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La migrazione del tonno rosso seguita con tecnologie satellitari

Scienze della Vita e dell’ambiente, progetto internazionale per il team di Piero Addis. FOTO, VIDEO e RASSEGNA STAMPA
07 luglio 2016

Sergio Nuvoli - VAI ALLA RASSEGNA STAMPA

Cagliari, 7 luglio 2016 - Un progetto internazionale di grande interesse scientifico è stato assegnato al gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente. La commissione ICCAT (International Commission for the Conservation of the Atlantic Tunashttps://www.iccat.int/) organismo internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno, ha assegnato il progetto al gruppo di ricerca di UNICA.
 
IL SERVIZIO DI OTTAVIO PIRELLI NEL TGR RAI SARDEGNA DI SABATO 10 LUGLIO 2016
 
“La ricerca è mirata a studiare la migrazione dei tonni tramite tecnologie satellitari di tag e release, ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare della Sardegna - spiega Piero Addis, responsabile scientifico del progetto ICCAT - Grazie alla stretta collaborazione con la società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte, siamo riusciti ad inserire 20 trasmettitori satellitari del tipo miniPAT (pop-up Archival Transmitting) nei tonni racchiusi nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto”.
 
GUARDA LE OPERAZIONI DI MARCATURA DEI TONNI
 
Mediante la tecnologia di localizzazione GPS, i dispositivi raccoglieranno le informazioni per un anno e le trasmetteranno al satellite ARGOS, per poi essere restituite ad una stazione a terra per le successive elaborazioni. “La marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante - dice Addis - in quanto consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio tra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (non bisogna dimenticare che il tonno viene gestito con quote di pesca), sia registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità”.
 
GUARDA LE OPERAZIONI DI RILASCIO DEI TONNI
 
Il team del progetto era composto da due ricercatori senior Piero Addis e Andrea Sabatini e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas, esperti e appassionati subacquei che hanno inserito i dispositivi satellitari nel dorso dei tonni con metodologia quasi chirurgica. Il progetto è il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e le società  che gestiscono le tre tonnare sarde (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane), le uniche ormai rimaste attive nel Mediterraneo.  
 
Il tagging team: Marco Secci, Francesco Palmas, Andrea Sabatini, Piero Addis
 
 
 
 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

               

 

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 RASSEGNA STAMPA


 
IL SERVIZIO DI OTTAVIO PIRELLI NEL TGR RAI SARDEGNA DI SABATO 10 LUGLIO 2016
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di sabato 10 luglio 2016
Provincia Sulcis (Pagina 31 - Edizione CA)
Il viaggio del tonno rosso studiato dall’Università 
CARLOFORTE. Speciali dispositivi Gps impiantati sul dorso dei pesci
 
Solcare il mar Mediterraneo e poi l’oceano Atlantico insieme a un compagno di viaggio unico: il tonno rosso che, in primavera, ha fatto tappa a Carloforte. Un progetto possibile grazie alla tecnologia di localizzazione Gps di cui i tonni sono stati dotati dai ricercatori universitari prima di “ripartire” lasciandosi alle spalle l’isola di San Pietro.
LO STUDIO Si tratta di un progetto internazionale, della durata di un anno, di rilevante interesse scientifico che, recentemente, è stato assegnato a un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari dalla commissione Iccat (International Commission for the Conservation of the Atlantic Tunas). Un’organizzazione internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno e che per la prima volta ha deciso di portare avanti questo studio in Sardegna. Il team del progetto è composto da due ricercatori senior, Piero Addis (responsabile scientifico del progetto Iccat) e Andrea Sabatini, e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas: sono stati loro a inserire i dispositivi satellitari sul dorso dei tonni con una metodologia quasi chirurgica. «La ricerca - spiega Addis - è mirata a studiare la migrazione dei tonni attraverso tecnologie satellitari di tag e release , ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare sarde».
LE TONNARE Il lavoro degli studiosi si avvale della collaborazione della società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte: questa fase di studio rappresenta, infatti, il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente e le società che gestiscono le tre tonnare sarde (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane), le uniche ormai rimaste attive nel Mediterraneo. «Siamo riusciti a inserire 20 trasmettitori satellitari nei tonni che sono rimasti imprigionati nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto».
Il viaggio dei tonni sarà costantemente monitorato grazie ai Gps e tutte le informazioni raccolte saranno trasmesse al satellite Argos, per poi essere restituite a una stazione a terra per le elaborazioni. Addis spiega che «la marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante perché consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio tra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (il tonno viene gestito con quote di pesca), sia di registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità».
Antonella Pani
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di sabato 10 luglio 2016
Cagliari – pagina 6
Dall’isola all’Atlantico i tonni viaggiano col Gps
Studio sulle migrazioni affidato a un team di ricercatori dell’Università di Cagliari
Dalla tecnologia satellitare un supporto per stabilire le quote di pesca
 
