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Cultura e bellezza, antidoti alla violenza

Dibattito con il FAI, il ruolo dell’Ateneo nell’elaborazione di strategie innovative nel trattamento dei sex offenders. FOTO E VIDEO
30 giugno 2016

Sergio Nuvoli 

Cagliari, 30 giugno 2016 - “La cultura è un’arma formidabile contro la violenza e contro la dipendenza, non solo economica, della donna, che spesso genera circuiti da cui è difficile uscire”. Lo ha detto il Magnifico Rettore, Maria Del Zompo, intervenendo al dibattito organizzato ieri pomeriggio nell’ambito del progetto “Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza”, per educare alla convivenza civile e al rispetto attraverso una pedagogia della bellezza e della tutela del bello. L’iniziativa – sposata dall’Università degli Studi di Cagliari – è realizzata dalla rete Gi.U.Li.A giornaliste, FAI Sardegna (Fondo Ambiente Italiano), Ministero dell’Interno, Ministero di Giustizia, Biblioteca Universitaria, MIBACT e MIUR.
 
“Sono le donne a sfruttare maggiormente l’università come ascensore sociale – ha sottolineato ancora il Rettore - Dobbiamo insistere in questa direzione perché è la prevenzione lo strumento fondamentale per il vivere civile della nostra società”. UNICA è in prima fila sul delicatissimo tema con il Master in "Gender Equality - Strategie per l’equità di genere".
 
All’incontro – nella splendida cornice della Sala settecentesca della Biblioteca universitaria – dopo il Prefetto, Giuliana Perrotta, sono intervenuti anche il prof. Carlo Pilia, docente di Diritto privato, e la prof.ssa Cristina Cabras, criminologa e docente di Psicologia sociale. “Solo una minima parte dei sex offenders ha patologie psichiatriche legate alla sfera sessuale – ha spiegato la prof.ssa Cabras - La maggior parte di loro è intrisa di cultura profondamente maschilista, che sostiene che il corpo della donna possa essere oggettivizzato, come accade in molte pubblicità di prodotti commerciali che potremmo boicottare. Vi chiediamo di cominciare a rifiutare anche l’umorismo sessista così tanto diffuso anche nei posti di lavoro”. “Bellezza e cultura per contrastare la violenza” non poteva essere titolo – e proposta – più indovinato. “Occorre investire per capire le strategie per gestire questo genere di detenuti – ha concluso la prof.ssa – perché in carcere non si può fare alcun recupero. Anche con il Master abbiamo consolidato rapporti con il sistema canadese, all’avanguardia nel mondo nel trattamento dei colpevoli di questo genere di reati”.
 
GUARDA L’INTERVENTO DEL RETTORE AL DIBATTITO
 
Concetti ripresi da Alessandra Uscidda, comandante della Polizia penitenziaria nel carcere di Uta, che ha raccontato di aver avuto modo di apprezzare – nel carcere di Bollate – la messa in opera di strategie apprese a Montreal: “Si tratta di predisporre e far seguire ai detenuti riconosciuti colpevoli di questi reati un percorso preciso e strutturato, in cui nulla è lasciato al caso”. Il dibattito è stato moderato dal caporedattore dell’ANSA Sardegna, Roberta Celot, hanno partecipato altri relatori ed è stato concluso dagli interventi di Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine regionale dei Giornalisti della Sardegna, e di Celestino Tabasso, presidente dell’Associazione Stampa Sarda.
 
 
 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

               

 
 

 


L’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con la rete Gi.U.Li.A giornaliste, FAI Sardegna (Fondo Ambiente Italiano), Ministero dell’Interno,  Ministero di Giustizia, Biblioteca Universitaria, MIBACT e MIUR intende lanciare il progetto Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza, per educare alla convivenza civile e al rispetto attraverso una pedagogia della bellezza e della tutela del bello. I primi due incontri si svolgeranno il 29 giugno, il primo alle 10, nella Casa circondariale di Uta e il secondo dalle 17, nella Sala settecentesca della Biblioteca Universitaria di Via Università a Cagliari.

