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"ORGOGLIOSI DELLA FIDUCIA DI STUDENTI E FAMIGLIE"

Inaugurato il 395mo Anno accademico dalla fondazione. Cronaca, foto, videopitch e rassegna stampa della giornata
09 dicembre 2015

Foto di gruppo con i laureati del PechaKucha del pomeriggio. Più in basso nella pagina le videointerviste con i ragazzi stranieri e i videopitch del concerto serale

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MULTIMEDIA DISPONIBILI

 
di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti
 
Cagliari, 10 dicembre 2015 - “Le cose, per essere fatte bene, devono essere fatte insieme. E si fanno insieme se con la città, con le imprese e con le istituzioni troviamo obiettivi comuni. Vogliamo continuare a lavorare insieme”. Con queste parole il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha chiuso la sua relazione questa mattina durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno accademico. Dopo la sua relazione, gli interventi dei rappresentanti del personale, Roberta Silvagni, e degli studenti, Francesca Serra. Quindi la prolusione del professor Enrico Berti.
 
“La cultura come strumento per uscire dalla crisi, come mezzo per cambiare il destino della propria famiglia e di tutta la società” è stato invece il punto di partenza di un discorso ad ampio raggio in cui il Rettore ha elencato le ombre e le luci del sistema universitario. Tra le prime certamente quelli che la prof.ssa Del Zompo ha definito “prelievi forzosi dal Fondo di finanziamento ordinario” operati dal Governo: “è un gioco al massacro, e noi non ci stiamo – ha detto – E’ un percorso ad ostacoli che equipara in base a parametri iniqui atenei profondamente diversi tra loro”.
 
Sul numero di iscritti totali in calo pesa la crisi economica, come pure sul numero  degli esonerati per reddito e per merito, passati dal 16% dell’anno scorso al 18% dell’anno appena cominciato. Diminuisce il numero dei laureati, passati dai 4002 del 2014/15 ai 3586 attesi alla fine di quest’anno; a Cagliari si registra un docente ogni 51 studenti, contro la media di uno a 18 di Padova o uno a 4 di Yale.
 
Anche il personale è in costante diminuzione numerica, e sconta il blocco degli stipendi e il mancato riconoscimento economico della propria professionalità: “Un problema quest’ultimo – ha detto il Magnifico – che intendo affrontare al più presto. Siamo i paria della Pubblica amministrazione italiana”. Tra le luci, il fatto che l’Università di Cagliari si confermi research university, con la sua multidisciplinarietà che permette di offrire 38 corsi di laurea triennale, 34 magistrale e 6 a ciclo unico.
 
C’è qualcosa di nuovo e di positivo – ha proseguito il Rettore – Il numero degli immatricolati cresce: è un segnale di fiducia dei ragazzi e delle loro famiglie che ci responsabilizza, perché vuol dire che la cultura universitaria è ancora vista come ascensore sociale. Vogliamo agire, nei limiti del possibile, anche sul diritto allo studio: abbiamo cercato di attutire l’effetto iniquo delle nuove fasce ISEE sulle famiglie sarde, e vogliamo migliorare la qualità dei nostri corsi di laurea”.
 
L’internazionalizzazione procede spedita “fiore all’occhiello delle nostre attività”. “Stiamo migliorando sulla terza missione, nel rapporto con imprese e territorio”. Quindi le opere: la nuova biblioteca del Polo di Piazza d’Armi (“contiamo di inaugurare presto”, l’impegno della prof.ssa Del Zompo), la nuova spina dipartimentale e il Centro per la ricerca nella Cittadella di Monserrato.
 
Quindi un passaggio sul rapporto con il Comune: “L’Università di Cagliari è la città di Cagliari – ha detto il Rettore – C’è perfetta identità tra l’Ateneo e la città che lo ospita: vogliamo proseguire nel rapporto intrapreso a vantaggio degli studenti”. Spazio nella relazione di inaugurazione anche per i progressi nel completamento del “Duilio Casula” di Monserrato e per il “Contamination Lab”, il riuscito progetto che punta sulla cultura di impresa cui hanno partecipato 350 studenti e ha generato 15 startup (tra cui “IntendiMe”, che ha vinto recentemente il Premio Nazionale per l’Innovazione).  
 
Infine “Unica Social”, cioè la presenza dell’Università di Cagliari sui social media: “il nostro è il secondo ateneo pubblico in una recente classifica – ha concluso il Rettore – in base al numero dei like e per il livello di interattività mostrato con gli utenti”. 
 
 
Nel pomeriggio alle 17 via al PechaKucha, una innovativa presentazione delle tesi di laurea giudicate più attrattive dai Dipartimenti: moderati dal prof. Antioco Floris, 4 minuti a testa per illustrare il lavoro di ricerca compiuto a conclusione del percorso di studio: dall’etica alla resilienza, dai prioni alla riforma della Pubblica amministrazione, dalle leucemie alla tecnologia (GUARDA LA PHOTOGALLERY). Alle 18.30 la tavola rotonda sull’integrazione con le testimonianze di alcuni studenti stranieri. Ecco quello che ci hanno raccontato:
 
 
 

 
VIDEOPITCH DEL CONCERTO DELL’ENSEMBLE "RICERCARE" - CHIESA DI SANTA CHIARA
 
VIDEOPITCH DEL CONCERTO DELL’ENSEMBLE "ANDHIRA" - CHIESA DI SANTA CHIARA
 

PHOTOGALLERY A CURA DI FRANCESCO COGOTTI


 

 


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PIU’ SPAZIO AGLI STUDENTI E ALLE FAMIGLIE: CAMBIA FORMULA L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO. DOPO LA SOLENNE CERIMONIA DI APERTURA, NEL POMERIGGIO ESPOSIZIONE DELLE TESI DI LAUREA, UN CONVEGNO E UN CONCERTO 

Alle ombre del taglio del Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO) che non accenna a diminuire, si contrappone l’aumento del numero di iscritti al primo anno. Il Rettore Del Zompo: “E’ un importante segnale di fiducia delle famiglie nei confronti dell’unico ascensore sociale rimasto”. Anche per questo domani spazio aperto agli iscritti e alle famiglie: “Dalle 17 l’Aula Magna sarà tutta degli studenti”, ha assicurato il Magnifico. L’Ateneo che non molla: “Vogliamo rispondere con la multidisciplinarietà. Abbiamo lavorato tanto su questo e stiamo accelerando rispetto a quanto fatto da chi ci ha preceduto”. Citati dal Prorettore vicario Francesco Mola i riscontri altissimi anche sui social, su cui l’Ateneo è sbarcato appena quattro mesi fa: 12mila i “like” alla pagina facebook, secondi in Italia per la qualità della pagina.
 
di Sergio Nuvoli – fotografie di Francesco Cogotti
 
Cagliari, 9 dicembre 2015 - E’ una formula decisamente diversa dal passato a caratterizzare l’inaugurazione dell’Anno accademico 2015/16 dell’Università degli Studi di Cagliari: accanto alla tradizionale cerimonia solenne di apertura prevista alle 11.30, il programma di giovedì 10 dicembre prevede – su esplicita indicazione del Rettore – molto spazio dedicato agli studenti e alle loro famiglie con iniziative – nel pomeriggio – rivolte a tutta la cittadinanza, con lo specifico obiettivo di una maggiore e migliore conoscenza.
 
