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Giornata della donna: il Rettore intervistata dal TGR RAI

La conversazione con Vincenzo Guerrizio per l'8 marzo sulla “festa” ormai punto cardine della nostra cultura
08 marzo 2016
8 marzo 2016

 
INTERVISTA DI VINCENZO GUERRIZIO CON IL RETTORE MARIA DEL ZOMPO

 
Istituita per non dimenticare i soprusi subiti dalle donne nella storia e le conquiste politiche, sociali ed economiche necessarie per affermarne i diritti, la “festa” dell’8 marzo rappresenta un punto cardine della nostra cultura, che si accompagna agli irrinunciabili principi di uguaglianza e libertà per tutti. Dall’Onu una scadenza precisa: parità di diritti in tutto il mondo entro il 2030.
 
Cagliari, 8 marzo 2016
Ivo Cabiddu

 
L’8 marzo, dovremmo saperlo, è molto di più che una data tradizionale. Dall’Università di Cagliari, oggi a guida femminile per la prima volta dopo secoli, giunga a tutti l’invito ad una riflessione profonda, perché in realtà c’è ancora molto da fare e sta a ciascuno di noi - uomini e donne insieme - impegnarci quotidianamente per favorire le pari opportunità e combattere ogni tipo di violenza, discriminazione o ingiustizia.
 
DATA INTERNAZIONALE. La celebrazione ufficiale dell’8 marzo a livello mondiale è stata stabilita dal Consiglio delle Nazioni Unite il 16 dicembre 1977. In precedenza la ricorrenza, “Woman’s Day” o “Women’s Day”, pur in modo discontinuo, era già in 8 marzo 2016 - nastro violacalendario dai primi del 1900: dal 1909 negli Stati Uniti, dal 1911 in Austria, Germania, Danimarca e Svizzera, dal 1913 in Russia e dal 1922 in Italia. Sospesa per i conflitti mondiali, ha ripreso vita dal secondo dopoguerra su iniziativa dell’Unione Donne in Italia (Udi), per poi affermarsi negli anni Settanta nel pieno della contestazione giovanile e delle rivendicazioni femministe in particolare.
 
FIORI E NASTRI. Nel nostro Paese l’8 marzo è simboleggiato dai fiori della mimosa, tipici del mese di marzo. In altre nazioni è invece rappresentato da un nastro viola, che riporta alla memoria il tragico incendio di una fabbrica tessile americana con la morte delle centinaia di lavoratrici asserragliate all’interno nel corso di uno sciopero. Tale episodio, inizialmente datato 1908, non è suffragato da prove storiche, anzi si sovrappone e confonde con altri due casi del tutto simili ricordati, sempre negli Usa, nel 1911 oppure nel 1925. Aldilà delle date certe e dei singoli eventi, la Giornata internazionale della donna rappresenta il lungo e doloroso cammino verso l’emancipazione femminile, dagli antichi retaggi ai diritti drammaticamente negati ancora oggi in molte realtà famigliari, culturali e professionali.
 
"Let us devote solid funding, courageous advocacy and unbending political will to achieving gender equality around the world. There is no greater investment in our common future."  Ban Ki-Moon, Segretario Generale ONU 

DAL SITO DELL’ONU. Le parole del Segretario Generale Ban Ki-Moon "Non c’è investimento più grande per il nostro futuro" sono un chiaro impegno per la realizzazione della parità di genere nel mondo e introducono il tema scelto dalle Nazioni Unite per l’International Women’s Day 2016: “La Giornata internazionale della donna è un momento per riflettere sui progressi compiuti verso il cambiamento e per celebrare gli atti di coraggio e determinazione di quelle donne comuni che hanno avuto un ruolo straordinario nella storia dei loro Paesi e delle loro comunità".

OBIETTIVO 2030: PLANET 50-50. Il tema 2016 scelto dall’Onu per la Giornata internazionale della donna è "Planet Fifty-Fifty”, per l’effettiva uguaglianza di genere nel mondo tra uomini e donne entro il 2030. L’agenda dell’Onu è articolata in cinque punti per raggiungere la parità di genere assicurando alle donne di tutte le nazioni i diritti umani, l’accesso all’istruzione di ogni grado fin dalla prima infanzia, la cessazione di tutte le forme di discriminazione e di violenza nelle sfere pubbliche e private, incluso il traffico delle donne, lo sfruttamento sessuale o di qualsiasi altro tipo, i matrimoni forzati, le gravidanze precoci e la mutilazione genitale femminile.
 

 8 marzo 2016
 

 

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