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Corretta comunicazione in oncologia, al via il seminario

Diventa realtà la proposta tesa a costruire su basi appropriate il rapporto medico-paziente. Coordina il prof. Mario Scartozzi
26 gennaio 2016
di Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 26 gennaio 2016 - Comincia domani il seminario sulla corretta comunicazione in Oncologia rivolto agli studenti del corso di laurea in Infermieristica dell’Università di Cagliari (presieduto dalla prof.ssa Paola Fadda), istituito su indicazione del Rettore Del Zompo e scaturito dal confronto con la positiva esperienza “Fattore K”, il progetto nato da un’idea di Sardegna Medicina e di Maria Dolores Palmas, infermiera dell’Ospedale oncologico Businco (vai alla notizia). Il seminario si tiene domattina alle 9.15 nell’Aula Alfa dell’Asse 1 della Cittadella universitaria di Monserrato, e si replica giovedì nello stesso locale. Seguiranno presto nuovi appuntamenti. “Si tratta di uno dei primi impegni presi all’indomani della mia elezione – è il commento della prof.ssa Del Zompo – che oggi diventa realtà, su un tema delicatissimo e molto sentito. Contiamo di continuare su questa strada, aggiungendo sempre nuovi moduli al percorso didattico, formativo e culturale dell’insegnamento della corretta comunicazione della diagnosi al paziente”.
 
L’iniziativa dell’Ateneo è stata affidata al professor Mario Scartozzi, direttore della Clinica di Oncologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, e rappresenta un primo, fondamentale, passo per portare l’insegnamento della buona comunicazione in oncologia all’interno dell’Università come esigenza che nasce da operatori sanitari e docenti, ma anche e soprattutto da pazienti e famigliari. “Se la corretta comunicazione è un passaggio fondamentale in tutte le discipline, in oncologia diventa irrinunciabile – spiega il professor Scartozzi - nell’ottica di una cura orientata il più possibile sul paziente e sulle sue peculiari esigenze in un momento di grave difficoltà personale e spesso anche famigliare”.
 
Il seminario sarà organizzato con una parte teorica in cui verranno presentati i diversi punti di vista sull’argomento, gli errori più comuni e le soluzioni pratiche più efficaci: gli studenti ascolteranno le esperienze di medici, infermieri e delle associazioni di pazienti e famigliari oltre agli interventi di psicologi impegnati nel settore oncologico.
 
La seconda parte sarà totalmente pratica e si svolgerà attraverso la simulazione di casi “tipici” di informazione con il coinvolgimento diretto dei partecipanti. Nella simulazione verranno inseriti appositamente “errori" e punti di particolare difficoltà anche emotiva in modo che si possano commentare poi insieme e si possano trovare le modalità migliori per affrontarli sfruttando l’opinione ed il parere degli esperti presenti.
 
“Spesso si dice che comunicare sia un’arte – conclude il professor Scartozzi - ma a differenza delle altre forme di arte questa si può e si deve imparare indipendentemente dalla diversa predisposizione personale di ciascuno”. A questa prima iniziativa seguiranno altre analoghe dedicate agli studenti di Medicina all’interno del corso di Oncologia e agli specializzandi della Scuola di Oncologia.
 
 

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L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Università
OGGI IL SEMINARIO PER IMPARARE A COMUNICARE CON I PAZIENTI ONCOLOGICI
 
Comincia oggi, nell’aula Alfa Asse 1 della Cittadella universitaria, alle 9.15, il seminario sulla corretta comunicazione in Oncologia rivolto agli studenti di Scienze Infermieristiche dell’Università di Cagliari. «Istituito su indicazione del rettore Del Zompo e scaturito dal confronto con la positiva esperienza “Fattore K”, il progetto nato da un’idea di Maria Dolores Palmas, infermiera del Businco. L’iniziativa è stata affidata al professor Mario Scartozzi, direttore della Clinica di Oncologia dell’Aou.
 
 
 
L’UNIONE SARDA .IT
Cronaca - Cagliari
 Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari e Università insieme in campo per la formazione.
Venerdì 25 Settembre 2015 alle 14:01 - ultimo aggiornamento alle 14:38
 
E’ il rettore dell’Ateneo cagliaritano, Maria del Zompo, ad annunciarlo, durante Fattore K la giornata dedicata ai pazienti che hanno conosciuto il percorso di diagnosi e cura del tumore: "Attiveremo un modulo ad accesso libero per tutti gli studenti di Medicina e infermieristica sulla comunicazione operatore sanitario-paziente con una parte pratica grazie all’Oncologico e all’Hospice. E anche i pazienti saranno in parte docenti del corso". Un corso importante, spiega il commissario dell’Aou di Cagliari. Giorgio Sorrentino: "La formazione e la ricerca sono nel nostro dna e la buona comunicazione è la prima medicina che possiamo e dobbiamo dare ai nostri pazienti".
 