“L’Università è la più grande impresa della Sardegna – ha detto tra l’altro il Rettore conversando con i giornalisti questa mattina e anticipando parte del discorso inaugurale di domani – Fa un prodotto in grado di produrre risultati che generano un ritorno 4 volte maggiore dell’investimento. E’ un dato importantissimo, per gli studenti, per le loro famiglie e per l’intero sistema economico sardo”.
 
Al mattino – a partire dalle 11.30 nell’Aula Magna di Palazzo Belgrano – per inaugurare il 395mo anno accademico dalla fondazione sono previsti la relazione del Rettore, prof.ssa Maria Del Zompo, e gli interventi dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo, Roberta Silvagni, e del Consiglio degli Studenti, Francesca Serra. A seguire la prolusione dal titolo “La riscoperta dell’etica nella cultura contemporanea” del professor Enrico Berti, Professore emerito di Storia della Filosofia all’Università di Padova e Accademico dei Lincei. Nel corso della cerimonia il coro del Liceo scientifico Pacinotti, diretto da Franca Devinu, eseguirà alcuni brani musicali.
 
Dalle 9 del mattino nell’Atrio del Rettorato saranno esposti i poster delle delle 51 tesi di laurea dell’ultimo anno considerate più attrattive (tre per ogni dipartimento). Alle 17 – in Aula Magna – si svolgerà l’iniziativa “Studio e ricerca. Esperienze di ricerche degli studenti cagliaritani”, una innovativa presentazione di una tesi per ogni dipartimento, per un totale di 17: ciascun laureato avrà a disposizione quattro minuti e 10 slide per presentare il proprio lavoro di ricerca. Una sorta di “PechaKucha” (si legge “Pecia Cucia”), il format giapponese di presentazione in cui ciascun relatore ha a disposizione un tempo (di solito pochi minuti) e un numero di diapositive prefissato per illustrare il proprio lavoro.
 
A seguire (alle 18.30) è prevista una tavola rotonda, curata direttamente dai rappresentanti degli studenti, dal significativo titolo “Gli studenti al centro! Vivere, scoprire, crescere con l’Università di Cagliari”. Previsti gli interventi di alcuni studenti, sardi e stranieri, che racconteranno la propria esperienza di vita e di studio in città.
 
La giornata sarà conclusa alle 20, nella Chiesa di Santa Chiara (a pochi passi dal Rettorato), dal concerto “Intrecci di voci: polifonie del Seicento e dei nostri giorni”, in cui l’ensemble “Ricercare” eseguirà brani di Claudio Monteverdi e l’ensemble “Andhira” eseguirà brani originali del proprio repertorio.
 
(ha collaborato Valentina Zuddas)
 
RASSEGNA STAMPA 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di venerdì 11 dicembre 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ, UN MASSACRO
Anno accademico: duro j’accuse di Del Zompo 
Inaugurazione solenne e polemica: «Penalizzato il nostro Ateneo»
 
Da un lato, solenni, le toghe, i tocchi, le stole di ermellino del corpo docente, gli inni “Gaudeamus Igitur” e “Fratelli d’Italia” eseguiti dal coro Pacinotti, gli scaffali e i libri della sala settecentesca dove chi non ha trovato posto in aula magna può seguire via streaming la cerimonia. Dall’altro, polemiche, le rivendicazioni del rettore Maria Del Zompo, appassionata nel difendere «la cultura come strumento per uscire dalla crisi e mezzo per cambiare il destino della propria famiglia e di tutta la società» e critica nei confronti dei parametri in base ai quali vengono ripartiti i fondi statali per l’università. Atmosfere e sentimenti contrastanti, ieri mattina nel rettorato di via Università, per l’inaugurazione dell’anno accademico numero 395.
CRITERI «È un gioco al massacro», ha tuonato Del Zompo. Vittima, in generale, l’università in Italia, ultimo dei Paesi comunitari per percentuali di laureati, 30° su 33 Stati Ocse per la spesa sull’università. Peggio l’Ateneo di Cagliari, costretto a fare i conti con i finanziamenti statali scesi dai 119 milioni dell’anno scorso ai 105 mila di quest’anno. Il rettore punta il dito contro il meccanismo del costo standard per studente, basato su criteri che, argomenta Del Zompo, non tengono conto della realtà geografica, sociale ed economica della Sardegna: «Le università che hanno meno iscritti ricevono meno soldi».
I DATI A Cagliari non sono in calo soltanto gli iscritti (quest’anno poco più di 25 mila contro i quasi 29 mila di tre anni fa) ma anche i laureati (3.586 nel 2015 contro i 4.828 di tre anni fa) e i dipendenti, sia docenti che personale tecnico amministrativo (effetto del blocco del turnover). Stabili, invece, le retribuzioni: «Siamo i paria della pubblica amministrazione», ha detto il rettore. In aumento, e non è certo un bel segnale, il numero di studenti esonerati per ragioni economiche dal pagamento delle tasse: erano l’8 per cento tre anni fa, oggi sono il 18 per cento. L’Ateneo, ha rivendicato Del Zompo, ha cercato di ammortizzare gli effetti della modifica dei criteri per il calcolo del reddito Isee (per effetto del quale, ha ricordato la rappresentante degli studenti nel senato accademico, circa mille ragazzi hanno perso il diritto alle agevolazioni) e di aiutare le famiglie con più studenti iscritti.
CLASSIFICHE Alto anche il numero di studenti per docente: ben 51, contro i 4 di Yale e, in Italia, i 18 di Padova e i 22 di Bologna. Difficile competere in queste condizioni, e inutile perdere tempo dietro alle classifiche, che non fanno altro che premiare i territori più avvantaggiati. «Vorremmo un po’ di giustizia», ha aggiunto il rettore, che ha indicato però un elemento positivo nell’aumento, in controtendenza rispetto al dato nazionale, delle immatricolazioni: 4.035 quest’anno, contro le 3.576 dell’anno scorso.
SFIDE Del Zompo ha quindi sottolineato gli sforzi di internazionalizzazione e apertura alle imprese e ha illustrato lo sviluppo dei progetti avviati dal suo predecessore (policlinico, campus di Monserrato, centri di Ateneo per la ricerca), e indicato nuovi fronti come il laboratorio per start up (quattro delle quali sono state premiate, e altrettante finanziate da investitori privati) o ancora la valorizzazione dell’orto botanico.
Al rettore sono andati gli applausi della platea, fitta di autorità amministrative, religiose e militari (presenti anche i due predecessori, Pasquale Mistretta e Giovanni Melis) e il sostegno della rappresentante del personale tecnico Roberta Silvani.
Marco Noce
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 11 dicembre 2015
Sardegna – Cagliari24Ore – pagina 7
«LA CULTURA PER USCIRE DALLA CRISI»
Il discorso del rettore all’inaugurazione dell’anno accademico
 
