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"Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis"

Lo studio di quattro ricercatori dell’Ateneo pubblicato da J-Reading, rivista geografica internazionale di fascia A
05 luglio 2016

Sergio Nuvoli 

Cagliari, 5 luglio 2016 - Interrogare il paesaggio studiandone i mutamenti non fornisce gli strumenti per “uscire dalla crisi”, ma permette di disegnare un quadro più articolato e ampio, fornendo qualche indicazione, se non sulla mèta, perlomeno sulle direzioni da intraprendere.  
 
E’ questa una delle indicazioni fornite dal numero monografico “Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What are the Solutions?”, appena edito da J-Reading, rivista geografica internazionale di fascia A, curato da quattro studiosi dell’Università di Cagliari: Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu.
 
Muovendo da una prospettiva interdisciplinare, lo studio dei ricercatori dell’Ateneo si concentra sui riflessi dell’attuale crisi socio-economica sul paesaggio. Come noto, la crisi in atto sta colpendo trasversalmente tutti gli ambiti della vita associata contemporanea e va trasformando troppo spesso i nostri luoghi di vita in meri supporti di funzioni economico-finanziarie.
 
Il paesaggio sembra costituire oggi una sorta di “sismografo” della crisi, che registra su scala locale le conseguenze finali, più o meno consapevoli o desiderate, di comportamenti collettivi imputabili a concatenazioni di eventi indistricabilmente connessi tra di loro.
 
I fattori di crisi e le realtà in crisi non si limitano alle criticità economiche dolorosamente percepite dai cittadini, ma investono anche il paesaggio. Gli impatti della crisi intervengono pesantemente sulle dimensioni ambientali e paesaggistiche dei territori, alterandone o cancellandone in maniera spesso irreversibile equilibri e forme. Si pensi alle estese trasformazioni messe in moto da alcuni processi di globalizzazione, indifferenti alle qualità e alle identità dei luoghi e alle loro dotazioni socioculturali e paesaggistiche.
 
Questi processi di mutamento vengono qui scandagliati attraverso molteplici prismi disciplinari, perché la natura dei fenomeni in gioco è insieme storico-geografica, urbanistica, bio-fisica, economica, sociale, simbolica, estetica, politica, etc..
 
Il numero monografico propone un’analisi complessa dei fenomeni in atto con l’intento di attivare e incentivare nuove visioni del mondo, più “sostenibili” da un punto di vista economico, sociale e ambientale.
 
Alla pubblicazione - interamente scaricabile gratuitamente -hanno preso parte anche il notissimo filosofo ed economista Serge Latouche (Professore emerito di Economia all’Université Paris-Sud, Orsay), Anna Maria Colavitti (Università di Cagliari), Benedetta Castiglioni (Università di Padova), Paolo d’Angelo (Roma Tre) e Federica Pau (Institut Catholique de Toulouse).
 
Il numero monografico “Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What Solutions?” è l’esito della IV giornata di studi internazionale sul paesaggio organizzata dall’Università degli studi di Cagliari nel 2014. 
 
 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

               

 

RASSEGNA STAMPA

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di giovedì 7 luglio 2016
Borsa (Pagina 11 - Edizione CA)
Studio di ricercatori sardi
Come la crisi modifica paesaggi e contesti urbani
 
I territori e i paesaggi possono essere un sismografo sul quale leggere gli effetti della crisi economica. Questo il filo conduttore della ricerca ideata e portata avanti da quattro ricercatori dell’Università di Cagliari e pubblicata su un numero monografico di J-Reading , prestigiosa rivista internazionale. L’indagine è di Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu, impreziosita da un intervento dell’economista e filosofo francese Serge Latouche.
Muovendo da una prospettiva interdisciplinare, lo studio si concentra sui riflessi dell’attuale crisi socio-economica sul paesaggio. La congiuntura è infatti capace di mutare profondamente panorami e contesti urbani, con conseguenze anche per le persone. Gli impatti della crisi intervengono pesantemente sulle dimensioni ambientali e paesaggistiche dei territori, alterandone o cancellandone in maniera spesso irreversibile equilibri e forme. Da anni sono in atto trasformazioni messe in moto da alcuni processi di globalizzazione, indifferenti alle qualità e alle identità dei luoghi e alle loro dotazioni socioculturali e paesaggistiche. Dinamiche in grado di avere ripercussioni biologiche, simboliche, estetiche e politiche. Lo studio è scaricabile gratuitamente dal sito internet della rivista J-Reading .
Matteo Mascia
 

 

