Cagliari, 30 novembre 2015 – DENIS è un acronimo che sta per Dataspaces Enhancing the Next Internet in Sardinia 2013-2015. In realtà, è una sorta di motore delle ultime iniziative più avanzate dell’Ateneo in termini di informatica: questa mattina più di 50 giovani dottorandi, laureati e studenti si sono ritrovati in un’atmosfera molto informale nelle sale del Caesar’s Hotel per fare il punto sui risultati di un progetto finanziato dalla Regione attraverso i fondi della Legge sulla ricerca. A fare gli onori di casa la prof.ssa Nicoletta Dessì, vera anima di questo innovativo, e discreto, gruppo di ricerca con un’età media sotto i 30 anni. Il "DENIS-people" si è ritrovato quasi in famiglia.

 

I risultati ottenuti coprono un ampio spettro di settori dell’Informatica e domini applicativi tra cui bioinformatica, elaborazione delle immagini, esplorazione dei dati in Internet, Semantic web e ontologie,tecnologie Cloud, collaborative spaces , visualizzazione di dati territoriali e tecniche BIM (Building Information Model). La prof.ssa Dessì ha illustrato gli esiti più importanti, navigando – è proprio il caso di dirlo – dalla bioinformatica al cloud, fino al text mining. Sono nate così app del calibro di Biocloud (che si è meritata una citazione sul quotidiano Repubblica.it) o Nessie (implementata dal nostro collega Gianfranco Garau) o Cowb. Anche nel pomeriggio si sono alternati nelle presentazioni i dottorandi (“il futuro del nostro Ateneo”, ha sottolineato la prof.ssa), ricercatori e docenti sia del dipartimento di Matematica e Informatica sia di quello di Ingegneria civile, ambientale e Architettura.

 

 

La punta di diamante è il ricercatore Maurizio Atzori, il "golden boy" (come lo chiama la prof.ssa Dessì) recentemente premiato da Google con il “Google Faculty Research Award”, finora l’unico in Sardegna (tra i pochissimi in Italia) ma tutto il team promette molto bene.

 

 

L’iniziativa di questa mattina era principalmente dedicata a dottorandi, assegnisti e borsisti del nostro Ateneo ed ospitava anche gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Informatica. Allestita anche una sessione poster in cui i dottorandi hanno presentato l’oggetto delle loro ricerche e le idee innovative che intendono portare avanti.

Risultati finali di notevole impatto, come le 56 pubblicazioni in tre anni e tutti i lavori esposti.