CAGLIARI «Le cose, per essere fatte bene, devono essere fatte insieme. E si fanno insieme se con la città, con le imprese e con le istituzioni troviamo obiettivi comuni. Vogliamo continuare a lavorare insieme». Con queste parole il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha chiuso la sua relazione ieri all’inaugurazione del nuovo Anno accademico. «La cultura come strumento per uscire dalla crisi, come mezzo per cambiare il destino della propria famiglia e di tutta la società» è stato invece il punto di partenza di un discorso in cui il rettore ha elencato le ombre e le luci del sistema universitario. Le ombre come i «prelievi forzosi dal Fondo di finanziamento ordinario» operati dal Governo: «E’ un gioco al massacro, e noi non ci stiamo – ha detto – E’ un percorso ad ostacoli che equipara in base a parametri iniqui atenei profondamente diversi tra loro». Sul numero di iscritti totali in calo pesa la crisi economica. Le luci: l’università di Cagliari si conferma research university, con la sua multidisciplinarietà che permette di offrire 38 corsi di laurea triennale, 34 magistrale e 6 a ciclo unico.«C’è qualcosa di positivo – ha proseguito il rettore – Il numero degli immatricolati cresce: è un segnale di fiducia dei ragazzi e delle loro famiglie che ci responsabilizza».
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA on line
 
CAGLIARI. Oggi 10 dicembre 2015 al palazzo Belgrano sede dell’università si inaugura l’anno accademico con i docenti in toga come nel Settecento e la prolusione sull’alto tema della riscoperta dell’etica nella cultura contemporanea tenuta dall’accademico dei Lincei Enrico Berti.
Docenti in toga e coro dei giovani inaugurano l’anno accademico 2015-2016 nell’ateneo di Cagliari
Cagliari. Il coro degli studenti del liceo scientifico "Pacinotti" diretto dalla maestra Franca Devinu ha accolto il rettore Maria Del Zompo e i docenti nell’aula magna dell’antica sede universitaria di palazzo Belgrano per l’inaugurazione dell’anno accademico. Tra i brani cantati anche l’inno nazionale di Goffredo Mameli.
Ma al piano di sotto ci saranno anche gli studenti con le tesi più interessanti mostrate nei poster, nel pomeriggio ancora gli studenti presenteranno le ricerche dei diversi dipartimenti e poi sempre i ragazzi racconteranno le loro esperienze di vita e di studio in città, magari con i genitori e i fratelli minori ad ascoltare. Di sera, alle 20, nella chiesa di Santa Chiara un concerto “Intrecci di voci: polifonie del Seicento e dei nostri giorni”. L’università di Cagliari ha trasformato l’inaugurazione dell’anno accademico in una festa dei ragazzi, delle famiglie e del personale aperta alla città.
Il rettore Maria Del Zompo e il prorettore vicario Francesco Mola alla conferenza di presentazione hanno anticipato alcuni numeri della battaglia ingaggiata dalle università (sarde soprattutto) per sopravvivere ai tagli sul fondo di finanziamento ordinario cominciati nel 2009 a causa di parametri che non tengono conto delle differenze tra regioni.
In Europa l’Italia è seconda solo all’Ungheria per la quantità di tagli ai finanziamenti universitari ed è lontana dall’obbiettivo del 40 per cento di laureati nella popolazione tra i 30 e i 34 anni fissati per l’Europa 2020. Cagliari ha un rapporto docenti-allievi di uno a 51, mentre nelle prime 80 università del mondo non si arriva a un docente ogni sei, sette studenti.
Nei paesi scandinavi gli studenti non pagano tasse: l’Italia, dove lo studio è un diritto di rango costituzionale, è al 30° posto nella classifica di 33 per gli Stati che investono in formazione universitaria. Tutto questo nonostante sia dimostrato che un laureato “frutta” alla società quattro volte in più di ciò che è stato speso per formarlo.
Ieri Del Zompo ha sottolineato che in Sardegna l’università è anche l’unico “ascensore sociale”, ecco perché la formazione, qui, deve diventare una vertenza: «Nell’elenco dei problemi che ci sono tra l’isola e il governo centrale non vanno elencati solo i trasporti e l’energia ma anche l’università» perché di fatto «il diritto allo studio in Italia non è garantito». (a.s.)
 

 
ANSA
 
(ANSA) - CAGLIARI, 10 DIC - L’ingresso solenne del corteo dei professori con la toga nera e i simboli dell’Università di Cagliari, in testa la Mazza d’argento risalente al 1600, pezzo pregiato della storia dell’Ateneo. Tutto questo mentre il coro Pacinotti intona prima l’Inno dell’Università del capoluogo e poi quello nazionale.
È iniziato questa mattina con la cerimonia di inaugurazione l’Anno accademico 2015-2016. Il rettore Maria Del Zompo ha lasciato da parte le formalità ed è andata subito al sodo sulla questione finanziamenti: "Un gioco al massacro - ha detto - ma noi non ci stiamo. Stiamo soffrendo, e con noi tutto il Sud, questa situazione mentre sulla cultura è importante continuare a investire".
Il rimedio? "La Regione sta facendo molto - ha aggiunto - mentre è lo Stato che dovrebbe fare di più". Messaggio forte: "Vogliamo continuare a essere ateneo multidisciplinare, non vogliamo farci bypassare". Da Del Zompo, però, anche segnali di speranza: "La fiducia da parte dei ragazzi e delle famiglie sta crescendo: lo dicono i numeri delle immatricolazioni. Stiamo lavorando sempre di più per venire incontro alle esigenze del territorio e avvicinarci al mondo del lavoro. Fermo restando che per noi la internazionalizzazione è sempre stata un fiore all’occhiello e continueremo su questa strada".
Parole che sono piaciute: lunghissimo l’applauso degli ospiti dell’aula magna del Rettorato. Presenti alla cerimonia fra gli altri il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, e gli ex rettori, Giovanni Melis e Pasquale Mistretta. Una partenza all’insegna della tradizione. Ma anche con molti elementi di novità: la giornata inaugurale non si esaurisce nella mattinata ma continua nel pomeriggio con le presentazioni delle tesi degli studenti neolaureati.
ANCHE TESI DI LAUREA SU JIM MORRISON - Via all’anno accademico 2015-2016 con i giovani neolaureati in vetrina a Cagliari: da Jim Morrison alle comunicazioni durante i disastri, presentate questo pomeriggio nell’aula magna del Rettorato le tesi prodotte dagli universitari. È la seconda parte della cerimonia inaugurale della nuova stagione cominciata questa mattina con la sfilata dei professori in via Università e il discorso del rettore Maria Del Zompo. Pomeriggio dedicato dunque alle opere prime dei ragazzi.
L’iniziativa si chiama "Studio e ricerca. Esperienze di ricerche degli studenti cagliaritani". E consiste in una innovativa presentazione di una tesi per ogni dipartimento, per un totale di 17: ciascun laureato ha avuto a disposizione quattro minuti e 10 slide per presentare il proprio lavoro di ricerca.
Tra le tesi anche un lavoro sul cantante dei Doors Jim Morrison firmato da uno studente di Scienze della comunicazione, Mario Garzia. Oggetto del lavoro non è esattamente la produzione della band, ma qualcosa di più complesso. E naturalmente di più attinente agli studi della facoltà: le relazioni "transmediali" tra quattro biografie che riguardano il cantante americano. Il relatore è il docente Emiliano Ilardi.
Dalla California all’Italia. Come funzionano invece le comunicazioni di Protezione civile durante le emergenze, lo ha spiegato Valentina Zuddas, Studi Umanistici. Un tema che tocca da vicino la Sardegna - ma il lavoro ha un taglio nazionale - se si considera quello che è successo a Capoterra e a Olbia. Lo studio, relatore il docente di Storia dell’integrazione europea Marco Pignotti, ha approfondito il tema delle comunicazioni tra Protezione civile e istituzioni, tra cittadini e cittadini anche attraverso i social e tra giornali e destinatari delle informazioni.
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - "Le cose, per essere fatte bene, devono essere fatte insieme. E si fanno insieme se con la città, con le imprese e con le istituzioni troviamo obiettivi comuni. Vogliamo continuare a lavorare insieme". Con queste parole il rettore dell’Università, Maria Del Zompo, chiude la sua relazione durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico. "La cultura come strumento per uscire dalla crisi, come mezzo per cambiare il destino della propria famiglia e di tutta la società" è stato invece il punto di partenza di un discorso ad ampio raggio in cui il Rettore elenca le ombre e le luci del sistema universitario. Tra le prime certamente quelli che la Del Zompo definisce "prelievi forzosi dal fondo di finanziamento ordinario" operati dal Governo. "È un gioco al massacro, e noi non ci stiamo. È un percorso ad ostacoli che equipara in base a parametri iniqui atenei profondamente diversi tra loro".
Sul numero di iscritti totali in calo pesa la crisi economica, come pure sul numero degli esonerati per reddito e per merito, passati dal 16 per cento dell’anno scorso al 18 per cento dell’anno appena cominciato. Diminuisce il numero dei laureati, passati dai 4002 del 2014/15 ai 3586 attesi alla fine di quest’anno; a Cagliari si registra un docente ogni 51 studenti, contro la media di uno a 18 di Padova o uno a 4 di Yale. Anche il personale è in costante diminuzione numerica, e sconta il blocco degli stipendi e il mancato riconoscimento economico della propria professionalità: "Un problema", dice il Magnifico, "che intendo affrontare al più presto. Siamo i paria della pubblica amministrazione italiana". Tra le luci, il fatto che l’Università di Cagliari riesce a confermarsi research university, con la sua multidisciplinarietà che permette di offrire 38 corsi di laurea triennale, 34 magistrale e 6 a ciclo unico.
 