È indubbio che le generazioni cui è permesso di accedere alla cultura sin dall’infanzia sono quelle che non praticheranno, in età adulta, la violenza. Da ciò il titolo dell’iniziativa, che indica la violenza di genere come una reale malattia della nostra contemporaneità. Violenza sulle donne e femminicidio sono tra i più gravi problemi sociali che l’Italia oggi deve affrontare

La mattina, nella Casa circondariale di Uta, sarà proiettato in prima assoluta il docufilm "Desdemona e le Altre", tratto dall’omonimo spettacolo tenutosi nel carcere di San Vittore a Milano. La pièce, prodotta dalla rete Gi.U.Li.A  giornaliste, col patrocinio dell’Ordine dei giornalisti lombardo e curato da Gegia Celotti, coordinatrice del Gruppo di lavoro dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, vuole promuovere una riflessione sulle modalità e sul linguaggio utilizzati dagli organi di informazione per documentare fatti di cronaca nera tanto gravi.

Interverranno, oltre alla curatrice del filmato, studiose, esperte, professioniste, rappresentanti delle forze dell’ordine, della polizia penitenziaria e del volontariato per proporre un approccio multidisciplinare al problema.

Nel pomeriggio, nella Biblioteca Universitaria, si aprirà un dibattito sulla rappresentazione mediatica dei femminicidi e sulla necessità di integrare, fin dalla Scuola primaria, la programmazione didattica con discipline che educhino alla Cultura della parità attraverso l’Educazione sentimentale, la Cultura delle differenze, la Conoscenza delle diversità e il Linguaggio di genere.


Il programma della mattinata (Casa circondariale di Uta)

Introducono

Giacomo Porcu Sindaco di Uta

Gianfranco Pala Direttore Casa Circondariale di Uta 

Maurizio Veneziano Provveditore penitenziario della Sardegna 

Proiezione Docufilm “Desdemona e le altre” di Gegia Celotti (Gi.U.Li.A giornaliste) regia di Silvano Piccardi

Ore 11:00

Dibattito con Detenuti e Detenute - Introduce e Coordina Roberta Celot (Gi.U.Li.A giornaliste) Responsabile ANSA Sardegna 
Intervengono: Susi Ronchi (Gi.U.Li.A giornaliste), Gegia Celotti (Gi.U.Li.A giornaliste) Coordinatrice Gruppo lavoro Pari Opportunità Ordine Nazionale Giornalisti, Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna, Rossana Carta Dirigente Ministero della Giustizia, Cristina Cabras Docente di Psicologia Giuridica e Criminologia Università di Cagliari, Alessandra Uscidda Comandante della Polizia Penitenziaria di Uta, Saida Felce Ispettrice della Polizia di Stato, Maria Grazia Calligaris Presidente Associazione Socialismo Diritti Riforme, Rita Dedola Presidente Ordine degli avvocati di Cagliari, Ester Gessa Direttrice Biblioteca Universitaria di Cagliari, Daniela Diomedi Dirigente Liceo Siotto Cagliari.

 

Il programma del pomeriggio (Biblioteca Universitaria)

Proiezione Docufilm “Desdemona e le altre” di Gegia Celotti (Gi.U.Li.A giornaliste) regia di Silvano Piccardi

Ore 17:50 - Dibattito - Introduce e Coordina Roberta Celot  (Gi.U.Li.A giornaliste) Responsabile ANSA Sardegna 

Intervengono: Giuliana Perrotta Prefetta di Cagliari, Ester Gessa Direttrice Biblioteca Universitaria di Cagliari, Susi Ronchi Gi.U.Li.A giornaliste, Gegia Celotti Coordinatrice Gruppo lavoro Pari Opportunità Ordine Nazionale Giornalisti, Rossana Carta Dirigente Ministero della Giustizia, Carlo Pilia Docente di Diritto privato Università di Cagliari e Presidente Mediatori Mediterranei, Celestino Tabasso Presidente Assostampa Sardegna, Francesco Birocchi Presidente Ordine dei giornalisti della Sardegna, Cristina Cabras Docente di Psicologia Giuridica e Criminologia Università di Cagliari, Daniela Diomedi Dirigente Liceo Siotto Cagliari, Maria Del Zompo Rettrice Università di Cagliari, Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale FAI Sardegna.

 

In allegato il programma ufficiale dell’evento

 


 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

               

 

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