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Percorso multidisciplinare integrato del paziente con carcinoma della prostata

Venerdì 24 e sabato 25 giugno corso di aggiornamento curato dalla Clinica universitaria di urologia e dal servizio di Medicina nucleare dell’ospedale Santissima Trinità
24 giugno 2016


Cancro della prostata, in Sardegna primo tumore tra gli over 50

Nel 2020 in Sardegna si stimano 14 decessi annui ogni centomila cittadini. Alleanza e confronto diagnostico, terapeutico e assistenziale multidisciplinare per una risposta immediata. Un corso curato dalla Clinica universitaria di urologia e dal servizio di Medicina nucleare dell’ospedale Santissima Trinità
 
Cagliari, 21 giugno 2016
Mario Frongia
 
Venerdì 24 e sabato 25 giugno, dalle 9 alle 18, l’hotel Regina Margherita - viale Regina Margherita, Cagliari
- ospita il corso di aggiornamento “Percorso multidisciplinare integrato del paziente con carcinoma della prostata”. Organizzati dal servizio di Medicina nucleare dell’ospedale Santissima Trinità e dalla Clinica universitaria, i lavori sono presieduti da Antonello De Lisa (direttore scuola specializzazione Urologia, università Cagliari e Urologia, Santissima Trinità). Il responsabile scientifico è Michele Boero (segretario nazionale e delegato regionale Ainm - responsabile Cardiologia nucleare, SS Trinità).
 
DIAGNOSI, TERAPIA, ASSISTENZA. Dall’inquadramento della malattia a diagnosi e stadiazione, terapia radicale, integrazione ospedale-territorio, riabilitazione del paziente prostactomizzato, terapia metastasi ossee e del dolore, palliazione ed assistenza: sono questi alcuni delle problematiche affrontate al Corso. L’appuntamento associa ricerca, clinica, assistenza (strutture Hospice, domiciliare integrata ecc.) e associazione dei pazienti oncologici. “L’auspicio è che da queste due intense giornate di confronto possano nascere i presupposti per la condivisione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale multidisciplinare in grado di garantire a ciascun paziente con carcinoma della prostata tempestività della presa in carico, equità nelle condizioni di accesso e di fruizione dei servizi nonché livelli di cura personalizzati in base ai propri bisogni” spiegano il professor De Lisa e il dottor Boero.
 
NUMERI ALLARMANTI. Il carcinoma della prostata si colloca come il primo tumore per prevalenza negli uomini di età superiore ai 50 anni. Rappresenta infatti, da solo, il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati in questa fascia d’età. Per il 2020 le stime medie nazionali di mortalità sono di 12 per 100.000 uomini/anno). Il trend è simile tra le diverse aree geografiche. I tassi oscillano tra 13 e 16 per 100.000 uomini/anno nel 2010. Nel dettaglio, si prevedono per il 2020 tassi del 10 nel Settentrione, 12 al Centro e 14 per 100.000 uomini/anno al Sud e nelle isole.
 
TAVOLO REGIONALE
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Il corso ha il pregio di mettere assieme gli attori e gli specialisti che si occupano del cancro alla prostata con l’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca e individuare un percorso operativo comune e condiviso nelle varie realtà regionali. Il recente decreto di istituzione del tavolo regionale, con la nomina a coordinatore del dottor Boero, opera in questa direzione.
 
COMITATO SCIENTIFICO
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Gli specialisti Daniele Farci, Giorgio Melis, Elisabetta Pedditzi, Pietro Sulas, Ilaria Gelo, Giorgio Muscas e Michela Piga compongono il Comitato scientifico del corso.

 

PRESENTAZIONE DEL CORSO


Il Corso, attraverso il confronto tra le diverse specialità coinvolte, si pone l’obbiettivo di fare il punto della situazione sul percorso clinico-assistenziale del paziente con carcinoma della prostata, alla luce delle più recenti linee guida nazionali ed internazionali.
 
Le otto sessioni in cui è articolato il programma riflettono la sequenza temporale dell’iter del paziente, dalla fase di diagnosi e stadiazione, compresa l’eventuale recidiva, fino ai percorsi curativi, differenziati a seconda che la neoplasia sia rimasta organo-confinata o abbia assunto una connotazione sistemica; l’ampio spazio riservato alla discussione al termine di ciascuna sessione fornirà ulteriori spunti di riflessione e di confronto tra i partecipanti.
 
Il tema controverso della gestione della malattia localmente avanzata, coerentemente all’impostazione del Corso, è stato affidato ad un team multidisciplinare composto dall’urologo, dall’oncologo e dal radioterapista che, partendo ciascuno dalla propria esperienza, si confronteranno per definire i criteri che consentono di personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche della malattia.

Le tre tavole rotonde inserite nel programma trattano argomenti di grande attualità: nella prima, in cui si parlerà di integrazione tra Ospedale e Territorio, il confronto tra gli specialisti operanti nelle strutture periferiche e quelli ospedalieri avrà come obiettivo principale la definizione dei percorsi in grado di assicurare la continuità ed il coordinamento dell’assistenza al paziente “territoriale”; nella seconda, partendo dalla presentazione di un caso clinico, si cercherà di inquadrare il ruolo della terapia radiometabolica nell’attuale scenario terapeutico della malattia resistente alla castrazione e di identificare le caratteristiche dei pazienti che possono beneficiare di questo trattamento; nella terza, che tratta il delicato tema dell’assistenza al paziente terminale, un team di specialisti che rappresenta un modello di riferimento in ambito regionale nel campo delle cure palliative, esporrà la propria esperienza aprendosi al confronto con il Responsabile di una struttura Hospice, con chi si occupa di Assistenza Domiciliare Integrata e con la rappresentante di un’Associazione di Pazienti Oncologici.
 
L’auspicio è che da queste due intense giornate di confronto possano nascere i presupposti per la condivisione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale multidisciplinare in grado di garantire a ciascun paziente con carcinoma della prostata tempestività della presa in carico, equità nelle condizioni di accesso e di fruizione dei servizi, e livelli di cura personalizzati in base ai propri bisogni.

Il Responsabile Scientifico del Corso                  
Michele Boero                  

 
Il tumore della prostata negli ultimi anni ha visto aumentare costantemente la sua incidenza e migliorare gli approcci diagnostici e terapeutici. La continua crescita dei markers e della diagnostica per immagini, il miglioramento degli approcci chirurgici o radioterapici nelle fasi iniziali della malattia e le terapie farmacologiche nelle fasi più avanzate, impongono un doveroso riordino delle idee nel trattamento di questa complessa neoplasia.


Di non minore importanza appare inoltre la centralità del paziente e la necessità che siano le strutture sanitarie ad avvicinarsi a quest’ultimo, offrendo anche nelle periferie un approccio corretto e la giusta assistenza al paziente in tutte le fasi della malattia.
Da qui la necessità di creare un momento di incontro che coinvolga sia gli specialisti dei vari settori di interesse della patologia, Urologi, Oncologi, e Radioterapisti, ma non meno coloro che si occupano di diagnostica per immagini, stadiazione, e terapia quali Anatomo Patologi, Radiologi e Medici Nucleari ed infine i Terapisti del dolore.
 
Una opportunità per ascoltare la voce dei pazienti e degli operatori del territorio per trovare un sistema condiviso di diagnosi e di trattamento della patologia tumorale della prostata.
 
Colgo l’occasione per augurare a tutti buon lavoro e future fattive collaborazioni.

Il Presidente del Corso                   
Antonello De Lisa               

 


 


 

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