 
Ieri alle 14:35 - ultimo aggiornamento alle 17:34
di Marco Noce - con video e link al servizio di Teresa Piredda su Videolina
 
Nel suo intervento, il rettore Maria Del Zompo ha criticato i parametri in base ai quali vengono ripartiti i fondi statali per l’università, in particolare il meccanismo del costo standard per studente, basato su criteri che non tengono conto della realtà geografica, sociale ed economica della Sardegna.
Il momento è difficile, a Cagliari: calano gli iscritti, i laureati, i dipendenti; bloccate le retribuzioni; in aumento il numero di studenti esonerati dal pagamento delle tasse e il numero di studenti per docente.
"Vorremmo un pò di giustizia", ha aggiunto il rettore, che ha indicato però un elemento positivo nell’aumento, lieve ma in controtendenza rispetto al dato nazionale, delle immatricolazioni.
Il suo intervento è stato lungamente applaudito.
Dopo il rettore hanno parlato la rappresentante del personale tecnico Roberta Silvani e quella degli studenti Francesca Serra, quindi una lezione dell’accademico dei Lincei Enrico Berti, professore emerito di Storia della Filosofia a Padova.
Alle 17, nell’aula magna del Rettorato, la presentazione delle migliori tesi di laurea discusse quest’anno e a seguire una tavola rotonda a cura della rappresentanza studentesca. La giornata si chiuderà alle 21 con un concerto polifonico nella chiesa di Santa Chiara.
Guarda il servizio del TG di Videolina, firmato da Teresa Piredda
 

CAGLIARIPAD.IT
 
L’ingresso solenne del corteo dei professori con la toga nera e i simboli dell’Università di Cagliari, in testa la Mazza d’argento risalente al 1600, pezzo pregiato della storia dell’Ateneo. Tutto questo mentre il coro Pacinotti intona prima l’Inno dell’Università del capoluogo e poi quello nazionale. È iniziato questa mattina con la cerimonia di inaugurazione l’Anno accademico 2015-2016. Il rettore Maria Del Zompo ha lasciato da parte le formalità ed è andata subito al sodo sulla questione finanziamenti: "Un gioco al massacro - ha detto - ma noi non ci stiamo. Stiamo soffrendo, e con noi tutto il Sud, questa situazione mentre sulla cultura è importante continuare a investire".
Il rimedio? "La Regione sta facendo molto - ha aggiunto - mentre è lo Stato che dovrebbe fare di più". Messaggio forte: "Vogliamo continuare a essere ateneo multidisciplinare, non vogliamo farci bypassare". Da Del Zompo, però, anche segnali di speranza: "La fiducia da parte dei ragazzi e delle famiglie sta crescendo: lo dicono i numeri delle immatricolazioni. Stiamo lavorando sempre di più per venire incontro alle esigenze del territorio e avvicinarci al mondo del lavoro. Fermo restando che per noi la internazionalizzazione è sempre stata un fiore all’occhiello e continueremo su questa strada". Parole che sono piaciute: lunghissimo l’applauso degli ospiti dell’aula magna del Rettorato.
Presenti alla cerimonia fra gli altri il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, e gli ex rettori, Giovanni Melis e Pasquale Mistretta.
Una partenza all’insegna della tradizione. Ma anche con molti elementi di novità: la giornata inaugurale non si esaurisce nella mattinata ma continua nel pomeriggio con le presentazioni delle tesi degli studenti neolaureati.
 