CAGLIARI Tonno rosso seguito da tecnologie satellitari nei suoi viaggi dalla Sardegna all’Atlantico. Il prestigioso incarico internazionale è stato affidato a un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari dalla commissione Iccat (International commission for the conservation of the Atlantic tunas), organizzazione internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno. «La ricerca è mirata a studiare la migrazione dei tonni attraverso tecnologie satellitari di tag e release, ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare della Sardegna – spiega Piero Addis, responsabile scientifico del progetto Iccat – grazie alla collaborazione con la società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte, siamo riusciti ad inserire 20 trasmettitori satellitari del tipo miniPat (pop-up archival transmitting) nei tonni racchiusi nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto». È la prima volta che un’operazione di questo tipo avviene nelle tonnare della Sardegna. Mediante la tecnologia di localizzazione Gps i dispositivi raccoglieranno le informazioni per un anno e le trasmetteranno al satellite Argos, per poi essere restituite ad una stazione a terra per le successive elaborazioni. «La marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante – dice Addis – perché consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio fra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (non bisogna dimenticare che il tonno viene gestito con quote di pesca), sia di registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità». Il team del progetto è composto da due ricercatori senior, Piero Addis e Andrea Sabatini, e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas, esperti e appassionati subacquei che hanno inserito i dispositivi satellitari sul dorso dei tonni con una metodologia quasi chirurgica. Il progetto è il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e le società che gestiscono le tre tonnare (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane).
 

 
 
ANSA
Università, viaggi tonno rosso monitorati dal satellite
Migrazioni sotto controllo dalla Sardegna all’Atlantico
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 8 LUG - Tonno rosso seguito da tecnologie satellitari nei suoi viaggi dalla Sardegna all’Atlantico. Il prestigioso incarico internazionale è stato affidato a un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari dalla commissione Iccat (International commission for the conservation of the Atlantic tunas) organizzazione internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno.
"La ricerca è mirata a studiare la migrazione dei tonni attraverso tecnologie satellitari di tag e release, ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare della Sardegna - spiega Piero Addis, responsabile scientifico del progetto Iccat - grazie alla collaborazione con la società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte, siamo riusciti ad inserire 20 trasmettitori satellitari del tipo miniPat (pop-up archival transmitting) nei tonni racchiusi nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto". E’ la prima volta che un’operazione di questo tipo avviene nelle tonnare della Sardegna. Mediante la tecnologia di localizzazione Gps i dispositivi raccoglieranno le informazioni per un anno e le trasmetteranno al satellite Argos, per poi essere restituite ad una stazione a terra per le successive elaborazioni.
"La marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante - dice Addis - perché consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio fra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (non bisogna dimenticare che il tonno viene gestito con quote di pesca), sia di registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità". Il team del progetto è composto da due ricercatori senior, Piero Addis e Andrea Sabatini, e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas, esperti e appassionati subacquei che hanno inserito i dispositivi satellitari sul dorso dei tonni con una metodologia quasi chirurgica. Il progetto è il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e le società che gestiscono le tre tonnare (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane). (ANSA).
 

 
ANSA.IT
 
CAGLIARI - Tonno rosso seguito da tecnologie satellitari nei suoi viaggi dalla Sardegna all’Atlantico. Il prestigioso incarico internazionale è stato affidato a un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari dalla commissione Iccat (International commission for the conservation of the Atlantic tunas) organizzazione internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno.
"La ricerca è mirata a studiare la migrazione dei tonni attraverso tecnologie satellitari di tag e release, ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare della Sardegna - spiega Piero Addis, responsabile scientifico del progetto Iccat - grazie alla collaborazione con la società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte, siamo riusciti ad inserire 20 trasmettitori satellitari del tipo miniPat (pop-up archival transmitting) nei tonni racchiusi nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto". E’ la prima volta che un’operazione di questo tipo avviene nelle tonnare della Sardegna. Mediante la tecnologia di localizzazione Gps i dispositivi raccoglieranno le informazioni per un anno e le trasmetteranno al satellite Argos, per poi essere restituite ad una stazione a terra per le successive elaborazioni.
"La marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante - dice Addis - perché consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio fra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (non bisogna dimenticare che il tonno viene gestito con quote di pesca), sia di registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità". Il team del progetto è composto da due ricercatori senior, Piero Addis e Andrea Sabatini, e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas, esperti e appassionati subacquei che hanno inserito i dispositivi satellitari sul dorso dei tonni con una metodologia quasi chirurgica. Il progetto è il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e le società che gestiscono le tre tonnare (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane). (ANSA).
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 08/07/2016 10:48
 
