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Medaglia ufficiale pontificia del Giubileo della Misericordia

Presentazione a Cagliari nei giorni 6 e 7 maggio 2016 con il patrocinio dell'Ateneo
06 maggio 2016

Presentazione a Cagliari nei giorni venerdì 6 e sabato 7 maggio 2016 con il patrocinio dell’Ateneo 
 
Nei giorni 6 e 7 maggio 2016 verrà presentata a Cagliari la medaglia commemorativa del Giubileo straordinario della Misericordia; iniziativa promossa dalla Deputazione di Storia Patria per la Sardegna in collaborazione con la Diocesi di Cagliari e col Polo Museale della Sardegna e con il patrocinio dell’Università degli Studi, della Regione sarda e del Comune di Cagliari. 


 
L’apertura dei lavori della serata sarà a carico della Direttrice del Polo Museale della Sardegna, Giovanna Damiani; seguiranno i saluti dell’Arcivescovo di Cagliari, S.E. Arrigo Miglio, e delle autorità. I lavori saranno coordinati da Luisa D’Arienzo che ripercorrerà la storia dei giubilei in Sardegna, mentre Giancarlo Alteri, oggi Capo di Gabinetto del Medagliere della veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano (per intenderci la grande Biblioteca che conserva il Codice atlantico di Leonardo), parlerà delle medaglie dei giubilei, aggiornandoci sulle emissioni relative al Giubileo del 2000, posteriori alla Mostra cagliaritana. . La parte più significativa della serata sarà svolta da Mariangela Crisciotti, giovane scultrice e medaglista (Roma 1982), autrice della medaglia della Misericordia, che interverrà su ’La medaglia ufficiale del Giubileo della Misericordia. Simbologia, arte e tecnica’. La Crisciotti si è formata alla prestigiosa scuola dell’arte della medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, di difficile accesso, frequentata da giovani di tutto il mondo. Le sue capacità artistiche hanno avuto molti riconoscimenti da parte dei Papi (quattro committenze da Benedetto XVI due da Papa Francesco); la giovane artista tramite la medaglia originale e con l’ausilio di calchi da lei realizzati spiegherà le tecniche artistiche e la simbologia delle immagini. Due esemplari della medaglia verranno esposti nella Pinacoteca nazionale e vi resteranno per il periodo giubilare; altrettanto avverrà nel Museo della Diocesi, dove saranno esposte altre due medaglie la mattina del 7 maggio, con il saluto dell’arcivescovo Miglio e alla presenza della Crisciotti che sarà disponibile per un incontro-dibattito, specie con i giovani che potranno conoscere quali possibilità formative offrano le scuole di eccellenza italiane, come quella attiva presso la Zecca dello Stato, e quali sbocchi di lavoro ne possano derivare.
 

Questa iniziativa nasce come continuità delle manifestazioni che si svolsero nella nostra città per il Giubileo del 2000, quando furono organizzati il congresso “Gli Anni Santi nella storia” e la grande mostra “Le medaglie pontificie degli anni santi. La Sardegna nei Giubilei” (catalogo a cura di Luisa D’Arienzo e Giancarlo Alteri, Silvana edit. 2000); iniziative di grande valore scientifico che hanno lasciato un segno in Sardegna per l’aspetto del tutto originale che presentavano. Era la prima volta che l’intera collezione delle medaglie commemorative dei giubilei, a partire dal 1300, di proprietà della Sede Apostolica, varcava le mura dello Stato Pontificio e solcava il mare per giungere a Cagliari. Fu un intenso lavoro che la Deputazione portò avanti insieme alla Biblioteca Vaticana, dalla quale dipende il Medagliere Apostolico, e per la quale ricevette numerosi sostegni da parte delle istituzioni come la regione Sardegna, i Comuni di Cagliari e di Oristano, le Sovrintendenze, le diocesi sarde che contribuirono all’iniziativa col prestito di pezzi di grande rilievo artistico, come gli stendardi processionali della cattedrale di San Nicola di Sassari e della chiesa parrocchiale di Santa Maria del Regno di Ardara, entrambi raffiguranti il volto di Cristo da un lato, detto Veronica, e dall’altro l’immagine della Madonna col Bambino. L’Arcidiocesi di Cagliari concesse in prestito il cosiddetto trittico di Clemente VII, il celebre dipinto fiammingo che era stato trafugato nel 1527 dall’appartamento del Papa durante il saccheggio dei Lanzichenecchi e che era poi ricomparso nel 1531 a Cagliari quando un soldato imperiale, in procinto di partire con l’armata di Carlo V per l’impresa militare di Tunisi, lo riconsegnò agli agostiniani che informarono l’arcivescovo Girolamo di Villanova. In quella circostanza il Papa ne fece dono alla Cattedrale cagliaritana, insieme alla reliquia della sacra spina, con l’impegno che fossero entrambi esposti nel Duomo alla devozione dei cagliaritani per la festa dell’Assunzione di Maria di metà agosto. Tradizione tuttora seguita e molto sentita nella nostra città.
 
