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Fontane storiche e architettura dell’acqua in Sardegna

VIDEO E FOTO. Ricerca sul campo condotta dall'arch. Marco Cadinu in oltre 160 comuni dell'Isola, con mappatura di c.ca 500 monumenti
03 dicembre 2015



Ricerca sul campo condotta dall’architetto Marco Cadinu in oltre 160 comuni dell’Isola. Ora i risultati di un lavoro triennale che ha portato ad un vero e proprio pre-censimento, con la mappatura e lo studio di quasi 500 monumenti. Prossimo l’avvio del portale web www.fontanedisardegna.eu
 
servizio di Ivo Cabiddu

Cagliari, 2 dicembre 2015 - Videointervista al ricercatore dell’Università di Cagliari Marco Cadinu sugli studi riguardanti una categoria monumentale finora mai censita in Sardegna. La ricerca sul campo, oggetto della giornata di lavori organizzata dal Dipartimento di Architettura del nostro Ateneo, è stata condotta in oltre 160 comuni dell’Isola con la collaborazione della Facoltà di Architettura di Sassari-Alghero, dell’Università della Tuscia di Viterbo e del Politecnico di Torino. Prossimo avvio del portale web www.fontanedisardegna.eu. In questa pagina il programma dei lavori, una raccolta di immagini e la rassegna stampa.

Photogallery a cura di Stefano Ferrando (www.stefanoferrando.com) - clicca sulle immagini per ingrandire
Cagliari, 2 dicembre 2015 - Foto di Stefano Ferrando
 Cagliari, 2 dicembre 2015 - I saluti del prof. Antonello Sanna (Foto di Stefano Ferrando) Cagliari, 2 dicembre 2015 - Apertura dei lavori del dott. Marco Cadinu (Foto di Stefano Ferrando)
Cagliari, 2 dicembre 2015 - Intervento Grossi (Foto di Stefano Ferrando) Cagliari, 2 dicembre 2015 - Il Ghetto - Foto di Stefano Ferrando
Cagliari, 2 dicembre 2015 - Il Ghetto - Foto di Stefano Ferrando Cagliari, 2 dicembre 2015 - Il Ghetto - Foto di Stefano Ferrando Cagliari, 2 dicembre 2015 - Il Ghetto - Foto di Stefano Ferrando Cagliari, 2 dicembre 2015 - Il Ghetto - Foto di Stefano Ferrando Cagliari, 2 dicembre 2015 - Il Ghetto - Foto di Stefano Ferrando www.fontanedisardegna.eu

CLICCA PER LA LOCANDINA 

Cagliari, 2 dicembre 2015
 
- Aula Magna di Architettura, via Corte d’Appello
- Centro d’Arte Il Ghetto, via Santa Croce
 
COORDINAMENTO SCIENTIFICO
Marco Cadinu

P R O G R A M M A

Aula magna - 9:00 saluti istituzionali
 
MODERATORI
Cecilia Tasca e Giangiacomo Ortu (Università di Cagliari)

INTERVENTI
Marco Cadinu (Università di Cagliari)
Fontane, acquedotti, lavatoi storici della Sardegna. Lettura, tutela e nuovi ruoli culturali
Elisabetta De Minicis (Università della Tuscia)
Fontane medievali della Tuscia viterbese
Lidia De Candia (Università di Sassari, architettura Alghero)
Il laboratorio dell’acqua. L’esperienza pilota di Mamoiada
Alessandra Pasolini (Università di Cagliari)
L’iconografia della fontana mistica nell’arte moderna: alcuni esempi di ambito gesuitico
Mauro Volpiano (Politecnico di Torino)
Igiene, modelli progettuali e manualistica

CASI STUDIO
Laura Zanini Fontane, piazze e spazi urbani dell’acqua
Mauro Salis La fontana manierista del Rosello di Sassari
Pierluigi Dentoni L’acqua nei monasteri medievali e moderni
Marcello Schirru Un progetto di acquedotto del primo Seicento a Cagliari
Raffaele Cau La fontana settecentesca di Senis