 
ALGUER.IT
 
CAGLIARI - «Le cose, per essere fatte bene, devono essere fatte insieme. E si fanno insieme se con la città, con le imprese e con le istituzioni troviamo obiettivi comuni. Vogliamo continuare a lavorare insieme». Con queste parole, il magnifico rettore dell’Università degli Studi di Cagliari Maria Del Zompo ha chiuso la sua relazione ieri mattina (giovedì), durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno accademico. «La cultura come strumento per uscire dalla crisi, come mezzo per cambiare il destino della propria famiglia e di tutta la società» è stato invece il punto di partenza di un discorso ad ampio raggio in cui il rettore ha elencato le ombre e le luci del sistema universitario. Tra le prime, certamente quelli che Del Zompo ha definito «prelievi forzosi dal Fondo di finanziamento ordinario» operati dal Governo: «è un gioco al massacro, e noi non ci stiamo – ha detto – E’ un percorso ad ostacoli che equipara in base a parametri iniqui atenei profondamente diversi tra loro».
Sul numero di iscritti totali in calo pesa la crisi economica, come pure sul numero degli esonerati per reddito e per merito, passati dal 16percento dell’anno scorso al 18percento dell’anno appena cominciato. Diminuisce il numero dei laureati, passati dai 4002 del 2014/15 ai 3586 attesi alla fine di quest’anno; a Cagliari, si registra un docente ogni 51 studenti, contro la media di uno a 18 di Padova o uno a 4 di Yale. Anche il personale è in costante diminuzione numerica, e sconta il blocco degli stipendi ed il mancato riconoscimento economico della propria professionalità: «Un problema quest’ultimo – ha detto il magnifico – che intendo affrontare al più presto. Siamo i “paria” della Pubblica amministrazione italiana». Tra le luci, il fatto che l’Università di Cagliari si confermi research university, con la sua multidisciplinarietà, che permette di offrire 38 corsi di laurea triennale, 34 magistrale e sei a ciclo unico. «C’è qualcosa di nuovo e di positivo – ha proseguito il rettore – Il numero degli immatricolati cresce: è un segnale di fiducia dei ragazzi e delle loro famiglie che ci responsabilizza, perché vuol dire che la cultura universitaria è ancora vista come ascensore sociale. Vogliamo agire, nei limiti del possibile, anche sul diritto allo studio: abbiamo cercato di attutire l’effetto iniquo delle nuove fasce Isee sulle famiglie sarde, e vogliamo migliorare la qualità dei nostri corsi di laurea».
L’internazionalizzazione procede spedita «fiore all’occhiello delle nostre attività. Stiamo migliorando sulla terza missione, nel rapporto con imprese e territorio». Quindi le opere: la nuova biblioteca del Polo di Piazza d’Armi («contiamo di inaugurare presto», l’impegno di Del Zompo), la nuova spina dipartimentale ed il Centro per la ricerca nella Cittadella di Monserrato. Quindi, un passaggio sul rapporto con il Comune: «L’Università di Cagliari è la città di Cagliari – ha detto il rettore – C’è perfetta identità tra l’Ateneo e la città che lo ospita: vogliamo proseguire nel rapporto intrapreso a vantaggio degli studenti». Spazio nella relazione di inaugurazione anche per i progressi nel completamento del Duilio Casula di Monserrato e per il Contamination Lab, il riuscito progetto che punta sulla cultura di impresa cui hanno partecipato 350 studenti ed ha generato quindici startup (tra cui IntendiMe, che ha vinto recentemente il Premio Nazionale per l’Innovazione). Infine, Unica Social, cioè la presenza dell’Università di Cagliari sui social media: «il nostro è il secondo ateneo pubblico in una recente classifica – ha concluso il rettore Maria Del Zompo – in base al numero dei “like” e per il livello di interattività mostrato con gli utenti».
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 10/12/2015 13:10
 
“Le cose, per essere fatte bene, devono essere fatte insieme. E si fanno insieme se con la città, con le imprese e con le istituzioni troviamo obiettivi comuni. Vogliamo continuare a lavorare insieme”. Con queste parole il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha chiuso la sua relazione questa mattina durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno accademico.
 “La cultura come strumento per uscire dalla crisi, come mezzo per cambiare il destino della propria famiglia e di tutta la società” è stato invece il punto di partenza di un discorso ad ampio raggio in cui il Rettore ha elencato le ombre e le luci del sistema universitario. Tra le prime certamente quelli che la prof.ssa Del Zompo ha definito “prelievi forzosi dal Fondo di finanziamento ordinario” operati dal Governo: “è un gioco al massacro, e noi non ci stiamo – ha detto – E’ un percorso ad ostacoli che equipara in base a parametri iniqui atenei profondamente diversi tra loro”.
Sul numero di iscritti totali in calo pesa la crisi economica, come pure sul numero degli esonerati per reddito e per merito, passati dal 16% dell’anno scorso al 18% dell’anno appena cominciato. Diminuisce il numero dei laureati, passati dai 4002 del 2014/15 ai 3586 attesi alla fine di quest’anno; a Cagliari si registra un docente ogni 51 studenti, contro la media di uno a 18 di Padova o uno a 4 di Yale.
Anche il personale è in costante diminuzione numerica, e sconta il blocco degli stipendi e il mancato riconoscimento economico della propria professionalità: “Un problema quest’ultimo – ha detto il Magnifico – che intendo affrontare al più presto. Siamo i paria della Pubblica amministrazione italiana”. Tra le luci, il fatto che l’Università di Cagliari si confermi research university, con la sua multidisciplinarietà che permette di offrire 38 corsi di laurea triennale, 34 magistrale e 6 a ciclo unico.
 “C’è qualcosa di nuovo e di positivo – ha proseguito il Rettore – Il numero degli immatricolati cresce: è un segnale di fiducia dei ragazzi e delle loro famiglie che ci responsabilizza, perché vuol dire che la cultura universitaria è ancora vista come ascensore sociale. Vogliamo agire, nei limiti del possibile, anche sul diritto allo studio: abbiamo cercato di attutire l’effetto iniquo delle nuove fasce ISEE sulle famiglie sarde, e vogliamo migliorare la qualità dei nostri corsi di laurea”.
L’internazionalizzazione procede spedita “fiore all’occhiello delle nostre attività”. “Stiamo migliorando sulla terza missione, nel rapporto con imprese e territorio”. Quindi le opere: la nuova biblioteca del Polo di Piazza d’Armi (“contiamo di inaugurare presto”, l’impegno della prof.ssa Del Zompo), la nuova spina dipartimentale e il Centro per la ricerca nella Cittadella di Monserrato.
Quindi un passaggio sul rapporto con il Comune: “L’Università di Cagliari è la città di Cagliari – ha detto il Rettore – C’è perfetta identità tra l’Ateneo e la città che lo ospita: vogliamo proseguire nel rapporto intrapreso a vantaggio degli studenti”. Spazio nella relazione di inaugurazione anche per i progressi nel completamento del “Duilio Casula” di Monserrato e per il “Contamination Lab”, il riuscito progetto che punta sulla cultura di impresa cui hanno partecipato 350 studenti e ha generato 15 startup (tra cui “IntendiMe”, che ha vinto recentemente il Premio Nazionale per l’Innovazione).
Infine “Unica Social”, cioè la presenza dell’Università di Cagliari sui social media: “il nostro è il secondo ateneo pubblico in una recente classifica – ha concluso il Rettore – in base al numero dei like e per il livello di interattività mostrato con gli utenti”.
 


 
 
 

 
ANSA
Università: Cagliari, meno iscritti ma più immatricolati
Analisi Rettore in chiaroscuro, domani apertura anno accademico
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 9 DIC - Dati in prevalenza col segno meno quelli illustrati stamattina dal Rettore Maria del Zompo in vista dell’inaugurazione, domani, del 395esimo anno accademico dell’Università di Cagliari: diminuisce il numero degli iscritti (25.296 contro i 27.085 nel 2014/2015), dei laureati (3.586 al 30 novembre 2015 contro i 4002 nel 2014/2015), e soprattutto cala del 9,7% il fondo del finanziamento ordinario riservato agli atenei. Unica nota positiva: le immatricolazioni, 4035 nell’anno accademico in corso, 3.576 in quello precedente. E’ il quadro che il Rettore presenterà domani, a partire dalle 11.30 nell’Aula Magna di Palazzo Belgrano, nella relazione di apertura dell’anno accademico dell’ateneo cagliaritano. "Tra i problemi della Sardegna non ci sono solo il lavoro, le vertenze, i trasporti, c’è anche l’università - ha detto Del Zompo - ricordo che con un valore di 51, siamo agli ultimi posti in Italia per rapporto docenti-studenti". Gli indicatori utilizzati per stilare le classifiche tra università, ma soprattutto quelli utilizzati dallo Stato per assegnare l’Ffo, non aiutano. "Ad esempio - ha spiegato il Rettore - la capacità di attrarre studenti da regioni limitrofe, che l’Università di Cagliari, per ovvie ragioni di insularità, ha particolarmente ridotte". Per Cagliari, considerate le cinque regioni più vicine, la distanza che deve percorrere in media uno studente è di 639 chilometri a fronte di una spesa per il trasporto di 187 euro. E sul livello di tassazione Del Zompo ha chiarito: "L’università ha tasse basse in un Paese che tende ad aumentarle". (ANSA).