In quella circostanza l’Università di Cagliari diede un apporto fondamentale all’iniziativa perché concesse l’uso della Sala delle Mostre temporanee della Cittadella dei Musei, per l’occasione del tutto rinnovata e adattata alle esigenze con nuovi sistemi di illuminazione, grazie all’intervento dei migliori ingegneri dell’Ateneo, come il compianto Giancarlo Deplano, che progettò anche le eleganti vetrine espositive dotate di opportuni impianti di allarme per rendere sicuri i materiali esposti; tutto ciò sotto il vigile controllo dei tecnici vaticani che, con diversi sopralluoghi, valutarono e approvarono le norme di sicurezza seguite.
 
Per il Giubileo straordinario della Misericordia è stata creata dallo Stato Vaticano una nuova medaglia commemorativa che ne perpetuerà il ricordo nei secoli. Una medaglia di cui potremo apprezzare la bellezza in occasione della sua presentazione nella Pinacoteca nazionale e nel Museo Diocesano di Cagliari, dove resterà esposta durante il giubileo.



La medaglia presenta:

Sul diritto: stemma del Sommo Pontefice contornato dalla scritta: IUBILAEUM EXTRAORDINARIUM MISERICORDIAE 2015-2016.
Sotto, in un cartiglio, la scritta: MISERANDO ATQUE ELIGENDO - In basso il nome dell’artista: M. Crisciotti.
Lo stemma del Papa, sormontato dai simboli della dignità pontificia (la mitra collocata tra le chiavi decussate in oro e in argento, rilegate da un cordone rosso), presenta al centro l’emblema dell’ordine della Compagnia di Gesù da cui proviene il Pontefice (un sole raggiante caricato dalle lettere IHS, monogramma di Iesus; la lettera H è sormontata da una croce ed ha alla base tre chiodi di nero, simboli del martirio di Cristo); in basso la stella fiammeggiante, che simboleggia Vergine Maria, e il fiore di nardo, distintivo di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale.
Sul rovescio: particolare del dipinto di Rembrandt «Il ritorno del figliol prodigo », conservato nel Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo ed ispirato alla parabola evangelica del Padre misericordioso (Lc 15, 11-32). Di speciale interesse è il fatto che le mani del genitore sono una maschile ed una femminile, quasi a voler significare che il perdono è del Padre, ma passa attraverso il ministero della Chiesa - Intorno la scritta: IN AETERNUM MISERICORDIA EIUS (Salmo 135/6)
 
 
 
Cenni biografici dell’artista. La medaglia è opera di Mariangela Crisciotti (Roma 1982). Ha ottenuto la licenza alla prestigiosa Scuola dell’arte della medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, aggiudicandosi una borsa di studio riservata ai migliori allievi. Ha vinto diversi   premi ed ha creato modelli per numerose medaglie pontificie sia per Benedetto XVI che per Papa Francesco. Ha creato anche modelli di numerose monete commemorative: 10 Euro in argento per la “20° Giornata Mondiale del Malato”; 5 Euro in argento per la “XLVI Giornata mondiale della Pace”; 5 Euro in argento sul tema “Sede Vacante”; 20 Euro in argento per la“Canonizzazione di Giovanni XXIII”; 200 Euro in oro sul tema “Le virtù cardinali: Prudenza”; 10 Euro in argento per la “XXXI Giornata mondiale della Gioventù Cracovia 2016”; 2 Euro sul tema “Giubileo della Misericordia”, tutte commissionate da UFN, Ufficio Filatelico e Numismatico, Stato Città del Vaticano. 

Incontro di Mariangela Crisciotti col Papa Benedetto XVI durante la presentazione della  medaglia  da lei realizzata per il  VII anno di Pontificato di Papa Benedetto, in occasione del 60° Anniversario della sua Ordinazione Sacerdotale nel 2011. Dentro la teca si può vedere il disegno, il modello in gesso e la copia in argento della medaglia.
 
 
 
 

 

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