti umani e la salute mentale, organizzata in città dall’Università di Cagliari e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, World Health Organization) per discutere e promuovere un nuovo approccio nel campo dei servizi di salute mentale, in cui le cure di buone qualità si accompagnino ovunque nel mondo al rispetto dei diritti umani e puntino al recupero completo degli individui con disabilità psicosociale. Parteciperà ufficialmente anche l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.

Cagliari sarà dunque per tre giorni capitale mondiale del settore, grazie ad una vera e propria scuola che supporterà i servizi di cura in salute mentale nel miglioramento della qualità degli interventi. L’iniziativa – coordinata per l’Ateneo cagliaritano dal prof. Mauro G. Carta e per la WHO dalla dr.ssa Michelle Funk - mira anche allo sviluppo delle competenze sui diritti umani e al rafforzamento delle organizzazioni delle persone con disabilità psicosociale impegnate nella società civile, e si inserisce nel progetto QualityRights, il cui scopo è promuovere i diritti umani in salute mentale nell’area mediterranea, in cui l’Ateneo cagliaritano è partner di primo piano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Tra i temi trattati nella tre giorni cagliaritana le violazioni dei diritti umani, con particolare riferimento a quelle consumate nei confronti delle minoranze, lo stigma nei confronti delle persone con disabilità psicosociale e la loro marginalizzazione. Su tutto, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per approfondire il legame tra diritti umani e salute mentale nella cornice del diritto internazionale. Migliorare le condizioni di vita e il contesto sociale nei servizi di salute mentale è uno degli obiettivi dell’importante Scuola estiva, che intende introdurre a livello internazionale nuove pratiche per evitare abusi, violenze e pratiche coercitive in salute mentale.

Fra i docenti, Michelle Funk e Natalie Drew (WHO Ginevra); Soumitra Pathare (Responsabile Progetto QR in Gujarat, India); Maths Jesperson (Responsabile Servizio Ombudsman, Svezia); Peter McGovern (WHO consultant) e altri. 

Tra i partecipanti, rappresentanti del ministero della salute e dell’educazione del Libano; del ministero della salute della Georgia; dei centri collaborativi WHO di Lille (Francia) e Trieste (Italia); di Medici senza Frontiere; LìorCBM per la salute mentale nell’Africa dell’Ovest e del Sud-Est Asiatico; dell’organizzazione degli Ombudsman della Svezia; oltre a studenti provenienti dalla Malesia, dall’Inghilterra, dall’Egitto, dalla Spagna, dalla Polonia, dall’Italia e da altri Paesi.

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