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di giovedì 10 dicembre 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
MENO ISCRITTI, PIÙ MATRICOLE
UNIVERSITÀ. Questa mattina l’inaugurazione dell’anno accademico
 
«Sarà una festa, alternativa rispetto agli anni passati, con tanto spazio dedicato a studenti e famiglie»: il Rettore dell’Università, Maria Del Zompo, dà qualche anticipazione sull’inaugurazione del 395mo anno accademico dell’Ateneo, in programma oggi a partire dalle 11.30 nell’Aula Magna di Palazzo Belgrano. Si comincia con la relazione introduttiva, la prima per il Rettore entrato in carica in aprile. «Mi soffermerò sui problemi della nostra Università - ha detto ieri - a partire dai dati negativi che la riguardano». E cioè: la diminuzione del numero degli iscritti (25.296 contro i 27.085 nel 2014/2015), dei laureati (3.586 al 30 novembre 2015 contro i 4.002 nel 2014/2015), e soprattutto quella del fondo del finanziamento ordinario per gli atenei che a Cagliari ha fatto registrare un -9,7%. Unica nota positiva: le immatricolazioni, 4.035 contro 3.576. Non aiutano gli indicatori utilizzati dallo Stato per assegnare il fondo. Tra questi, l’attrattività rispetto a regioni limitrofe che, nel caso di Cagliari e vista la condizione di insularità, non può che essere ridotta. Dopo il Rettore, la parola passa al presidente del consiglio degli studenti e subito dopo all’Accademico dei Lincei Enrico Berti. Alle 17 tutti in Aula Magna per la presentazione delle migliori tesi di laurea discusse in Ateneo nell’ultimo anno. Alle 18.30 tavola rotonda con i rappresentanti degli studenti. Infine, dalle 20 nella chiesa di Santa Chiara, si terrà il concerto “Intrecci di voci: polifonie” del Seicento e dei nostri giorni. (ro.mu.)
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 dicembre 2015
Sardegna – pagina 4
ANNO ACCADEMICO, IL VIA È UNA FESTA
Inaugurazione in toga, poi incontri, esperienze di studio e musica
 
CAGLIARI Oggi al palazzo Belgrano sede dell’università si inaugura l’anno accademico con i docenti in toga come nel Settecento e la prolusione sull’alto tema della riscoperta dell’etica nella cultura contemporanea tenuta dall’accademico dei Lincei Enrico Berti.
Ma al piano di sotto ci saranno anche gli studenti con le tesi più interessanti mostrate nei poster, nel pomeriggio ancora gli studenti presenteranno le ricerche dei diversi dipartimenti e poi sempre i ragazzi racconteranno le loro esperienze di vita e di studio in città, magari con i genitori e i fratelli minori ad ascoltare. Di sera, alle 20, nella chiesa di Santa Chiara un concerto “Intrecci di voci: polifonie del Seicento e dei nostri giorni”.
L’università di Cagliari ha trasformato l’inaugurazione dell’anno accademico in una festa dei ragazzi, delle famiglie e del personale aperta alla città. Il rettore Maria Del Zompo e il prorettore vicario Francesco Mola alla conferenza di presentazione hanno anticipato alcuni numeri della battaglia ingaggiata dalle università (sarde soprattutto) per sopravvivere ai tagli sul fondo di finanziamento ordinario cominciati nel 2009 a causa di parametri che non tengono conto delle differenze tra regioni.
In Europa l’Italia è seconda solo all’Ungheria per la quantità di tagli ai finanziamenti universitari ed è lontana dall’obbiettivo del 40 per cento di laureati nella popolazione tra i 30 e i 34 anni fissati per l’Europa 2020. Cagliari ha un rapporto docenti-allievi di uno a 51, mentre nelle prime 80 università del mondo non si arriva a un docente ogni sei, sette studenti. Nei paesi scandinavi gli studenti non pagano tasse: l’Italia, dove lo studio è un diritto di rango costituzionale, è al 30° posto nella classifica di 33 per gli Stati che investono in formazione universitaria. Tutto questo nonostante sia dimostrato che un laureato “frutta” alla società quattro volte in più di ciò che è stato speso per formarlo.
Ieri Del Zompo ha sottolineato che in Sardegna l’università è anche l’unico “ascensore sociale”, ecco perché la formazione, qui, deve diventare una vertenza: «Nell’elenco dei problemi che ci sono tra l’isola e il governo centrale non vanno elencati solo i trasporti e l’energia ma anche l’università» perché di fatto «il diritto allo studio in Italia non è garantito». (a.s.)
 

 
ANSA
 
(ANSA) - CAGLIARI, 9 DIC - Dati in prevalenza col segno meno quelli illustrati stamattina dal Rettore Maria del Zompo in vista dell’inaugurazione, domani, del 395esimo anno accademico dell’Università di Cagliari: diminuisce il numero degli iscritti (25.296 contro i 27.085 nel 2014/2015), dei laureati (3.586 al 30 novembre 2015 contro i 4002 nel 2014/2015), e soprattutto cala del 9,7% il fondo del finanziamento ordinario riservato agli atenei. Unica nota positiva: le immatricolazioni, 4035 nell’anno accademico in corso, 3.576 in quello precedente.
E’ il quadro che il Rettore presenterà domani, a partire dalle 11.30 nell’Aula Magna di Palazzo Belgrano, nella relazione di apertura dell’anno accademico dell’ateneo cagliaritano. "Tra i problemi della Sardegna non ci sono solo il lavoro, le vertenze, i trasporti, c’è anche l’università - ha detto Del Zompo - ricordo che con un valore di 51, siamo agli ultimi posti in Italia per rapporto docenti-studenti".
Gli indicatori utilizzati per stilare le classifiche tra università, ma soprattutto quelli utilizzati dallo Stato per assegnare l’Ffo, non aiutano. "Ad esempio - ha spiegato il Rettore - la capacità di attrarre studenti da regioni limitrofe, che l’Università di Cagliari, per ovvie ragioni di insularità, ha particolarmente ridotte".
Per Cagliari, considerate le cinque regioni più vicine, la distanza che deve percorrere in media uno studente è di 639 chilometri a fronte di una spesa per il trasporto di 187 euro. E sul livello di tassazione Del Zompo ha chiarito: "L’università ha tasse basse in un Paese che tende ad aumentarle".
DEL ZOMPO, IN ITALIA NON ESISTE DIRITTO ALLO STUDIO - "Sarà una giornata di festa, alternativa rispetto agli anni passati, con tanto spazio dedicato a studenti, famiglie e iniziative rivolte alla cittadinanza". Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha illustrato il programma dell’inaugurazione del nuovo anno accademico 2015/2016 in programma domani, anticipando alcuni passaggi della sua relazione.
"Mi soffermerò - spiega - sui problemi dell’Ateneo cagliaritano e non solo. Ricordo che il numero dei laureati in rapporto alla popolazione, a Cagliari come in tutta Italia, è ridicolo. Secondo dati Ocse, su un campione di 33 Paesi, l’Italia si trova al trentesimo posto per investimenti, al secondo dopo l’Ungheria per tagli all’università, e al decimo su 25 Paesi per livello di tassazione. Cagliari, in un Paese che tendenzialmente aumenta le tasse, continua a mantenere basse quelle universitarie".
Dati che spingono Del Zompo a sostenere che "in Italia il diritto allo studio non esiste". Dopo la relazione del Rettore, sono previsti gli interventi del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Roberta Silvagni, e del Consiglio degli studenti, Francesca Serra. A seguire la prolusione "La riscoperta dell’etica nella cultura contemporanea" del professor Enrico Berti, Accademico dei Lincei ed emerito della facoltà di Filosofia a Padova.
Alle 17 è prevista in Aula Magna la presentazione delle migliori tesi di laurea discusse in Ateneo nell’ultimo anno - dalle 9 del mattino saranno esposte nell’atrio del Rettorato i poster delle 51 tesi dell’ultimo anno considerate più attrattive). Alle 18.30 si terrà una tavola rotonda curata dai rappresentanti degli studenti: "Gli studenti al centro! Vivere, scoprire, crescere con l’Università di Cagliari".
Per finire, dalle 20 nella Chiesa di Santa Chiara, si terrà il concerto "Intrecci di voci: polifonie del Seicento e dei nostri giorni". Nella presentazione di questa mattina il Rettore e il pro-Rettore, Francesco Mola, si sono soffermati sui risultati ottenuti dall’Università di Cagliari sbarcata quattro mesi fa sui social network: 12mila like nella pagina Facebook (al decimo posto tra le università italiane) e 4.553 followers su Twitter.
 