Il Ghetto - 15:00 inaugurazione mostra fotografica

CASI STUDIO
Dolores Corongiu I capimastri e le opere idrauliche in età sabauda
Chiara Bellisai Ricerche d’archivio sulle architetture dell’acqua
Stefano Ferrando L’approvvigionamento idrico a Carloforte
Claudia Racugno La vicenda della costruzione del pubblico lavatoio di Sant’Antioco
Martina Diaz I progetti ottocenteschi per la fontana Grixoni di Ozieri
Valentina Mele Fontane e architetture dell’acqua a Scano Montiferro e Sennariolo
Francesco Deriu L’acquedotto vecchio di Oristano
Marta Melis Le fontane pubbliche ottocentesche di Ghilarza e Paulilatino
Alice Piras Le fontane di Arzana
Stefano Mais Le architetture dell’acqua di Enrico Pani per Villacidro e Terralba
Leonardo Lutzoni L’acqua matrice di vita nel territorio della Gallura
Cristina Pittau ‘I Dormienti’ di Mimmo Paladino nei Giardini Pubblici di Cagliari

scarica la locandina

(IC)


RASSEGNA redazioneweb@unica.it


L’UNIONE SARDA
 

L’UNIONE SARDA di giovedì 3 dicembre 2015 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ Un convegno e una mostra al Ghetto di Cagliari sulle architetture dell’acqua
LA STORIA DELLA SARDEGNA RACCONTATA DALLE SUE FONTANE


L’UNIONE SARDA di giovedì 3 dicembre 2015 Marco Cadinu: “I sistemi per distribuire l’acqua sono una delle chiavi per conoscere l’organizzazione della società”

