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L’Europa del diritto e dell’accoglienza non può creare muri

L’appello di Giacomo Guerrera, presidente nazionale UNICEF, all’inaugurazione del corso di educazione allo sviluppo. VIDEO
04 marzo 2016

di Sergio Nuvoli 

Cagliari, 4 marzo 2016 – “L’Europa del diritto e dell’accoglienza non può costruire muri. Ci battiamo perché i governi siano capaci di studiare le scelte più appropriate e giuste alla situazione nata all’indomani dell’11 settembre”. Così Giacomo Guerrera, presidente nazionale UNICEF, ha iniziato il suo intervento nell’Aula Specchi a Sa Duchessa: l’occasione era l’inaugurazione del 22mo corso di educazione allo sviluppo, organizzato in tandem con l’Università di Cagliari. “La condizione dell’infanzia è drammatica – ha aggiunto il presidente dell’organizzazione delle Nazioni Unite a tutela dell’infanzia - 12mila minori non accompagnati sono finora arrivati in Italia. Ora giungono soprattutto donne e bambini perché gli uomini restano nel loro Paese per combattere: più della metà dei 12mila minori stranieri non accompagnati sono spariti, non si sa più dove sono. Sono loro i veri bambini invisibili, spesso assorbiti dalla malavita organizzata”.
 
 
“Sono dati del Ministero dell’interno – ha aggiunto - L’Unicef è impegnata per migliorare la situazione. Nei Paesi di transito vorremmo creare centri accoglienza e identificazione come facciamo in Italia: in questo modo potremmo seguire i loro spostamenti”. Quindi l’impegno: “Cercheremo insieme al governo la strategia per collaborare al meglio, per recuperare questi ragazzi e migliorare le loro condizioni”.
 
 
Netto il richiamo del Rettore Del Zompo: “E’ un obbligo per me essere qui, per un’attività così importante. Siamo aperti al mondo, anche se dobbiamo ricordare il difficile momento attraversato dagli Atenei in questo periodo: senza formazione, senza cultura, è difficile promuovere un vero sviluppo. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per far sentire la nostra voce”. L’assessore comunali alle Politiche sociali, Luigi Minerba, ha annunciato l’imminente avvio dei centri di quartiere, “luoghi – ha detto – dove i tanti bambini cagliaritani potranno incontrare professionisti qualificati al loro servizio”. L’esponente della Giunta Zedda ha poi ricordato i numeri, in costante crescita, dei minori che vivono sotto la soglia di povertà. Marinella Polo, presidente del Tribunale per i Minorenni, ha invece sottlineato come “i minori siano davvero la parte della società che soffre di più, a scapito di pochi casi eclatanti di cui si occupa l’opinione pubblica”.
 
Per questo “Rendere visibili i bambini invisibili”, il titolo del corso, non è affatto uno slogan: “Non si possono difendere i propri figli – ha scandito Rosella Onnis, presidente UNICEF Cagliari, con il prof. Sergio Del Giacco vera anima del corso – se non si difendono quelli degli altri, specie quelli che non hanno alcuna tutela. Da anni ci battiamo per diffondere questa sensibilità, ma tanto resta ancora da fare”. Un’attività che, secondo la presidente regionale Paola Manconi, “sta portando frutti”.
 
 
 

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