AGENZIA GIORNALISTICA ITALIA
 
(AGI) - Cagliari, 5 lug. - La crisi trasversale che sta attraversando tutti gli ambiti della vita contemporanea rischia di trasformare i luoghi in meri supporti delle funzioni economico-finanziarie. L’ambiente come "sismografo" della crisi e’ il tema del numero monografico "Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What are the Solutions" edito da J-Reading, rivista geografica internazionale di fascia A, curato da quattro studiosi dell’universita’ di Cagliari, Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu, con un intervento dell’economista e filosofo francese Serge Latouche. L’analisi dei ricercatori si concentra sui riflessi della crisi socio-economica sul paesaggio, spesso alterato in maniera irreversibile da fenomeni avviati da alcuni processi di globalizzazione. Il numero monografico sintetizza gli esiti della Quarta giornata di studi internazionale sul paesaggio organizzata dall’universita’ di Cagliari nel 2014. (AGI)
 

 
ANSA
Crisi e ambiente: studio sardo su rivista internazionale
Ricercatori Cagliari premiati da pubblicazione su J Reading
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 5 LUG - Il paesaggio come termometro della crisi: l’ambiente intorno a noi cambia anche a seconda di quello che succede a livello economico, sociale e culturale. È lo studio di quattro ricercatori dell’Università di Cagliari "premiato" con una pubblicazione, in un numero monografico, di J Reading, rivista geografica internazionale. Un lavoro impreziosito dall’intervento dell’economista e filosofo francese Serge Latouche. L’opera, intitolata "Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What are the Solutions?", è curata da quattro studiosi dell’ateneo: Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu. Partendo da una prospettiva interdisciplinare, lo studio dei ricercatori si concentra sui riflessi nei confronti del paesaggio dell’attuale crisi socio-economica.
"Il paesaggio - spiega una nota dell’Università - sembra costituire oggi una sorta di ’sismografo’ della crisi, che registra su scala locale le conseguenze finali, più o meno consapevoli o desiderate, di comportamenti collettivi imputabili a concatenazioni di eventi indistricabilmente connessi tra di loro. I fattori di crisi e le realtà in crisi non si limitano, insomma, alle criticità economiche dolorosamente percepite dai cittadini, ma investono anche il paesaggio. Si pensi alle estese trasformazioni messe in moto da alcuni processi di globalizzazione, indifferenti alle qualità e alle identità dei luoghi e alle loro dotazioni socioculturali e paesaggistiche. I processi di mutamento vengono scandagliati attraverso molteplici prismi disciplinari, perché la natura dei fenomeni in gioco è insieme storico-geografica, urbanistica, bio-fisica, economica, sociale, simbolica, estetica, politica". Il numero monografico propone un’analisi complessa dei fenomeni in atto con l’intento di attivare e incentivare nuove visioni del mondo, più ’sostenibili’ da un punto di vista economico, sociale e ambientale. (ANSA).
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Il paesaggio come termometro della crisi: l’ambiente intorno a noi cambia anche a seconda di quello che succede a livello economico, sociale e culturale. È lo studio di quattro ricercatori dell’Università di Cagliari "premiato" con una pubblicazione, in un numero monografico, di J Reading, rivista geografica internazionale.
Un lavoro impreziosito dall’intervento dell’economista e filosofo francese Serge Latouche. L’opera, intitolata "Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What are the Solutions?", è curata da quattro studiosi dell’ateneo: Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu. Partendo da una prospettiva interdisciplinare, lo studio dei ricercatori si concentra sui riflessi nei confronti del paesaggio dell’attuale crisi socio-economica.
"Il paesaggio - spiega una nota dell’Università - sembra costituire oggi una sorta di ’sismografo’ della crisi, che registra su scala locale le conseguenze finali, più o meno consapevoli o desiderate, di comportamenti collettivi imputabili a concatenazioni di eventi indistricabilmente connessi tra di loro. I fattori di crisi e le realtà in crisi non si limitano, insomma, alle criticità economiche dolorosamente percepite dai cittadini, ma investono anche il paesaggio. Si pensi alle estese trasformazioni messe in moto da alcuni processi di globalizzazione, indifferenti alle qualità e alle identità dei luoghi e alle loro dotazioni socioculturali e paesaggistiche. I processi di mutamento vengono scandagliati attraverso molteplici prismi disciplinari, perché la natura dei fenomeni in gioco è insieme storico-geografica, urbanistica, bio-fisica, economica, sociale, simbolica, estetica, politica".
Il numero monografico propone un’analisi complessa dei fenomeni in atto con l’intento di attivare e incentivare nuove visioni del mondo, più ’sostenibili’ da un punto di vista economico, sociale e ambientale.
 