 
SARDINIAPOST.IT
9 dicembre 2015      Cronaca, In evidenza 09
 
Dati in prevalenza col segno meno quelli illustrati stamattina dal Rettore Maria del Zompo in vista dell’inaugurazione, domani, del 395esimo anno accademico dell’Università di Cagliari: diminuisce il numero degli iscritti (25.296 contro i 27.085 nel 2014/2015), dei laureati (3.586 al 30 novembre 2015 contro i 4002 nel 2014/2015), e soprattutto cala del 9,7% il fondo del finanziamento ordinario riservato agli atenei. Unica nota positiva: le immatricolazioni, 4035 nell’anno accademico in corso, 3.576 in quello precedente. E’ il quadro che il Rettore presenterà domani, a partire dalle 11.30 nell’Aula Magna di Palazzo Belgrano, nella relazione di apertura dell’anno accademico dell’ateneo cagliaritano.
 “Tra i problemi della Sardegna non ci sono solo il lavoro, le vertenze, i trasporti, c’è anche l’università – ha detto Del Zompo – ricordo che con un valore di 51, siamo agli ultimi posti in Italia per rapporto docenti-studenti”. Gli indicatori utilizzati per stilare le classifiche tra università, ma soprattutto quelli utilizzati dallo Stato per assegnare l’Ffo, non aiutano. “Ad esempio – ha spiegato il Rettore – la capacità di attrarre studenti da regioni limitrofe, che l’Università di Cagliari, per ovvie ragioni di insularità, ha particolarmente ridotte”. Per Cagliari, considerate le cinque regioni più vicine, la distanza che deve percorrere in media uno studente è di 639 chilometri a fronte di una spesa per il trasporto di 187 euro. E sul livello di tassazione Del Zompo ha chiarito: “L’università ha tasse basse in un Paese che tende ad aumentarle”.
 “Sarà una giornata di festa, alternativa rispetto agli anni passati, con tanto spazio dedicato a studenti, famiglie e iniziative rivolte alla cittadinanza”. Del Zompo ha illustrato il programma dell’inaugurazione del nuovo anno accademico 2015/2016 in programma domani. “Mi soffermerò – spiega – sui problemi dell’Ateneo cagliaritano e non solo. Ricordo che il numero dei laureati in rapporto alla popolazione, a Cagliari come in tutta Italia, è ridicolo. Secondo dati Ocse, su un campione di 33 Paesi, l’Italia si trova al trentesimo posto per investimenti, al secondo dopo l’Ungheria per tagli all’università, e al decimo su 25 Paesi per livello di tassazione. Cagliari, in un Paese che tendenzialmente aumenta le tasse, continua a mantenere basse quelle universitarie”.
Dati che spingono Del Zompo a sostenere che “in Italia il diritto allo studio non esiste“. Dopo la relazione del Rettore, sono previsti gli interventi del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Roberta Silvagni, e del Consiglio degli studenti, Francesca Serra. A seguire la prolusione “La riscoperta dell’etica nella cultura contemporanea” del professor Enrico Berti, Accademico dei Lincei ed emerito della facoltà di Filosofia a Padova. Alle 17 è prevista in Aula Magna la presentazione delle migliori tesi di laurea discusse in Ateneo nell’ultimo anno – dalle 9 del mattino saranno esposte nell’atrio del Rettorato i poster delle 51 tesi dell’ultimo anno considerate più attrattive). Alle 18.30 si terrà una tavola rotonda curata dai rappresentanti degli studenti: “Gli studenti al centro! Vivere, scoprire, crescere con l’Università di Cagliari”. Per finire, dalle 20 nella Chiesa di Santa Chiara, si terrà il concerto “Intrecci di voci: polifonie del Seicento e dei nostri giorni”. Nella presentazione di questa mattina il Rettore e il pro-Rettore, Francesco Mola, si sono soffermati sui risultati ottenuti dall’Università di Cagliari sbarcata quattro mesi fa sui social network: 12mila like nella pagina Facebook (al decimo posto tra le università italiane) e 4.553 followers su Twitter.
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Dati in prevalenza col segno meno quelli illustrati stamattina dal Rettore Maria del Zompo in vista dell’inaugurazione, domani, del 395esimo anno accademico dell’Università di Cagliari: diminuisce il numero degli iscritti (25.296 contro i 27.085 nel 2014/2015), dei laureati (3.586 al 30 novembre 2015 contro i 4002 nel 2014/2015), e soprattutto cala del 9,7% il fondo del finanziamento ordinario riservato agli atenei.
Unica nota positiva: le immatricolazioni, 4035 nell’anno accademico in corso, 3.576 in quello precedente. E’ il quadro che il Rettore presenterà domani, a partire dalle 11.30 nell’Aula Magna di Palazzo Belgrano, nella relazione di apertura dell’anno accademico dell’ateneo cagliaritano.
"Tra i problemi della Sardegna non ci sono solo il lavoro, le vertenze, i trasporti, c’è anche l’università - ha detto Del Zompo - ricordo che con un valore di 51, siamo agli ultimi posti in Italia per rapporto docenti-studenti". Gli indicatori utilizzati per stilare le classifiche tra università, ma soprattutto quelli utilizzati dallo Stato per assegnare l’Ffo, non aiutano. "Ad esempio - ha spiegato il Rettore - la capacità di attrarre studenti da regioni limitrofe, che l’Università di Cagliari, per ovvie ragioni di insularità, ha particolarmente ridotte".
Per Cagliari, considerate le cinque regioni più vicine, la distanza che deve percorrere in media uno studente è di 639 chilometri a fronte di una spesa per il trasporto di 187 euro. E sul livello di tassazione Del Zompo ha chiarito: "L’università ha tasse basse in un Paese che tende ad aumentarle".
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
"Sarà una giornata di festa, alternativa rispetto agli anni passati, con tanto spazio dedicato a studenti, famiglie e iniziative rivolte alla cittadinanza". Il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha illustrato il programma dell’inaugurazione del nuovo anno accademico 2015/2016 in programma domani, anticipando alcuni passaggi della sua relazione.
"Mi soffermerò - spiega - sui problemi dell’Ateneo cagliaritano e non solo. Ricordo che il numero dei laureati in rapporto alla popolazione, a Cagliari come in tutta Italia, è ridicolo. Secondo dati Ocse, su un campione di 33 Paesi, l’Italia si trova al trentesimo posto per investimenti, al secondo dopo l’Ungheria per tagli all’università, e al decimo su 25 Paesi per livello di tassazione. Cagliari, in un Paese che tendenzialmente aumenta le tasse, continua a mantenere basse quelle universitarie". Dati che spingono Del Zompo a sostenere che "in Italia il diritto allo studio non esiste".
Dopo la relazione del Rettore, sono previsti gli interventi del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Roberta Silvagni, e del Consiglio degli studenti, Francesca Serra. A seguire la prolusione "La riscoperta dell’etica nella cultura contemporanea" del professor Enrico Berti, Accademico dei Lincei ed emerito della facoltà di Filosofia a Padova. Alle 17 è prevista in Aula Magna la presentazione delle migliori tesi di laurea discusse in Ateneo nell’ultimo anno - dalle 9 del mattino saranno esposte nell’atrio del Rettorato i poster delle 51 tesi dell’ultimo anno considerate più attrattive). Alle 18.30 si terrà una tavola rotonda curata dai rappresentanti degli studenti: "Gli studenti al centro! Vivere, scoprire, crescere con l’Università di Cagliari". Per finire, dalle 20 nella Chiesa di Santa Chiara, si terrà il concerto "Intrecci di voci: polifonie del Seicento e dei nostri giorni".
Nella presentazione di questa mattina il Rettore e il pro-Rettore, Francesco Mola, si sono soffermati sui risultati ottenuti dall’Università di Cagliari sbarcata quattro mesi fa sui social network: 12mila like nella pagina Facebook (al decimo posto tra le università italiane) e 4.553 followers su Twitter.
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - E’ una formula decisamente diversa dal passato a caratterizzare l’inaugurazione dell’Anno accademico 2015/16 dell’Università degli Studi di Cagliari: accanto alla tradizionale cerimonia solenne di apertura prevista alle 11.30, il programma di giovedì 10 dicembre prevede molto spazio dedicato agli studenti e alle loro famiglie con iniziative – nel pomeriggio – rivolte a tutta la cittadinanza. "L’Università è la più grande impresa della Sardegna – ha detto il rettore - fa un prodotto in grado di produrre risultati che generano un ritorno 4 volte maggiore dell’investimento. E’ un dato importantissimo, per gli studenti, per le loro famiglie e per l’intero sistema economico sardo".
Alle ombre dei tagli del Fondo di Funzionamento Ordinario (Ffo) che non accennano a diminuire (da 119 milioni del 2014 a 105 nel 2015, si tratta dei fondi che lo Stato trasferisce a ciascun Ateneo), si contrappone l’aumento del numero delle matricole (i nuovi immatricolati sono passati da 3576 del 2014/15 ai 4034 del 2015/16): "E’ un importante segnale di fiducia delle famiglie nei confronti dell’unico ascensore sociale rimasto", ha commentato Del Zompo.
Dalle 9 del mattino nell’Atrio del Rettorato saranno esposti i poster delle delle 51 tesi di laurea dell’ultimo anno considerate più attrattive (tre per ogni dipartimento). Alle 17 – in Aula Magna – si svolgerà l’iniziativa "Studio e ricerca. Esperienze di ricerche degli studenti cagliaritani", una innovativa presentazione di una tesi per ogni dipartimento, per un totale di 17: ciascun laureato avrà a disposizione quattro minuti e 10 slide per presentare il proprio lavoro di ricerca. Una sorta di "PechaKucha" (si legge "Pecia Cucia"), il format giapponese di presentazione in cui ciascun relatore ha a disposizione un tempo (di solito pochi minuti) e un numero di diapositive prefissato per illustrare il proprio lavoro.
A seguire (alle 18.30) è prevista una tavola rotonda, curata direttamente dai rappresentanti degli studenti, dal significativo titolo "Gli studenti al centro! Vivere, scoprire, crescere con l’Università di Cagliari". Previsti gli interventi di alcuni studenti, sardi e stranieri, che racconteranno la propria esperienza di vita e di studio in città.
La giornata sarà conclusa alle 20, nella Chiesa di Santa Chiara (a pochi passi dal Rettorato), dal concerto "Intrecci di voci: polifonie del Seicento e dei nostri giorni", in cui l’ensemble "Ricercare" eseguirà brani di Claudio Monteverdi e l’ensemble "Andhira" eseguirà brani originali del proprio repertorio.
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Sergio Atzeni il 09/12/2015 15:18
 