Un progetto internazionale di grande interesse scientifico è stato assegnato ad un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari dalla commissione ICCAT (International Commission for the Conservation of the Atlantic Tunas – https://www.iccat.int/), organizzazione internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno.
“La ricerca è mirata a studiare la migrazione dei tonni attraverso tecnologie satellitari di tag e release, ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare della Sardegna - spiega Piero Addis, responsabile scientifico del progetto ICCAT - Grazie alla stretta collaborazione con la società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte, siamo riusciti ad inserire 20 trasmettitori satellitari del tipo miniPAT (pop-up Archival Transmitting) nei tonni racchiusi nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto”. E’ la prima volta che un’operazione di questo tipo avviene nelle tonnare della Sardegna.
Mediante la tecnologia di localizzazione GPS, i dispositivi raccoglieranno le informazioni per un anno e le trasmetteranno al satellite ARGOS, per poi essere restituite ad una stazione a terra per le successive elaborazioni. “La marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante - dice Addis – perché consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio tra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (non bisogna dimenticare che il tonno viene gestito con quote di pesca), sia di registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità”.
Il team del progetto è composto da due ricercatori senior, Piero Addis e Andrea Sabatini, e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas, esperti e appassionati subacquei che hanno inserito i dispositivi satellitari sul dorso dei tonni con una metodologia quasi chirurgica. Il progetto è il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e le società che gestiscono le tre tonnare sarde (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane), le uniche ormai rimaste attive nel Mediterraneo.
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Tonno rosso seguito da tecnologie satellitari nei suoi viaggi dalla Sardegna all’Atlantico. Il prestigioso incarico internazionale è stato affidato a un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari dalla commissione Iccat (International commission for the conservation of the Atlantic tunas) organizzazione internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno.
"La ricerca è mirata a studiare la migrazione dei tonni attraverso tecnologie satellitari di tag e release, ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare della Sardegna - spiega Piero Addis, responsabile scientifico del progetto Iccat - grazie alla collaborazione con la società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte, siamo riusciti ad inserire 20 trasmettitori satellitari del tipo miniPat (pop-up archival transmitting) nei tonni racchiusi nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto".
E’ la prima volta che un’operazione di questo tipo avviene nelle tonnare della Sardegna. Mediante la tecnologia di localizzazione Gps i dispositivi raccoglieranno le informazioni per un anno e le trasmetteranno al satellite Argos, per poi essere restituite ad una stazione a terra per le successive elaborazioni.
"La marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante - dice Addis - perché consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio fra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (non bisogna dimenticare che il tonno viene gestito con quote di pesca), sia di registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità".
Il team del progetto è composto da due ricercatori senior, Piero Addis e Andrea Sabatini, e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas, esperti e appassionati subacquei che hanno inserito i dispositivi satellitari sul dorso dei tonni con una metodologia quasi chirurgica. Il progetto è il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e le società che gestiscono le tre tonnare (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane).
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - Un progetto internazionale di grande interesse scientifico è stato assegnato ad un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari dalla commissione Iccat (International Commission for the Conservation of the Atlantic Tunas – https://www.iccat.int/), organizzazione internazionale con sede a Madrid che si occupa della conservazione e gestione dello stock di tonno.
"La ricerca è mirata a studiare la migrazione dei tonni attraverso tecnologie satellitari di tag e release, ovvero di marcatura e rilascio di tonni nelle tonnare della Sardegna - spiega Piero Addis, responsabile scientifico del progetto Iccat - Grazie alla stretta collaborazione con la società Carloforte Tonnare, che gestisce la tonnara di Carloforte, siamo riusciti ad inserire 20 trasmettitori satellitari del tipo minipat (pop-up Archival Transmitting) nei tonni chiusi nella tonnara e immediatamente rilasciati in mare aperto". E’ la prima volta che un’operazione di questo tipo avviene nelle tonnare della Sardegna.
Mediante la tecnologia di localizzazione gps, i dispositivi raccoglieranno le informazioni per un anno e le trasmetteranno al satellite Argos, per poi essere restituite ad una stazione a terra per le successive elaborazioni. "La marcatura dei tonni è un aspetto ecologico molto importante - dice Addis – perché consente sia di tracciare gli spostamenti geografici del tonno, ad esempio tra il Mediterraneo e l’Atlantico, definendo la ripartizione dello stock (non bisogna dimenticare che il tonno viene gestito con quote di pesca), sia di registrare la profondità e la temperatura, definendo quindi le preferenze dell’habitat visto che i tonni possono raggiungere anche i mille metri di profondità".
Il team del progetto è composto da due ricercatori senior, Piero Addis e Andrea Sabatini, e da due giovani ricercatori, Marco Secci e Francesco Palmas, esperti e appassionati subacquei che hanno inserito i dispositivi satellitari sul dorso dei tonni con una metodologia quasi chirurgica. Il progetto è il perfezionamento di una collaborazione ventennale tra i ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente e le società che gestiscono le tre tonnare sarde (Carloforte Tonnare, Ligure Sarda, Tonnare Sulcitane), le uniche ormai rimaste attive nel Mediterraneo.

 

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