Non è sontuosa come la fontana Grixoni di Ozieri, costruita nel XIX secolo in omaggio a don Giuseppe Grixoni; neppure unica come quella del Rosello a Sassari, la cui originalissima forma è rintracciabile forse in uno stipo, armadio a più cassetti, realizzato in onore del duca Filippo II di Pomerania. Eppure la piccola, povera fontana seicentesca in pietra di Orgosolo racconta molto di più di quanto non dica il suo semplice aspetto. Così come la cuba medievale di Ortacesus o l’affascinante lavatoio di Banari. Tutte opere, dai pozzi agli abbeveratoi, che insieme disegnano la mappa delle architetture dell’acqua in Sardegna, e raccontano di un territorio apparentemente povero di risorse idriche, costellato invece di luoghi di sorgente che insieme ai corsi d’acqua formano un ricco reticolo idrografico. «Un patrimonio prezioso, un sistema monumentale diffuso, dove ci sono opere celebri come il Rosello, su Cantaru di Paulilatino, Grixoni a Ozieri, ma soprattutto ci sono centinaia di fontane, anche molto piccole che rischiano di essere lasciate da parte dalle dinamiche culturali dei paesaggi, dei centri storici, delle campagne». Ne è sicuro Marco Cadinu, docente di Storia dell’architettura all’Università di Cagliari e coordinatore di un bel progetto di ricerca, durato tre anni e finanziato dalla Regione, nel corso del quale sono stati censiti oltre 500 manufatti disseminati dal nord al sud della Sardegna. Un lavoro fatto in collaborazione con gli atenei di Sassari, Torino e della Tuscia, e presentato ieri al convegno “Fontane storiche e architetture dell’acqua in Sardegna”, visibile in una mostra fotografica aperta, sempre ieri, al Ghetto, in Castello, e visitabile fino al 10 gennaio.
«Le architetture dell’acqua - spiega lo studioso - sono una delle chiavi per conoscere l’organizzazione della società regionale nel corso della storia. La capacità di investire su un bene così prezioso - prosegue - testimonia del buon governo e del controllo politico del territorio».
A Sassari, l’uso democratico dell’acqua era, nel medioevo, assicurato da un magistrato, “su partidore de abba”, un «uomo di cultura, molto capace, che sapeva misurare con equità la distribuzione del bene, evitando litigi». Di acqua necessitavano gli ortolani, i possessori dei mulini, i conciatori di pelli. «La disponibilità pubblica di questa risorsa - prosegue - fa grande una città». A Cagliari invece il rifornimento era assicurato da un sistema di cisterne private e da una rete di fontane come quella di Santa Croce, San Guglielmo, fontana Bona. «Non c’era però un approvvigionamento pubblico, e l’acqua si comprava dagli acquaioli».
Accanto a questa storia nota, ci sono tanti altri piccoli racconti d’acqua di cui è punteggiata l’Isola. «Alcune fontane sono sorte attaccate alle sorgenti e ridisegnate nel senso più bello della parola. Oppure altre sono perché c’era già un acquedotto. Intorno a una fontana si fa una piazza e quindi una comunità». C’è insomma una funzione sociale intorno a un’architettura che porta l’acqua. Svolta da tutte, piccole e grandi costruzioni, che hanno caratterizzato la società dell’Ottocento, la Sardegna sabauda, quella settecentesca fino a metà degli anni Cinquanta. Ora queste fontane sono spesso chiuse, conquistate dalle erbacce, demolite, persino rubate o sigillate da Comuni in bolletta, poco disposti a concedere l’acqua gratis. «Lo scopo del lavoro è anche non dimenticarle».
Quest’indagine bella e interessante è leggibile attraverso le foto della mostra allestita al Ghetto, dove la sacralità dell’acqua, nel senso più ampio del termine, è documentata dai mascheroni che la sputano, dai lavatoi disegnati, per esempio, da Enrico Pani, allievo di Gaetano Cima, che ha firmato quello di Villacidro. E ancora dalle donne con il cercine sul capo, che l’attingevano ai pozzi con le brocche. Per non parlare del fascinoso cammino dato dalle forme, una su tutte, la cuba, a cupola, con un chiaro rimando all’architettura araba, visibile anche nella versione tridimensionale ricostruita nel video di Gianni Alvito di Teravista. Un racconto dove si intrecciano architettura, storia, ingegneria, evoluzione di una società e una intensa memoria.
I pannelli della mostra, appunti visivi della ricerca sul campo, saranno esposti alla facoltà di architettura di Alghero e all’università di Torino.
Caterina Pinna


L’UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA di martedì 1 dicembre 2015 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
MOSTRA-CONVEGNO. Domani al Ghetto
Acqua, architetture e fontane in Sardegna

“Fontane storiche e architetture dell’acqua in Sardegna” è il titolo della mostra che si apre domani pomeriggio alle 15 nelle sale del Ghetto, a Cagliari. L’esposizione è frutto di una ricerca triennale su monumenti poco noti e riscoperti con un censimento di oltre 400 manufatti, in genere otto-novecenteschi, in una lettura che ne evidenzia le caratteristiche artistiche, storiche e antropologiche e le potenzialità nei processi di recupero dei centri storici e del paesaggio storico regionale.
La mostra è parte del Convegno “Fontane storiche e architetture dell’acqua in Sardegna” che si svolgerà sempre domani a partire dalle 9 nell’Aula Magna della facoltà di Architettura in Via Corte d’ Appello, che ha per tema: architettura, arte e luoghi urbani degli acquedotti storici, delle fonti e delle fontane nei paesi e nelle città della Sardegna tra medioevo e modernità. Il coordinamento scientifico di convegno e mostra sono a cura di Marco Cadinu, della Facoltà di Ingegneria.

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Comune di Cagliari News - Fontane storiche e architetture dell’acqua in Sardegna

Sardinia Post - Fonti, fontane e tradizioni: l’Università di Cagliari mappa i luoghi dell ...

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