Cambia la formula dell’inaugurazione dell’anno accademico 2015/16 all’Università di Cagliari. Domani giovedì 10 dicembre, nella sede del rettorato in via Università, alle 11,30, dopo la solenne cerimonia di apertura, seguiranno alle 17,30 la presentazione di ricerche degli studenti cagliaritani, alle 18,30 una tavola rotonda a cura della rappresentanza studentesca e gran finale alle 20 nella chiesa di Santa Chiara con un concerto con polifonie del seicento e dei giorni nostri.
La giornata d’inaugurazione è stata presentata oggi in una conferenza stampa dal Rettore Maria Del Zompo e dal Prorettore vicario Francesco Mola
Dunque, una nuova formula, diversa dal passato, voluta del neorettore Maria Del Zompo che aggiunge alla tradizionale cerimonia di apertura un programma con molto spazio dedicato agli studenti e alle loro famiglie che inizia con le esposizioni nell’atrio del Rettorato dei poster con le migliori tesi di laurea già dal mattino alle ore 9, poi nel pomeriggio iniziative rivolte a tutta la cittadinanza.
“L’inaugurazione quest’anno è slittata a dicembre” ha spiegato il Rettore Maria del Zompo “perché il mio mandato è iniziato a maggio e sarebbe stato complicato farla ai primi di Ottobre. Il giorno dell’inaugurazione è una giornata di festa perché l’inizio dell’anno accademico è comunque un giorno di festa. È questo perché per molti ragazzi inizia o continua un percorso che permetterà loro di trovare degli sbocchi lavorativi. È un festa anche per i docenti e il personale perché c’è entusiasmo per il loro lavoro. L’Università è la più grande impresa della Sardegna ed è in grado di produrre risultati che creano un ritorno circa quattro volte maggiore dell’investimento dello Sato per ogni singolo studente”.
Nonostante i finanziamenti statali siano in calo, con tagli del Fondo di Funzionamento Ordinario che sono passati da 119 milioni ai 105 di quest’anno, gli immatricolati hanno segnato un aumento: sono stati quest’anno 4034 contro i 3576 dell’anno scorso”. 

 

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