Davanti a centinaia di pazienti, familiari e studenti universitari, sono state raccontate le storie di dolore ma anche di speranza. Il Progetto Fattore K, nato dall’iniziativa di Sardegna Medicina e dell’infermiera Maria Dolores Palmas, ha vissuto una prima fase all’Oncologico Businco: per questo l’evento è stato aperto dal simbolico passaggio di consegne dal gruppo di pazienti, medici e infermieri dell’Oncologico ai pazienti e agli operatori del Policlinico Duilio Casula di Monserrato. Ai racconti delle esperienze dei malati sono seguiti gli interventi di Emilio Lai sull’hospice e le cure di fine vita e di Mario Scartozzi, il direttore dell’Oncologia Medica all’Aou di Cagliari, che ha fatto il punto sulle regole della buona comunicazione operatore sanitario-paziente. Maria Teresa Ionta, Responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Day Hospital Oncologico dell’Aou di Cagliari, ha parlato dell’impatto della comunicazione nel percorso di cura e ha raccontato l’esperienza del Progetto “Informa Cancro”. Infine la tavola rotonda coordinata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi.
 
Insomma un’unione di competenze e risorse in una mattinata dedicata ai pazienti che hanno conosciuto il percorso di diagnosi e cura del tumore: le loro testimonianze e i loro racconti sono stati il punto di partenza sullo stato dell’arte e le prospettive future della formazione alla comunicazione per gli operatori sanitari. Informare ed educare una persona che si ammala di cancro è un aspetto essenziale delle cure; la comunicazione della prima diagnosi e in tutto il periodo di cura, segna in maniera indelebile il rapporto operatore sanitario-paziente, un’alleanza essenziale per riuscire ad affrontare in maniera efficace il percorso terapeutico. "Questo sarà possibile - dice ancora il Rettore di Cagliari, Maria Del Zompo - grazie alla collaborazione dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, con il supporto dell’Associazione Sardegna Medicina. Su questi temi fare le cose insieme è indispensabile".
 
 
 
 
 
CASTEDDU ONLINE
Domani alle 9 e per tutta la mattinata alla Cittadella di Monserrato Università di Cagliari e Azienda Mista discutono di corretti percorsi di cura, "Passa il messaggio"
 
24/09/2015 09:55 - La giusta comunicazione è la prima medicina. Questo è il messaggio che venerdì 25 settembre 2015 con il convegno “Fattore k e formazione. L’importanza della giusta comunicazione” approda alla Cittadella universitaria di Monserrato a partire dalle 9 nell’Aula B. L’Università di Cagliari e l’Azienda Ospedaliera Universitaria uniscono competenze e risorse in una mattinata dedicata ai pazienti che hanno conosciuto il percorso di diagnosi e cura del tumore: le loro testimonianze e i loro racconti saranno il punto di partenza sullo stato dell’arte e le prospettive future della formazione alla comunicazione per gli operatori sanitari. Informare ed educare una persona che si ammala di cancro è infatti un aspetto essenziale delle cure; la comunicazione della prima diagnosi e in tutto il periodo di cura, segna in maniera indelebile il rapporto operatore sanitario-paziente, un’alleanza essenziale per riuscire ad affrontare in maniera efficace il percorso terapeutico.Il Progetto Fattore K, nato dall’iniziativa di Sardegna Medicina e dell’infermiera Maria Dolores Palmas, ha vissuto una prima fase all’Oncologico Businco: per questo l’evento del 25 sarà aperto dall’ideale e simbolico passaggio di consegne dal gruppo di pazienti, medici e infermieri dell’Oncologico ai pazienti e agli operatori del Policlinico Duilio Casula di Monserrato. Ai racconti delle esperienze dei malati seguiranno l’intervento di Emilio Lai sull’hospice e le cure di fine vita e di Mario Scartozzi, Direttore dell’Oncologia Medica all’Aou di Cagliari, che farà il punto sulle regole della buona comunicazione operatore sanitario-paziente. Maria Teresa Ionta, Responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Day Hospital Oncologico dell’Aou di Cagliari, parlerà dell’impatto della comunicazione nel percorso di cura e racconterà l’esperienza del Progetto “Informa Cancro”.Comunicare una diagnosi di cancro o una prognosi negativa è un compito complesso e difficile che richiede una preparazione specifica che spesso il percorso formativo di medici e infermieri ancora non offre pienamente. Sono questi i temi al centro della seconda parte dell’incontro in cui i partecipanti si confronteranno sulla formazione alla comunicazione degli operatori sanitari nel corso di una tavola rotonda moderata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi.Intorno al tavolo Maria Del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari, Luigi Arru, Assessore Regionale alla Sanità, Giorgio Sorrentino, Commissario straordinario Aou, Oliviero Rinaldi, Direttore sanitario Aou, Paolo Contu, Presidente del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia, Paola Fadda, Presidente del Corso di Laurea in Infermieristica ed Elena Sanna, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia.Il convegno gode del patrocinio della Regione Sardegna, di Sipo, Società italiana psiconcologia e di Aiom, Associazione italiana oncologia medica. Per l’evento è stata richiesta l’attribuzione di CFU agli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia. - See more at: http://www.castedduonline.it/sardegna/campidano/27483/cittadella-fattore-k-formare-alla-comunicazione-sanitaria.html#sthash.Mh8qAL8V.dpuf

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