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Quasi il 94 per cento degli aventi diritto ha richiesto l'ORCID

Il comunicato dell'ANVUR sulla Valutazione della Qualità della Ricerca 2011-14 in vista dell'accreditamento
26 novembre 2015

 anvur

Cagliari, 26 novembre 2015 – Pubblichiamo il comunicato diffuso nei giorni scorsi dall’ANVUR.
 
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ANVUR ringrazia la comunità accademica e di ricerca nazionale per l’importante risultato ottenuto in vista dell’inizio della Valutazione della Qualità della Ricerca 2011-14
 
Roma, 23 novembre 2015
ANVUR ringrazia il mondo universitario e della ricerca per l’importante risultato ottenuto nella prima fase del Progetto I.R.I.D.E che punta a dotare tutti i docenti e i ricercatori italiani di un identificativo ORCID, in vista dell’accreditamento per la Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) 2011-2014. 
A una settimana dalla chiusura delle operazioni di registrazione, quasi il 94% degli aventi diritto (61.136 persone su 65.124) ha portato a termine la procedura. Molto probabilmente si tratta di una cifra sottostimata, visto che alcuni enti di ricerca comunicheranno i loro elenchi solo alla scadenza del termine del 30 novembre.
Si rivela corretta, quindi, l’intuizione di utilizzare la preparazione alla VQR per realizzare la prima fase di una operazione di trasparenza, sicurezza dei risultati del proprio lavoro e internazionalizzazione della ricerca italiana. 
L’assegnazione dell’identificativo ORCID è il primo passo del Progetto I.R.I.D.E che permetterà ai ricercatori italiani nell’università e negli enti di ricerca di essere collegati in modo non ambiguo alle proprie pubblicazioni e alle informazioni relative alla loro attività  di ricerca (citazioni, progetti, premi, brevetti, esperimenti,…), esigenza molto sentita dalla comunità della ricerca indipendentemente dal settore disciplinare e dai confini nazionali. L’adozione di ORCID consentirà infatti di evitare errori e ambiguità di attribuzione in diversi ambiti: nella paternità degli articoli pubblicati dalle riviste scientifiche, nella richiesta di finanziamenti, nella registrazione di brevetti e anche negli esercizi di valutazione nazionali e di ateneo. 
Ciò inoltre rafforzerà la presenza italiana nella comunità internazionale della ricerca e degli studi, nonché nei grandi motori di ricerca e nelle banche dati  internazionali. Una fondamentale conseguenza di questo primo passo sarà l’accelerazione del processo che condurrà finalmente alla costruzione dell’Anagrafe nazionale della ricerca (ANPRePS). 
ANVUR è cosciente che al possesso dell’identificativo ORCID dovrà seguire in futuro il riconoscimento nelle basi di dati (e l’inserimento, se del caso) delle proprie pubblicazioni e altre informazioni da parte dei docenti e ricercatori. Inoltre, altre figure come gli studenti di dottorato e i ricercatori non strutturati potranno aggiungersi ai docenti e ricercatori che sono tenuti a partecipare alla VQR 2011-2014. 
ANVUR ringrazia la CRUI, i Rettori e il corpo accademico degli Atenei, i dirigenti e i ricercatori degli Enti di ricerca, il personale tecnico-amministrativo universitario e degli enti, e il CINECA che hanno reso possibile questo successo. L’Agenzia s‘impegna a far sì che il buon risultato ottenuto contribuisca a una sempre maggiore qualità e visibilità della ricerca italiana che, già oggi, grazie all’operazione ORCID, si pone in questo campo all’avanguardia dei paesi europei.
 
Cosa è ORCID
ORCID è un codice d’identificazione alfanumerico dei ricercatori che confluisce in un registro gratuito, aperto e indipendente gestito a livello internazionale dall’omonima organizzazione no-profit (http://orcid.org). I dati riportati nel registro non sono sensibili (nome, cognome, email e istituzione d’appartenenza) e sono quindi interrogabili anche da terzi. Il registro, lanciato a livello internazionale il 16 ottobre 2012, punta a diventare lo standard de facto per l’identificazione degli autori di pubblicazioni scientifiche.
L’assegnazione del codice ORCID, già ampiamente utilizzato a livello internazionale, consentirà di superare gli innumerevoli problemi incontrati in passato da ANVUR, dalle Università, da CINECA e dai singoli ricercatori, nell’interrogazione delle banche dati citazionali.  Nel nostro Paese le difficoltà (omonimie, modifiche, abbreviazioni diverse per il prenome o traslitterazioni da sistemi di scrittura diversi, solo per citarne alcuni) sono acuite dalla mancata attuazione dell’Anagrafe Nazionale della Ricerca (già prevista dalla normativa fin dal 2009) e all’incompletezza delle basi di dati delle pubblicazioni oggi esistenti.
Al progetto I.R.I.D.E prenderanno parte le Università e i centri di ricerca italiani che aderiscono alla VQR. 
In tutto il mondo i ricercatori in possesso di ORCID, oggi, sono circa 1,3 milioni. A livello nazionale esistono progetti per l’accreditamento ORCID in Danimarca, Finlandia, Portogallo, Regno Unito e Svezia. È stato inoltre raccomandato dal sistema australiano della ricerca. Tra le istituzioni che inizialmente hanno promosso ORCID compaiono editori, associazioni scientifiche e atenei tra cui: American Physical Society, California Institute of Technology, CrossRef, Elsevier, Nature Publishing Group, Thomson Reuters e Wellcome Trust. Attualmente tra i maggiori sostenitori ci sono: American Association for the Advancement of Science (AAAS), American Chemical Society, Cambridge University Press, arXiv, CERN, Microsoft Research, MIT Libraries, Oxford University Press, PLOS, Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) e Springer. 
 

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