 

 
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Pubblicato il 5 luglio 2016 di trasferimentotec
 
Interrogare il paesaggio studiandone i mutamenti non fornisce gli strumenti per “uscire dalla crisi”, ma permette di disegnare un quadro più articolato e ampio, fornendo qualche indicazione, se non sulla mèta, perlomeno sulle direzioni da intraprendere.
E’ questa una delle indicazioni fornite dal numero monografico “Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What are the Solutions?”, appena edito da J-Reading, rivista geografica internazionale di fascia A, curato da quattro studiosi dell’Università di Cagliari: Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu e impreziosito da un intervento dell’economista e filosofo francese Serge Latouche. Muovendo da una prospettiva interdisciplinare, lo studio dei ricercatori dell’Ateneo si concentra sui riflessi dell’attuale crisi socio-economica sul paesaggio. Come noto, la crisi in atto sta colpendo trasversalmente tutti gli ambiti della vita associata contemporanea e va trasformando troppo spesso i nostri luoghi di vita in meri supporti di funzioni economico-finanziarie.
Il paesaggio sembra costituire oggi una sorta di “sismografo” della crisi, che registra su scala locale le conseguenze finali, più o meno consapevoli o desiderate, di comportamenti collettivi imputabili a concatenazioni di eventi indistricabilmente connessi tra di loro. I fattori di crisi e le realtà in crisi non si limitano alle criticità economiche dolorosamente percepite dai cittadini, ma investono anche il paesaggio. Gli impatti della crisi intervengono pesantemente sulle dimensioni ambientali e paesaggistiche dei territori, alterandone o cancellandone in maniera spesso irreversibile equilibri e forme. Si pensi alle estese trasformazioni messe in moto da alcuni processi di globalizzazione, indifferenti alle qualità e alle identità dei luoghi e alle loro dotazioni socioculturali e paesaggistiche. Questi processi di mutamento vengono qui scandagliati attraverso molteplici prismi disciplinari, perché la natura dei fenomeni in gioco è insieme storico-geografica, urbanistica, bio-fisica, economica, sociale, simbolica, estetica, politica, etc.
Il numero monografico propone un’analisi complessa dei fenomeni in atto con l’intento di attivare e incentivare nuove visioni del mondo, più “sostenibili” da un punto di vista economico, sociale e ambientale.
Alla pubblicazione – interamente scaricabile gratuitamente -hanno preso parte anche il notissimo filosofo ed economista Serge Latouche (Professore emerito di Economia all’Université Paris-Sud, Orsay), Anna Maria Colavitti (Università di Cagliari), Benedetta Castiglioni (Università di Padova), Paolo d’Angelo (Roma Tre) e Federica Pau (Institut Catholique de Toulouse). Il numero monografico “Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What Solutions?” è l’esito della IV giornata di studi internazionale sul paesaggio organizzata dall’Università degli studi di Cagliari nel 2014. Link al numero monografico: http://www.j-reading.org/index.php/geography/issue/view/10
 

 
UNICARADIO.IT
 
Dall’Università di Cagliari uno studio pubblicato su un’importante rivista geografica
Interrogare il paesaggio e studiare i suoi mutamenti? Non fornisce gli strumenti per “uscire dalla crisi”, ma può permettere di farne un quadro più articolato e ampio, fornendo qualche indicazione, se non sulla mèta, perlomeno sulle direzioni da intraprendere.
E’ questa una delle indicazioni date dal numero monografico “Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What are the Solutions?”- appena edito da J-Reading, rivista geografica internazionale di fascia A - curato da quattro studiosi dell’Università di Cagliari: Silvia Aru, Fabio Parascandolo, Marcello Tanca e Luca Vargiu e impreziosito da un intervento dell’economista e filosofo francese Serge Latouche. Muovendo da una prospettiva interdisciplinare, lo studio dei ricercatori dell’Ateneo si concentra sui riflessi dell’attuale crisi socio-economica sul paesaggio, che sta colpendo trasversalmente tutti gli ambiti della vita associata contemporanea.
 
Il paesaggio sembra costituire oggi una sorta di “sismografo” della crisi, che registra su scala locale le conseguenze finali, più o meno consapevoli o desiderate, di comportamenti collettivi imputabili a concatenazioni di eventi connessi tra di loro. Gli impatti della crisi intervengono pesantemente non solo sulla sfera economica del singolo cittadino, ma anche sulle dimensioni ambientali e paesaggistiche dei territori, alterandone o cancellandone in maniera spesso irreversibile equilibri e forme. Si pensi alle estese trasformazioni messe in moto da alcuni processi di globalizzazione, indifferenti alle qualità e alle identità dei luoghi e alle loro dotazioni socioculturali e paesaggistiche.
Il numero monografico propone un’analisi complessa dei fenomeni in atto con l’intento di attivare e incentivare nuove visioni del mondo, più “sostenibili” da un punto di vista economico, sociale e ambientale.
Alla pubblicazione - interamente scaricabile gratuitamente - hanno preso parte anche il notissimo filosofo ed economista Serge Latouche (Professore emerito di Economia all’Université Paris-Sud, Orsay), Anna Maria Colavitti (Università di Cagliari), Benedetta Castiglioni (Università di Padova), Paolo d’Angelo (Roma Tre) e Federica Pau (Institut Catholique de Toulouse).
Il numero monografico “Crisis of Landscapes, Landscapes of the Crisis. What Solutions?” è l’esito della IV giornata di studi internazionale sul paesaggio organizzata dall’Università degli studi di Cagliari nel 2014. Link al numero monografico: http://www.j-reading.org/index.php/geography/issue/view/10

 

 

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